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PAG 1-8 Marzo
P > 10 MVA
Potenze installate accoppiate
Tens 150kV
Vn 380kV
Produzione liberalizzata
Autorità energia elettrica, il gas, il sistema idrico
Terna possiede e gestisce, manutiene e protegge e
la sviluppa a disposizione dai 380kV in su
Distribuzione non è liberalizzata ma concessioni
trentennale — Enel Distribuzione
Carico — Utenti — maggior tutela
→ Enel Servizio Elettrico
BASSA - Vn < 1000 V - Prima categoria
monofase 230 - trifase 400
Vn = √(1/T) ∫0T V2 dt
MEDIA - 1000V < Vn 30kV - Seconda Categoria
Sott. 15 kV / 20 kV
ALTA - Vn > 30kV - Terza categoria
collegato o diretto
Transformatori: AC → DC
A parità di potenza V> e I< meno riscaldamento
perdito → nucleare o minor caduta di tensione
DC | AC
No cad. tens. (resistenza x) | Variaz. transf. tensione e corrente
Cond. trans. più piccolo | Motori alternata trifase → Motori corrente continua
Due elettrodi dell'alternatore
compatti e tenuti
Elettroni continuano a persa corde
rw=ctd
Induttore=0 wi=0
Capacità diureta rilevati come circuito aperto
Rotore elastico —> ripeti. Trazione. Trasmettere —> lunghezza c.p.t
50 Hz
60 Hz
Risparmio _ acciaio _ [illegible text]
ALTERNA TRIF — ALTERN MONOFASE IN CAVO ISOLATO
Condensatori legati
Vmax = √2 · Vf
Vfmax: = √2 · Vm
√2/Vf = √2/Vm => Vf=Vm
Stesso pelos quinol collett
It = P / √3 Vf cos02
In= P / Vmcosa
p reso
R · T = σ1
p rome = J / S
1 = 2 / sm
sm = SM / 2
Risparmio 25% [illegible text] nella nuova condotta disianza bodcar [illegible text] elettro
Formule di Fortescue possono essere implementate in matrice
\[ \left[ \begin{array}{c} V_d \\ V_i \\ V_o \end{array} \right] = \frac{1}{3} \left[ \begin{array}{ccc} 1 & \alpha & \alpha^2 \\ 1 & \alpha^2 & \alpha \\ 1 & 1 & 1 \end{array} \right] \left[ \begin{array}{c} V_a \\ V_b \\ V_c \end{array} \right] = [F] \]
Trasformazione inversa
\[ \left[ \begin{array}{c} V_a \\ V_b \\ V_c \end{array} \right] = \left[ \begin{array}{ccc} 1 & 1 & 1 \\ 1 & \alpha & \alpha^2 \\ 1 & \alpha^2 & \alpha \end{array} \right] \left[ \begin{array}{c} V_d \\ V_i \\ V_o \end{array} \right] = [F]^{-1} \]
Utili per calcolare correnti di corto circuito e sovratensioni
\[ [V_F] = \left[ \begin{array}{c} I_a \\ I_b \\ I_c \end{array} \right] \Rightarrow \left[ \begin{array}{c} V_d \\ V_i \\ V_o \end{array} \right] = [F] \left[ \begin{array}{c} V_a \\ V_b \\ V_c \end{array} \right] = [F] \left[ \begin{array}{c} [V_F] \\ \end{array} \right] \]
I_a, I_b, I_c possono essere ottenute in funzione delle loro componenti \[ \left[ \begin{array}{c} I_a \\ I_b \\ I_c \end{array} \right] = [F] \left[ \begin{array}{c} I_d \\ I_i \\ I_o \end{array} \right] \]
EV \[ \overline{z_d} \]
\[ \begin{array}{c} E_1 \\ E_2 \\ E_3 \end{array} = \left[ \begin{array}{ccc} z_{11} & z_{12} & z_{13} \\ z_{21} & z_{22} & z_{23} \\ z_{31} & z_{32} & z_{33} \end{array} \right] \left[ \begin{array}{c} I_1 \\ I_2 \\ I_3 \end{array} \right] \]
\[ \begin{array}{c} E_d \\ E_i \\ E_o \end{array} = [F^{-1}] \left[ Z \right] [F] \left[ \begin{array}{c} I_d \\ I_i \\ I_o \end{array} \right] \Rightarrow \left[ \begin{array}{ccc} z_d & 0 & 0 \\ 0 & z_i & 0 \\ 0 & 0 & z_o \end{array} \right] \Rightarrow \left[ \begin{array}{c} E_d \\ E_i \\ E_o \end{array} \right] = \left[ \begin{array}{c} 2d \\ 0 \\ 0 \end{array} \right] \left[ \begin{array}{c} I_d \\ I_i \\ I_o \end{array} \right] \]
DETERMINAZIONE DELLE CORRENTI DI CORTOCIRCUITO NELLE RETI RADIALI MT/BT
Nella realtà è raro trovare sistemi simmetrici. In alcuni casi le componenti simmetriche non sono necessarie, per esempio nelle reti radiali MT/BT.
