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Conosco una città Conosco una città
alessandria d'egitto
sole
che ogni giorno s’empie di che ogni giorno s’empie di sole
e tutto è rapito in quel momento e tutto è rapito in quel
momento excatico
momento
Me ne sono andato una sera
e dal bastimento Me ne sono andato una sera
verniciato di bianco urtante come un limio
cigolio Nel cuore durava il come se la cicala
fosse una lima
lucente
lontanando di solitudine delle cicale
con in cuore un estremo limio di cicala Dal bastimento
bianco
strappata all’albero della sua scalmana verniciato di
miraggio
col fresco di quel suo diadema ho visto
di rubini al sole la mia città sparire
lasciando
avevo visto un poco lumi
la mia città sparire un abbraccio di nell’aria torbida
lasciando sospesi
un poco
un abbraccio di lumi nell’aria torbida clima caldo
sospesi accorcia la poesia. isola il distacco definitivo dalla
città caratterizzata dalla luce e dal sole, dal città natale.
ricordo della partenza, dall'immagine finale in emerge il ricordo della città. elimina la
cui nella foschia serale le luci della città sovreabbondanza di elementi descrittivi non
sembrano sospette funzionali all'essenzialità della poesia.
parole positive contrapposti ai valori negativi dimensione atemporale e statico. presistenza del
della guerra miraggio e ricordo.
Mariano il 27 Giugno 1916 Mariano il 27 giugno 1916
fuori dal contesto della guerra
Peso Peso contadino
soldato
Quel contadino Quel
si affida alla medaglia si affida alla medaglia
di Sant’Antonio emblema di Sant’Antonio
di religione agraria e va leggero
= superstizione
che porta al collo
e va leggero Ma ben sola e ben nuda
ma ben sola e ben nuda senza miraggio
miraggio
senza porto la mia anima
"silenzio" che ci permette di
comprendere questa poesia qui ha perso anche i Mariano il 29 giugno 1916
ricordi d'infanzia
porto la mia anima spazio bianco enfatizza i due elementi di
contrapposizione
contrapposizione tra il contadino e il poeta
il peso è quello del poeta soldato che ha un'anima
sola di cui sente il peso.
Mariano il 29 Giugno 1916
Dannazione isola i tre segmenti. la domanda è dinnanzi
alla catastrofe, ha senso parlare ancora
Chiuso fra cose mortali cose materialiterrene di/parlare a Dio. il dramma sembra far
(ateismo) balenare anche le cose superiori.
(anche il gran cielo stellato finirà) angoscia
dell'infinito
perché bramo Dio? necessità di Dio, di risposta
superiore
Mariano il 29 Giugno 1916 Giuseppe U NGARETTI
Il Porto Sepolto (1916) L’allegria (1969)
Destino Destino
Mariano il 14 luglio 1916
unica interrogativa. Paragone unico tra la fibra e
il “noi” che accenna agli uomini. Fibra è usata Volti al travaglio
spesso per includere tutti gli essere viventi come una qualsiasi
fibra creata
Volti al travaglio (i dea di dolore, collegata perché ci lamentiamo noi?
anche all'idea della nascita quindi vorrebbe dire
)
una perenne rigenerazione cosmica
come una qualsiasi
fibra creata (presuppone ci sia un creatore)
perché ci lamentiamo noi?
Mariano il 14 Luglio 1916 Fratelli
Soldato si passa da un idea circoscritta di soldati ad una
universalità anche perché si passa dal singolare al plurale
Di che reggimento siete DEFINISCE LA PAROLA FRATELLO COME UNA
N
PAROLA TREMANTE NOTTE. NELLA SECONDA
ELLA
fratelli? VERSIONE CAMBIA IL TITOLO IN FRATELLI DANDO
U
L'IDEA DI NIVERSALITÀ
Fratello Mariano il 15 luglio 1916
tremante parola
nella notte Di che reggimento siete
come una fogliolina fratelli?
appena nata Parola tremante ( )
saluto ora è in rima normale
nella notte
accorato spasimante ( rima interna)
nell’aria Foglia appena nata
implorazione
sussurrata Nell’aria spasimante
di soccorso involontaria rivolta CHIASMO
all’uomo presente alla sua dell’uomo presente alla sua
fragilità fragilità
3 definizioni per “fratello” Toglie tutti gli elementi che si possono ritenere
inutili per qualcosa di più rilevante
Fratelli ripetizione di fratelli>suono “fra”
Mariano il 15 Luglio 1916 manifestando un sentimento contrario alla
guerra, in un rifiuto di esse attraverso il .
riconoscimento del sentimento di fratellanza
in questa ultima versione la poesia viene
entrambe iniziano con una
frantumata di più.
domanda ma non si capisce né chi fa la domanda
né chi fa la risposta in quanto non rilevanti.
Emerge l'idea di due soldati che si incontrano.
