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UTILE NETTO DALL'ATTIVITÀ IN FUNZIONAMENTO O GESTIONE FISCALE

Fine quarto riquadro:

Poi: riporta, in modo aggregato, i risultati dei flussi economici dell'anno:

  • Utile (perdita) netto da attività cessate / destinate ad essere cedute: contabile relative alle attività cessate/destinate ad essere cedute. I ricavi e le perdite iscrivibili sotto questo aggregato contempleranno, ad esempio, le plusvalenze e le minusvalenze legate alla cessione di tali attività.
  • Utile del periodo: utile derivante da attività in funzionamento + / - utile (perdita) netto da attività cessate/destinate ad essere cedute = utile del periodo. Tale voce rappresenta la sintesi di tutti i flussi economici che nel periodo di competenza dell'esercizio contabile hanno interessato l'impresa e rappresenta anche il risultato economico di pertinenza della proprietà dell'impresa (azionisti) e coincide con l'utile riportato anche nello Stato

Patrimoniale.

UTILE NETTO DELL'ESERCIZIO

Fine quinto riquadro (è quello che si riporta nello stato patrimoniale). Fine. fornisce la situazione istantanea del patrimonio, delle risorse dell'impresa Come detto prima. L'altro grande documento è lo stato patrimoniale: "come ho fatto ad avere quelle risorse?". (attività) e dei diritti che essa possiede (passività: Il Framework prevede la redazione dello Stato Patrimoniale a sezioni contrapposte (o a colonne divise):

  • Attivo: le RISORSE che potenzialmente possono contribuire, in modo diretto o indiretto, ai flussi finanziari e mezzi equivalenti che affluiranno all'impresa, indipendentemente dal diritto di proprietà.
  • Passivo: i DIRITTI vantati sulle risorse, le obbligazioni attuali ovvero stimabili in modo ragionevole legali o implicite, risultanti da un evento passato e che l'impresa ha assunto nei confronti degli azionisti o di terzi.

Se nel conto economico

La parola chiave era “competenza”, nello stato patrimoniale, la parola chiave è “equilibrio” (tra attività e passività). Dello stato patrimoniale è la differenza all’interno delle passività tra le risorse proprie e i mezzi di terzi: L'altro principio importante

ATTIVITÀ = PASSIVITÀ (si devono bilanciare); proprio dell’azienda e dei suoi soci)

ATTIVITÀ = MEZZI PROPRI o PATRIMONIO NETTO (patrimonio netto, MEZZI DI TERZI (tutto il resto: finanziamenti dalla banca, fornitori... in genere persone esterne all’azienda, che prestando risorse permettono all’azienda di esistere e anche i debiti commerciali?).

Tra ciò che ho e ciò che mi hanno prestato, avrò le risorse totali che ho a disposizione. Nello stato patrimoniale si deve verificare la condizione di equilibrio: se nel conto economico la parola magica è COMPETENZA, nello stato patrimoniale è EQUILIBRIO.

tra attivo e passivo. L'altra distinzione da fare (secondo gli standard) è distinguere per liquidità (trasformare in liquidità, significa che posso trasformare in soldi), sia le attività che le passività. Queste attività le distinguiamo tra CORRENTI (significa che può essere reso liquido entro i 12 mesi, ossia entro l'esercizio contabile), NON CORRENTI (viceversa, oltre i 12 mesi) e CESSATE/DESTINATE A CESSARE. Non possono essere trasformate velocemente in liquidità, non entro l'esercizio commerciale:

  • Attività non correnti: impianti, macchinari (per produrre, ma il cui valore decresce nel tempo): i beni detenuti dall'impresa, di uso durevole (aventi utilità pluriennale) sono strumentali per la produzione di reddito (utilizzo diretto nella produzione di beni e servizi e/o per usi nell'amministrazione aziendale). Sono compresi quindi gli edifici amministrativi, i siti industriali,

macchinari produttivi ... ed i terreni pertinenziali agli edifici/impianti di utilizzo strumentale o comunque utilizzati dall'impresa per la propria attività. È necessario porsi il problema di determinare, su base razionale e sistematica, la quota di utilità di competenza dell'esercizio, ovvero:

L'ammortamento: per assegnare il costo della perdita di valore ai vari esercizi contabili bisogna calcolare l'ammortamento ([valore del bene - il suo valore residuo che avrà a fine attività] / gli anni di vita utile). Per determinare l'ammortamento da associare ad un bene è necessario quindi determinare: il valore di iscrizione del bene; la vita utile del bene, ovvero la stima del periodo (anni) in cui il bene sarà utilizzato dall'impresa e infine il valore residuo del bene, ovvero il valore monetario stimato (attualizzato) che l'impresa potrebbe ricevere dalla vendita del bene al termine della sua vita utile.

