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IL PROCESSO DI INDIVIDUAZIONE

Schema dello sviluppo psichico

Una volta che si sia compresa la forza d'urto, costruttiva o distruttiva, dei simboli creati dall'inconscio, resta da risolvere il problema della loro interpretazione.

La soluzione dipende dalla circostanza che ogni particolare interpretazione abbia un significato nei confronti dell'individuo interessato. Questa possibilità ha dato origine a un altro problema: qual è il fine della vita onirica individuale nella sua totalità?

Jung arrivò alla conclusione che tutti i sogni sono rilevanti per la vita del soggetto e che tali si inseriscono in una trama complessa di fattori psicologici; inoltre, si presentano secondo uno schema, il processo di individuazione.

Molti sognano spesso le stesse figure, situazioni o paesaggi; tuttavia se si seguisse la serie di tali immagini, ci si renderebbe conto che esse mutano lentamente, ma percettibilmente. Così la nostra attività onirica crea uno schema.

nel quale le tendenze ed i motivi individuali si manifestano, scompaiono e si presentano nuovamente. Lentamente emerge una personalità più ampia e più matura che si manifesta agli altri. Il centro di origine delle immagini oniriche e centro organizzativo da cui dipende l'effetto regolarizzatore è il Sé, che costituisce la totalità della vita psichica, distinto dall'ego poiché quest'ultimo comprende solo una parte ridotta della psiche totale. Il Sé può essere definito il principio interiore di guida, distinto dalla personalità conscia, individuabile solo attraverso l'interpretazione dei sogni; è il centro regolatore che determina la maturazione e l'espansione costante della personalità. Questo elemento si rileva a tutti prima solo come una possibilità innata, il suo sviluppo dipende da quanto l'ego sia disposto ad ascoltarlo, da quanto sia in grado di percepire e seguire i

Messaggi del sé. È l'ego che illumina tutto il sistema, facendo sì che questo acquisti coscienza, e in tal modo si realizzi. Il processo di individuazione è un processo tramite il quale l'uomo porta a esistenza la propria innata natura umana; tuttavia esso è reale solo se l'individuo ne è consapevole, se sarà in grado di partecipare attivamente al proprio sviluppo. L'unicità dell'esperienza soggettiva ci rivela che l'inconscio traccia una via da seguire; se l'ego sarà disposto a darle spazio, ad abbandonarsi seguendo questa via, si avrà il pieno sviluppo dell'esistenza. Ciò avverrà se si rinuncerà alle possibilità utilitaristiche, arrendendosi alla forza dell'inconscio consapevolmente. Il compito di autorealizzazione di ognuno è unico; le possibilità tante quanti sono gli individui; ogni percorso è differente.

dall'altro. La prima manifestazione dell'inconscioLa struttura fondamentale della psiche spesso si manifesta durante la fanciullezza; inoltre, in questi momenti è possibile individuare anche anticipazioni del futuro informa simbolica. Spesso essi ricordano incidenti o avvenimenti che per gli altri passano inosservati. Tali raffigurano, simbolicamente, un problema fondamentale dello sviluppo psichico. In età scolastica inizia la fase costruttiva dell'ego, la fase di adattamento al mondo esteriore, che in genere comporta dei turbamenti. Il fanciullo deve cercare di contrastare impulsi intimi non ancora ben compresi e le esigenze del mondo esteriore. Se lo sviluppo della coscienza è turbato nel suo svolgimento, i fanciulli davanti alle difficoltà intime o esterne si ritireranno in una fortezza privata: i sogni e i disegni simbolici del materiale inconscio riveleranno il ricorrere di un motivo "nucleare". Questo rinvia al nucleo psichico, ilcentro vitale della personalità da cui origina lo sviluppo strutturale della coscienza. Da tale nucleo centrale viene diretta la fase costruttiva della coscienza dell'ego, il quale è evidentemente un doppione del centro originario. Il processo di individuazione inizia generalmente con una lacerazione della personalità e con le relative sofferenze; presa consapevole con il proprio centro interiore, nucleo psichico, o sé. L'ego si sente colpito nella sua volontà o nei suoi desideri e proietterà l'ostacolo (e di conseguenza la colpa) nell'ambiente esterno. Una sola cosa può essere veramente utile: volgersi direttamente verso l'oscurità prossima e cercarne di scoprirne il segreto e quello che pretende da noi. Solitamente si può individuare il fine recondito dell'oscurità attraverso i sogni o le fantasie inconsce. Il contatto con l'ombra Quegli aspetti della propria personalità che non sidesidera conoscere, di cui si vergogna, ma che possono essere facilmente scorti negli altri, si possono presentare a noi attraverso il sogno, e Jung definisce ciò la coscienza dell'ombra. Con ombra indica quella parte inconscia della personalità poiché spesso si manifesta nei sogni in forma personalizzata. È come se il sogno volesse autoeducarci a ciò che omettiamo, a quelle attribuzioni e qualità poco note all'ego che appartengono alla sfera personale. Quando un soggetto tenta di individuare la propria ombra acquista coscienza (e spesso se ne vergogna) di quelle qualità e impulsi che nega in se stesso, ma che può agevolmente scorgere negli altri. Essa non presenta solo aspetti omissivi, ma rivela anche aspetti impulsivi o involontari, quelle decisioni e pensieri fatti prima ancora di poter riflettere, che portano a risultati non del tutto consciamente voluti. Inoltre, l'ombra è sensibile alla collettività, in

particolare nei contatti con soggetti dello stesso sesso; l'uomo libera impulsi che non sono propri, in presenza di altri poiché appena gli altri compiono atti di carattere primitivo egli crede che, se non si unisce a loro, sarà ritenuto uno sciocco.

