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IL SOGNO
La musica come l'arte, come l'onirico, è legata all'articolazione del nostro mondo emotivo. La melodia della musica a volte è suggerita dai sogni (es. Rossini) i sogni vanno considerati cause, simboli degli eventi. ARISTOTELE IL sogno si conosceva già ai tempi dell'analisi Freudiana. Il merito di Freud è quello di aver trovato nel sogno un risvolto, una pratica clinica. Infatti il primo significato del sogno è che lo stesso sia il custode del sonno. Anche oggi il sonno è legato all'attività biotipica del cervello; la sollecitazione del sogno è legata all'attività ipotalamica e quindi alle condizioni fisiche del soggetto. Il primo approccio sul sogno che lo rende importante dal punto di vista clinico è quello di considerarlo come un insieme, un'espressione di più attività metaboliche. Il sogno regola il metabolismo affettivo (es. Scarica energia affettiva) e quindi migliora tutta.l'attività del soggetto; la funzione e il destino dell'affetto è quello di essere rappresentato: l'affetto ha bisogno di una rappresentazione, e nel sogno diventa un fenomeno allucinatorio. Durante il sogno noi ci ritroviamo a elaborare una serie di dinamiche e pressioni interne che abbiamo accumulato durante l'attività diurna, in cui siamo sottoposti a stimoli fisiologici, a circostanze che possono sfuggire alla coscienza, x via subliminale. Il sogno in qualche modo ha una funzione correttiva, che se non ci fosse determinerebbe uno squilibrio affettivo (es. Disturbi del tono dell'umore – difficoltà del sogno e dell'attività onirica). Tra le altre funzioni del sogno la capacità del sonno a prevenire situazioni che possono danneggiare l'Io (es. shock, trauma) che se avvenissero improvvisamente potrebbero costituire un serio danno x l'individuo. Es. Chi ha subito una grave perdita, l'onirico in quelle notti.anticipa il fenomeno dellutto; nel diurno è una pre-elaborazione della perdita, nel sogno la capacità di modulare le emozioniche fanno parte dell'oggetto psichico. La terza funzione è legata al concetto di ammonimento, cioè tutto quello che per vari motivi non è sufficientemente elaborato dai meccanismi di difsa, il sogno in qualche modo cerca di ammonire quello che i meccanismi di difesa non riescono a organizzare sufficientemente. Perché se nei meccanismi di adattamento (sublimazione, umorismo..) estinguono l'attività energetica, i meccanismi di difesa disfunzionali creano uno iato tra l'esperienza del processo primario e quella del processo secondario. Tra le altre funzioni, offre soluzioni a dei problemi: nel campo della musica, della chimica, alcuni hanno composto delle celebri opere "il trillo del diavolo" che erano suggerite dall'onirico. Il sogno basandosi sull'attività del processo primarioè una fonte di creatività. La pratica delsognare a occhi aperti, dell'immaginazione attiva, usata da Jung è collegata e somigliante all'attivitàonirica. (il rorschach ad es può essere considerato un'attività onirica, con le dovute differenze tra diurno enotturno). Il sogno protegge l'integrità dell'Io (studi condotti su animali, se l'animale non sogna, e non dorme,è destinato a morire); da Omero fino ai fratelli Grimm, il sogno e la morte sono "gemelli" sonoconsiderati insieme. Jung sostiene che nel sogno diminuisce via via la lucidità delle percezioni e si fanno indistine ledifferenze tra gli oggetti e si innescano elementi di carattere condensativo (fusione di più elementidi carattere rappresentazionele) -Freud parla di immagine polideterminale- Il soggetto compie azioni nei sogni che nella realtà non farebbe mai (andare in giro nudi, ) ocommettere azioni che la morale
non consentirebbe mai.Hartmann (psicologia dell'Io), nel sogno c'è un potenziale creativo che consente di misurare, contrastare, correggere, una forza che non è mai di per sé produttiva, ma assolutamente creativa. Quindi il processo di risveglio è un rovescio dell'addormentarsi, e ci ricorda come l'Io che si è disintegrato durante il sonno, si ricostruisce attraverso la consapevolezza. Una caratteristica dei sogni è quello di poter essere colorati. Alcuni studi di Kuteil sottolineano come le persone impulsive rivelano spesso mancanza di coloritura emozionale; il paziente ha come la tendenza a nascondere la propria personalità. In sogni di pazienti impulsivi non accade nulla, non sperimentano sensazioni; c'è una difficoltà a fare emergere aspetti emozionali. Esempio: "in autobus incontro il mio amico Carlo"; "il dottore mi dice di un appendicite e devo operarmi..." sono sogni che capitano
ma allo stesso tempo deve essere in grado di evocare emozioni e sensazioni nel lettore.strettamente collegato a un elemento fondamentale che sarebbe quello dell'allucinazione di un desiderio (Freud). Lo studio delle emozioni del sogno diventa un momento di osservazione dell'attività emotiva. "Un nostro vicino si era ammalato, volevo chiamare un dottore ma lui si opponeva; suo figlio disse, se morisse perderei l'unica gioia della vita"; il paziente che racconta il sogno soffriva di stati depressivi, e il sogno venne interpretato come desiderio del paziente che il padre (il vicino) morisse. Attraverso le depressioni il paziente anticipa l'espiazione per la desiderata e attesa morte del padre; e qui l'esperienza della depressione è una forma di sperimentazione; il sogno con le emozioni spostate è una forma di anticipazione del lutto. I sogni ci rivelano i lati del conflitto mentale, tra l'Es e Super-Io; quindi l'emozione può derivare dall'uno o dall'altro. Il sogno va contestualizzato nella storia del paziente.paziente; ogni interpretazione è parcellare: esistonotante chiavi interpretative. Noi prendiamo nel sogno soltanto la punta dell'iceberg, perchè non èpossibile una definizione particolareggiata dell'attività onirica.°sistematica di Holt° propone diversi livelli per l'interpretazione del sogno: il primo è affrontare ilcontenuto a livello primario, secondario, e per ciascun contenuto affiancarlo alla fase libidica dellosviluppo (orale, anale, fallica,genitale).
