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Il referendum e
l’Assemblea costituente
Le leggi fondamentali dello Stato italiano
La breve storia dello Stato italiano, iniziata nel 1861 con la sua
unificazione, è stata contraddistinta dalla presenza di due testi
profondamente differenti tra loro: dapprima lo
costituzionali (che è rimasto in vigore, seppure con significative
Statuto albertino
modifiche, dall’unificazione dell’Italia sino all’avvento della
Repubblica, nel 1946) e, successivamente, la Costituzione della
che, entrata in vigore nel 1948, è tuttora vigente,
Repubblica italiana
cioè attualmente in vigore. Si tratta di due costituzioni
profondamente diverse: l’attuale Costituzione è votata, lunga e
rigida, mentre il precedente testo costituzionale era ottriato, breve e
flessibile.
Il referendum e l’Assemblea costituente
Alla fine della seconda guerra mondiale si decise di delegare la
scelta tra repubblica o monarchia direttamente al popolo,
consultandolo mediante un cioè una votazione
referendum,
popolare, alla quale per la prima volta parteciparono anche le
del 2 giugno 1946
donne. I risultati del referendum istituzionale
furono i seguenti: a favore della 10.719.284 voti (45,7%) e
monarchia
della 12.717.923 voti (54,3%). Per l’esito del referendum a
repubblica
favore della repubblica fu pertanto necessario nominare un capo
provvisorio dello Stato (Enrico De Nicola) e provvedere alla
redazione materiale di un testo costituzionale sulla base del quale
costruire la nuova repubblica: a questo fine, con particolari
modalità, venne istituita una Assemblea costituente. che
L’Assemblea costituente era composta da 556 membri,
rappresentavano forze politiche tra loro ideologicamente molto
differenti, ma accomunate dall’idea di dare vita a un sistema
politico e istituzionale molto diverso da quello precedente.