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Leggi fonetiche nell'indoeuropeo

Af/17 Questo metodo è stato usato nel tentativo di ricostruire le radici dell'indoeuropeo (vedi "ventagliorenano").18 Il danese Rask l'aveva già sommariamente teorizzata.14 Un'altra legge fonetica importante è un caso di fonologizzazione: la legge delle palatali. Individuata nello stesso periodo della legge di Grimm da Collins e De Saussure, essa si basa sull'osservazione storico-comparativa di alcune forme del sanscrito messe a confronto con quelle del latino. In particolare, la legge delle palatali si riferisce a un determinato esito delle gutturali, che si dividono in velari, palatali e labiovelari. In sanscrito, le velari e le labiovelari si fondono in un unico gruppo di velari che passano alle corrispondenti occlusive palatali quando sono seguite dalle vocali /*e/> /a/ ed /i/ < /*i/. Questo fenomeno è anche detto 'di palatalizzazione secondaria' ed è simile a quanto è avvenuto nel passaggio dal

latino all'italiano o nel latino tardo stesso .19A volte, a una stessa distribuzione di determinati fenomeni in uno spazio possonocorrispondere cause diverse: non sempre è un centro particolare a diffondere unacerta innovazione fino alle aree laterali.

Grandi passi in avanti nella linguistica storica sono stati fatti con l'introduzione delladimensione sociale nella linguistica, ma non sempre ciò basta.

La compresenza di varianti in un determinato momento storico è una caratteristicaonnipresente nelle lingue, e alcuni esiti di un mutamento sono contemporanei adcomparativo romanzo,altri nella stessa lingua. Ne è un esempio interessante il inmagis altus plus altus.cui un tipo deriva dalla forma e l'altro dalla forma Applicandomagis altusquindi la norma delle aree laterali, si osserva che il tipo in realtà èpresente, al giorno d'oggi, in Romania (l'antica Dacia) e nella penisola iberica, dueplus altusaree laterali. Al contrario,

la forma è presente nella zona centrale dell'impero romano, ovvero in Francia (nella Gallia) e in Italia. Secondo la norma del Bartoli, insomma, le aree laterali della diffusione del latino hanno conservato la forma più arcaica, interiore. In letteratura latina, però, si constata che la forma più antica non è quella con che appartiene alla varietà aulica. In questo caso, dunque, si può capire che l'area romanza attesta non due fasi cronologicamente contigue, ma due varianti diastratiche e diafasiche aventi due usi diversi. Le due varianti sono contemporanee per quanto riguarda la diffusione diatopica, e la forma tipicamente popolare (quasi sempre usata nell'oralità) ha col tempo perso questa connotazione finendo per affermarsi in una determinata area. Ci possono essere diverse cause (diacroniche, diastratiche, ecc.) per la conservazione di una determinata forma in una determinata area. A volte, il sostrato, ovvero

La situazione linguistica precedente, può favorire un dato mutamento linguistico rispetto a un altro. V ( ) . M ( ) ARIAZIONE SINCRONIA VS UTAMENTO DIACRONIA

Nel presente, la sociolinguistica è svantaggiata perché studia lingue e varietà vive, per cui è possibile fare delle inchieste sulla loro distribuzione e articolazione; le ipotesi, inoltre, si basano su dati reali e facilmente attestabili.

poligenesi

In tante teorie che si fanno, la è considerata da molti studiosi un motivo per cui molti fenomeni hanno origine da cause diverse perlopiù indipendenti l’una dall’altra.19 Si hanno quindi esiti diversi a seconda della vocale successiva. Da un fenomeno di allofonia ha avuto origine un fenomeno di fonologizzazione.

plus sermo cotidianus.20 La forma con appartiene invece al 15 principio della mano invisibile,

Secondo il alcuni mutamenti sono condivisi da una comunità e indotti da circostanze sistemiche particolari, ma non

prodotti dafenomeni di imitazione e irradiazione. Tali condizioni sistemiche predispongono uninnato mutamento; esse non sono dovute a un'imitazione di una forma più prestigiosa, ma è più facile osservarle che ricostruirle e prevederle. L'ipotesi dellaUn'altra spiegazione al fenomeno del mutamento linguistico è relatività linguistica 21, che si rifà alla tendenza verso una certa direzione. Secondo Sapir, lo sviluppo cognitivo di ogni essere umano è influenzato dalla lingua che parla: il modo di esprimersi, dunque, determinerebbe il modo di pensare.22 Secondo le due ipotesi sopracitate, i mutamenti non sono collegati tra loro, ma vanno nella stessa direzione (o deriva linguistica). Ciò ci permette di notare le eventuali irregolarità. Un altro aspetto del mutamento fonologico è la sua capacità di spiegare, in molti compresenza di più varietà linguistiche in uno stesso piccolocasi,

