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Attivazione dei recettori toll-like e proteine NOD

L'attivazione dei recettori toll-like e delle proteine NOD porta alla produzione di citochine e chemochine pro-infiammatorie, nonché all'espressione di molecole co-stimolatorie. La risposta immunitaria innata e l'infiammazione contribuiscono in maniera cruciale all'attivazione dell'immunità acquisita. I prodotti nel midollo osseo vengono rilasciati in circolo sotto forma di fagociti mononucleati, cellule parzialmente mature che completano il processo di maturazione nei monociti. Questi monociti, una volta presenti nei tessuti infetti, svolgono funzioni effettrici nell'immunità innata sia come macrofagi, dando origine ai macrofagi tissutali, che fagocitano e uccidono i batteri, sia come cellule APC che presentano l'antigene ai linfociti T naïve CD4, agendo nell'immunità acquisita. I macrofagi hanno un'emivita superiore a 6 ore e possono dividersi nel focolaio infettivo, rappresentando le cellule effettrici principali nelle fasi tardive della risposta immunitaria.

innata .macrofagi sono chiamati con nomi diversi a seconda dei tessuti in cui sono localizzatiI , cioècellule della microglia cellule di KupfferSNC rivestono i sinusoidi vascolari del fegatonel , che ,macrofagi alveolari osteoclastialveoli polmonari ossanegli , nelle .macrofagi esprimono recettori per molte componenti batteriche recettore per ilI , come ilmannosio recettore per i LPS recettore per il glucano recettore spazzino TLR-4, (CD14), , e .legame tra batteri e recettori dei macrofagi rilascio di citochine e piccoli mediatoriIl stimola illipidici dell’infiammazione macrofagi di fagocitare e digerire i battericonsentendo ai .difesa contro i parassiti reazioni allergiche rilasciandomastocitiI sono coinvolti nella e nelle ,granuli contenenti istamina e altri agenti attivi richiamando eosinofili e basofili, e .Cellule Dendritiche fagociti immaturitessuti perifericiLe sono localizzate nei sottoforma di ,riconoscono e catturano l’Ag maturano in cellule APC

specializzate in caso di infezione, emigrano nei tessuti linfoidi, processano l'Ag e lo presentano ai linfociti T naïve. Inoltre, in caso di infezioni virali, le cellule dendritiche plasmocitoidi riconoscono i virus endocitati e producono IFN di tipo I, potente attività antivirale. Le cellule Natural Killer (NK) sono una sottopopolazione di linfociti derivanti da precursori midollari, dotati di una granuli citoplasmatici ricchi di enzimi litici, contenenti che si differenziano dai linfociti T e B perché non esprimono sulla loro superficie recettori Ag-specifici (TCR o BCR), ma esprimono altri recettori che consentono di modulare le loro funzioni durante la risposta immunitaria innata, difendendo l'organismo contro le cellule tumorali e nelle fasi precoci delle infezioni da patogeni intracellulari come Herpes virus, Listeria monocytogenes (batterio) e Leishmania (protozoo). La risposta precoce da parte delle cellule NK limita le.

infezioni virali

In pratica, la risposta immunitaria adattativa si attiva in attesa che si sviluppi la condizione per eradicare l'infezione. Le cellule T Ag-specifiche sono capaci di attivare o inibire le cellule NK attraverso l'espressione di recettori attivatori o inibitori. Le cellule NK esprimono molecole MHC-I o proteine ad esse omologhe, favorendo l'attivazione o l'inibizione delle cellule NK stesse. Questi recettori appartengono a 2 grandi famiglie, cioè i recettori omologhi alle lectine di tipo C e i recettori con dominio di tipo immunoglobulinico.

La famiglia dei recettori omologhi alle lectine di tipo C comprende i recettori killer di tipo NKG2 A, B, C, D, E e F (killer lectin-like receptors), tra cui i recettori NKG2A e B sono inibitori caratterizzati da motivi inibitori contenenti tirosine ITIMI nelle code citoplasmatiche, capaci di trasdurre i segnali di inibizione delle cellule NK. In particolare, il recettore NKG2A lega covalentemente sulla superficie delle cellule NK.