3 generatori, impedenze zt del trasformatore e un carico zf
Ci si deve preoccupare di un cortocircuito trifase o un cortocircuito bifase a terra (sono la stessa cosa). Si deve studiare un filo per volta.
MODULO Icc3 = E/2zt + zf Icc1 = E/2zt + 2ze
GUASTO BIFASE
Il guasto bifase interessa due fasi. La prima modifica è rimentata dalla tensione concatenata.
|IccB| = √3 E/2|zt + ze|
GUASTO MONOFASE
La corrente di guasto torna alla sorgente tenuto il neutro, si deve tener conto anche dell’impedenza del conduttore.
Si impone l’impedenza del neutro uguale a quella di fase:
ipotesi che non corrisponde alla realtà perché possono verificarsi 2 casi:
- Il guasto non è sul neutro ma verso terra, quindi l’impedenza del conduttore di ritorno (terno) sarà grande.
- Se ho il guasto di una fase sul neutro, non è detto che il neutro abbia la stessa impedenza del conduttore. Se i conduttori sono di sezione piccola bisogna usarli uguali. In un sistema trifase risoluto bene, le correnti sul neutro dovrebbero essere teoricamente zero, quindi, al crescere delle sezioni mantenendo uguali spendo troppo. Le norme consentono di avere sezioni del neutro più piccole.
Tornando all'esempio, dove neutro e fase hanno la stessa sezione:
Icm = E/2zt + 2zp1
La corrente di cortocircuito monofase è sicuramente più piccola di quella bifase e trifase. Questo non è sempre vero nei sistemi in AT.
Poiché è impensabile avere sempre tralici con i conduttori disposti su vertici di un triangolo
equilatero, spesso si usano strutture diverse e dissimmetriche nella posizione dei fili; si applica quello che si
chiama trasposizione:
Ogni x km il conduttore nella fase 1 cambia la sua posizione con gli altri,
così l'effetto induttivo è bilanciato come se ci fosse simmetria geometrica.
operazione fatta nelle linee di trasmissione perché sono più lunghe
Se mettessi tutti conduttori a triangolo equilatero D12, D23, ecc. = D.
Tornando al discorso di Dm se non c'è simmetria geometrica ogni 2π si deve ma per calcolare
ogni fase uso la formula:
Ls = 0,05 + 0,46 log Dm r [mH/km]
Dm è la distanza media geométrica (non aritmetica)
PRESENZA OMOPOLARI
Caso in cui si verifica un guasto a terra → entrano in gioco le
correnti omopolar' eccitate dalle impedenze e dai generatori.
Considero il seguente schema:
La distanza del conduttore immaginario la ricavo con il
MODELLO DI CARSON
De = 658 √ pe
pe: RESISTIVITÀ SUPERFICIALE
L'induttanza omopolare è 3 o 4 volte più grande dell'induttanza
di servizio perché più è distante il conduttore immaginario da una
fase più è grande L (log (Dl))
LS0 = (3÷4)LS = (3÷4)(0,05 + 0,46 log Dm r) [mH/km]
VALORE INDUITTANZA OMOPOLARE
Se abbiamo le funi di guardia si ha una attenuazione dell'induttanza omopolare perché la fune di guardia
è molto più vicina ai conduttori rispetto al terreno. Le correnti omopolare preferisce circolare nelle funi di guardia
perché cerca il percorso a meno resistenza (rispetto al terreno)
LS0 = (1÷1,6)LS = (1÷1,6)(0,05+0,46 log Dm r) [mH/km]
VALORE INDUITTANZA OMOPOLARE nelle funi di guardia
VALORE coefopiolo
ro = 3π².f.10⁻⁴
RESISTENZA ELETTRICA ALLE CORRENTI DEL CONDUTTORE IMMAGINARIO (CARSON)