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Il pellegrinaggio come forma di viaggio religioso

Il pellegrinaggio, che deriva dal latino per agros ire, è stata la prima forma di viaggio dell'ambito del sacro, una forma prodromica del turismo religioso. Esisteva già nell'antichità greco-romana, quando gruppi di individui si mettevano in cammino per recarsi ai santuari per procurarsi la captatio benevolentiae di una divinità, o per interrogarle in merito ad azioni future, o per trovare rimedio a malanni fisici. Dopo la caduta dell'impero romano d'occidente inizia quel periodo che sarebbe durato circa dieci secoli e che la storiografia successiva ha denominato Medioevo suddividendolo in alto, dal 476 all'anno 1000, e basso, dal mille al 1300 circa. Nel periodo dell'alto medioevo ogni forma di prototurismo riscontrata nei secoli precedenti era sparita: il viaggio dell'uomo europeo medievale infatti doveva considerare il contesto storico sociale dell'epoca, le continue invasioni barbariche che generavano ansie e paure.i conflitti nell'area occidentale euro mediterranea, l'infrastruttura territoriale che era venuta meno perché o distrutta o utilizzata come difesa da barbari predoni e malfattori. Non si cercava lo svago, l'otium, ma luoghi per rifugiarsi come le campagne. I soli spostamenti che si riscontravano erano quelli legati alle imprese militari o a missioni evangelizzatrici verso le popolazioni ancora non convertite al Cristianesimo. Una prima inversione di tendenza si ebbe con la fondazione del Sacro Romano Impero di Carlo Magno la notte di natale dell'800, ma la ripresa vera e propria in termini economici sociali, culturali e religiosi si ebbe solo col passaggio tra l'alto e il basso Medioevo, circa nell'anno mille. Rinasce l'economia, e di conseguenza fiere mercati e i viaggi di mercanti legati al commercio; rinasce la cultura, a viaggiare erano giovani che frequentavano le università (la prima fu fondata a Bologna nel 1088) e i trovatori.

I cantastorie e si spostavano di piazza in piazza, nascono gli ordini mendicanti, che si spostavano di borgo in borgo per l'annuncio del Vangelo. Si riprende quindi a spostarsi, e le forze motrici dei viandanti medievali erano soprattutto il commercio e il pellegrinaggio.

Una prima forma di turismo ante litteram si registra già nell'antica Roma. I Romani, per staccare la spina dal negotium si dedicavano all'otium frequentando località balneari e termali.

In realtà la forma prodromica del turismo moderno è il Grand Tour. All'indomani delle scoperte geografiche, tra il 400 e il 500, migliaia furono le persone che si spostarono verso il nuovo mondo in cerca di lavoro, ricchezza, fortuna. Non solo missionari, pionieri, funzionari del governo ma anche appunto mercanti, contadini, lavoratori.

Siamo nel periodo del Rinascimento e Umanesimo, periodo in cui ci si rifà alla cultura classica greca e romana, per cui oltre a motivi commerciali, economici,

bellici ereligiosi, che pur continuavano ad avere una ragion d'essere, le motivazioni del viaggio in questo periodo erano delineate anche, e non soprattutto, dalla cultura, dalla voglia di riscoprire e apprendere. Le giovani generazioni erano intente alla loro preparazione intellettuale, nasce in questo modo il fenomeno del Grand Tour.

Il Grand Tour era un lungo viaggio che attraversava diversi paesi europei e che era compiuto per fini culturali educativi da persone appartenenti alle classi sociali di più alto rango, ma anche da intellettuali, scienziati, artisti che si incontravano per conoscersi e contaminarsi culturalmente. Il grand tour partiva da una città e dopo un giro più o meno ampio terminava nella stessa città, tale fenomeno prese le mosse da una prassi avviata dall'aristocrazia inglese durante la metà del 500 e raggiunge il suo apice nel 700. Il grand tour era un fenomeno che divenne sempre più ampio e consistente, e interessava

Non solo gli inglesi ma tutti gli Europei.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiarac21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Magistri Pierluigi.