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COSTRUZIONE IN ECONOMIA - VALUTAZIONE AL COSTO DI PRODUZIONE

L'azienda che decide di costruirsi internamente un'immobilizzazione. In questo caso il costo rilevante non sarà quello di acquisto ma di produzione. Il costo di produzione è dato dalla somma dei costi diretti industriali che vengono sostenuti per la costruzione delle immobilizzazioni materiali più una quota di costi generali di produzione. Produzione -> bisogna fare attenzione a questo termine, perché gli unici costi che possono essere imputati sono i costi di produzione (non di ricerca e sviluppo, non di amministrazione, non generali, non di organizzazione, non di marketing, ma SOLO produzione). (Una quota a parte dei costi del direttore dei costi di produzione, ma non del direttore amministrativo finanziario o del direttore generale) Anche gli oneri finanziari, possono esser imputati al costo di produzione per la quota imputabile per il periodo di tempo compreso dal momento.

dell'esborso fino al momento in cui il cespite diviene pronto per l'uso, al tasso di interesse minore tra quello sui prestiti medio lungo termine e quello effettivamente contratto dall'impresa.

La verifica che occorre fare è che il costo di produzione cosi determinato (inclusivo eventualmente degli interessi che gli sono stati computati) non superi il valore ricuperabile tramite l'uso dell'immobilizzazione.

Nel caso in cui lo superasse, bisognerebbe ricorrere a una svalutazione al fine di allineare il valore di iscrizione a quello recuperabile tramite l'uso.

LA VALUTAZIONE INIZIALE - esempio

La valutazione iniziale dell'impianto terrà conto di tutti i costi diretti di produzione:

  • I materiali
  • La manodopera
  • La progettazione
  • Quota generale di costi di produzione
  • NO le spese di amministrazione o generali

Fatta la sommatoria di tutti i costi di produzione, viene fatto il test della recuperabilità.

tramite l'uso del costo sostenuto (nel caso dell'esempio viene confermato che viene recuperato) e quindi il cespite sarà iscritto a bilancio inizialmente per 120mila euro. NB le spese generali e di amministrazione non rientrano nella valutazione e dunque NON possono essere imputate alla valutazione del cespite.

IL LEASING

La terza modalità per capire come le imprese possono procurarsi le immobilizzazioni materiali è quella del leasing.

Il leasing è un contratto per mezzo del quale il concedente (locatore o lessor) concede ad un utilizzatore (locatario o lessee) l'uso di un bene per un periodo di tempo stabilito, a fronte del pagamento di un corrispettivo periodico (canone).

Possono essere oggetto del contratto di leasing beni materiali (mobili e immobili) o immateriali (ad es. software).

Esistono due tipologie di contratto di leasing:

Leasing operativo: prevede la sussistenza di due soli operatori, solitamente la società che produce

L'immobilizzazione oggetto di leasing e l'utilizzatore. Il contratto di leasing viene stipulato dall'utilizzatore e dal titolare del bene. L'utilizzatore paga un canone di affitto (assimilabile all'alocazione); al termine della locazione l'impresa o l'utilizzatore può decidere di riscattare il bene pagando il valore di riscatto.

Rilevazioni contabili del leasing operativo. La società che prende in leasing operativo un determinato bene iscrive in ogni esercizio il costo per i canoni di leasing sostenuto rispetto al principio di competenza. I canoni di leasing sono comprensivi di eventuali servizi accessori relativi al bene; in nota integrativa bisognerà indicare l'impegno complessivo per i canoni dovuti (ed eventualmente il prezzo di riscatto).

Se l'impresa decide di mantenere il bene pagando il riscatto, scriverà in stato patrimoniale il cespite al valore del riscatto e procederà all'ammortamento in numero...

di anni complessivo, di vita utile stimata del bene.

Esempio leasing operativo Bilancio d'esercizio al 31.12.2021

C.E. esercizio 2016 Stato patrimoniale al 31.12.2016

NB. A stato patrimoniale non occorre rilevare niente

Se l'impresa alla data di fine contratto decide di riscattare il bene, pagherà 18mila euro e iscrivere tra gli impianti e macchinari il valore d'acquisto del cespite.

Durante ogni esercizio di vita utile del cespite per i successivi quattro anni (10 anni di vita utile); per ciascuno dei quattro esercizi il valore di riscatto di 18mila euro sarà ammortizzato in conto economico, con abbattimento in stato patrimoniale (periodico-annuale) per un valore di 4500 euro, fino a conclusione del decimo anno, quando il bene sarà stato completamente ammortizzato.

