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Un webmuseum non può essere giudicato solamente in base alla valutazione dei contenuti che offre ai

visitatori, ma anche in funzione della capacità di trasmetterli in forma ipertestuale. Secondo questo principio,

i siti museali possono essere classificati in quattro tipologie:

- PIEGHEVOLE ELETTRONICO, che presenta semplicemente una pagina informativo - pubblicitaria;

- GUIDA DIGITALE, ossia la sintesi del museo reale, con mappe, fotografie, e una selezione di notizie

sulle collezioni e sulle esposizioni; 4

- CATALOGO ELETTRONICO, cioè una descrizione completa della collezione museale, che ha il valore

aggiunto di essere un database interrogabile attraverso vari accessi e parole chiave (autore, titolo

dell’opera, periodo di realizzazione);

- IPERTESTO SVILUPPATO, ovvero pagine web che aggiungono dati su opere estranee alle collezioni

ma che hanno relazioni con l’ambiente reale, che mostrano opere non più visibili o che anticipano i

risultati di restauri in corso e che danno un’idea dell’ambiente originale in cui un oggetto era collocato.

La grafica e il design di un sito web sono i fattori che determinano il successo del sito stesso, in quanto

rappresentano gli elementi che lo rendono accattivante ed interessante agli occhi del visitatore, e che si

rivelano fondamentali già dal primo contatto che il museo, tramite la sua home page, stabilisce con l’utente. Il

primo impatto visivo può infatti determinare la scelta da parte del visitatore virtuale se proseguire il suo

viaggio oppure se abbandonarlo. È necessario quindi che sin dall’inizio venga stimolata la curiosità

dell’utente che visita per la prima volta il sito e che potrebbe diventarne un frequentatore abituale.

Lo stile di impaginazione, il layout generale, i colori del background e dei caratteri, le immagini, le icone, i

disegni, l’uso di un logo, sono indicativi della capacità del museo di “mostrarsi” al pubblico, e rendono

attrattivo un sito fino a definirne l’immagine generale, che risulta essere più efficace con la visione che il

museo offre di sé mediante altri veicoli e canali promozionali. Per questo bisogna evitare la disposizione

caotica degli oggetti sullo schermo, che può essere causa di smarrimento per l’utente, oppure la creazione di

una pagina intera di testo senza alcuna caratterizzazione, che distrae l’attenzione dai contenuti, ed induce il

visitatore all’abbandono della lettura completa. Al contrario, risulta essere una valida strategia di

comunicazione l’uso di immagini e di caratterizzazioni cromatiche che hanno l’effetto di far convergere

l’attenzione su oggetti particolari. Altrettanto efficace nel suscitare interesse è la creazione dell’effetto

sorpresa mediante l’uso di oggetti dinamici come testi scorrevoli, gif animate ed immagini che si

compongono o che si susseguono in dissolvenza. Inoltre, è necessario specificare che le pagine web troppo

elaborate, in cui sono presenti quantità eccessive di dati, possono richiedere tempi di attesa molto lunghi per

il caricamento, che spesso inducono i visitatori a rinunciare alla consultazione.

È possibile distinguere tre categorie di siti web museali:

- TRADIZIONALI: siti che presentano un’impaginazione che riproduce essenzialmente le pagine di un

libro, utilizzano immagini o disegni in quantità minore rispetto al testo;

- MODERNI: siti che alternano un’impaginazione di tipo tradizionale a testi incolonnati accompagnati da

immagini e dall’uso di frame; le pagine presentano inoltre cromatizzazioni differenziate, quantità

equilibrate di testi ed immagini, l’uso di icone e talvolta anche elaborazioni tridimensionali;

- CONTEMPORANEI: siti dalla grafica curata, elegante e talvolta anche molto sofisticata, che sfruttano

tutto il potenziale offerto dai più moderni software di programmazione e dalla grafica bi e tridimensionale;

le immagini appaiono elaborate e dinamiche, sono presenti differenziazioni cromatiche, frame e testi

incolonnati.

Le metafore di navigazione, utilizzate nei website museali, tendono ad essere di tipo intuitivo, senso-

motorio e figurato: i comandi e i contenuti di informazione sono visualizzati mediante bottoni, simboli, icone e

mappe attive, anziché da codici astratti. Come accade per la struttura dell’ipertesto, anche le metafore di

navigazione variano secondo livelli di complessità crescenti, da rappresentazioni elementari, basate

essenzialmente sui testi e i simboli, a rappresentazioni multiple, basate su percezioni multisensoriali (vista,

udito, tatto) che in un certo senso si avvicinano all’esperienza multimediale e multisensoriale della visita al

museo.

In ambito museale, si distinguono tre tipologie di siti:

- Siti in cui la struttura delle informazioni si presenta lineare e gerarchica; le metafore di navigazione

utilizzate sono essenzialmente basate sul testo e sulle immagini statiche come simboli e icone;

- Siti che presentano una struttura reticolare, multimediale e interattiva; le metafore impiegate appaiono

intuitive, dinamiche ed essenzialmente basate su immagini statiche e in movimento, oltre che sui testi;

- Siti caratterizzati da una geometria dell’informazione piuttosto complessa, che consente diversi livelli di

accesso alle informazioni; le metafore multisensoriali utilizzate presuppongono un alto grado di

interattività e comportano un elevato coinvolgimento da parte del pubblico.

