Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 3
Il progetto di Podebrad per un'Europa unita + contesto storico politico e culturale alla fine del medioevo Pag. 1
1 su 3
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LA FINE DEL MEDIOEVO E I PRIMI PROGETTI DI EUROPA UNITA.

Generalmente la fine del medioevo, ed il contestuale inizio dell’età moderna, viene fatta

coincidere con la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo nel 1492.

In realtà alcuni studiosi considerano ancora più significativo l’anno 1453, vale a dire

l’anno in cui Costantinopoli, capitale dell’impero romano d’Oriente, cade dopo l’ultimo

assedio dei Turchi ottomani.

Questo evento genera in tutta Europa un clima di tensione e di apprensione che porta a

valutare nuovi sviluppi dell’assetto europeo.

Il primo vero progetto europeo in questo periodo è proprio una risposta al pericolo che

viene da est e porta la firma di Giorgio Podebrad o Giorgio re di Boemia, primo a proporre

una collaborazione comune tra gli stati europei per contestare l’espansione dei turchi

proveniente da est.

Giorgio di Boemia è stato il primo re europeo ad abbandonare la religione cattolica

abbracciando l’eresia Hussita. Podebrad apre un dibattito molto importante nella politica

Europea. Il suo progetto è quello di costituire un tribunale che sia in grado di risolvere le

controversie tra i vari paesi europei al fine di evitare guerre intestine. Solo un’Europa

solida e in pace avrebbe potuto rispondere ad un’eventuale avanzata dei turchi. La sede

del tribunale sarebbe cambiata ogni 5 anni e la prima sede sarebbe stata la svizzera.

Punto di assoluta novità del progetto è il tipo di alleanza : le alleanze nel medioevo

venivano stipulate tra due sole potenze, due soli stati. Questo è il primo caso in cui si

propone un progetto di alleanza tra più stati contemporaneamente.

Un elemento da sottolineare, e un obiettivo del progetto di Podebrad è sicuramente

quello di superare il dualismo che si era venuto a creare nel corso del medioevo tra

papato e impero : nessuno dei due avrebbe più potuto ricomporre quell’unità che aveva

caratterizzato l’impero romano, bisognava prendere atto della nascita di nuove forme di

entità statali e trovare piuttosto un modo per farle convivere pacificamente all’interno del

territorio europeo.

Ma il punto di svolta più significativo, che determinerà però anche il fallimento del

progetto di Giorgio di Boemia è l’esclusione del papato dall’alleanza.

Il Papa avrebbe dovuto occuparsi solo degli aspetti spirituali. Non può e non deve entrare

in un’alleanza di natura politica, posto inoltre che tutti i partecipanti sono di fede cristiana

e la maggior parte anche cattolica, non c’è ragione per cui il Papa debba prendere parte

al progetto.

Chiaramente questo elemento genera un forte disappunto da parte del Papa (prima Pio II

Piccolomini e successivamente Paolo II) che propone un progetto sostanzialmente

identico a

quello di Podebrad. Unica differenza consiste nella natura del tribunale.

I sovrani degli Stati europei si trovano quindi in una situazione decisamente scomoda : da

una parte il progetto di Podebrad, dall’altra il Papa. È chiaro che nessuno vuole inimicarsi

il Papa, ragion per cui la gran parte dei sovrani decide di non schierarsi con nessuno dei

due e quindi entrambi i progetti falliscono. L’unico a schierarsi con Giorgio di Boemia è il

re di Francia.

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
3 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pier.nesto di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'integrazione europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Grandi Alberto.