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Inquadramento storico

2.1 L'evoluzione urbanistica di Ponza Porto e il Museo di Ponza

Da alcune fonti e documentazioni sulla storia di Ponza, il periodo di colonizzazione dell'isola (proveniente da Torre del Greco) risale al 1768, quando Ferdinando IV di Borbone, successore di Carlo III, costruisce sul progetto "arcipelago Ponziano" una solida base di un piano di recupero sociale ed economico delle zone depresse e trascurate del Regno di Napoli, in concordanza con il dispotismo illuminato degli altri stati europei.

Disegno del porto di A. Winspeare

Il progetto, portato a compimento in dieci anni, ha donato all'isola, oltre a una magnifica opera di architettura, una sistemazione e una visione panoramica impareggiabili, ancora oggi intatte.

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Modellazioni digitali per il recupero degli edifici storici: Museo dell'Isola di Ponza

Nello stesso periodo furono costruite le chiese di Ponza Porto e di Le Forna, rifatte le banchine del porto con...

protezione di scogliere frangiflutti, costruite le attuali caserme della Finanza, della Capitaneria di porto ed altri edifici. Ponza viene definita "Piazza d'Armi", crescendo notevolmente d'importanza. I progettisti e costruttori sono due ingegneri-architetti: Antonio Winspeare, ingegnere ordinario, maggiore del Genio Militare dell'Esercito Borbonico, e Francesco Carpi, il progettista di S. Stefano, di Ventotene e di tante altre opere nelle Isole Pontine. Winspeare e Carpi, in realtà, ebbero funzioni ben più importanti di quelle meramente tecniche d'ingegneri militari. Dovevano anche essere agrimensori, occuparsi delle richieste dei sussidi governativi da parte dei coloni, dei danni provocati durante i lavori da cause di forza maggiore come mareggiate o terremoti e così via. La prima tappa della realizzazione del progetto di Winspeare fu la ristrutturazione del vecchio porto. Iniziata nel 1772, la ristrutturazione del nuovo porto progettata

da Winspeare sugli avanzi dell'antico porto greco - fenicio, modellato a ferro di cavallo col dorsorisguardante a scirocco", risulta completata con la costruzione delle lanterne nel 1779. È Antonio Winspeare che concepisce l'idea architettonica di base.
Figura 2.2 Pianta progettuale del porto di A. Winspeare
Pianta progettuale del porto di A. Winspeare
Silverio Arrigo 0041650 10 Modellazioni digitali per il recupero degli edifici storici: Museo dell'Isola di Ponza Fissa per primo cosa il Molo con una sua banchina inferiore con pilastri per gli ormeggi, una banchina di movimento superiore e il poderoso basso muro di protezione dai venti lungo di esso. Lo protegge con un Baluardo per l'artigliere di difesa. La Lanterna, esagonale e probabilmente poggiante sul Baluardo stesso nel progetto, è invece, nell'esecuzione, ottagonale e posta all'estremità del Molo. Il Molo venne utilizzato anche ospitarvi magazzini, in linea con il criterio di conciliare funzionalità ed estetica.estetica alla base degli interventi progettuali del Winspeare. I magazzini sono ricavati sfruttando lo spessore del Molo. Il risultato è un edificio sviluppato tutto in lunghezza, la cui superficie è vivacizzata dalla serie ritmica di porte centinate alternate a finestre quadrate ed a basse colonne tronche, tuttora visibili entro nicchie più o meno modificate secondo i casi. Subito a sinistra del Molo, il Winspeare colloca l'Abitazione del Governatore, l'edificio non esiste più ma ne conosciamo però posizione (l'attuale "Caletta"), forma e dimensione. Costituita infatti un blocco pressoché quadrato di m 16x18 di lato è possibile individuarne il tracciato, se non le sue strutture originarie, nell'insieme non ordinato e precario di minori costruzioni ad uno e due piani poste a ridosso del Molo. Un secondo edificio destinato a magazzini era stato originariamente collocato da Winspeare di sghembo rispetto alla

rampacordonata che sale al paese. Venne invece realizzato sullo stesso asse longitudinale del molo. Si tratta probabilmente dell'attuale Caserma dei Carabinieri: dell'architettura settecentesca è rimasto solo il loggiato ad arconi leggermente ribassati. Nel disegno dell'impostazione originale (Figura 2.3) che possediamo, il Magazzino è situato più avanti e disghembo, pressappoco dove oggi comincia l'attuale rampa-cordonata di salita alla terrazza cittadina.

Silverio Arrigo 0041650 11 Modellazioni digitali per il recupero degli edifici storici: Museo dell'Isola di Ponza

Figura 2.3 Sovrapposizione tra pianta e disegno progettuale di A. Winspeare e F. Carpi

Il progettista non decise di modificarla, mantenendo l'allineamento del Molo, e si limitò a seguirla, spostando l'edificio e deviandone l'asse longitudinale. Il ruolo di Carpi è stato quello di correggere l'arco dell'insenatura, mantenendo così

Anche per tale Edificio l'allineamento già fissato del Molo, e quello di metter in evidenza lo schema assiale, sottointeso, nelle previsioni progettuali del Winspeare, avendo come funzione di coprogettista e soprattutto come esecutore.

