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Il Nazionalismo Basco
Il nazionalismo basco è un movimento politico e sociale trascendentale nella storia dei Paesi Baschi
a partire dal XX secolo, che affonda le sue radici in un passato relativamente prossimo,
specialmente nel movimento forale e nelle tradizioni popolari basche. A tutt’oggi, rappresenta uno
dei movimenti più attivi e significativi in ambito europeo, e fa parte solo per alcuni aspetti del
nazionalismo del post-guerra fredda. Rappresenta, pertanto, un fenomeno singolare, che può essere
limitatamente accomunato ai nazionalismi che hanno caratterizzato il mondo occidentale e in
particolare l’Europa occidentale, negli ultimi due decenni.
Un’analisi esaustiva del nazionalismo basco e delle sue più immediate conseguenze politiche,
sociali e culturali non è un compito agevole, considerando il fatto che il fenomeno persiste
prepotentemente sulla scena della politica interna spagnola e francese e pone alla ribalta importanti
questioni di legittimità e di illegittimità in ambito europeo ed internazionale. Trattandosi pertanto di
un elemento di estrema attualità e di significativa incidenza, definirne la portata e le implicazioni
1
con presunzione di completezza non gli renderebbe giustizia .
Nel corso del XIX secolo in Spagna sparirono le tradizionali relazioni tra le province basche e la
corona spagnola, garantite dai FUEROS, che garantivano un particolare regime di tassazione.
Il movimento FUERISTA lottò per il mantenimento del sistema dei FUEROS e delle tradizionali
autonomie territoriali contro la centralizzazione voluta dal governo liberale di Madrid. Il governo
spagnolo revocò parte del sistema dei FUEROS dopo la terza guerra CARLISTA.
Infatti il nazionalismo basco nacque dal movimento CARLISTA: nel 1895 nacque il Partito
Nazionale Basco, i cui ideali erano basati sulla purezza della razza basca, sulla superiorità morale
rispetto le altre popolazioni spagnole e sull'integralismo antiliberale e cattolico, opponendosi
all'immigrazione di altri spagnoli nei Paesi Baschi Spagnoli.
Agli inizi del XX secolo il nazionalismo basco si sviluppò in particolare da un gruppo di attivisti
della borghesia di Bilbao, incorporando la base contadina del movimento CARLISTA.
Nella guerra civile iniziata nel 1936, la maggior parte del Partito Nazionalista Basco si schierò con
la Seconda repubblica spagnola, a causa della promessa dell'autonomia e nonostante le differenze
ideologiche, soprattutto per quanto riguarda le idee religiose. Venne creato un autonomo governo
basco repubblicano che ebbe come presidente José Antonio Aguirre e un governo composto da
ministri del Partito Nazionalista Basco e di altri partiti schierati dalla parte repubblicana, soprattutto
partiti spagnoli di sinistra.
Tuttavia nel 1937 le truppe del governo autonomo basco si arresero presso Santona alle truppe
1 “Nazionalismo ed autodeterminazione: il caso Basco nel contesto europeo” , Ilaria Piccioli, Luiss Guido Carli, Facoltà
di scienze politiche.