Sono una creatura Sono una creatura
Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto
paragone ripetuto 2 volte tra la pietra del carso e 1916
del “mio pianto” è un pianto interiore, che non si
vede, come l'aridita della pietra del carso. Come questa pietra
del S. Michele
Come questa pietra così fredda
del S. Michele così dura
così fredda così prosciugata
così dura così refrattaria
ANAFORA così prosciugata così totalmente
così refrattaria disanimata
così totalmente
disanimata Come questa pietra NOVENARI SPEZZATI IN TRE
come questa pietra PICCOLI VERSI
è il mio pianto è il mio pianto
che non si vede che non si vede
La morte La morte
si sconta si sconta
SOLUZIONE
vivendo vivendo
Valloncello di Cima 4 il 5 Agosto 1916 1 STROFA PONE IL TEMA DEL PROBLEMA
2 STROFA LO SPIEGA
3 STROFA PONE LA SOLUZIONE
Immagini di guerra In dormiveglia
Valloncello di Cima Quattro il 6 agosto
1916
Assisto la notte violentata perché interrotta
dagli spari e dal fuoco Assisto la notte violentata
L’aria è crivellata L’aria è crivellata
come una trina come una trina
dalle schioppettate dalle schioppettate
degli uomini degli uomini
ritratti ritratti
nelle trincee nelle trincee
come le lumache nel loro guscio
come le lumache nel loro guscio usa
immagini quotidiani per parlare di faccende Mi pare
personali la guerra lo riporta a ricordi
→ che un affannato
d'infanzia ad alessandria relativo ai rumori di nugolo di scalpellini
scalpellini batta il lastricato
di pietra di lava
Mi pare delle mie strade
che un affannato ed io l’ascolti
nugolo di scalpellini non vedendo
batta il lastricato in dormiveglia
di pietra di lava
delle mie strade
e io l’ascolti
non vedendo
in dormiveglia
Valloncello di Cima 4 il 6 Agosto 1916
I fiumi I fiumi
Cotici il 16 agosto 1916
Mi tengo a quest’albero mutilato Mi tengo a quest’albero mutilato
abbandonato in questa dolina abbandonato in questa dolina cavità carsiche
che ha il languore che ha il languore
di un circo di un circo
prima o dopo lo spettacolo prima o dopo lo spettacolo
e guardo e guardo prima immagine di lui accoanto
a questo albero osservando la quiete notte
il passaggio quieto rischiarata dalla luna> gli vieni in mente cosa
delle nuvole sulla luna aveva fatto in mattinata
il passaggio quieto
Stamani mi sono disteso delle nuvole sulla luna
in un’urna d’acqua
e come una reliquia Stamani mi sono disteso
ho riposato in un’urna d’acqua
vaso funerario)
e come una reliquia
L’Isonzo scorrendo ho riposato
mi levigava
come un suo sasso L’Isonzo scorrendo
mi levigava
Ho tirato su come un suo sasso
le mie quattr’ossa
e me ne sono andato Ho tirato su
come un acrobata le mie quattr’ossa
delle acque e me ne sono andato
come un acrobata
Mi sono accoccolato sull’acqua v4
vicino ai miei panni
sudici di guerra
Mi sono accoccolato rimanda a formule
e come un beduino egiziane
mi sono chinato posizione dei soldati in trincea
a ricevere vicino ai miei panni
il sole sudici di guerra
e come un beduino
Questo è l’Isonzo mi sono chinato posizione musulmani in
preghiera emerge fase araba in Alessandria
e qui meglio → d'Egitto
mi sono riconosciuto a ricevere
una docile fibra il sole
dell’universo Questo è l’Isonzo
Il mio supplizio e qui meglio
è quando mi sono riconosciuto
non mi credo fibra
una docile “destino”
→
in armonia dell’universo
Ma quelle occulte Il mio supplizio
mani è quando
che mi intridono non mi credo
mi regalano in armonia
la rara
felicità Ma quelle occulte
mani acque dell'Isonzo
Ho ripassato che m’intridono
le epoche mi regalano
della mia vita rara
la felicità essere in armonia con l'universo
→ →
Questi sono inizia ad emergere la propria identità che da ora
i miei fiumi in poi comincia a ricordare
questo è il Serchio
al quale hanno attinto Ho ripassato
duemil’anni le epoche
forse della mia vita
di gente mia
campagnola Questi sono
e mio padre e mia madre i miei fiumi
e questo è il Nilo
che mi ha visto Questo è il Serchio
nascere e crescere al quale hanno attinto
e ardere d’inconsapevolezza
nelle estese pianure duemil’anni forse
protette d’azzurro nella vers.
eliminate mia
di gente campagnola
definitiva e mio padre e mia madre
e questa è la Senna
e in quel suo torbido Questo è il Nilo
mi sono rimescolato che mi ha visto
e mi sono conosciuto nascere e crescere
Questi sono i miei fiumi e ardere d’inconsapevolezza
contati nell’Isonzo nelle estese pianure
e questa è la mia nostalgia Questa è la Senna
che in ognuno e in quel suo torbido
mi traspare mi sono rimescolato
ora ch’è notte e mi sono conosciuto
che la mia vita mi pare in contrapposizione alla
una corolla vita egiziana
di tenebre Questi sono i miei fiumi
contati nell’Isonzo
Cotici il 16 Agosto 1916 Questa è la mia nostalgia
che in ognuno
mi traspare
ora ch’è notte vs v7 dove la notte era quiete/ qui
allude alla situazione attuale
che la mia vita mi pare
una corolla
di tenebre
Pellegrinaggio Pellegrinaggio nel titolo è nascosto il tema
Pena
principale →
Valloncello dell’Albero Isolato il 16 agosto
In agguato 1916
in questi budelli
di macerie In agguato
ore e ore in queste budella strette vie di alcune città
→ →
ho strascicato corridoi in trincea
la mia carcassa di macerie
ore e ore
usata d