Viene ripresa l'idea, già adottata per i magazzini sul Molo, di una costruzione a sviluppo orizzontale, a due piani, il primo dei quali costituito da un loggiato ad arconi, elemento, come abbiamo visto, già utilizzato nel secondo padiglione dei magazzini. Al secondo piano, su un ballatoio dal quale è visibile l'imboccatura del porto, si aprono porte e finestre rettangolari.

La tinteggiatura giallo chiaro della facciata era già indicata nel progetto, colore che è rimasto nel corso degli anni come si può notare nella figura 2.4.

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Modellazioni digitali per il recupero degli edifici storici: Museo dell'Isola di Ponza

Facciata del municipio comunale di Ponza Nella realizzazione, invece, è stata aggiunta una cornice bianca che sottolinea i profili degli elementi architettonici, invece è stata aggiunta una cornice bianca, gusto coloristico napoletano d'età borbonica, che sottolinea i profili degli elementi architettonici. Nel progetto manca invece lo sviluppo longitudinale del "Nuovo Casamento", lungo tutto l'arco dell'insenatura del porto, così precisamente descritto dal Tricoli: "...Dei casamenti esterni, cioè la Palazzina segue l'incurvatura con due piani a lamie sopra una filza di 40 simmetrici magazzini larghi e lunghi, avendo 120 stanze di fronte accavallate...". Non si tratta, perciò, di un puro e semplice elemento funzionale. Ma di un fatto funzionale e compositivo al tempo stesso. Questo ampio emiciclo ritmato dagli arconi dei quaranta magazzini è tuttora uno degli aspetti più suggestivi e originali del disegno urbanistico di Ponza.Ponza.C'è tutta una dolcezza di passaggi, e di piccole deviazioni o traslazioni che riportano ad una soluzione scenografica e moderna. Una traduzione mediterranea dell'uso del "crescent nell'architettura e urbanistica in Inghilterra" nella seconda metà del Settecento. Le carte d'archivio documentano una corrispondenza fittissima fra Napoli e la nuova colonia dalla quale emergono i conflitti e le polemiche continue fra queste tre diverse competenze per conquistare la reale supremazia dell'isola. Silverio Arrigo 0041650 13 Modellazioni digitali per il recupero degli edifici storici: Museo dell'Isola di Ponza L'Edificio, oggi sede del Comune, ripete più o meno l'organismo molto semplice e pratico del Corpo Magazzini (Figura 2.5). Figura 2.5 Prospettiva frontale del municipio comunale È costituito da due piani, con i frontoni ritmato dagli arconi su cui poggia il loggiato-ballatoio che proietta all'esterno il

modulo pressoché quadrato della serie di volte dei vani. Mentre però l'Edificio Magazzini consta di una doppia serie affiancata di vani a crociera supianta quadrata, il Winspeare adotta qui una serie di fronte di vani quadrati a botte di unaretrostante serie di minori locali rettangolari pure con volte a botte. Al piano superiore gli ambienti hanno le classiche volte a padiglione, ma con copertura pianadel lastrico solare. L'Edificio era la sede del personale civile e militare dell'Amministrazione economica emilitare dell'isola. Era, in fondo, quello che è oggi la sede dell'Amministrazione Comunale. La torretta dell'orologio, Figura 2.6, non compare nel progetto di Winspeare, si trattaevidentemente di un'aggiunta posteriore alla seconda metà dell'Ottocento, probabilmentericonducibile a quella necessità di "ritorno all'ordine" dei primi decenni del Novecento, comesembrerebbe sottolineare la

recupero degli edifici storici: Museo dell'Isola di Ponza
Torretta dell'orologio
Figura 2.6 Torretta dell'orologio
Secondo vari autori risulterebbe una stonatura rispetto alla concezione originaria. "Una stonatura della quale oggi ci avvediamo appena, abituati come siamo a vedere marcato il centro di un edificio in sé simmetrico." L'edificio, in tal modo, diviene marcatamente simmetrico intorno ad un asse che sta sull'edificio. Ma nel nostro caso il Winspeare e il Carpici insegnano che aggiungere questo altro asse diminuisce il valore dell'altro riferimento e che è un asse ideale o visivo. Adesso arriviamo al quarto dei componenti architettonici di base: la Chiesa della SS. Trinità (Figura 2.7).
Chiesa della SS. Trinità
Figura 2.7 Chiesa della SS. Trinità
Ponza. Il Museo dell'Isola di Ponza si occupa del recupero degli edifici storici dell'isola. Per la Chiesa di Ponza, l'architetto Winspeare ha adottato uno schema a pianta centrale con copertura a cupola e un "annesso convento a pianta longitudinale". Lo schema architettonico della pianta e della facciata, composta da un pronao a quattro colonne chiuse superiormente da un timpano triangolare, rappresenta l'estrema semplificazione formale dell'idea neoclassica del tempio antico (Figura 2.8). Winspeare ha utilizzato la stessa soluzione sia a Ponza che a Ventotene, adattando però lo stesso tipo di facciata per una chiesa a pianta longitudinale. Tuttavia, il criterio di base è identico nei due casi: l'uso sapiente degli stilemi neoclassici per conferire un'aura colta e aggiornata alle più moderne tendenze della cultura artistica di quegli anni, anche alla modesta chiesa parrocchiale di Ponza.un'isola sperduta e in via di popolamento. Le tinteggiature indicate nelle due piante di Winspeare - giallo pagl
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Publisher
A.A. 2018-2019
59 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silverio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di tesi di laurea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Pelliccio Assunta.