Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 5
Il teatro fine 600 e 700 e dramma borghese di Diderot Pag. 1
1 su 5
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Padova di Lelio Riccoboni., proprio perché c’è il desiderio di ritrovare la tradizione della

commedia dell’arte.

La corte si è allontanata dal teatro alla fine del regno di Luigi XIV(i giansenisti condannano

il teatro) e Luis XIV smette di assistere alle prime teatrali, questo è un segnale molto forte

di quel un venir meno di quell’avallo politico che fino ad allora c’era stato. Per Molière la

vedova non riesce ad ottenere un funerale, lo fa di notte ma poi viene portato via, dal

tempo del Medioevo pesa ancora l’interdizione della chiesa sul teatro e non possono

essere seppelliti in terra consacrata né gli attori né le prostitute, nonostante tutto quello

che è accaduto dal 1630 in poi, quel grande attore ricoperto di grande successo nel

momento in cui muore riesce ad ottenere una sepoltura quasi clandestinamente.

Nel ‘700 la situazione cambia profondamente rispetto al secolo precedente, tutto il ‘600 è il

secolo in cui il potere politico investe sul teatro da Richelieu in poi, invece nel 700 la corte

non invece più sul teatro, non punta sul teatro per sottolineare il proprio prestigio e perciò

il teatro continua a evolversi senza seguire i gusti della corte, al contrario è la corte finisce

per adeguarsi ai gusti di un pubblico più vasto. Parigi nei primi decenni del ‘700 ha

500.000 abitanti, si calcola che il pubblico sia costituito circa da 50.000 spettatori, quindi

c’è un pubblico vasto al di fuori della corte. La corte non detta più legge al teatro, ma al

contrario si adegua ai gusti di un pubblico variegato.

Il 700 è anche il secolo nel quale da una parte c’è una grande passione per il teatro, un

pubblico attento che desidera spettacoli sempre nuovi, quindi chi fa teatro nel 700 cerca di

offrire qualcosa di nuovo,abbiamo una produzione che è molto prolifera,ma in realtà dal

teatro del 700 non sono emersi dei capolavori eguagliabili, Marivaux e Beaumarchais sono

i grandi nomi di questo secolo, che sono ancora rappresentati.

Abbiamo inoltre un altro paradosso: da una parte il permanere dei modelli teatrali elaborati

nel secolo precedente, quindi la Grande Comédie di Molière come commedia di carattere,

commedia che pretende di parlare di cose importanti per la società continua ad essere

imitata, le forme diciamo si sclerotizzano anche un po’, e dall’altra parte sul piano della

tragedia Corneille e Racine sono i punti di riferimento, ma anche qui si rischia la

sclerotizzazione del genere.

Nel ‘600 abbiamo assistito ad un processo di regolamentazione del teatro, un processo

che ha coinvolto i critici che discutono di teatro(reguliers contro irreguliers, gli stessi autori

come Corneille che scrive commedie,e poi tragicommedie, e poi ci sono le critiche al Cid,

e allora torna 3 anni dopo con una commedia regolare) che ha operato per la codificazione

dei generi, per la loro separazione, alla fine del secolo non si scrivono più tragicommedie o

pastorali, ed è nata l’opera con Lully , un altro tipo di spettacolo totale, che raccoglie tutti

gli elementi della spettacolarizzazione.

Quindi discussione teorica,codificazione dei generi, loro separazione loro

regolamentazione, una commedia deve rispondere alle regole di vraisemblence,

bienséances e unità aristoteliche.

700: Da una parte nel ‘700 continuano ad imitare i modelli che il 600 ha codificato e sono

stati trasmessi, dall’altra però si mettono in moto una seria di processi che erodono la

separazione dei generi, ci sono una serie di fenomeni che ci parlano dell’erosione dei limiti

del genere. Per esempio nella tragedia da una parte torna un gusto per le emozioni forti,

per il terrore e per l’orrore, dall’altra una tendenza al patetico, al lacrimevole, alla

commozione, questa tendenza, questo gusto nuovo per la commozione(far commuovere il

pubblico) è importante perché agisce tanto sulla tragedia che sulla commedia.

Il teatro di Racine contiene questo aspetto, si diceva il “tendre” Racine, solo

successivamente si renderà conto della crudeltà del suo teatro, mentre per i

contemporanei questo aspetto di tendresse era bene presente.

Nella tragedia da una parte si guarda al ‘tendre’ Racine, spesso rappresentato

dall’amante, da tutta la tematica amorosa, dall’altra parte c’è qualcosa di nuovo dovuto al

gusto nuovo, che va a ricercare l’effetto patetico, e questo bisogno, questa ricerca è attiva

anche nella commedia.

Cominciano ad essere rappresentate e poi pubblicate una serie di commedie che hanno

come sottotitolo: ‘COMMEDIA LACRIMEVOLE’. Quella distinzione dei generi per cui il 600

aveva operato, aveva lavorato, aveva raggiunto con grande chiarezza da una parte li si

imitano, ma allo stesso tempo non è più cosi e quindi nascono le commedie lacrimevole,e

dall’altra parte nascono anche le commedie domestiche , si tratta di quella erosione dei

limiti del genere,. La commedia domestica è la tragedia in cui i protagonisti non sono più

persone di alto rango, quindi vengono erosi i limiti che erano stati dati ai generi durante il

secolo precedente.

Il 700 è un secolo di grande sperimentazione, anche perché il pubblico chiede cose nuove

al teatro.

