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Il Maestro e la Margherita

Bulgakov e il romanzo: questo romanzo nasce perché l'autore vuole criticare:

  • il sistema politico/regime che sopprime le emozioni e le fughe irrazionali, obbligando il popolo ad adottare un punto di vista univoco che, se contradetto, si veniva considerati folli.
  • la società moscovita piena di:
    • stereotipi
    • paura del diverso
    • paura dello straniero
    • povertà del popolo
    • mercati di merce pregiata di libero accesso solo per gli stranieri e alla valuta estera
  • il conformismo ateo
  • la superficialità
  • il materialismo

Il romanzo è impostato su tre filoni proprio per attuare la critica dell'autore, andando a sovvertire gli elementi sopracitati.

Certo la scelta di inserire la storia di Ponzio Pilato è alquanto folle, perché scrivere un romanzo su quel soggetto in tempi sovietici non è conveniente, dal momento che la società è laica e materialista. Ecco il motivo.

Per il quale il romanzo sarà ostacolato dalla critica e dalla censura e finirà per essere bruciato. Qui compare il tema del rogo dei libri. Tra i roghi storici più tristi e famosi si ricorda quello nella Babelplatz a Berlino nel 1933, condotto da motivi ideologici e fanatici. Bulgakov, spinto anch'egli da cause censoriali, anticipa di tre anni il triste rogo tedesco, facendo così ardere la sua composizione.

Storia compositiva: la stesura complessiva durò circa 12 anni, in cui la struttura e la trama si sono evoluti progressivamente. La data di inizio dei lavori, riportata in diversi manoscritti da Bulgakov, sembra attestarsi a cavallo tra il 1928 e il 1929.

1° redazione:
titolo: "Il consulente con le zoccole" e "il mago nero"
trama: la storia di Volant.

La prima redazione fu distrutta da Bulgakov il 18 marzo 1930, perché in quel periodo l'autore stava vivendo una vita complicata a causa del fatto che quasi tutte le

Sue opere stavano venendo censurate. Inoltre, lui non poté neanche trasferirsi all'estero, nonostante i vari tentativi fatti in richiesta al Parlamento. I lavori ricominciano nel 1931.

2° redazione: trama: comincia ad apparire il personaggio di Margherita che, secondo molte fonti, dovrebbe essere ispirata alla terza moglie Elena Šilovskaja. Il Maestro però, non è ancora distinto come tale.

Il testo completo del romanzo fu battuto a macchina per la prima volta nel maggio-guigno 1938, ma l'autore continuò ad apportare correzioni quasi fino alla sua morte, infatti nel 1939 si apportarono modifiche importanti agli ultimi capitoli del romanzo e fu aggiunto l'epilogo. Bulgakov stava lavorando all'ottava redazione quando morì nel 1940.

Il romanzo fu ultimato e pubblicato postumo, grazie alla moglie dell'autore. Quindi, la prima edizione appare nel 1966, ma in una versione ridotta per la censura che comportò una riduzione e

Modifica notevole del testo originario, andando a distorcere il significato originario del romanzo. Questa prima edizione fu pubblicata per la prima volta in lingua russa, anche se non in Unione Sovietica, bensì in Europa. In patria apparve solo nel 1973.

Per quanto riguarda l'Italia, questo romanzo approdò nel nostro territorio grazie all'interessamento da parte di Eugenio Montale.

Analisi:

  • Genere: fantastico, horror, commedia nera + satira politico-sociale
  • Formazione
  • Tono umoristico
  • Struttura "romanzo nel romanzo"

3 filoni che si uniranno alla conclusione del romanzo:

  • L'amore tra il Maestro e Margherita
  • L'arrivo del diavolo a Mosca
  • Ponzio Pilato

Uniti da degli elementi:

  • La luna:
    • Prima parte: immagine non rassicurante, inquieta (nell'immaginario esoterico e mistico la luna accompagna rituali, danze delle streghe e sabba), malvagia.
    • Seconda parte: immagine serena, poetica, sublime e donnipresente (come se fosse un elemento fisso)
che accompagna le azioni dei personaggi) e che adorna lo scenario magico e sovrannaturale in cui si svolgono le azioni, creando così un'atmosfera incantata. Inoltre, la sua luce sbiadita, rarefatta, onirica e romantica accompagna l'aspetto irrazionale e irreale del sogno.
  • la follia / pazzia
  • l'alterità
  • la testa: simbolo del peccato
  • il fuoco // la stufa - metonimia del fuoco + redazione di Bulgakov = metafora.
  • simbolo della censura e dei libri che bruciano
  • simbolo della liberazione / purificazione

Struttura circolare

Tempo:

  • 1930 (ma con caratteristiche del 1920) - mese di Pasqua
  • 0 (appena dopo la cattura di Gesù e la sua successiva crocifissione) - mese di Pasqua

Spazio:

  • Mosca:
  • appartamento n° 50: luogo della magia
  • Griboedov:
  • Gerusalemme: luoghi del potere
  • Torre Antonia

Personaggi:

  • molte personaggi perfettamente dipinti dall'autore:
  • la banda del diavolo:
  • Azazello: il maestro di

cappella• un piccoletto largo di spalle con una bombetta in testa e una zanna, dall'aspetto ripugnante.

