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I REGNI ROMANO BARBARICI
Ogni forma di insediamento (Ostrogoti, Visigoti, Franchi, Burgundi ed Alamanni) dà luogo a delle
dominazioni romano-barbariche. In genere i re, che sono depositari di una serie di leggi trasmesse
oralmente, fanno mettere per iscritto le loro leggi, scritte in latino. Si sceglie il latino perché questa lingua
aveva i mezzi per mettere per iscritto il diritto.
L’editto di Rotari (longobardi) è interessante: si usa il latino, ma talvolta anche termini germanici (perché ci
sono parole che identificano usi e consuetudini ritenute intraducibili).
Ci sono leggi proprie di questi popoli e poi ci sono leggi miste e in questa epoca sia le une che le altre
vengono redatte.
Principio di personalità della legge = se un giudice deve decidere come giudicare andrà a cercare nelle leggi
dei Goti, se si tratta di due goti o nelle leggi dei latini, se si tratta di latini. Se un uomo fa testamento, prima
di farlo fa un testamento di fede dicendo “sono di legge romana/germanica”, perché in base alla legge di
appartenenza le cose cambiano.
Ognuno è giudicato in base alla legge del suo popolo.
Principio di territorialità = ogni territorio ha leggi proprie e chi ci vive obbedisce alle leggi di quel territorio e
non a quelle dell’etnia di appartenenza.
Citazione di passi della “Legge salica” (clan dei Franchi salici, da cui poi vengono i Merovingi).
Nel diritto penale romano si usano pene corporali, mentre nelle leggi barbariche troviamo soprattutto la
condanna pecuniaria. Questa pena è fissata in base alla gravità del reato e alla qualità della persona = ogni
persona ha un valore/una condizione.
Si predilige il principio del risarcimento.
643: editto di Rotari (raccolta delle antiche leggi del regno longobardo, scritto in latino). Citazione di alcuni
passi (vengono riportati alcuni casi di delitti gravi in cui si sospende il diritto all’incolumità = viene meno la
protezione delle leggi). Molte norme sono riferite alla tutela dei capi e del potere politico (re) => prevedono
l’esclusione della tutela della propria incolumità per chi commette certi atti.
Precisazione: Nel Medioevo esistono monete correnti e monete di conto (monete che non esistono nella
realtà degli scambi). Moneta di conto più diffusa: libbra d’argento (250 g, 300 g etc.). La libbra si divide in
20 soldi. A sua volta il denaro è 1/12 del soldo. Poi le monete circolanti erano le più diverse.
Le leggi degli antichi regni romano-barbarici come contenuti si assomigliano. Il mettere per iscritto le
proprie leggi è un passaggio che fanno molti popoli.
Approfondimento sui generi storiografici. La produzione storiografica si divide in vari generi. Il testo di Sergi
si avvicina al manuale (dà al lettore strumenti critici). La produzione scientifica ha come veicolo le
monografie (testi scritti attraverso ricerche approfondite su testi originali), es. testo di Bloch sui re
taumaturghi. Il carattere scientifico e critico è dato dal fatto che l’autore deve tener conto di tutto quello
che altri hanno scritto in merito. Per fare monografie occorre andare negli archivi.
Altro genere = Articoli scientifici pubblicati su riviste scientifiche: sono il risultato di una ricerca, ma in
forma ridotta rispetto alle monografie.
Un altro genere è quello dei libri divulgativi: sono piacevoli da leggere, non si curano i misurarsi con la
ricerca scientifica (puntano sull’aneddoto).
Es. storia romanzata e romanzo storico = es “I Promessi Sposi”. Non si parla di personaggi reali, ma c’è una
visione della politica e della cultura di un certo periodo storico.
Romanzi pseudostorici: “Il codice da Vinci”. Qui invece si inventa.
04/10/17 (lezione 9)
SAN FRANCESCO E GLI ORDINI MENDICANTI (P. 279), breve accenno
Innocenzo III: interlocutore di Francesco che ne riconosce l’ordine mendicante.
In tutte le città nel 1200 si diffonde la predicazione di Francescani e Domenicani. Questi gruppi non
fondano monasteri, ma conventi (di frati) nelle città. => conseguenze urbanistiche nelle città medievali.
Il convento è un referente dei comuni. Molto spesso quando devono assegnare gli scrigni con beni affidati
dai cittadini, i comuni li danno ai francescani, perché sono considerati privi di desideri materiali.
Le Goff scrisse un testo su San Francesco e San Luigi (il re santo), perché riteneva che studiando le vite di
questi individui si capisse il 1200.
LE CARATTERISTICHE DELLO STANZIAMENTO DEI FRANCHI (paragrafo 2.7)
Verso la fine del 400 c’erano due scenari possibili, cioè due popoli che primeggiavano tra i regni romano-
barbarici: i Goti (figura di Teodorico, prestigiosa dal punto i vista militare) che erano stanziati in Italia =>
possibilità di un impero goto (che poi non si realizzerà, vd conflitti con componente romana) vs egemonia
del mondo franco (figura di Clodoveo).
Clodoveo: 486, conquista del regno di Siagrio (siamo nella zona di Parigi). Estensione del regno dei Franchi:
Gallia, la regione renana, i territori dei Turingi verso Nord, il medio corso del Reno, regno dei Burgundi. Più
tardi i Franchi conquisteranno anche la Provenza.
I Franchi hanno come punto di forza la facilità di integrarsi con le elites gallo-romane, grazie alla precoce
conversione di Clodoveo => alcuni Franchi scolarizzati e convertiti possono diventare sacerdoti e poi
vescovi. I Franchi non passano per l’Arianesimo, si convertono direttamente dal politeismo al Cristianesimo.