L'ombra può assumere delle forme ostili nei nostri confronti, mostrarsi con l'aspetto di un intellettuale che da vita a quei pensieri critici che la coscienza respinge. Oppure, può mostrarsi come una figura positiva, nel momento in cui il soggetto vuole esprimere il lato peggiore della propria natura e comprimere il migliore. Ciò in ogni caso dipende da noi, l'ombra è ostile solo quando ignorata o misconosciuta.

In qualsiasi forma si manifesti, ha lo scopo di rappresentare l'aspetto contrario all'ego e di originare quegli stati qualitativi che più si disapprovano negli altri. Talvolta l'ombra potrebbe essere così potente poiché la pressione del

sé esercita nella stessa direzione, sicché è difficile appurare se è il Sé o l'ombra che si manifesta dietro quella tendenza interiore. Purtroppo gli elementi dell'inconscio sono indistinti e fusi l'uno nell'altro, e non si sa mai esattamente dove abbiano inizio e dove concludano (si parla di contaminazione dei contenuti inconsci). Quando nei nostri sogni si manifestano figure ambigue diventa difficile scoprire se tali sono espressione del sé, dell'ombra, o di entrambi; ed è questa una delle arduità del processo di individuazione. Inoltre, i simboli onirici sono spesso incerti e complessi, tanto da non essere mai sicuri della loro interpretazione. Bisognerà accettare il dubbio e non prendere decisioni troppo impegnative, continuando ad esaminare i propri sogni; se sarà necessario, si dovrà poi cambiare strada, in relazione a ciò che il nostro inconscio ci designa. L'anima: la donna.
dentro di noi Ardui e sottili problemi etici possono insorgere anche per la presenza di un altro elemento interiore. Se l'uomo avverte la presenza di elementi simbolici femminili nel proprio inconscio, si parla di anima; se una donna individua caratteristiche maschili, di animus. L'anima è la personificazione di tutte le tendenze psicologiche femminili della psiche dell'uomo, come sentimenti e atteggiamenti vaghi e imprecisi, irrazionalità, amore di sé, sentimento della natura. La sua struttura ha fondamenta nella propria madre: se è stata percepita come un'influenza negativa, l'anima si esprimerà con sentimenti di incertezza, agitazione, insicurezza, emotività. Così, tutta la vita si collocherà in una dimensione tetra e oppressiva, a volte comportando il suicidio. Ciò è riscontrabile nella femme fatale o nelle sirene. Si può manifestare anche con osservazioni velenose, donnesche, che hanno natura

distruttiva e svalutativa verso la vita. È il caso delle streghe o delle damigelle veleno. Se ha avuto un'esperienza materna positiva, l'anima avrà carattere effemminato, o diviene incapace di fronteggiare la vita; sentimentalità e suscettibilità. L'uomo è invischiato in un distruttivo gioco intellettuale dai caratteri nevrotici che gli impediscono di affrontare la vita; perde, inoltre, la spontaneità dei propri sentimenti. Tuttavia l'anima si manifesta più frequentemente nelle fantasie erotiche, si tratta di un aspetto primitivo dell'anima che assume un carattere compulsivo quando l'uomo non coltiva sufficientemente le sue relazioni sentimentali, quando il suo atteggiamento nei confronti della vita è rimasto infantile. L'innamoramento improvviso e appassionato è la proiezione dell'anima, ciò può essere fonte di perturbamenti di unioni familiari e l'unica soluzione è

Il riconoscimento dell'anima come forza interiore. Gli aspetti positivi possono riguardare il trovare la donna giusta, l'utilizzo di una mentalità più intuitiva piuttosto che logica quando necessario e il riconoscimento dei vitali valori interiori. La funzione positiva è presente anche quando l'uomo affronta con consapevole serietà sentimenti, atteggiamenti, speranze e fantasie che si manifestano e prendono corpo nella sua anima che cristallizza tale materia in una forma definitiva come la pittura, la poesia, la musica.

Il processo di individuazione dovrà essere mediato dalla considerazione dei propri sentimenti e delle proprie fantasie con serietà, pena lo smarrimento dei caratteri individuali ed un uomo vittima delle proprie fantasie o di una donna.

L'animus: l'uomo dentro di noi. È la personificazione maschile dell'inconscio della donna. Spesso si manifesta come un'intim

Dettagli
A.A. 2020-2021
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher hadesprincess99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicodinamica del sogno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Merenda Aluette.