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Estratto del documento

Yajurveda, sono inni recitati durante i sacrifici più solenni. Atharvaveda (il nome deriva da una

tipologia di sacerdote. Sono inni magici/filosofici ma gran parte del materiale è composto da

incantesimi, dei quali alcuni sono chiamati strikarmani → riti delle donne,erano per lo più

incantesimi amorosi).

Brahmana: sono testi che si occupano di commentare il significato dei sacrifici: la potenza del

sacrificio vedico con cui si convincevano gli dei ad elargire quello che gli uomini richiedevano

si chiama “brahamn”. Inoltre i Brahmani sono la classe sacerdotale → hanno il potere di

convincere gli dei.

Aranyaka, poco studiati, testi molto confusi, sono i testi della foresta (Aranya significa foresta).

Una parte degli indiani vedici ad un certo punto decide che il sacrificio non è la meta più

importante e si ritirano nella foresta in ascesi, a meditare e a praticare yoga → qui nasce

l'induismo.

Con le Upanisad cambia tutto: sono passati presumibilmente circa 600/700 anni dalla

composizione del Rgveda e si ha questo gruppo di testi che è il primo nucleo di testi filosofici

dell'India → è una grande svolta in cui dalle divinità vediche e dal rituale vedico si passa alla

teorizzazione delle fondamenta della religione hindu parlando di braham, ciclo delle esistenze,

sistema delle retribuzioni ecc.

Ogni testo si presenta come il commento delle opere precedenti, e tramite il commento si riesce

a far dire all'opera ciò che si vuole.

Analizzando queste opere si vede che il Rgveda è l'opera più antica delle altre, quella più

arcaica, e si nota quindi questa evoluzione e questa dipendenza contenutistica tra le varie opere.

→ Studi di Max Muller che propone una cronologia: ipotizzando un periodo di redazione per

ognuno di questi testi si è arrivati alla conclusione che l'inizio di questa stesura, pur rimanendo

comunque un'ipotesi, risale attorno al 1500 a.c, data che viene generalmente accettata: abbiamo

quindi in totale circa un millennio di letteratura → Problemi: tale letteratura non è documentata

dall'archeologia non essendoci città, insediamenti, monumenti o ritrovamenti ecc che la

testimonino. I monumenti dell'India storica erano principalmente templi ma di questo periodo

non ce ne sono: i sacrifici venivano fatti all'aperto su altari appositamente costruiti. I primi

monumenti veri e propri in India compaiono solo a partire dal III° secolo a.c. (erano stati

costruiti con la pietra e quindi erano più resistenti, tra questi compaiono anche i primi colonnati

monumentali con delle iscrizioni), e ci tramandano anche la scrittura: si ipotizza che prima del

III° secolo a.c non ci fosse alcuna forma di scrittura in India → di fatto abbiamo testimonianze

di un viaggiatore greco della fine del IV° secolo che ci dice che gli indiani non sapeva scrivere.

Come poteva quindi la letteratura vedica esistere in tempi cosi antichi se non c'era la scrittura?

(Il sanscrito è stato sistematizzato da Pànini che ha creato la prima grammatica sanscrito

presumibilmente attorno al V° secolo avanti Cristo → a cui segue la diffusione del sanscrito

classico).

I manoscritti indiani erano scritti su foglie di palma o pezzi di corteccia di betulle, cioè materiali

estremamente degradabili → non esistono manoscritti originali dei Veda, si ipotizza perciò che

fossero stati tramandati oralmente nel tempo, cosa verosimile perché sappiano che esistevano

tecniche mnemoniche che permettevano ai brahmani di imparare i sacri libri a memoria. I veda

stessi parlano molto male della scrittura: la trasmissione del sapere avveniva, fino al

colonialismo inglese, oralmente tra guru e studente, oggi nelle scuole si impara comunque a

memoria. Si pensa quindi che siano stati scritti dopo le invasioni islamiche per via di una

desiderio di mantenimento. Il Rgveda è un testo che esiste senza variante testuali, cioè è stato

studiato così bene che non sono intervenuti cambiamenti nel corso tempo. Il testo è cosi sacro

che l'idea era che qualunque sbaglio di recitazione durante un rituale avrebbe avuto effetti

devastanti, sia facendo fallire il rito sia causando cataclismi. Perché conservare il testo puro? Il

sacrificio diventa presto una sorta di potere: il Brahaman, se compie bene il rituale, costringe le

divinità a servirlo → primo grande atto di grande autopromozione dei Bahaman.

Il temine Veda può applicarsi a due accezioni diverse: molto spesso indica solo le Samhita e la

parola Samhita non si usa; una seconda accezione di Veda invece raccoglie tutta la letteratura

vedica fino alle Upanisad. Tutta questa letteratura nel suo complesso è rivelazione, cioè non

stata scritta dagli uomini → altro motivo per non modificare il testo.

Shruti → sostantivo femminile che significa “audizione”/”verità eterna”. I testi sacri sarebbero

stati sentiti, sarebbero suoni nell'aria che si possono cogliere attraverso la meditazione (e

sopratutto lo yoga) o tramite la visione, cioè uno slancio mistico. Questi antichi veggenti li

hanno quindi sentiti e trasmessi agli uomini. La shruti è quindi la scienza sacra che ancora sta

alla base dell'induismo: un discrimine fondamentale per definire chi è hindu e chi non lo è , è

sapere se la persona in questione accetta che i Veda siano testi rivelati o meno. Non accettare la

rivelazione costituisce eresia, ed è una cosa surreale in quanto la lingua dei Rgveda è una lingua

così antica e difficile che non è ormai più comprensibile a nessuno se non agli studiosi.

