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Strawberry Hill: la dimora gotica di Horace Walpole

Horace Walpole, Strawberry Hill, verrà riconosciuto nell'opera di quest'ultimo "Anecdotes of Painting". Strawberry Hill è la dimora acquistata dallo scrittore gotico Horace Walpole nel 1747, e che egli a partire dagli anni '50 iniziò a modificare secondo uno stile interamente gotico. Come egli stesso afferma "Strawberry Hill non può che essere la dimora adatta allo scrittore di The Castle of Otranto". La residenza esiste tutt'ora, e, nonostante nel corso dei secoli abbia subito una serie di cambiamenti tanto da esser oggi un seminario cattolico, i numerosi documenti rilasciati sia da Walpole che dai visitatori di Strawberry Hill permettono di delineare un quadro piuttosto fedele di come era allora, formata da grandi scaloni in marmo, statue di santi e numerosi altri elementi riconducibili allo stile rococò. Alla costruzione di questa dimora collaborò ampiamente Richard Bentley, e oggi va riconosciuto a Walpole.

l'aver garantito unalegittimazione del gotico a livello sociale e "aristocratico". The Castel of Otranto, inparticolare, rappresenta il perfetto concretizzarsi della stretta relazione che sorge inquesto periodo tra architettura e mondo letterario, e soprattutto lo spazio in cui ilromanzo prende vita, testimonia una traduzione letteraria del gusto architettonico. Sulrapporto architettura-letteratura intervengono numerosi critici, tra cui Clark stesso,che nella sua opera dedica un capitolo, "Influenze Letterarie", sulla questione,sostenendo che Spenser e Milton sono gli iniziatori del goticismo, il primo in particolareperchè anticipa quelli scenari di decadenza "raffigurata in termini drammatici", ripresipoi dai poeti successivi. Inoltre, nella prefazione all'edizione di Shakespeare (1725),Pope paragona le sue opere a un monumento dell'architettura gotica. Le diversemodalità artistiche (pittura, architettura eletteratura gotica è l'atmosfera di mistero e desolazione che evocano. Questo genere letterario si sviluppa principalmente nel XVIII secolo, ma le sue radici possono essere rintracciate in opere precedenti, come ad esempio "Il castello di Otranto" di Horace Walpole. La letteratura gotica si caratterizza per l'uso di elementi sovrannaturali, come fantasmi, vampiri e creature mostruose, che creano un senso di terrore e suspense. Inoltre, è spesso ambientata in luoghi oscuri e inquietanti, come castelli abbandonati, cimiteri e cripte. Un altro elemento distintivo della letteratura gotica è la presenza di personaggi tormentati e solitari, spesso vittime di una maledizione o di un destino tragico. Questi personaggi sono spesso in conflitto con le convenzioni sociali e lottano con i loro demoni interiori. La letteratura gotica ha avuto un grande impatto sulla cultura e sull'immaginario collettivo, influenzando non solo la letteratura successiva, ma anche il cinema, la musica e l'arte in generale. Opere come "Frankenstein" di Mary Shelley e "Dracula" di Bram Stoker sono diventate dei veri e propri classici del genere. In conclusione, la letteratura gotica rappresenta un importante momento di transizione nella storia della letteratura, in cui si mescolano elementi tradizionali e innovativi, creando un genere unico e affascinante.gotico è la dimensione del passato: parlano di un'età trascorsa, ormai passata ma che continua a lasciare le proprie tracce nel presente e che si carica di fascino e allo stesso tempo terrore, accentuato anche dalla paura e l'ansia provate nei confronti delle colpe passate, delle possibili espiazioni e punizioni che costellano l'immagine del passato. I miti della colpevolezza sono però associati a immagini naturali, delle montagne e foreste, richiamando l'immaginario degli artisti settecenteschi orientati decisamente verso il sublime. Al fascino per le rovine si affianca quello per i cimiteri di campagna, luoghi di morte e mistero celebrati nella celeberrima opera di Gray "Elegy in a Country Churchyard", che mette in luce le suggestive emozioni che nascono dall'inespugnabile mistero che ruota attorno il destino dei morti. L'attrazione per il gusto gotico segue un duplice sviluppo: da una parte la tendenza"antiquaria" dei viaggiatori, che ammirano ed apprezzano gli edifici gotici; dall'altra il fascino esercitato dall'ignoto e dal mistero, che spaventa e allo stesso tempo attrae, e che trova campo fertile soprattutto nella letteratura gotica. La ricerca che il gotico fa nella storia passata non punta tanto alla riscoperta di determinate realtà storiche, ma di suggestioni, emozioni riflettenti la propria tensione sentimentale. La scenografia che fa da sfondo a questa ricerca è il giardino, che concilia cultura e natura, e, con personaggi come Kent, Capability Brown ecc., diventa il luogo centrale della speculazione filosofica intellettuale e di una rivoluzione estetica. Il critico Lovejoy sottolinea come l'affermazione del giardino derivi da una nuova visione di natura, che permette di intendere il rapporto dell'uomo con l'ambiente circostante, rintracciando proprio nei giardini e nella loro strategia compositiva codici più complessi enascosti di relazioni uomo-ambiente. Anche e soprattutto nel contesto letterario il giardino diventa lo sfondo ideale e prediletto, assumendo una connotazione romanzesca secondo cui va osservato ed esplorato "passo per passo" come una serie di scene da leggere in un libro. Addison di fatti sostiene che vi sono tanti generi di giardino quanto ne esistono in poesia, e che il paesaggista si rifaccia molto spesso alle sue letture nella rielaborazione o modifica di questi spazi naturali, che allo stesso modo del romanzo, puntano a ricreare dimensioni lontane dalla realtà, dominate dall'immaginazione (Dissertations Moral and Critical, Beattie). E dunque i giardini si sottraggono a leggi schematiche e ordinarie, e diventano liberi, vari, degli spazi incontrollati dall'uomo stesso in cui la natura selvaggia e libera ha la meglio, preservandola anche dalla contaminazione e distruzione dell'avanzante fenomeno industriale. Non a caso il giardino, in relazione con lo