2 PARTEGli archetipi fanno parte di una concezione originale di Jung, che ha differenziato il suo pensieroda quello Freudiano. L'idea di un archetipo ci riporta a una visione di un inconscio che superando illivello individuale diviene inconscio collettivo. Esempio l'idea della rinascita in quanto ideatrasversale si può trovare nei riti antichi, nella primavera, estate; anche nelle religioni il concettoarchetipico è presente: il battesimo nel cristianesimo,
la rinascita è legata all'acqua. Cerca il simbolismo dell'acqua di Jung. Il battesimo ha delle fonti rituali che già sono presenti nel vecchio testamento e Giovanni Battista battezza Gesù; questo battesimo nell'acqua sarà sostituito con il battesimo sul fuoco (nella pentecoste); anche l'alchimia ha legato l'idea della rinascita nella ricerca degli elementi liquidi e solidi (la pietra filosofale); l'idea della rinascita si ha anche nei riti e nelle iniziazioni. Un altro esempio di archetipo è legato all'archetipo della conservazione dell'energia che si può trovare nei riti antichi ma anche nel ponte tra il funzionamento mentale e i processi energetici; il più conosciuto è quello della libido ma che nella topica freudiana rappresenta la metapsicologia. La libido viene ritenuta sin dagli antichi una forza magica, un'anima che consente una trascendenza attraverso ramificazioni, transazioni cherappresentata anche nella figura del gemello o del sosia. Questo archetipo del doppio può simboleggiare la dualità dell'essere umano, la lotta tra il bene e il male, o la ricerca dell'equilibrio tra opposti complementari. Un altro archetipo comune è quello dell'ombra. L'ombra rappresenta gli aspetti oscuri e repressi della personalità che vengono proiettati sugli altri o negati consapevolmente. L'integrazione dell'ombra è un processo importante per la crescita personale e la realizzazione di sé. Infine, l'archetipo dell'eroe è presente in molte culture e mitologie. L'eroe rappresenta la figura che affronta prove e avventure per raggiungere un obiettivo nobile. Questo archetipo può simboleggiare la forza interiore, la determinazione e la capacità di superare le sfide. Gli archetipi sono presenti nella nostra psiche collettiva e possono influenzare il nostro modo di pensare, sentire e agire. Riconoscere e comprendere questi archetipi può aiutarci a comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.fondamentale nel pensiero junghiano a partire dalla formazione dei tipi psicologici. Tutti i tipi psicologici, le funzioni psichiche, hanno il suo doppio. Pensiero e sentimento, hanno nella sensazione e nella loro intuizione il loro doppio, i loro opposti. Ne deriva che nell'onirico il doppio diventa una sorta di figura bilanciante l'attività emozionale; l'accoppiamento delle emozioni a livello ipotalamico è organizzato in termini di doppio (positive e negative): quando il doppio diventa non accettato dalla funzione predominante, il contributo, l'attività che equilibria l'organizzazione di personalità, nell'attività onirica compare in questa figura che Jung riporta nel concetto di ombra: una parte che è presente dentro di noi, la integriamo. In questo caso l'attività onirica è equilibrante nell'organizzazione generale del sé. L'interesse di Jung nei confronti degli archetipi sta nellasottolinea che gli stessi fanno parte dei contenuti e dei tesori delle religioni. Ad esempio, Jung cita come il simbolismo del mandala o del cerchio magico protettivo.