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Struttura degli anticorpi

L'anticorpo (Ab) è composto da due catene, una pesante e una leggera, ciascuna delle quali contiene due siti di legame per l'antigene (Ag). La regione variabile dell'Ab è caratterizzata da una sequenza di amminoacidi variabile da un Ab all'altro, unica per ogni Ab. Questa regione determina la specificità di legame Ag-Ab, consentendo all'Ab di riconoscere un numero enorme di Ag, anche strutturalmente diversi. Ogni individuo può produrre fino a 1 milione di Ab diversi.

Lo stelo dell'Ab corrisponde alla regione costante ed è composto dai domini C-terminali delle catene pesanti e leggere. Indichiamo con C la regione costante della catena leggera, costituita dal dominio Ig. Indichiamo con C1, C2, C3 e C4 la regione costante della catena pesante, costituita dai domini Ig C1, C2, C3 e C4. La regione costante media le funzioni effettive dei linfociti B, reclutando altre cellule.

dimolecole per distruggere il patogeno costante può essere rappresentata solo da ed è detta perché una delle 5 conformazioni specializzate per l'attivazione di diversi meccanismi effettori. Il recettore dei linfociti B legato alla membrana non presenta queste funzioni. Il (BCR), che è effettori regione C è inserita nella membrana funziona come un recettore, poiché la, ma che riconosce e lega l'Ag mediante la regione V trasmette un segnale che causa l'attivazione del linfocita B. Dividere gli Ab in 3 frammenti. Inoltre, usando l'enzima proteolitico papaina è stato possibile, 2 frammenti Fab 1 frammento Fc cioè e (clivaggio prossimale alla regione cerniera). Fab o identici tra loro l'AgI 2 frammenti frammenti leganti (fragment antigen binding) sono, corrispondono alle 2 braccia identiche dell'Ab 2 catene leggere appaiate ai e contengono le mediano il riconoscimento e legame tra Ab e Ag domini V e C 1 delle.

Il frammento Fc o frammento cristallizzabile (fragment cristallizable) contiene le catene pesanti appaiate e legate da ponti disolfuro, cosiddetti perché tendono ad aggregarsi tra loro e formando parte dell'Ab che interagisce con cellule e molecole effettori, mediano le funzioni effettori degli Ab, infatti le regioni C delle Ig hanno 3 funzioni principali:

  • il frammento Fc delle IgG1 e IgG3 viene riconosciuto e legato da recettori specifici Fcγ espressi sui macrofagi e neutrofili, favorendo la fagocitosi dei batteri opsonizzati, oppure i frammenti Fc delle IgE riconosciuti e legati dai recettori Fc espressi sugli eosinofili, stimolando la degranulazione eosinofila e la rimozione degli elminti.
  • il frammento Fc delle IgG o IgM complessate all'Ag può attivare la via classica del sistema del complemento, legandosi con la proteina C1q generando mediatori.

pro-infiammatoriin seguito al , epromuovendo la fagocitosi e la lisi dei microbi .frammento Fc legandosi a specifici recettori consente agli Ab di giungere in sedi particolari

il , adIgA si portano nelle secrezioni mucose, lacrime e latte IgG sono trasferite dal sanguees. le , lematerno a quello fetale .Invece, usando l’ enzima pepsina è stato possibilescindere ulteriormente le IgG distalmente alla regione,cerniera F(ab’)2, ottenendo il frammento costituito dallaregione cerniera domini V e V appaiati unitie dai eL Hda ponti disolfuro tra i residui di Cys , per cui è capacericonoscere e legare l’Agdi .giunzione tra iLa regione cerniera, hinge rappresenta il punto diframmenti Fab ed Fc dell’Ab talmente flessibilemaed è dapermettere movimenti indipendenti dei 2 frammenti Fab .giunzione tra i domini VflessibilitàUna certa si riscontra anche nellae C permette al dominio V di piegarsi ruotare rispetto alche e didominio C . angolazione

tra le due braccia doppia flessibilità l'Grazie a questa può essere di 0°, 60° o 90° consentendo ad entrambe le braccia, dell'Ab di legare Ag che si trovano a diversa distanza l'uno dall'altro ,parete polisaccaridica di un batterio ad es. sulla . permesso di comprendere due determinazione della sequenza aminoacidica delle IgLa ha importanti caratteristiche degli Ab :ogni catena unità omologhe ripetute sequenze simili ma non identiche  presenta , cioè , formate~ 110 a.a. ognuna delle quali corrisponde ad una regione ciascuna da (sequenze conservate)discreta della proteina , detta domino proteico immunoglobulinico.estremità N-terminale delle catene pesanti e leggere presenta un'elevata variabilità  l' ; la sequenza variabile è limitata ai primi 110 residui a.a. corrispondente al primo dominio Ig, ,altri domini sono costanti tra catene Ig dello stesso isotipomentre gli .ogni dominioBisogna

ricordare che la proteina Ig presenta una struttura ripiegata in modo simile, in particolare ogni dominio presenta una forma a barile tipica, detta β 2 (β-barrel), composta da foglietti β-planari costituiti da 3-5 filamenti polipeptidici ad andamento antiparallelo, impacchettati tra loro, detti filamenti β legati (β-strand) che sono tra loro da un legame disolfuro. In astri adiacenti sono connessi da brevi anse sequenzadotate di una a.a. importante per il riconoscimento dell'Ag catena. La catena leggera è formata da 2 domini Ig, mentre la catena pesante è formata da 4 domini Ig. La differenza principale tra i domini V e C è che il dominio V è più grande, ha un'ansa in più, cioè ha due filamenti C' e C" in più, rispetto al dominio C. Le anse flessibili dei domini V formano il sito di legame con l'Ag. Immunoglobuline Ig perché all'elettroforesi sieroproteica Gli Ab sono anche detti

Le albumine, globuline e glicoproteine plasmatiche sono distinte in base alla loro solubilità. Le globuline, a loro volta, si separano in gruppi maggiori in base alla velocità di migrazione elettroforetica. La Ig, parte degli anticorpi, migra nelle globuline del terzo gruppo, dette gammaglobuline. Queste presentano domini simili alle regioni delle immunoglobuline.

Inoltre, abbiamo le immunoglobuline, chiamate così perché presentano regioni variabili capaci di riconoscere e legare gli antigeni presenti in molte proteine del sistema immunitario. Sono proteine coinvolte nel riconoscimento cellula-cellula nel sistema nervoso e in altri tessuti.

Le immunoglobuline, insieme alle TCR (recettori delle cellule T) e alle superfamiglie delle Ig, costituiscono la variabilità della sequenza della regione V dell'anticorpo. Questa variabilità non è distribuita uniformemente lungo la regione V, ma è concentrata solo in alcuni segmenti di particolare variabilità.

Nei domini V e V, sono stati identificati regioni H costituite da brevi segmenti della regione V, detti L3, che sono a loro volta costituite da ipervariabili HV1, HV2 e HV3. Questi segmenti sono composti da circa 10 amminoacidi diversi e consentono di differenziare gli anticorpi, che sono il sito combinatorio o di legame per l'antigene. Gli anticorpi si assemblano formando il recettore dell'antigene.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Immunologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Conese Massimo.