Bilancio d'esercizio al 31.12.2021

Stato patrimoniale al 01.01.2022 C.E. esercizio 2022 Stato patrimoniale al 31.12.2022

8Leasing finanziario

Il leasing finanziario è

solitamente composto da tre operatori:
  1. Un'impresa produttrice del bene
  2. Un'impresa che utilizza il bene
  3. Un intermediario finanziario che si occuperà del finanziamento del bene (una società che si occupa di leasing)
Questa società che acquista dal produttore il bene, lo cederà a titolo di leasing finanziario all'operatore che lo utilizzerà. L'impresa produttrice esce dall'operatività dopo che gli viene pagato il corrispettivo per l'immobilizzazione da parte della società di leasing che è un vero e proprio operatore finanziario. In genere, il contratto di leasing finanziario si conclude con il riscatto del bene da parte dell'impresa dietro un versamento di prezzo prestabilito. Con il leasing finanziario, in genere, si trasferiscono di fatto tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locatario. FORMA E SOSTANZA Dal punto di vista delle rilevazioni contabili

Nel leasing finanziario si privilegia il cosiddetto principio della sostanza rispetto alla forma. Nel leasing operativo il cespite non è di proprietà dell'impresa, quindi non è iscritto nello stato patrimoniale (ma vengono rilevati esclusivamente i canoni di leasing in conto economico - almeno fino al momento del riscatto). Nel leasing finanziario si ha una sorta di equiparazione del leasing all'acquisto vero e proprio di un'immobilizzazione finanziata da un prestito di terzi.

Nell'attivo: nello stato patrimoniale, figurerà il valore del cespite.

  • Nel passivo il debito di finanziamento contratto verso la società di leasing.
  • Nel conto economico andranno oneri finanziari relativi al finanziamento nei confronti della società di leasing e quote di ammortamento che configurano anno per anno il deprezzamento del cespite, per effetto dell'uso.

Esempio di leasing finanziario:

Si ha un piano finanziario che viene fornito.

macchinari per il loro valore residuo (42.000 - 4.200 = 37.800) e il debito verso la società di leasing per il valore residuo del finanziamento. In sintesi, il leasing prevede il pagamento di canoni periodici che vengono suddivisi in una quota di rimborso capitale e una quota di interessi. Nel corso degli anni, la quota di rimborso capitale aumenta mentre la quota di interessi diminuisce. Nel bilancio, gli impianti e macchinari vengono registrati per il loro valore totale, mentre il debito verso la società di leasing viene registrato per lo stesso valore. Nel conto economico, viene registrato l'ammortamento dell'impianto (calcolato dividendo il valore totale per il numero di anni di utilizzo) e gli oneri finanziari (ripartiti tra oneri finanziari e quota di rimborso capitale). Alla fine del periodo di leasing, nel bilancio finale, gli impianti e macchinari vengono registrati per il loro valore residuo e il debito verso la società di leasing viene registrato per il valore residuo del finanziamento.
  1. macchinari al netto del fondo• d’ammortamento dell’esercizio (42.000 - 4.200) e il debito residuo verso la società di leasing cioèdi 36.100 che deriva dai 42.000 - 5900 (quota a parte del canone di leasing destinata al rimborsoin conto capitale alla società di leasing).NB il leasing finanziario, per motivazioni civilistiche e fiscali, si rappresenta contabilmente in modoanalogo a quello operativo.
  2. La nota integrativa (per il principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali)invece deve contenere:
    1. I CONTRIBUTI IN CONTO IMPIANTI SPECIFICINel momento in cui un’impresa per il finanziamento delle proprie immobilizzazioni materiali, ricevadei contributi (erogati dallo Stato o da altri enti pubblici su investimenti fatti), occorrerà tenernein considerazione.Il momento della loro iscrizione in bilancio è quello in cui l’impresa riceve comunicazione• scritta della delibera formale di erogazione del
contributo (da parte dell'ente pubblico). La contabilizzazione dei contributi in conto impianti specifici, può avvenire in uno dei seguenti modi alternativi: 1. A diretta deduzione del valore dei beni strumentali a cui si riferiscono 2. Attribuire i contributi per quote agli esercizi di vita utile dei beni, attraverso la rilevazione di risconti passivi Esempio 1: Portare i contributi a diretta deduzione del valore del cespite. Vediamo che nell'esercizio il valore del cespite è pari a 60, ed è stato erogato un contributo pari a 20. Dal punto di vista contabile si tratterà di scrivere nello stato patrimoniale un valore del cespite già al netto del contributo, dunque pari a 40. Nei successivi cinque anni si tratterà di rilevare a conto economico ammortamenti pari a 8, cioè 40:5 anni di vita utile del cespite. Bilancio d'esercizio 20XX Stato patrimoniale al 01.01.20XX C.E. esercizio 20XX Stato patrimoniale al 31.12.20XX 112. Il secondo metodo,

dei cinque anni

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
23 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asiabest_1999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università "Carlo Cattaneo" (LIUC) o del prof Fossati Silvia.