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REAZIONI DI IPERSENSIBILITÀ DI TIPO RITARDATO
Le citochine prodotte dalle cellule T1 (IFN-γ, IL-12) richiamano in situ ed attivano i macrofagi. Questi aumentano la loro fagocitosi e la produzione di enzimi litici, i quali si riversano all'esterno e determinano il danno tessutale. Lo sviluppo di queste reazioni richiede tipicamente un intervallo di 1,48-72 ore, cioè il tempo necessario all'attivazione dei linfociti TH alla secrezione di citochine, all'accumulo dei macrofagi e al conseguente rilascio di enzimi litici. In questa risposta sono i macrofagi la principale componente dell'infiltrato infiammatorio. REAZIONI DI IPERSENSIBILITÀ DI TIPO RITARDATO Sebbene questo sia un meccanismo di difesa contro patogeni endo-cellulari vescicolari, in alcune circostanza esso non è completamente efficace e la persistenza degli agenti patogeni dà luogo ad una reazione cronica di IV tipo con danno tessutale. -> lesioni cutanee di tipogranulomatoso tipiche dell'infezione con Mycobacterium leprae -> lesioni polmonari cavitarie tipiche dell'infezione con M.tubercolosis
REAZIONI DI IPERSENSIBILITA' DI TIPO RITARDATO
Test alla tubercolina
La tubercolina, una miscela di peptidi e carboidrati derivati da M.tubercolosis, è usata per individuare gli individui già esposti al batterio.
Dopo l'iniezione nel derma, si ha una reazione infiammatoria localizzata nel giro di 24-72 ore. La risposta è mediata da cellule T 1,H che entrano nel sito di iniezione, riconoscono il complesso peptide:MHC II sulle cellule che presentano l'antigene e rilasciano citochine infiammatorie quali IFN-γ e TNF-β.
Le citochine stimolano l'espressione di molecole di adesione sullo endotelio e aumentano la permeabilità vascolare -> ingresso e attivazione di monociti/macrofagi e liquidi nel sito di iniezione (gonfiore).
REAZIONI DI IPERSENSIBILITA' DI IV TIPO
DA CONTATTO
Alcuni
Antigeni che causano ipersensibilità cutanea sono piccole molecole altamente reattive che possono facilmente penetrare nella pelle intatta, specialmente se causano prurito. Fungono da apteni e reagiscono con proteine autologhe in modo da essere processati ed esposti insieme a molecole MHC. A questa risposta partecipano sia i linfociti CD4 che CD8, a seconda della via di processazione dell'antigene.
Due fasi della risposta da ipersensibilità cutanea:
- sensibilizzazione: le cellule cutanee di Langherans catturano e processano l'antigene, migrano nei linfonodi e attivano le cellule T in cellule T memoria che a loro volta migrano nel derma.
- reazione: la riesposizione all'antigene porta alla presentazione di questo alle cellule T memoria le quali rilasciano citochine quali IFN-γ e IL-17. Quest'ultima stimola i cheratinociti a rilasciare altre citochine (IL-1, IL-6, etc.) e chemochine, come CXCL8.
(IL-8) e CXCL9 (MIG, γ). monokine induced by IFN-Queste citochine aumentano la risposta infiammatoria inducendo la migrazione dei monociti nel sito della lesione dove maturano a macrofagi e infine attirano altre cellule T.
REAZIONI DI IPERSENSIBILITÀ DI IV TIPO DA CONTATTO
Reazione da contatto con il veleno dell'edera: causata da pentadecacatecolo, il quale è liposolubile, può attraversare la membrana cellulare e modificare proteine intracellulari -> queste proteine modificate generano peptidi che vengono esposti sulla membrana dall'MHC di classe I. Questi vengono riconosciuti dalle cellule CD8 le quali uccidono le cellule che espongono tali peptidi e secernono IFN-γ -> danni tessutali. Il pentadecacatecolo può anche legarsi alle proteine della cute, determinando l'attivazione delle cellule T 1. Dopo 48-72 ore dalla seconda esposizione, le cellule T 1 sensibilizzate produrranno citochine che richiameranno i macrofagi.