situazioni di spazio, in cui non si è sicuri se tale "convivenza" crei dei tratti simili (lo scambiosarebbe quindi dovuto al contatto). Nel caso di lingue dissimili, appartenenti a famiglie diverse (senza dunque una parentela genetica diretta), i tratti in comune sono ovviamente più difficili da spiegare, dato che la loro esistenza è meno probabile. Essi sarebbero quindi dovuti a un assestamento di varianti diastratiche a un (come nel caso delle due forme del poligenesi indotta dal sistema comparativo romanzo) o a una (poligenesi di Keller e poligenesi di Sapir). La compresenza di lingue dissimili crea più problemi. Un esempio classico deriva dalla ricerca del sociolinguista Gumperz, che viaggiò per i villaggi dell'India meridionale, una realtà diversa dalle zone settentrionali e centrali, indoeuropee per l'antica presenza del sanscrito (oggi sostituito da lingue come l'hindi e l'urdu). In un piccolo villaggio, lo studiosoaveva osservato la compresenza di 4 lingue, un vero e proprio conguaglio tra 2 sistemi linguistici: 2 lingue indoeuropee, morfologicamente flessive, e 2 dravidiche, eredi del Tamil dell'area meridionale, non indoeuropee, agglutinanti. Queste lingue erano completamente diverse tra loro ma talmente compenetrate da avere un enunciato traduttivo equivalente l'una dell'altra, per una sorta di 'conversione automatica', attraverso la sostituzione di determinati morfi lessicali e grammaticali che rappresentano comunque l'unica differenza tra le sue famiglie linguistiche coesistenti. Inoltre, la competenza linguistica di quel "piccolo" linguaggio comprende non solo la componente sintattica (che è unica), ma anche una sola componente semantica e una sola componente fonetica. La fonetica è la stessa, malgrado l'appartenenza delle 4 lingue a due famiglie diverse: tale situazione particolare ha trasformato i tipi convergenza areale originali.

indoeuropeo e dravidico (ben distinti), unendoli in una lega linguistica a tratti a causa del contatto geografico. Il caso del villaggio indiano è un caso estremo di lega linguistica, un esempio di convergenza tipologica areale. Detta anche "ipotesi della deriva linguistica". Un esempio è quello degli eschimesi e dei loro modi di chiamare la neve: "gelata", "ammucchiata", ecc.. Attenzione: non sempre tutte le lingue di una stessa lega condividono tutti i tratti.

Esiste una lega linguistica europea? Il greco e il latino formano una lega linguistica? Cos'è il progetto Euroteam?

Vi sono vari tipi di vicinanza linguistica che causano il contatto, o 'interferenza linguistica'. Il contatto può riguardare sia il sistema che l'uso.

Contatto nel sistema = sostrato, astrato, prestiti, calchi, lingue miste, aree linguistiche, leghe linguistiche studiato dalla linguistica del contatto.

Contatto nell'uso =

Mescolanza/alternanza di codici studiato dalla sociolinguistica.

Vi sono tre fenomeni importanti di cui tener conto nello studio delle lingue antiche.

Sostrato. Le situazioni di contatto si verificano quando una comunità di parlanti riesce a occupare un'area in cui vivono dei parlanti di un'altra lingua ai quali impone la propria lingua. La lingua sostituita a favore dell'adozione di quella del popolo vincitore lascia tracce di sé, delle tracce di sostrato ed è difficile da ricostruire. Si tratta di elementi scarsi, sparsi, perlopiù sintattici, fonetici e lessicali (es. toponimi). Conquiste, migrazioni, espansioni economiche e industriali sono i principali fenomeni storici che portano al contatto tra le lingue. Le due parti interessate sono il sostrato (la comunità sottomessa) e il superstrato (la comunità che si sovrappone).

Superstrato. Si tratta della comunità che occupa - anche per un limitato periodo di tempo -

un territorio già abitato da parlanti di un'altra lingua e che impone la propria lingua, che non sempre sostituisce del tutto quella precedente. Un esempio è quello dei longobardi: la lingua germanica da loro "portata" in Lombardia ha lasciato delle tracce di superstrato anche dopo la fine della loro dominazione (es. nel campo dell'antroponomastica). Abstrato. Mentre il sostrato e il superstrato sono lingue coinvolte in una sovrapposizione, l'abstrato ha a che fare con il contatto prolungato tra due lingue per motivi commerciali, economici, politici, culturali e così via. La legalinguistica è un esempio di abstrato, così come la lingua europea attuale: le lingue europee moderne, infatti, presentano dei tratti - perlopiù morfosintattici - che hanno portato gli studiosi a teorizzare l'esistenza di un'area linguistica unica (progetto Euroteam). Tutti questi sono processi di convergenza linguistica. La semplificazione,come ad esempio il non-uso del congiuntivo in italiano, è ormai un fenomeno comune in tutte le lingue, con l'introduzione delle "parole macedonia" o la perdita di ricchezza connotativa (riguardo all'asse diafasico e, oggi, anche diamesico) di moltissimi vocaboli. Nel caso delle leghe linguistiche, alcune lingue hanno un'influenza maggiore sulle altre (nel caso balcanico, il neogreco), mentre ci sono delle lingue che restano marginali rispetto ad altre più nucleari, più centrali, con più "balcanismi" (tratti condivisi): il turco, ad esempio, rientra nello Sprachbund balcanico solo a livello periferico a causa della lunga dominazione ottomana. Pur facendo parte di sottogruppi diversi, quindi, queste lingue hanno sviluppato nel tempo dei caratteri comuni.
Dettagli
A.A. 2021-2022
30 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simona.sasso95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Glottologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Guazzelli Francesca.