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MECCANICA RESPIRATORIA
L’aria tende a muoversi da una regione ad alta pressione a una a pressione
bassa, secondo un gradiente pressorio.
L’aria entra ed esce dai polmoni durante l’atto respiratorio muovendosi
secondo gradienti di pressione che si invertono ciclicamente, stabiliti tra gli
alveoli e l’atmosfera dell’attività ciclica della muscolatura respiratoria. Tre
differenti tipi di pressione sono importanti nella ventilazione:
1. Pressione atmosferica barometrica: pressione esercitata sul peso dell’aria
nell’atmosfera su un oggetto sulla superficie terrestre.
2. La pressione alveolare: pressione all’interno degli alveoli.
3. La pressione intrapleurica: è la pressione all’interno del sacco pleurico. È
la pressione esercitata sui polmoni nella cavità toracica. La pressione
intrapleurica non si equilibra con la pressione atmosferica o con quella
alveolare in quanto il sacco pleurico è un sacco chiuso senza aperture
così l’aria può entrare o uscire.
Il gradiente di pressione transmurale normalmente distende i polmoni fino a
riempire la cavità toracica più ampia.
La cavità toracica è più ampia dei polmoni non dilatati perché la parete toracica
cresce più rapidamente dei polmoni durante lo sviluppo. Un gradiente di
pressione transmurale attraverso i polmoni mantiene i polmoni e la parete
toracica in stretta apposizione, dilatando i polmoni fino a riempire la cavità
toracica più ampia.
Gradiente di pressione transmurale la pressione alveolare, all’equilibrio con la
pressione atmosferica a 760 mmHg, è maggiore della pressione intrapleurica di
756 mmHg, così la pressione eccitata verso l’esterno attraverso la parete
polmonare è maggiore di quella esercitata verso l’interno. Questo gradiente
spinge i polmoni stirandoli o distendendoli; a causa di questo gradiente
pressorio, i polmoni sono sempre forzati a espandersi per riempire la cavità
toracica.
Come la cavità toracica si allarga, i polmoni si espandono; quindi i polmoni
seguono i movimenti della parete toracica.
In seguito all’elasticità polmonare, i polmoni tendono a muoversi verso l’interno
separandosi dalla parete toracica quando sono espansi per riempire la cavità
toracica più ampia. Il gradiente di pressione però impedisce a queste strutture
di separarsi.
La risultante di questa espansione della cavità pleurica è sufficiente a far
diminuire la pressione in questa cavità di 4 mmHg.
La relazione tra il gradiente di pressione transmurale e la pressione
intrapleurica subatmosferica.
I polmoni vengono distesi dal gradiente di pressione transmurale che esiste
attraverso le loro pareti perché la pressione intrapleurica è minore di quella 2
atmosferica. La pressione a sua volta è subatmosferica perché i polmoni distesi
tendono a discostarsi dalla parete toracica più ampia espandendo leggermente
la cavità pleurica e facendo scendere la pressione intrapleurica al di sotto della
pressione atmosferica.
Pneumotorace condizione patologica quando la parete toracica viene
perforata, l’aria fluisce rapidamente secondo il suo gradiente pressorio dalla
pressione atmosferica più elevata allo spazio pleurico.
Legge di Boyle la pressione alveolare può essere cambiata alterando il
volume dei polmoni secondo questa legge. Si afferma che a temperatura
costante la pressione esercitata di un gas in un contenitore chiuso è
inversamente proporzionale al suo volume cioè all’aumentare del volume del
gas, la pressione da esso esercitata diminuisce proporzionalmente. Viceversa,
la pressione aumenta proporzionalmente alla diminuzione del volume.
Cambiamenti del volume polmonare e quindi della pressione alveolare sono
indirettamente determinati dall’attività dei muscoli respiratori.
I muscoli respiratori non agiscono direttamente sui polmoni ma cambiano
volume della cavità toracica provocando una variazione del volume polmonare
perché la parete toracica e i polmoni sono collegati dal gradiente pressorio
transmurale.
Muscoli respiratori
INSPIRAZIONE: I principali muscoli inspiratori comprendono il diaframma e
muscoli intercostali esterni. Prima dell’inizio dell’inspirazione, tutti i muscoli
respiratori sono rilasciati.
All’inizio dell’inspirazione, i muscoli inspiratori vengono stimolati a contrarsi
allargando la cavità toracica. Il principale muscolo inspiratorio è il diaframma.
Quando rilasciato è cupoliforme e si protende verso l’alto nella cavità toracica.
Quando si contrae, il diaframma si abbassa incrementando il volume della
cavità toracica (il diaframma si abbassa di circa 1 cm durante l’inspirazione).
Tra le coste ci sono due serie di muscoli intercostali. I muscoli intercostali
esterni posti sopra quelli interni. La contrazione dei muscoli intercostali esterni,
le cui fibre decorrono verso il basso e in avanti tra coste adiacenti, allarga la
cavità toracica nelle direzioni laterolaterale e anteroposteriore
Quando gli intercostali esterno si contraggono, innalzano le coste e spostano lo
sterno verso l’alto e verso l’esterno.
