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Estratto del documento

Il Principe

Opera scritta nel 1513 quando Machiavelli si trova presso san Casciano, in inattività forzata dalla

politica a causa del ritorno dei Medici a Firenze. Racconta della stesura di questo trattatello in una

lettera all’amico Vettori, dicendo che questo doveva essere un dono per la famiglia Medici, per

dare consigli intorno al buon governo e magari ottenere la riammissione nella vita politica (infatti

inizia con una dedica a Lorenzo de’ Medici)

Capitolo I: funzione introduttiva, elenca le varie tipologie di principato, struttura dilemmatica,

predicativo al passato e al presente. Elenca anche i temi che va a trattare: accenno alle armi

proprie, al problema del rapporto virtù e fortuna. Le prime battute ,mostrano la tensione

totalizzante che guida la stesura dell’opera, l’approccio scientifico alla materia.

Capitolo II: indicazione sui discorsi, tratta i principati ereditari velocemente, perché i ritiene stabili

e sicuri

Capitolo III: tratta il principato misto (stato acquisito da un principe che era precedentemente

signore di un altro territorio) e digressione sui problemi che incorrono i principati nuovi; esempio

negativo di Luigi XII e i suoi errori; metafora del corpo e del medico.

Capitolo VII: tratta dei principi che hanno ottenuto il potere grazie alla fortuna; paragona lo stato

ad una pianta; esempi di Francesco Sforza e Cesare Borgia; il ritratto di Borgia stimato per la sua

condotta; alla fine il giudizio su di lui è più sfumato ponendo elementi negativi del suo operato

Capitolo XII-XIV: blocco unitario, affronta il tema centrale delle armi (armi proprie, armi

mercenarie, armi ausiliarie e miste). Nel capitolo 12: necessità di avere buone armi per il

mantenimento dello statoà nesso indi scindibile tra strutture militari e civili. Nel capitolo 12 si tratta

delle armi mercenarie (negative). Capitolo 13à armi ausiliarie (negative). Capitolo 14à ritratto

ideale del principe dal punto di vista militare: il principe non può fare a meno di leggere le opere

belliche del passato, praticare la caccia, e conoscere la natura dei luoghi. Termine con un

accenno alla Ciropedia di Senofonte.

Capitolo XV: nuova sezione del trattato riguardante le caratteristiche comportamentali del principe

in rapporto ai sudditi e agli amici. Ha funzione proemiale: captatio benevolentiae, fini e metodi

(utilità e analisi della realtà effettuale). No astrattismo e idealizzazione ma realtà delle cose. Uso

dell’indicativo invece del condizionale. I periodi di questa sezione sono costruiti da due frasi: la

principale e l’aversativa, la quale nega (nondimanco) sulla base della realtà oggettiva una

premessa fornita dal senso comune e dalla legge morale.

Capitolo XVI-XVII: ciò che è utile non è necessariamente buono. Nel capitolo 16: tratta del

principe liberale, dicendo che i sovrani che si sono mostrati tali nello scopo di raggiungere il potere

hanno poi temperato la loro prodigalità per mantenere lo stato.

Capitolo 17: principe crudele o principe pietoso (es. Borgia e fiorentini) prevale la crudeltà; principe

temuto o amato, prevale principe temutoà emerge l’antropologia negativa di Machiavelli.

Capitolo XVIII: principe leale o traditore, prevale il secondo; massimo grado di spregiudicatezza.

Doppia natura dell’uomo: per combattere dicotomia legge/forza (Cicerone), usa la metafora del

Centauro Chirone e riprende la favolistica antica nel dire che l’uomo deve essere sia volpe che

leone. La malvagità è una delle virtù essenziali del principe.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecc.ila di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Anselmi Gian Maria.