Ella: la rossa.

Behemoth: il gatto• creatura demoniaca dedita alla lussuria, all'ingordigia, all'edonismo e abile nel mischiare verità e menzogna.

Karov'ev: il fagotto.

Wolland: il diavolo• non è una figura malefica/malvagia -antagonista- (come sostiene la tradizione cristiana) è una figura che agisce per il bene -aiutante- (caratteristiche attribuite dalla tradizione a Gesù)= sovverte le caratteristiche del personaggio è un diavolo buono -portatore di tratti di giustizia/salvifici-: - offre patti ai personaggi per aiutarli (anche se il suo aiuto va meritato) - smaschera la corruzione - evidenzia la meschinità moscovita + è un diavolo profano -esente dai tratti religiosi-

i personaggi russi:

- Berlioz- Ivan Nikolaevic: giovane scrittore e poeta che viene rinchiuso nel manicomio perché crede di

Aver visto il diavolo. Alla fine del romanzo diventa l'aiutante del diavolo.

I membri del Massolit:

  • Rappresentano l'élite, ma solo all'apparenza sono grandi letterati, perché in realtà compongono versi vuoti e sono solo degli approfittatori. Unica eccezione: Rjuchin che sembra accorgersi dell'apparenza in cui vivono gli altri membri. Infatti, si allontanerà da essi, scomparendo dal romanzo. Ciò può significare che ha trovato il paradiso e si è liberato dell'infermo di Mosca.

Personaggi:

  • Arčibal'd Arčcibal'dovič
  • Arkadij Semplejarov: direttore acustico del teatro.
  • Stepa Lichodeev: direttore artistico del teatro.
  • Rimskij: direttore finanziario teatro.
  • Varenucha: segretario del teatro.
  • Prof. Stravinskij: direttore del sanatorio.
  • Margherita:
    • Determinata, bella, giovane.
    • Donna fortunata perché sposata ad uno ricco.
    • Le manca l'amore e soprattutto il Maestro di
cui è follemente innamorata e con cui ha avuto una relazione segreta.
  • non rimane destabilizzata da Wolland, forse perché è assetata di vendetta.
  • Il Maestro
  • i personaggi di Gerusalemme
    • Ponzio Pilato: procuratore della Guinea
    • Jeshua Ha Nozri
  • folle, vagabondo, furfante perché non tradizionale - esente dai tratti religiosi classici -, sovverte le caratteristiche del personaggio classico che fa discorsi di fede / cristianesimo.
  • Levi Matteo
  • Marco l'ammazzatopi
  • Guida
  • Nisan

narratologia: voce: struttura polifonica originale (più voci che agiscono in maniera simultanea nella storia) come risultato dell'amalgamazione tra le due storie.

narratore:

  • dominante {soprattutto nella seconda parte del romanzo dove ci sono la risoluzione delle vicende dei personaggi presentati nella prima parte}: extradiegetico/eterodiegetico/palese situazione autoriale
  • in alcuni casi: intradiegetico situazione figurale con punto di vista
ristretto8tempo: analessi prolessi pancronia / transcronia (quegli eventi simultanei ad altri) poetiche realismo:
  • "byt": descrizione degli ambienti circostanti in modo realistico + satira all'istituzione sovietica: letteraria teatrale alle sigle Mussolini
fantastica/magica:
  • straniamento fantastico: descrizione teatrale scorci cinematografici, come se ci fosse la camera a eye
tematiche l'oppressione della Russia staliniana il problema degli alloggi: a causa del dramma delle purghe staliniane in quegli anni le persone venivano espropriate delle loro case. I ricchi tendevano ad accaparrarsi più appartamenti possibili a discapito degli altri, costretti a coabitare. la satira e la critica implicita alla società moscovita - in particolare all'élite letteraria dell'epoca - per la loro: superficialità/falsità, meschinità, materialismo (adulterio, la brama di denaro, la corruzione, la menzogna e i vizi), le qualiverranno mascherate per mostrare la vera realtà delle cose all'interno della società. - conformismo ateo: l'autore vuole sovvertirlo attraverso l'associazione ad una figura alla quale normalmente si attribuiscono elementi malefici e demoniaci, tratti positivi e giusti. L'autore oppone il conformismo ateo e il materialismo con l'irrazionale. Così facendo la popolazione reagisce agli eventi irrazionali creando risposte razionali, seppur ricadenti nell'assurdo, andando a ribadire così la loro visione conformista e razionale. Con ciò si scatena uno scetticismo rivolto all'epoca staliniana, implicante - ateismo - paura nei.confronti dello straniero e del diverso- lo scandalo la censura come conseguenza alle caratteristiche della società moscovita che porta al rogo- simbolo del dramma storico della censura e la critica alla burocrazia statale che impedisce la libertà d'espressione. simbolo di una valenza ristoratrice, perché è l'emblema della fede letteraria che non viene mai abbandonata.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
19 pagine
7 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher _byce27_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letterature comparate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Sini Stefania.