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SELEZIONE POSITIVA DEI LINFOCITI T NEL TIMO

Nel timo, il destino di un timocita è dunque determinato dalla:

  • specificità del recettore per complessi peptidi autologhi: MHC autologhe
  • specificità intrinseca del recettore per le molecole MHC prima della selezione positiva: dipende dall'interazione tra le anse CDR1 e CDR2 con l'MHC.

Al momento della selezione positiva, il timocita presenta entrambe le molecole co-recettoriali CD4 e CD8. Al termine del processo di selezione, i timociti pronti per essere esportati in periferia, esprimono solo uno dei due co-recettori.

Inoltre, quasi tutte le cellule mature che esprimono CD4 hanno un recettore che riconosce...

peptidi legati a molecole MHC di classe II e sono programmate per diventare cellule secernenti citochine. Al contrario la maggior parte delle cellule che esprimono CD8 hanno recettori che riconoscono peptidi legati a molecole MHC di classe I e sono programmati per divenire cellule citotossiche. Quindi, la selezione positiva coordina l'espressione di CD4 o CD8 con la specificità del recettore e le potenziali funzioni effettive delle cellule.

SELEZIONE POSITIVA DEI LINFOCITI T NEL TIMO

Le molecole MHC sono importanti per la selezione positiva: la mancanza di MHC di classe I porta ad un'assenza di linfociti CD8, al contrario l'assenza di MHC II porta alla deficienza di linfociti CD4. Inoltre è stato anche visto che il legame del co-recettore alla molecola MHC è anche richiesto per la normale selezione positiva. Quindi la selezione positiva dipende dal reclutamento del recettore e del co-recettore con una molecola MHC, che determina la sopravvivenza di cellule che

Esprimono il co-recettore appropriato. Quale meccanismo coordina lo sviluppo della linea cellulare con la specificità del recettore non è ancora noto: è probabile che vi debba essere un'integrazione a livello di segnali di trasduzione.

IL SEGNALE PROVENIENTE DA CD4 PREVALE SU QUELLO DI CD8

Il segnale mediato da CD4 e inviato mediante Lck è più forte di quello inviato da CD8. L'espressione transitoria del fattore di trascrizione Th-POK (T helper-inducing-POZ/Kruppel-like) rafforza lo sviluppo della discendenza CD4.

SELEZIONE POSITIVA DEI LINFOCITI T NEL TIMO

LE CELLULE EPITELIALI CORTICALI DEL TIMO MEDIANO LA SELEZIONE POSITIVA. La selezione positiva ha bisogno dell'interazione dell'MHC sia con il TCR sia con il co-recettore.

SELEZIONE NEGATIVA DEI LINFOCITI T NEL TIMO

I linfociti T che reagiscono intensamente agli antigeni autologhi ubiquitari vengono eliminati nel timo. L'eliminazione di queste cellule impedisce che si possano attivare in futuro.

Incontrando nuovamente lo stesso peptide come cellule mature. Tuttavia non tutte le proteine di un organismo sono espresse nel timo e quelle espresse in altri tessuti o in altri stadi dello sviluppo, ad esempio dopo la pubertà, incontreranno cellule T mature potenzialmente in grado di reagire ad esse. Esistono dei meccanismi che impediscono questo evento.

SELEZIONE NEGATIVA DEI LINFOCITI T NEL TIMO

La selezione negativa nel timo può essere mediata da diversi tipi di cellule, ma le più importanti sono i macrofagi e le cellule dendritiche provenienti dal midollo osseo. Sono cellule la cui funzione è di presentare l'antigene, attivando anche i linfociti T maturi nei tessuti linfoidi periferici. Gli antigeni autologhi presentati da queste cellule sono perciò la fonte maggiore di possibili risposte autoimmuni e i timociti che rispondono a tali peptidi devono essere eliminati dal timo.

SELEZIONE NEGATIVA DEI LINFOCITI T NEL TIMO

TIMOOltre che per antigeni self ubiquitari, la selezione negativa funziona anche per antigeni tessuto-specifici. L'espressione di queste proteine nella midollare timica è controllata da un gene chiamato AIRE (autoimmune regulator). AIRE è espresso dalle cellule stromali che si trovano nella midollare del timo e la sua mancanza per mutazioni porta all'insorgenza di una malattia autoimmune, la sindrome autoimmune poli-ghiandolare di tipo I o poliendocrinopatia autoimmune-candidosi-distrofia ectodermica (APECED). LE CHIMERE DEL MIDOLLO OSSEO PROVANO LA SELEZIONE NEGATIVA NEL TIMO Poiché i macrofagi e le cellule dendritiche possono derivare solo dal topo F MHC, questi esperimenti dimostrano che la selezione negativa è mediata da queste cellule. SELEZIONE POSITIVA E NEGATIVA DEI LINFOCITI T NEL TIMO Come fa l'interazione del recettore con i complessi peptidi:MHC a portare in un caso alla selezione positiva e nell'altro alla morte? Cioè bisogna

Capire come la specificità e/o l'affinità dell'interazione tra complesso peptide:MHC ed il recettore dei linfociti T nella selezione negativa sia diversa da quella della selezione positiva. Altrimenti, tutte le cellule selezionate positivamente nella corteccia del timo verrebbero eliminate dalla selezione negativa.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
19 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Immunologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Conese Massimo.