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LEZIONE 5: ANALISI DEGLI INVESTIMENTI INDUSTRIALI
Modello economico: le valutazioni vengono effettuate sui ricavi e sui costi revisionali che consentono la redazione del conto economico revisionale.
Modello finanziario: viene valutata la sostenibilità finanziaria del progetto di investimento attraverso la redazione di uno stato patrimoniale revisionale.
N.B. modello economico e modello finanziario sono i due modelli principali dell'analisi economico-finanziaria di un investimento industriale.
Gli investimenti industriali possono essere:
- Di sostituzione: sostituendo beni strumentali con beni identici.
- Di produttività: incrementando la produttività grazie all'acquisizione di tecnologie innovative.
- Iniziali o di espansione: aumentando o creando nuova capacità produttiva grazie all'aumento della domanda e a mezzi di produzione obsoleti o inadeguati.
- Differenziale: variazioni rispetto alla condizione iniziale. Serve per analizzare le conseguenze di un
investimento.Redditività: indica il risultato rispetto all'investimento iniziale.
Rendimento: indica il risultato misurato attraverso un tasso di interesse di un'operazione finanziaria equivalente.
Impianti industriali - definizioni fondamentali. Prof.ssa Fabiana Tornese. Studente Graziano Natalini 4N.
B. ricordare cosa significa operare in regime di certezza e regime di incertezza. (Regime di certezza i parametri decisionali sono ben fissati.Regime di incertezza la scelta dipende in maniera soggettiva dal decisore)
Tipologie di beni:
- Beni non derivanti da nessun ciclo produttivo.
- Beni prodotti da altri processi produttivi ma utilizzati in un solo ciclo di produzione (beni intermedi).
- Beni prodotti da altri processi produttivi e utilizzati per diversi cicli produttivi (beni strumentali).
Ammortamento: accantonamento di quote finanziarie destinate a compensare la perdita di valore che il capitale (beni strumentali) subisce in un determinato periodo di tempo.
Tipologie
Il piano di ammortamento può essere di diversi tipi:
- Ammortamento contabile: consiste nelle quote destinate alla ricostruzione contabile del bene.
- Ammortamento economico: uguale all'ammortamento contabile tenendo conto dell'interesse. In tale piano si considera la vita prevista del bene definita come il valore più piccolo tra vita fisica, vita tecnologica e vita possibile.
- Ammortamento finanziario: consiste nel piano per la graduale estinzione di un debito contratto; a differenza di quello economico dà luogo a flussi reali di denaro in uscita.
I piani di ammortamento possono essere:
- A quota capitale costante: è consentito dalla legge ai fini fiscali. Le quote annue sono fissate come percentuale massima rispetto al capitale iniziale e possono essere detratte dall'imponibile. Non si pagano le tasse sulle quote di ammortamento.
- A rata annuale costante: adatto in condizioni di rischio limitato, quando la vita utile è circa coincidente con la vita fisica.
- A percentuale costante del valore residuo: adatto in ambienti fortemente competitivi. Può...
essere definito come un ammortamento accelerato, in quanto nei primi anni si accantonano quote maggiori.
Cash flow: l'investimento industriale (immobilizzo di denaro in beni strumentali) può essere tradotto in una serie di entrate e di uscite di denaro (flusso di cassa) in determinati istanti di tempo.
Impianti industriali - definizioni fondamentali. Prof.ssa Fabiana Tornese. Studente Graziano Natalini 5
Indici di valutazione degli investimenti:
ROI: indice di redditività dell'investimento; ROI=UTILE/TOTALE CAPITALE INVESTITO
VAN: valore attuale netto. Considera il valore della moneta nel tempo, tiene conto dell'intera vita dell'investimento, fornisce un valore assoluto del risultato (concentrato al momento iniziale).
TIR: tasso interno di redditività -> è il tasso di interesse per il quale è possibile ripagare i finanziamenti in un numero di anni pari alla vita prevista senza utili né perdite.
PAYBACK-PERIOD: è
L'intervallo di tempo necessario per recuperare il capitale investito. Rappresenta una misura della rapidità con cui si riforma il capitale più che della convenienza economica.
LEZIONE 6: LO STUDIO DI FATTIBILITÀ
Analisi della domanda: previsione, in base alla valutazione del mercato di sbocco, dell'entità della domanda da produrre e della sua variazione nel tempo.
Analisi dell'offerta: valutazione della quota della domanda di mercato che l'azienda può assicurarsi.
I. Classificazione dei rischi:
Di mercato: dovuto all'incertezza sulle vendite e sui ricavi ottenibili.
Di esercizio: dovuto all'incertezza sul prezzo dei fattori produttivi e/o sul livello di produttività.
Riduzione dei rischi:
Soluzione unica (la produzione viene bloccata)
Realizzazione incrementale: realizzazione e collaudo avvengono per parti successive, ma i requisiti non cambiano nel corso della realizzazione.
Realizzazione evolutiva: per parti successive,
con i requisiti influenzati dal collaudo o dalla sperimentazione.
II. Metodi di analisi della domanda:
Correlazione: utilizzabile quando la domanda appare collegabile a fenomeni economici suscettibili di previsione (inflazione, aumento del PIL).
