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REAZIONI DI IPERSENSIBILITÀ DI III TIPO

Buona parte dei danni tessutali sono causati dal rilascio all'esterno di enzimi litici da parte dei neutrofili che non riescono a fagocitare gli immunocomplessi. Anche se C3b va ad opsonizzare gli immunocomplessi, una fagocitosi efficace è impedita dall'adesione degli immunocomplessi alla membrana basale.

REAZIONI DI IPERSENSIBILITÀ DI III TIPO

Le reazioni di ipersensibilità di III tipo localizzata a livello cutaneo possono avvenire in soggetti sensibilizzati che possiedono IgG contro antigeni specifici.

Reazione di Arthus: quando un antigene viene iniettato nella pelle, le IgG circolanti diffondono nel sito di iniezione formando immuno-complessi, i quali attivano i mastociti che hanno i recettori FcγRIII -> aumento della permeabilità vascolare e invasione da parte delle cellule infiammatorie. Gli immunocomplessi attivano anche il complemento causando il rilascio di C5a, che sembra essere importante per...

REAZIONI DI IPERSENSIBILITÀ DI III TIPO

Una reazione di ipersensibilità di III tipo sistemica è la malattia da siero. Si aveva soprattutto in era pre-antibiotica quando il siero di cavalli immunizzati veniva usato come terapia della polmonite da pneumococco. La reazione agli antigeni presenti nel siero avviene tipicamente dopo 7-10 giorni dalla somministrazione, tempo necessario per avere lo scambio di classe da IgM a IgG. A livello clinico si ha: brividi, febbre, orticaria, artrite, e talvolta glomerulonefrite.

REAZIONI DI IPERSENSIBILITÀ DI III TIPO

La malattia da siero è dovuta alla deposizione degli immunocomplessi in tutto il corpo, i quali fissano il complemento e possono legare e attivare i leucociti che hanno i recettori Fc. La formazione degli immunocomplessi causa la captazione degli antigeni estranei per cui la malattia da siero è normalmente auto-limitante.

IPERSENSIBILITÀ DI III TIPO

Una risposta di III tipo avviene anche in due situazioni in cui c'è persistenza dell'antigene:

  1. una risposta anticorpale non riesce ad eliminare un agente infettivo: nelle endocarditi batteriche subacute o epatiti virali croniche i batteri o i virus continuano a produrre antigeni anche in presenza di una risposta anticorpale persistente che non riesce ad eliminarli. Gli immunocomplessi inducono una malattia persistente, causando danni ai vasi sanguigni più piccoli in alcuni tessuti e organi, inclusi cute, reni e nervi.
  2. Gli immunocomplessi si formano anche in alcune malattie auto-immunitarie (lupus eritematoso sistemico), dove c'è persistenza dell'antigene self.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
10 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Immunologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Conese Massimo.