Lo studio dei siti web museali ha individuato ulteriori elementi fondamentali nel progetto di comunicazione

nelle metafore di navigazione, le interfacce, che rappresentano l’insieme di strumenti che consentono

l’interazione con l’ambiente del sito. Un’interfaccia web deve assolvere diverse funzioni:

- dare ragione dei contenuti, sia pure in forma sintetica;

- permettere di individuare le principali aree e argomenti; 5

- orientare il visitatore;

- consentire di passare facilmente da un argomento all’altro, utilizzando percorsi diretti e rapidi;

- facilitare la ricerca di informazioni;

- garantire una facile interazione.

Oltre alle interfacce di navigazione, i website museali comunicano anche attraverso contenuti grafici e

testuali: il contenuto grafico determina la riconoscibilità dell’emittente e crea interesse nel destinatario del

messaggio; il contenuto testuale ha il compito di offrire una corretta comprensione dei significati e delle

informazioni proposte nelle pagine. I contenuti (grafici e testuali) sono un aspetto fondamentale per la

riuscita del progetto di comunicazione di un sito museale. I testi, infatti, devono essere interessanti,

costantemente aggiornati e arricchiti. Le informazioni devono essere organizzate all’interno di un’architettura

logico-formale e gerarchicamente ordinate.

Com’è noto, la lettura su video è diversa da quella su supporto cartaceo. Infatti, di fronte ad un ipertesto, non

cambiano soltanto le modalità di fruizione delle informazioni, ma soprattutto è differente il modo in cui il

cervello raccoglie e organizza le notizie; su Internet, la maggioranza delle persone, non legge riga per riga,

ma scorre la pagina, cercando rapidamente, come su una mappa visiva, quello che più gli interessa, e

dunque nella progettazione di un sito non si può non tenere conto di questo aspetto. Pertanto, secondo

quanto illustrato, un sito web museale deve offrire ai propri utenti un’informazione efficace, seguendo alcune

regole necessarie per garantire la qualità della comunicazione, come chiarezza, brevità e verosimiglianza. 6

Linee guida per la progettazione di un sito web museale

L’innovazione tecnologica offre opportunità di grande rilievo nel settore culturale, e la consapevolezza di

queste

interessanti prospettive ha portato le autorità competenti ad interrogarsi sulla qualità dei servizi offerti per via

telematica. In particolare, nel 2001, in occasione del Convegno di Lund, organizzato dalla Commissione

Europea, è stato redatto il primo documento ufficiale in cui si è analizzato il tema della digitalizzazione dei

Beni Culturali. In sintesi, il testo elenca gli obiettivi che devono essere perseguiti da parte degli Stati membri

e dalla Commissione, affinché la digitalizzazione possa diventare uno strumento di sviluppo del patrimonio

culturale europeo, ed in particolare un mezzo al servizio dei progetti educativi e del principio di affermazione

della diversità culturale.

Le indicazioni offerte da questo e dai successivi documenti prodotti in ambito europeo, trovano attuazione

nel c.d. Progetto Minerva (MINisterial NEtwoRking for Valorizing Activities in digitisation), finanziato nel

2002. Gli obiettivi del progetto si concentrano sulla realizzazione della digitalizzazione del patrimonio

culturale europeo e sulla costruzione di portali web, intesi come strumento di diffusione della cultura, ed in

particolare come mezzo per il sostegno alla ricerca, alla didattica e al turismo culturale. Il “Progetto Minerva”

agisce dunque su due piani:

1. il primo di carattere politico, favorendo la collaborazione tra le Istituzioni degli Stati membri dell’Unione

che hanno competenza in materia di Beni Culturali;

2. il secondo di carattere tecnico, creando una piattaforma digitale comune, volta a garantire l’accesso ai

contenuti culturali per tutti i cittadini europei.

Il risultato prodotto da uno dei gruppi di lavoro principali del Progetto Minerva, denominato “working Group

5”, è stato la redazione di un Manuale (“Manuale per la qualità dei siti web culturali: criteri, linee guida e

raccomandazioni generali”) che, pur non avendo valore prescrittivo, costituisce un importante strumento

nell’applicazione delle nuove tecnologie nell’ambito dei Beni Culturali. Il Manuale:

- in primo luogo affronta gli argomenti di carattere generale, proponendo definizioni, principi e

raccomandazioni, con i quali il c.d. Soggetto Culturale Pubblico si deve misurare in rapporto alla propria

realtà, storia e identità;

- la seconda parte è incentrata sul tema della qualità delle pagine web e fornisce gli elementi di base, i

principi ed i criteri generali che le applicazioni dovrebbero contenere per essere giudicate

qualitativamente sufficienti. In particolare le due caratteristiche da esaminare sono:

le c.d. accessibilità dei contenuti, che tiene conto delle diverse tipologie di utenti e di contesti d’uso;

 usabilità, termine con il quale si indicano sinteticamente i requisiti di efficacia, efficienza, sicurezza e

 soddisfazione.

- Nella terza parte del Manuale è proposto un elenco di linee guida fondamentali, che devono essere

seguite nella progettazione di pagine web di qualità.

I risultati ottenuti dai gruppi di lavoro del “Progetto Minerva” sono successivamente confluiti nella

elaborazione del kit di progettazione “Museo & web: prototipo d

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
17 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvy-1996 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Museologia e storia del collezionismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Bonacasa Nicoletta.