Estrapolazione: si operano previsioni sull'andamento della domanda in base alla tendenza avuta in passato.
Impianti industriali - definizioni fondamentali. Prof.ssa Fabiana Tornese. Studente Graziano Natalini 6
III. Calcolo del volume di vendita mediante l'analisi delle curve di domanda e delle curve di offerta.
Studio preliminare impianti di servizio: stima preventiva dei costi di impianto e di esercizio ad una potenzialità di riferimento dell'impianto di produzione. Si utilizzano cifre indice diagrammate in funzione della potenzialità o quantità unitaria di produzione fissata.
LEZIONE 7.1: MODELLI DI PREVISIONE DELLA DOMANDA
Analisi della domanda:
Domanda primaria: perviene direttamente all'azienda dal mercato.
Il suo valore viene desunto da opportune indagini di mercato;
Domanda secondaria: domanda indotta dalla domanda primaria (ad esempio la domanda di parti di ricambio di prodotti già immessi sul mercato)
N.B. le tecniche di previsione della domanda si dividono in tecniche qualitative (che intendono effettuare una valutazione di qualità) e consistono principalmente nella raccolta di opinioni e tecniche quantitative come la correlazione e l'estrapolazione che si basano appunto sui numeri di richieste.
Raccolta di opinioni: viene effettuata su un opportuno campione dei partecipanti al mercato del prodotto in questione a cui segue una successiva elaborazione statistica dei dati raccolti.
Correlazione: si ha correlazione quando la domanda appare collegata con fenomeni economici i quali prendono il nome di indicatori economici;
Estrapolazione: si ha estrapolazione quando si ritiene di poter valutare il futuro andamento della domanda dalla tendenza avuta in passato.
Indicatori economici:
Fenomeni di mercato correlati con la domanda di un prodotto. Obiettivo della correlazione: trovare la funzione di regressione che descrive come varia la domanda al variare degli indicatori economici. Vi è ovviamente una certa difficoltà nell'individuazione degli indicatori economici di maggiore importanza per il problema. Sbagliando gli indicatori di riferimento si ottiene una stima della domanda completamente errata.
Coefficiente di correlazione: valuta quantitativamente la relazione di dipendenza in modo da capire se la domanda D è in qualche modo dipendente dalla ipotetica variabile X. È un numero compreso tra -1 e 1. Ovviamente un coefficiente r molto prossimo a 1 identifica una forte correlazione positiva, altrimenti negativa, altrimenti debole.
Per quanto riguarda l'estrapolazione le componenti della domanda si distinguono in sistematiche e casuali.
Le sistematiche si dividono a lorovolta in tendenziali (identificano il trend) e oscillatorie (divise a loro voltain cicliche – aventi un ciclo di ampiezza e periodo di oscillazione variabilinel tempo - e stagionali). Serie storica: rappresentazione numerica o grafica dell’andamento di unavariabile in un prefissato intervallo di tempo. Nel caso della domanda di unprodotto, essa rappresenta i valori assunti nel passato dalla domandaprimaria e secondaria di un determinato bene o servizio. Criterio equiponderale: dà lo stesso peso a tutti i dati della serie storica.Non fa distinzione tra dati recenti o passati. Trend: la componente tendenziale (trend) indica la tendenza positiva onegativa che i dati manifestano.Il metodo più utilizzato per la determinazione del trend è il metodo deiminimi quadrati. Componente stagionale: indica le deviazioni della tendenza a lungo termineche si manifestano in maniera periodica. Componente aleatoria: rappresenta le deviazionidalla tendenza di base. Queste deviazioni non presentano ricorrenza ciclica, bensì assolutamente casuale.
Coefficiente di variazione: parametro di giudizio relativo all’incidenza della componente aleatoria sull’andamento della domanda. Fornisce l’entità degli scostamenti della variabile dal suo valore medio. A frequenti scostamenti casuali della domanda dal suo valore medio corrisponderà un elevato valore del suo coefficiente di variazione e viceversa.
LEZIONE 7.2: MODELLI DI PREVISIONE DELLA DOMANDA
Tecniche autoadattive: si limitano a considerare solo i dati più recenti, producono un singolo valore il quale rappresenta la previsione per un singolo periodo del futuro. Esse sono non equiponderali in quanto i dati più recenti hanno maggiore importanza. Si suddividono in:
Impianti industriali – definizioni fondamentali. Prof.ssa Fabiana Tornese. Studente Graziano Natalini 8
Domanda dell’ultimo periodo: metodo semplice e poco costoso
maadatto a predire solo il trend, non le variazioni stagionali. Semplicemente la previsione di un anno B (B=A+1) sarà pari alladomanda nell'anno A.
Media mobile: metodo leggermente più complesso. Si definisce mediamobile il rapporto tra la sommatoria delle domande nei periodi precedenti e il numero dei periodi. La domanda nel periodo successivo sarà quindi pari alla media delle domande negli ultimi periodi. Il valore ottimale del numero di periodi N è quello che minimizza l'errore, ossia minimizza la deviazione media assoluta degli errori (MAD - mean absolute deviation).
Gli intervalli di tempo per la media mobile dovrebbero essere:
- Lunghi, quando la domanda è abbastanza stabile;
- Brevi, quando la domanda è molto