Prima dell’inspirazione e al termine dell’espirazione precedente, la pressione
alveolare è uguale a quella atmosferica. Quando la cavità toracica si espande
durante l’inspirazione in seguito alla contrazione del diaframma anche i
polmoni sono forzati ad espandersi per riempire la cavità toracica più ampia e
la pressione alveolare diminuisce.
Ora la pressione alveolare è minore di quella atmosferica, l’aria entra nei
polmoni secondo un gradiente pressorio dalla regione a maggiore pressione a
minore pressione. L’aria continua ad entrare nei polmoni finché non viene
annullato il gradiente e la pressione alveolare eguaglia l’atmosferica.
Durante l’inspirazione, la pressione intrapleurica si abbassa di 754 mmHg in
conseguenza all’espansione polmonare e toracica.
Ruolo dei muscoli accessori le inspirazioni più profonde possono essere
effettuate contraendo più vigorosamente il diaframma e i muscoli
intercostali esterni facendo intervenire i muscoli inspiratori accessori che
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sono localizzati nel collo. Quando si contraggono, lo sterno e le prime due
coste si sollevano espandendo la porzione superiore della cavità toracica,
anche i polmoni però si espandono facendo calare ulteriormente la
pressione alveolare.
ESPIRAZIONE: Quando è rilasciato il diaframma riassume la sua posizione
cupoliforme. Quando i muscoli intercostali esterni si rilasciano, la gabbia
toracica sollevata si abbassa a causa della forza di gravità. La parete e i
polmoni espansi ritornano alle loro dimensioni preinspiatorie grazie alle loro
proprietà elastiche.
Mentre i polmoni ritornano alle dimensioni preinspiratorie, la pressione
alveolare aumenta, perché un maggior numero di molecole d’aria contenute
nel volume polmonare espanso al termine dell’inspirazione sono ora compresse
in un volume minore. La pressione alveolare incrementa di circa 1 mmHg sopra
la pressione atmosferica salendo a 761 mmHg,
l’efflusso d’aria termina quando la pressione alveolare eguaglia la pressione
atmosferica e non esiste più alcun gradiente pressorio.
Espirazione forzata durante la respirazione tranquilla, l’espirazione è
normalmente un processo passivo perché viene effettuata dal ritorno
elastico dei polmoni. Al contrario l’inspirazione è sempre attiva in quanto
viene realizzata grazie alla contrazione dei muscoli inspiratori con
dispendio energetico.
Per produrre esposizione forzata o attiva, i muscoli espiratori devono
contrarsi per ridurre ulteriormente il volume della cavità toracica e dei
polmoni. I muscoli espiratori più importanti sono quelli della parete
addominale e quando questi si contraggono, il conseguente aumento
della pressione intraddominale esercita una forza verso l’alto sul
diaframma spingendolo nella cavità toracica al di sopra della posizione
rilasciata. Gli altri muscoli intercostali interni, la cui contrazione spinge le
coste verso il basso e l’interno, appiattendo la parete toracica e
diminuendo la dimensione della cavità toracica.
La resistenza delle vie aeree influenza il flusso d’aria
F= P / R
F: flusso d’aria
P: differenza tra pressione alveolare e pressione atmosferica (gradiente
pressorio)
R: resistenza delle vie aeree, determinata dal loro raggio.
Il fattore principale della resistenza al flusso d’aria è il raggio delle vie aeree
conduttrici. Il gradiente di pressione tra gli alveoli e l’atmosfera è di solito il
principale fattore determinante della portata del flusso d’aria.
Normalmente, il sistema nervoso autonomo può effettuare modesti
adeguamenti nella dimensione delle vie aeree per soddisfare i bisogni
dell’organismo. La stimolazione parasimpatica, che avviene in situazioni di
riposo e rilassamento quando la domanda di flusso aereo è bassa, promuove la
contrazione della muscolatura liscia bronchiolare che aumenta la resistenza del
flusso aereo portando broncocostrizione. Al contrario la stimolazione simpatica
e l’adrenalina porta a broncodilatazione e una diminuzione della resistenza
delle vie aeree promuovendo il rilascio della muscolatura liscia bronchiolare. 4
Quindi durante i periodi di stimolazione simpatica la broncodilatazione assicura
che i gradienti pressori stabiliti dall’attività della muscolatura respiratoria
permettano di ottenere la massima portata di flusso d’aria con una resistenza
minima. La resistenza diventa un impedimento al normale flusso d’aria nelle
patologie (raffreddore o BPCO)
BPCO: Broncopneumopatia ostruttiva cronica, è un gruppo di patologie
polmonari caratterizzato dall’incremento della resistenza delle vie aeree
a causa del restringimento del lume delle basse vie aeree. Quando la
resistenza delle vie aeree aumenta, deve essere stabilito un maggior
gradiente di pressione per mantenere una portata normale di flusso
d’aria. BPCO comprende bronchite cronica, asma ed enfisema.
- Bronchite cronica condizione infiammatoria cronica delle vie aeree
inferiori indotta dalla frequente esposizione al fumo, all’aria inquinata o
allergeni. Le vie si restringono per effetto del prolungato ispessimento
della loro mucosa.
- Asma ostruzione delle vie aeree per conseguenza di ispessimento delle
vie aeree provocata da infiammazione ed edema indotto da instamina;
tamponamento delle vie aeree in seguito a eccessiva secrezione di muco
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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