Autori della letteratura → (raffinata sia formalmente che contenutisticamente). Teoria della

migrazione: Da un discorso puramente linguistico si passa abbastanza in fretta ad un discorso

più o meno apertamente razziale: questi compositori dei Veda, parlanti una lingua indoeuropea

che diventerà il sanscrito, secondo il tipico pensiero ottocentesco, costituiscono una “razza” →

(ad una realtà etnica però non corrisponde per forza una realtà linguistica, ma questo non era

una verità diffusa nell'800). E questa visione dei fatti venne presa di buon grado dagli

intellettuali indiani: sentendo un complesso di inferiorità culturale nei confronti degli inglesi , si

sentirono importanti nel sentirsi accomunati alle popolazioni europee. Si fanno quindi chiamare

nell'uso sanscrito “arya”, cioè “signori/nobili” (In italiano li chiamiamo “arii” perché in inglese

si dice “arians” e noi non dobbiamo e vogliamo tradurli come ariani) → Arii Vedici.

(4)

Religiosità vedica.

Induismo=religione arya+religione dei sostrati.

Veda:letteratura non compresa appieno e capita solo dagli studiosi. Si è hindu se si crede nei

veda come verità assoluta. I veda sono gli inni sacri che vanno ripetuti sempre uguali perchè

modificarli equivale ad attirarsi delle sciagure.

Il veda più famoso è quello per il dio Sole che tutti conoscono e dà l'impulso alla mente.

La religione vedica è sacrificale con due tipi di sacrificio:

• il sacrificio familiare,dove il capofamiglia mantiene i fuochi e fa le oblazione

quotidiane;

• i sacrifici solenni,officiati dai brahmani.

Brahmani è anche il nome di alcuni testi in prosa a commento ai veda.

Il sacrifici sono officiati da brahmani,nome che deriva da brahman=potere di attirare gli dei.

Gli altari servono per le offerte agli dei,queste arrivano a tutte le divinità attraverso il dio fuoco

(Agni). In origine le offerte erano di origine animale,comprese le mucche;poi vengono

abbandonati i sacrifici cruenti a favore di prodotti animali.

In India si consuma burro chiarificato (ghee) perchè si conserva meglio al caldo.

La vacca diventa sacra perchè serve ad officiare i riti ed è il tipico dono al brahmano per i suoi

servizi.

I brahmani compongono le leggi e le opere sacre:il crimine peggiore è uccidere un brahmano

e/o una vacca. I brahmani si orientano verso il vegetarianesimo perchè sono i più puri di tutte le

caste e devono stare lontano dalla morte. Se un brahmano viene in contatto con cose impure

deve compiere lunghi riti di purificazione.

Divinità:

Indra è il re degli dei,armato di fulmine (vajra) per combattere i nemici dei veda.

Varuna è il dio della giustizia,un personaggio etico.

Surya è il dio Sole.

Ashvin sono due gemelli divini.

Marut,dei del vento,sono i compagni di Indra in guerra.

Ushas è la dea Aurora a cui sono dedicati dei begli inni ma ha poca importanza.

Soma è il dio e l'offerta agli dei,si identifica con la Luna. È anche un vegetale da cui si ricava

una bevanda per Indra:è una sostanza intossicante e allucinogena,forse ricavata dall'amanite

muscaria. La Luna è maschile e si identifica con una coppa che si riempe e si svuota.

La religione vedica ha divinizzato i fenomeni naturali e antropomorfizzato gli dei che però non

rappresenta fino al I secolo a.C.

Enoteismo:tutte le divinità posso diventare la maggiore a seconda di chi si invoca.

Si prega per avere dei benefici materiali come figli,mandrie, salute.

La divisione in varna.

Varna=colore. Ogni classe sociale ha un colore che la distingue:non ha quindi una connotazione

razziale. Non sono le caste che hanno un origine più recente e sono circa un centinaio. Le caste

sono su base professionale,sono dentro la classificazione dei varna e non esistono

contemporaneamente in un unico luogo.

Dagli inni vedici si ricava la divisione in 4 classi sociali:

• brahmana (bianco):sacerdoti

• kshatriya (rosso):guerrieri e regnanti

• vaishya (ocra):produttori (allevatori,commercianti,proprietari terrieri...) o borghesia

• shudra (nero): servi dediti ad attività manuali perchè non sono arya. Classe più

numerosa.

I fuori casta (avarna) sono fuori dai varna e si occupano delle cose più impure.

Jati (=nascita) indica la casta.

Per legge non esiste più il fuori casta anche se non è così. Le caste,invece,sono state

riorganizzate ma mai abolite.

I fuori casta sono riconosciuti e hanno delle suddivisioni al loro interno secondo le caste.

Affinità castali sono importanti anche nella vita pratica.

Veda riportano le gesta di Indra con una poesia raffinata per immagini. Ci sono due mondi,la

Terra e il cielo. Vi sono tracce di miti in cui gli elementi sono instabili e mutano per gli uomini.

Mito per cui il cielo è stato puntellato con un pilastro cosmico.

Indra ha sconfitto Vritra (=quello che blocca,un serpentone),parenta di Vala. Vritra e Vala

avrebbero chiuso l'acqua nelle loro tane,quindi Indra li sconfigge e libera l'acqua per gli uom

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Publisher
A.A. 2013-2014
23 pagine
3 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/18 Indologia e tibetologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LaTita di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Indologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Pieruccini Cinzia.