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Il meccanismo di mercato

Il mercato tende endogenamente all'equilibrio: il mercato tende a raggiungere un equilibrio attraverso delle forze interne, e queste forze si chiamano MECCANISMO DI MERCATO, che è qualunque sia l'un'ipotesi fondamentale che si fa nel modello domanda-o erta, che implica che prezzo di disequilibrio, il mercato mette in moto dei meccanismi, ovvero il meccanismo di mercato, che portano il prezzo a raggiungere il livello di equilibrio.

es. se abbiamo un prezzo alto, il meccanismo di mercato prevede che ci siano delle forze interne al mercato che si mettono in moto che fanno scendere il prezzo no a raggiungere il prezzo di equilibrio P*.

ATTENZIONE: è da ricordarsi che siamo nell'ipotesi di un regime di PERFETTA CONCORRENZA, ogni soggetto economico, perseguendo i propri obiettivi personali, quindi siamo nell'idea che contribuisca al raggiungimento di un obiettivo più ampio, ovvero quello dell'efficienza del mercato.

ha il potere di modicare il prezzo a cui vengono venduti i beni e i servizi. In particolar modo, il regime della concorrenza perfetta dice che chi fa variare i prezzi per arrivare al prezzo di equilibrio è il banditore walrasiano. Quindi si tratta dell'idea che il mercato sia in grado di raggiungere da solo la situazione di equilibrio, ma come fa a farlo? È stato teorizzato un meccanismo, quello del banditore walrasiano, che dice che esiste un soggetto, un arbitro, che bandisce i prezzi. Il banditore walrasiano (da Walras) si trova davanti ai venditori e ai compratori e stabilisce il prezzo, ad esempio P1. A questo punto, i venditori e i compratori faranno i loro conti: - I venditori dicono che se il prezzo è P1 sono disposti a vendere 300 unità (QS). - I compratori, se il prezzo è P1, sono disposti a comprare 100 unità (QD). Quindi è chiaro che ci sarebbero 200 unità che rimangono invendute, quindi si dovrà trovare un nuovo prezzo di equilibrio.

Una situazione di ECCESSO DI OFFERTA. Allora il banditore chiamerà, bandirà, un prezzo più basso:

  • es. il banditore bandisce un prezzo un po' più basso P2:

- Siccome P2 è un prezzo più basso, alcuni venditori saranno disposti a vendere di meno, mentre alcuni decideranno di smettere di vendere, quindi la loro quantità offerta sarà di 200 unità QS

- La quantità domanda dei compratori, visto che il prezzo è diminuito, sarà di 150 unità QD

Allora il banditore, piano piano, per approssimazioni successive, giungerà a chiamare il prezzo di equilibrio P*, e quando lo farà, la quantità domandata dai compratori QD e la quantità che i venditori sono disposti a vendere QS saranno uguali:

  • es. se il banditore bandisce il prezzo di equilibrio P*

- Chi vende dirà che a quel prezzo sono disposti a vendere 180 unità QS

compratori saranno disposti a comprare la stessa quantità, quindi i compratori saranno disposti a comprare anche loro 180 unità QD le transazioni possono avere inizio, Quindi a questo punto poiché ogni soggetto sa quanto vorrà vendere o quanto vorrà comprare: la somma di tutte le quantità che si vogliono vendere e la somma di tutte le quantità che si vogliono comprare sarà di 180 unità (equilibrio di mercato).

• es. il banditore cita il prezzo di 8€ per palina di gelato: i compratori e i venditori fanno i loro conti e dicono rispettivamente quanto vogliono comprare e vendere per quel livello di prezzo. Ci troviamo in un livello alto di prezzo, quindi il segmento rosso rappresenta la quantità domandata QD (perché tracciando una retta ausiliaria orizzontale incontra la curva di domanda ad una certa quantità di QD). Di conseguenza, sempre tramite la retta ausiliaria orizzontale, individuiamo una certa

quantità erta QS che è il segmento blu: è un segmento molto più grande di quello della domanda, quindi si vede che a 8€ c'è un eccesso di o erta, quindi• es. il banditore abbasserà il prezzo, es. a 6€, e di nuovo i venditori e icompratori diranno quanto sono disposti a vendere e comprare a quel livellodi prezzo. Quindi chiamando un prezzo più basso, si vede che la domandala di erenza diaumenterà un po', e invece l'o erta un po' diminuirà:lunghezza tra i due segmenti va riducendosi, quindi di conseguenzal'eccesso di o erta sta diminuendo, nchè non si arriva all'equilibrio.• es. se ci si trova nella situazione opposta, ovvero in una situazione di eccesso di domanda,allora prezzo tenderà ad aumentare per raggiungere l'equilibrio, poiché signi ca che la quantità erta è molto minore della quantità domandata, es. la farina

Durante il lockdown: era stata comprata tutta, quindi la domanda era maggiore dell'offerta, quindi in quel caso il prezzo doveva aumentare per poter avere la quantità di farina richiesta dai compratori. Sotto il livello di prezzo P* la situazione è più favorevole per la domanda e sopra al livello di prezzo P* la situazione è più favorevole per l'offerta. COSA ACCADE NEL MERCATO REALE Questa è la rappresentazione di quello che dovrebbe accadere su ogni mercato, ma le cose nel mondo reale non funzionano così: esistono infatti molte situazioni di disequilibrio, ad esempio quando ci sono certe quantità che si vorrebbero comprare ma non c'è la quantità che si vuole vendere, quindi ci sono dei casi di eccesso di domanda, oppure viceversa c'è un eccesso di offerta da parte dei venditori ma i compratori non sono disposti ad acquistare la stessa quantità. Ad esempio, c'è stato un eccesso di domanda di lievito.