admolecola CD94 molecola HLA-Electina di tipo Cun'altra , cioè la capace di legare la molecola HLA-E molecola MHC-I simile codificata dai geni MHC-Ib capace di legareLa è una ,una sottopopolazione di peptidi non polimorfi .complesso peptide/HLA-E riconosciuto e legato complesso NKG2A/CD94Per cui il viene dalespresso sulle cellule NK inibendo le cellule NK stesse, .Bisogna ricordare che alcuni recettori NKG2A/CD94 sono privi di motivi ITIM nelle codecitoplasmatiche e fungono da recettori attivatori delle cellule NK.recettore NKG2C è attivatore privo dei motivi ITIM nella coda citoplasmaticaIl , capace di associarsitrasducono i segnali di attivazione delle cellule NKmolecole contenenti motivi ITAMa che .La comprende ifamiglia dei recettori con dominio di tipo immunoglobulinico recettori killerappartenenti alla(killer immunoglobulin-like receptors)simil-immunoglobulinici, KIRrecettori KIR-2D KIR-3Dsuperfamiglia delle Ig 2 e 3 domini, come i e costituitirispettivamente daimmunoglobulinici lunga codarecettori inibitori KIR-2DL e KIR-3DL, distinti in concitoplasmatica corta coda citoplasmaticarecettori attivatori KIR-2DS e KIR-3DS, e con cellule NK esprimonoLe anche i (NCR: Natural Cytoxixityrecettori naturali della citotossicitàuccisione delle cellule neoplastiche da parte delle cellule NKcoinvolti nell’Receptors) forse , distintiin 2 tipi:
 simili alle Ig capaci di riconoscere eparan-solfato e alcune proteine viraliNKp30, p44 e p46 , , .
 recettore di tipo attivatore espresso sulle cellule NK linfocitiNKG2D: è un (lectina di tipo C) ,T linfociti T citotossici CD8 riconosce i segnali di danno dovuti all’infezione virale oγδ e , dovealla trasformazione tumorale . I ligandi del recettore NKG2D sono:MIC-A MIC-B molecole simili a MHC-I espresse nei– codificate dai geni MHC di classe Ibe : , ,fibroblasti e cellule epiteliali proteine MIC-A e B sono riconosciute recettore NKG2D. Le dalattivale cellule NK, i linfociti T e i linfociti T citotossici sono in grado di uccidere le cellule bersaglio. Le cellule NK riconoscono le cellule che esprimono molecole della famiglia RAET1 omologhe ai domini 1 e 2 delle molecole MHC-I (UL16), che vengono espresse in condizioni di stress cellulare. Attraverso questi recettori, le cellule NK riescono a discriminare tra cellule sane che esprimono molecole MHC-I e cellule infettate da virus o altri patogeni intracellulari, cellule danneggiate o cellule neoplastiche che esprimono molecole MHC-I alterate o che inibiscono la sintesi di tutte le molecole MHC-I. Infatti, alcuni virus sono capaci di impedire l'espressione delle molecole MHC-I sulla superficie cellulare, inclusa la sintesi di proteine nella cellula ospite. Le cellule NK riconoscono i cambiamenti delle glicoproteine di superficie cellulare indotte da trasformazione maligna, infezione virale o stress metabolici. Inoltre, prevale la trasduzione del segnale dei recettori quando la cellula bersaglio esprime molecole MHC-I alterate o non esprime molecole MHC-I sulla superficie cellulare.

cellula NK incontra una cellula sana cellule NK non sono attivate non uccidonoinibitori blocco dei recettori attivatoricon , per cui le ele cellule sane recettori inibitori sono specifici per le molecole MHC-Idato che i . prevale laQuando la cellula NK incontra una cellula infettata o una cellula neoplastica attivazionetrasduzione del segnale dei recettori attivatori blocco dei recettori inibitoricon edelle cellule NK uccidono in modo selettivo le cellule bersaglio che esprimono bassi livelli dicheMHC-I.L’attivazione delle cellule NK rilascio di alcune citochine da parte dei macrofagisi deve al :agisce da fattore di crescita favorisce la proliferazione delle cellule NK l’IL-15 , cioè .attiva le cellule NK l’IL-12 α β αinsieme agli IFN e agendo in sinergia con IL-18 e TNF-estimola la produzione di IFN- da parte dei linfociti T 1 modula l’attività citotossica delle celluleγ cheHNK attiva i macrofagi nelle risposte innate

E specifiche IFN- stimola l'al’ γe. Nelle cellule NK, degranulazione rilascio di alcune proteine penetrano nel con dette e che perforine granzimicitoplasma della cellula infettata favorendone la morte per apoptosi. Cellule NK rilasciano IFN-γ insieme all’IFN-γ rilasciato dai linfociti T 1. In realtà, anche le che, Hattiva i macrofagi per eliminare i microrganismi fagocitati infezioni, utile per controllare soprattutto da batteri intracellulari Listeria monocytogenes lasciando il tempo alla risposta, come immunitaria specifica di attivarsi eradicare l’infezione (cellule T) per. Potente attività antivirale attivano il potenziale citotossico. α e β gli IFN di tipo I sono dotati di edelle cellule NK > l’espressione dei recettori per IL-12 capacità di rispondere a, forse e quindi la IFN proteggono le cellule sane dalle cellule NK stimolando l’espressione di questa citochina. Gli molecole MHC-I. Cellule NK esprimono

bassa affinitàγrecettore Fc RIIIInfine, le il (CD16) che ha una per lacellule NK uccidono le cellule bersaglioporzione Fc delle IgG1 e IgG3 , attraverso cui leopsonizzate dalle IgG citotossicità cellulo-mediata anticorpo-dipendente, e si parla di (ADCC).Linfociti T δ sottopopolazione di linfociti Tγ esprimono i recettoriI rappresentano una cheδγTCR codificati da pochi riarrangiamenti genetici non vanno incontro a espansione, checlonale prima di rispondere all’Ag intermediari tra immunità innata e, per cui si comportano daadattativa . linfociti T δ intraepiteliali esprimono recettori Ig-simili codificati da geniγTra questi abbiamo i cheriarrangiati , distinti in 2 gruppi:linfociti T intraepiteliali β tessuto linfatico di tutti i vertebrati esprimono α presenti nel cherecettori diversi analogamente alle cellule B e Tαβ.linfociti T intraepiteliali δ esprimono recettori omogenei

differiscono tra i vertebrati γ che e .linfociti T intraepiteliali riconoscono i ligandi che derivano dall’epitelio dove Probabilmente irisiedono espressi solo quando una cellula viene infettatama sono .proteine da shock termico molecole MHC-IB nucleotidi e
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Publisher
A.A. 2012-2013
5 pagine
SSD Scienze mediche MED/04 Patologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Immunologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Conese Massimo.