I luoghi teatrali a Parigi più attivi: c.’è tutto un teatro popolare , ci sono i ‘théâtre

boulevards’, è il teatro popolare basato sulla mimica gestuale, più semplice nelle sue

strutture drammaturgiche, non è elaborato e raffinato letterariamente , ci sono testi scritti

ma questi non puntano nemmeno ad avere un valore letterario elevato,poi ci sono il

théâtre de la foire( il teatro della fiera)e presto dopo il rientro degli italiani c’è il teatro des

italiens.

Per un pubblico colto e raffinato c’è la Comédie Française che nasce nel 1680 dalla

fusione della troupe di Molière con un’altra troupe e per le opere, essere rappresentate qui

significava aver raggiunto una consacrazione letteraria, e poi c’è l’opera che nasce nel

secolo precedente con Lully e Quinot , quindi sono rappresentati all’opera spettacoli che

richiedono una grande scenografia e che implicano la musica.

Voltaire, che conosciamo come ‘esprit’ tra più acuti e taglienti del XVIII sec., filosofo,

consigliere dei principi , alla corte di Federico di Prussia, autore dell’Enciclopedie insieme

a Diderot e Alambert ecc.., ha cercato la sua gloria letteraria provando a scrivere delle

tragedie che sono scritte in versi guardando l’esempio di Racine e Corneille,in 5 atti quindi

secondo il modello del classicismo, ma sono tragedie attraverso le quali Voltaire prosegue

la battaglia illuminista è un teatro che propaganda le idee illuministe,è un teatro per

esempio a favore della libertà e contro il potere assoluto della monarchia,soggetto del

teatro è la rivolta degli schiavi romani, la tolleranza religiosa, la lotta contro la

superstizione e l’ignoranza; è un teatro di idee. La forma è quella classica della tragedia ,

in cui però i contenuti sono profondamente rinnovati dalla battaglia illuminista. A lungo è

stato screditato il teatro di Voltaire, ultimamente ci si sta rioccupando di queste produzioni,

nelle quali per quanto riguarda la storia culturale sono molto ricche.

LA CODIFICAZIONE DI UN NUOVO GENERE , QUELLO DEL DRAMMA BORGHESE

CON DIDEROT

Diderot : illuminista ,era un autodidatta, ha praticato qualsiasi genere, romanzo, teatro, ha

scritto di critica, ha pensato e realizzato l’encyclopédie, personaggio di una ricchezza

straordinaria e di un’intelligenza elevatissima. Diderot comincia a riflettere, a ipotizzare

delle soluzioni estetiche nuove per le esigenze nuove che sono nate nel pubblico, per

esempio c’è una esigenza di identificazione nei personaggi che Diderot sente

particolarmente acuta.

In questo periodo il teatro viene visto come strumento didattico, pedagogico nei confronti

del pubblico, strumento di educazione; quindi il pubblico si deve identificare nei

personaggi, ma quest’ultimo non può identificarsi con personaggi di alto rango, quindi si

devono mettere in scena personaggi sociologicamente vicini alla realtà del pubblico,(la

Rivoluzione francese è fondamentalmente la presa di potere da parte della borghesia, è

l’accesso al poter di una classe sociale che aveva raggiunto una grande importanza

economica a cui non corrispondeva l’importanza politica, perché le leve politiche erano

detenute dall’aristocrazia e dal clero) della stessa condizione sociale dei borghesi.

La rappresentazione data della borghesia fino ad allora è ottusa, la ridicolizza(Molière fa

ridere del borghese come tutta la commedia del secolo) ma la borghesia aspira ad un’altra

rappresentazione di se stessa, come delle persone rispettabili, degne di stima, i cui

problemi posso condividere, i cui problemi fanno commuovere, (1720:crisi finanziaria per

ragioni legate alla speculazione che manda in rovina le famiglie, i borghesi che hanno

investito il denaro , i borghesi sono molto attenti al denaro, hanno investito parecchio).

Diderot parla di una ‘tragédie domestique et bourgeoise’, cioè il dramma borghese che è

un nuovo genere che lui ha in mente. Borghese perché ci si deve poter identificare nel re e

Domestica perché voglio che mi parli di questioni legate alla quotidianeità. Gli argomenti

devono essere: un rovescio di fortuna, la paura dell’ignominia(infamia, disonore), le

conseguenze della miseria, una passione che conduce l’uomo a rovinarsi. È un genere

che vuole coinvolgere di più,rappresentare per coinvolgere di più un pubblico borghese. E

Diderot insiste su questo perché ci dice:”Occorre che la condizione sociale divenga

l’oggetto principale(di rappresentazione), la condizione sociale diventi l’oggetto principale

e il carattere sia solo l’accessorio’, ‘le dramme’ deve dunque dipingere condizioni sociali

prima che i caratteri”, cioè mettere in scena non il carattere che è un accessorio,ma la

condizione sociale (superamento della commedia fondata sul carattere del personaggio

così come Molière l’aveva forgiata). Diderot dice che deve essere un teatro realistico,

attento alle condizioni sociali e alla quotidianità; questo ha delle conseguenze sulla

scenografia, la scena spoglia, lineare,essenziale del teatro classico ricomincia a riempirsi

di oggetti, che debbono aiutarmi a collocare con precisione il tempo, la professione, la

condizione sociale della rappresentazione dei personaggi. Inoltre Diderot ci dice: ‘Bisogna

rappresentare tutt

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 2016.vale2016 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Silvestri Agnese.