L'ammortamento è presente sia qui che nel conto economico perché nel conto economico è un costo, una spesa (principio di competenza), nello stato patrimoniale, sono dei soldi che non ho più. - Investimenti immobiliari (= ricavare soldi da affitti, sono soldi di natura finanziaria): sono tutte le proprietà immobiliari (terreno o edificio o parte di edificio o entrambe) possedute (dal proprietario o dal locatario tramite un contratto di leasing finanziario) al fine di percepire un canone di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni: non sono quindi strumentali all'attività d'impresa. - Attività immateriali o intellettuali (al contrario degli immobili): sono quelle attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché l'avviamento quando acquisito a titolo.

oneroso (ad es. marchi, brevetti, licenze, ... ma non le spese di formazione, le spese di pubblicità e/o promozione); gli investimenti che l'impresa detiene nel patrimonio di:

  • Partecipazioni: altre imprese, che danno ricavi e costi di natura finanziaria, e che di mantenere e sviluppare un rapporto operativo di lungo periodo con il soggetto nel quale l'investimento è stato effettuato;
  • Altre attività finanziarie;
  • Imposte differite attive.

Attività correnti (ossia: possono essere rese tali entro l'esercizio contabile): sono i soldi, comprendono i valori contanti in cassa; i depositi bancari e postali; i titoli liquidabili entro brevissimo o breve termine e non soggetti a significative variazioni di valore.

Politecnico di Milano – Ingegneria Gestionale Martina Ghilarii beni posseduti per la vendita nel normale svolgimento dell'attività, impiegati nei processi produttivi per la

vendita,- Rimanenze: o sottoforma di materiali o forniture di beni nel processo di produzione e nella fornitura di servizi. Comprendono: prodotti finiti; prodotti in“tutte le variazioni sul tema”;corso di lavorazione; materie prime; materiali di consumo o(è il contrario del debito, una “promessa” che il venditore fa al cliente sulla futura consegna del prodotto/servizio)- Crediti commercialie altri: comprende crediti commerciali aventi natura corrente e altre voci minori (crediti al personale, acconti per servizi, ...): la differenzatra credito e debito è che nel primo caso mi aspettano dei soldi che ho prestato, nel secondo caso, devo ridarli indietro.- Lavori in corso su ordinazione;- Attività finanziarie correnti; Tale voce comprende le attività o aggregati di attività (ad esempio rami d’azienda): per il quale sono già in-Attività cessate/destinate a cessare:essere accordi di cessione o classificati come

in via di dismissione. Tale voce comprende inoltre le partecipazioni detenute per la vendita (sono quindi ricavi straordinari).

Nei propri (patrimonio netto e qui ritroviamo l'utile (*), che Nelle passività abbiamo detto che distinguiamo: mezzi possiamo decidere se reinvestirlo nell'azienda per accrescerla, se distribuirlo (sotto forma di dividendi = il valore di ricompensa che entra nelle tasche dei soci) ai soci come premio per aver finanziato l'azienda e per indurli a finanziare nuovamente, o se adottare una soluzione mista).

La suddivisione delle passività (correnti e non correnti) è analoga a quella delle attività ed è fatta con lo stesso principio, anche se in realtà nelle passività c'è molta meno distinzione per categoria (es. un debito verso banche, lo si potrebbe trovare, sia come passività corrente che come passività non corrente, perché se il prestito fatto è entro

L'esercizio contabile (es. 3 mesi) allora sarà corrente, altrimenti oltre (3 anni), sarà non corrente: quindi si divide in base a quanto è velocemente ripagabile). È definito in via residuale come ciò che resta delle attività dell'impresa dopo aver dedotto tutte le passività: è qui che-Patrimonio netto: troviamo il nostro utile (*):- Capitale emesso- RiserveUtile/perdita d'esercizio- sono tutti i prestiti che non posso trasformare in liquidità in soldi, entro l'esercizio contabile:-Passività non correnti:- TFR rientra nelle passività non correnti perché è un prestito (non volontario) che i miei dipendenti fanno, che però restituisco loro solo quando vanno tutti in pensione. (Il Trattamento di Fine Rapporto (o TFR), rappresenta i diritti vantati dai dipendenti sulle risorse dell'impresa e costituisce l'ammontare che viene retrocesso, sotto forma di liquidità.

Al dipendente nel momento del suo abbandono dell'impresa. Si costituisce accantonando, ogni anno, una quota predefinita della remunerazione): ha senso, perché solitamente trovare delle risorse non è facile, e conta di più avere risorse oggi (quando posso investirle) che averle domani. impatto all'interno- {Passività finanziarie non correnti: Tale voce si riferisce alle passività di natura finanziaria che non esauriscono il loro del normale ciclo operativo dell'impresa e comprende: obbligazioni, debiti verso banche e altre passività finanziarie- Obbligazioni in circolazione- Debiti verso banche- Altre passività finanziarie- Fondi per rischi e oneri- Fondi relativi al personale- Imposte differite passive} non le ha ripassate-Passività correnti:Passività finanziarie correnti: passività di natura finanziaria che esauriscono il loro impatto all'interno del normale ciclo- operativo dell'impresa

comprende: obbligazioni, debiti verso banche e altre passività finanziarie

- Obbligazioni in circolazione

- Debiti verso banche

- Altre passività finanziarie

Debiti verso fornitori: comprende in senso lato

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A.A. 2021-2022
52 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ghimarty di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Impresa e Decisione Strategiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Gastaldi Luca.