farina durante la pandemia: si era in una situazione in cui c'era una domanda maggiore dell'offerta (eccesso di domanda), ma non c'era abbastanza disponibilità di vendita di farina e lievito da parte dei venditori.

es. disoccupazione: nel mercato del lavoro l'offerta di lavoro è maggiore della domanda di lavoro: ci sono più soggetti che vorrebbero andare lavorare rispetto a quelli che sono disposti invece ad assumere, quindi anche in questo caso c'è un eccesso di domanda, un disequilibrio.

Noi, nello studio della microeconomia, postuliamo l'esistenza dell'equilibrio, cioè che il punto P* esista e che venga raggiunto nel mercato che si auto-regola per raggiungerlo: è il meccanismo di mercato, ovvero l'idea che il mercato raggiunga l'equilibrio, e questo postulato deriva dalla terza di tutte le situazioni di equazione del modello, che dice che QS=QD: là si deve arrivare, quindi.

ff ff ff ff ff fi ff Eva Burbadisequilibrio vanno considerate come delle situazioni temporanee, poiché bisogna gurarsi unasituazione in cui tutto abbia senso: proprio per questo esiste la gura del banditore.

LE PERTURBAZIONI/VARIAZIONI/SHOCK DELL’EQUILIBRIO

Quali sono le perturbazioni dell’equilibrio? Come le variabili esogene modi cano l’equilibrio?

Perché varia l’equilibrio? Perché il mercato viene colpito dalla variazione di una o più esogene.

Quindi l’idea è che c’è un mercato, c’è equilibrio tra domanda ed o erta (QD=QS), mail mercato viene colpito da uno SHOCK ESOGENO,improvvisamente ovvero da unavariazione di una o più variabili esogene.perturbazione economica in cui c’è la

ATTENZIONE: quando noi ragioniamo sugli shock esogeni immaginiamo sempre che a variare siauna variabile esogena per volta: se considerassimo più variazioni esogene insieme, queste sisovrapporrebbero,

e noi non riusciremmo a capire se l'equilibrio cambi per via di un'esogena o dell'altra, quindi si ipotizza sempre che una sola variabile esogena alla volta si modifichi. 1. REDDITO: il reddito R è esogeno, e influenza la curva di domanda (al variare del reddito R cambia la quantità domandata QD dai compratori). Allora nel caso in cui il reddito R aumenti, la curva rossa (spostata in alto a destra) è la nuova domanda, perché se il reddito AUMENTA: - LETTURA VERTICALE: per ogni livello di quantità domandata QD il compratore sarà disposto a pagare un prezzo P maggiore. - LETTURA ORIZZONTALE: per ogni livello di prezzo P, il compratore sarà disposto a comprare di più, quindi c'è una QD maggiore. Quindi da una situazione di equilibrio iniziale, in un primo momento, quando interviene uno shock esogeno, il primo effetto dello shock è di portare il mercato fuori dall'equilibrio in corrispondenza del livello di.P* si genera un eccesso di domanda, segnata dal segmento verde. Quindi a quel punto si mette in moto il meccanismo di mercato che ha lo scopo di riportare il mercato ad una situazione di equilibrio, che sarà il banditore chiama un prezzo P* MAGGIORE del prezzo P* diverso da quello precedente: appunto perché in corrispondenza di P* c'è un eccesso di domanda, quindi in corrispondenza del nuovo P* ci sarà una nuova quantità domandata QD*: essendo la quantità domandata cambiata, il nuovo equilibrio avrà, oltre che ad una quantità domandata maggiore, anche un prezzo P* maggiore. Quindi c'era un equilibrio iniziale, dato dalle coordinate P* e QD*, mentre ora, in seguito allo shock esogeno, ovvero alla variazione di reddito (ΔR), si arriva a un nuovo equilibrio (rosso), dato dalle coordinate QD* e P*. Quindi avevamo un mercato

In equilibrio, abbiamo ipotizzato la variazione del reddito R dei compratori, dunque la curva di domanda si è spostata, di conseguenza si è generato un nuovo equilibrio. Che caratteristiche ha questo nuovo equilibrio rispetto al vecchio? Come cambiano la quantità e il prezzo?

- È aumentato il prezzo di equilibrio: P* > P*

- È aumentata la quantità domandata di equilibrio: QD* > QD*

Quindi quando i compratori hanno a disposizione un reddito R maggiore, sia la quantità domandata QD che il prezzo di equilibrio P aumentano, perché:

LETTURA ORIZZONTALE: i compratori vogliono comprare una quantità maggiore QD

LETTURA VERTICALE: i compratori saranno disposti a spendere di più per una certa quantità

Quindi si arriva sia ad un prezzo che ad una quantità domandata un po' maggiore.

fl ff fi ff fi fi fi Eva Burba

2. EFFICIENZA: l'efficienza ε influenza invece la curva dell'offerta. Anche in questo da una

situazione di equilibrio iniziale, P* e Q*, e se inter
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A.A. 2020-2021
20 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 20eva01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microeconomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Zotti Jacopo.