Presto gli antichi guerrieri franchi diventano proprietari fondiari e si circondano di un comitato armato +
iniziano a fare donazioni per l’edificazione di nuove chiese (come facevano già le famiglie aristocratiche
romane e latine).
Gregorio di Tour = vescovo di elevata cultura che scrisse “Historia Francorum”; in questo testo presenta
Clodoveo come difensore della fede e viene paragonato alla figura di Costantino => es. di integrazione.
Breve precisazione sulle condizioni attuali dell’ex-impero romano: i vescovi fanno tutto quello che con i
romani era fatto dallo Stato. I vescovi sono portatori in Occidente di una cultura statuale ereditata
dall’impero romano e successivamente recuperato dai giuristi alla corte di Bisanzio con Giustiniano. => I
barbari, provenienti da un’organizzazione in clan, acquisiscono la cultura statuale proprio tramite la Chiesa.
Cultura statuale = idea di uno stato sopra la società. Nel diritto romano si dice che ogni potere deriva da
una delega del popolo romano ai re (idea per cui la repubblica non è stata tradita). L’idealità statuale del
mondo romano deve comunque fare i conti con la cultura dei Franchi: il soggetto principale del diritto
romano è l’imperatore e c’è l’idea di un regno unico, invece quando Clodoveo muore il regno viene diviso
fra i figli. Regioni principali del regno franco: Neustria (territorio in cui c’era Siadrio, zona di Parigi, una delle
ultime conquiste), Austrasia (fra Lamosa e il Reno), Aquitania, Borgogna (antico regno dei Borgundi, fra
Rodano e la Saona). Ad ogni spartizione territoriale dei successivi re si seguirà lo stesso criterio.
Questo sistema di successione determina crisi: ci sono più re di cui alcuni più potenti; intervengono una
serie di regine merovinge. In questo periodo di crisi sono limitate le espansioni.
Quando arriveremo alla dinastia dei Carolingi vedremo che l’Aquitania e il regno italico diventeranno regni
autonomi. La costa francese (Settimania) rimarrà visigota ancora a lungo.
A nord del regno franco c’è la Frisia che sarà oggetto di conquista di Carlo Magno (come la Sassonia).
Saranno conquiste che andranno di pari passo con l’evangelizzazione (episodi di conversione forzata).
Alla morte di Clodoveo: Teodorico ottenne la Neustria, Childeberto l’Austrasia, Clodomiro ottenne il regno
d’Orleans e Clotario il regno di Soissons . Ci sono delle lotte civili.
A inizio 600 emergono Clotario e Dagoberto = due re capaci di riunificare il regno; resta comunque un regno
multipolare = ci sono molte realtà satelliti che sono estranei all’Austrasia e Neustria che sono i poli centrali.
Nel 650 nuove crisi dinastiche. I protagonisti non sono più i sovrani o gli aspiranti sovrani, ma dei funzionari
nominati dai re in Neustria e Austrasia (nelle residenze reali, cioè nei palazzi, dove si tenevano anche le
assemblee; vd il fatto che i re medievali sono itineranti e i palazzi quindi sono molti).
I funzionari sono i maestri di palazzo/maggiordomi (con fx di governo). Emergono perché sono membri di
un’aristocrazia molto ricca e potente (non solo incarico funzionariale) => hanno terre, clientele militari,
sono vescovi e prelati.
Ad emergere in particolare è la dinastia di maestria di palazzo dei Pipinidi (quelli che operavano nel palazzo
dell’Austrasia). Vd. p. 126
Il maggiore dei Pipinidi è Pipino II di Heristal che dal 687 al 714 è il personaggio più potente in Austrasia,
Neustria e Borgogna. I Pipinidi sono più potenti dei re merovingi (che comunque per il momento non
vengono deposti).
PARENTESI SU UNA VICENDA CHE SUGGERISCE IL CROLLO DEL POTERE DEI MEROVINGI
La regina Brunilde, moglie del re di Austrasia, figlia di un re visigoto. Gli scrittori del tempo dicono che fosse
una donna di grande fascino. Siamo alla fine del 500. Lui verrà ucciso dopo aver invaso il regno del fratello
Chilperico. Brunilde viene fatta prigioniera e accetta di sposare il figlio di Chilperico (il cognato), ma il
matrimonio deve restare segreto. Chilperico era vedovo (aveva ucciso la moglie che era sorella di Brunilde).
Quando apprende del matrimonio fra il figlio e Brunilde Chilperico la costringe a divorziare e tornare in
Austrasia. Tutto questo preoccupa gli aristocratici che vogliono difendere la tranquillità.
Il figlio che Brunilde ha avuto da questo matrimonio potrebbe ereditare tutti e due i regni. Diventerà re del
regno di Burgundia. Brunilde ha vari nemici che sono gli aristocratici del regno: lei li uccide tutti.
Il figlio muore e lei diventa regina di Austrasia e Neustria, ma ha nemici. Viene cacciata e va in Burgundia
dove inizia a fare una serie di congiure volte a piazzare i suoi fedeli nelle maggiori cariche ecclesiastiche e
dell’esercito. Uno di questi suoi fedeli è Gregorio di Tour.
612: il nipote di Brunilde Teodorico viene da lei sollecitato a combattere contro il fratello Teodeberto, ma
muore di dissenteria. Brunilde ha un altro candidato da promuovere Sigilberto II => diventa re di Burgundia-
Austrasia. A questo punto i nobili imprigionano Brunilde e la consegnano al re Clotario. Sigilberto II
(protetto di Brunilde) viene fatto uccidere. Brunilde viene sottoposta alla berlina (umiliante tortura) con
l’accusa di aver ucciso 10 re.
I PIPINIDI (dal 650 al 750)
Le crisi dinastiche ri