Spazio artificiale della dimora, sintetizza quel binomio razionale-irrazionale che pervade tutto il secolo: la delimitazione razionale della casa si contrappone alla vegetazione irrazionale, e viene completamente travolta e soggiogata da questa. L'ideale giardino precisato da Horace Walpole in "On Modern Gardening" prevede un paesaggio filtrato attraverso la pittura, in cui selvaggio e artificioso convivono. La pittura a cui ci si ispira maggiormente è quella di Salvator Rosa, Lorrain e Poussin. Salvator Rosa in particolare diventa la fonte d'ispirazione maggiore per quel tipo di paesaggio "pittoresco", che implica elementi reali, documentati e dal valore storico riconosciuto. La molla che muove la tendenza pittoresca è l'elemento irrazionale, tanto che Addison nella sua opera "Pleasures of Imagination" (1712) non solo segna l'inizio del pittoresco come una vera e propria forma d'arte, ma mette in luce i piaceri.

Dell'immaginazione e dell'importanza che la vista ha in questo contesto artistico. Una qualità basilare del pittoresco è quella di trattare elementi e aspetti insoliti in forme seducenti, con delicatezza, richiamando quasi paesaggi onirici. I soggetti artistici prediletti sono le abbazie, le torri in rovina, i castelli ecc., elementi consacrati nel tempo, e che indirizzano ogni emozione verso il sublime, grazie anche alla natura irrazionale che li s'accompagna, e i suoi aspetti più tenebrosi. Gli artisti rifiutano ciò che può essere quotidiano e illuminato dal giorno, mostrando un maggior interesse per il regno dell'oscuro e del tenebroso, che muovono l'impulso di esplorare l'inconscio, a sondarne la profondità, attratti dalla dimensione onirica del sogno. Da questo Burke, nella sua opera "Philosophical Enquiry", deriva la sua ricerca di leggi estetiche a partire dai sentimenti dell'uomo. Il sublime è un'emozione,

nata dal tenebroso e dall'orrore, ma filtrata attraverso l'intelletto e l'immaginazione. Senso di terrore, paura, stupore per la natura, fascino davanti le antiche rovine, alienazione dal presente, in completa rottura con gli ideali illuministici: Burke ritiene, dunque, che la poesia sia il mezzo perfetto per l'espressione di sentimenti sublimi perché lontana dall'obiettività scientifica e tendente all'oscurità e all'indefinito. Tuttavia, in stretta relazione con il contesto socioculturale del tempo, sia il pittoresco che il giardino vengono intaccati da alcune spinte devianti che li orientano verso alcune drastiche trasformazioni. L'arte "raffinatissima", come la intendeva Addison, del giardino subisce una lenta degenerazione verso la banalità e il sentimentalismo, perdendo le sue potenzialità di orrore e fascino, come testimoniano le decine di libri pubblicati in quel periodo, tutti indirizzati verso

Una “rivelazione” dei segreti del giardino. In epoca vittoriana questo graduale cambiamento porterà all’affermarsi di un prodotto esotico, quale quello del Botanical Garden. Anche la forma d’arte pittoresca non resta esclusa da tali trasformazioni, e anzi, mostra tendenze degenerative in quello che viene chiamato “cottage art”, il cui protagonista è il contadino, l’uomo povero, posto in contrasto lo sfondo emotivo del paesaggio pittoresco in una versione “borghese” del mondo pastorale. Secondo le parole di Sypher, la cottage art è un oppio per la classe media borghese, che mostrava un forte desiderio di opere buone, e di partecipare alla vita dei poveri, i quali però, rimangono imprigionati in una visione pittoresca. In questo periodo di grandi cambiamenti e novità culturali il rapporto tra letteratura e arti visive si fa sempre più intrinseco e saldo, come testimonia lo stesso Horace Walpole nella sua

opera più importante "The Castle of Otranto", che lascia intendere come questa stretta correlazione parta da un piano prettamente spaziale. Di fatti, pur implicando linguaggi diversi, arte e scrittura condividono gli stessi paradigmi spaziali: il quadro diventa il modello chiave di un intero ordine culturale, mentre nel romanzo gotico in particolare, emergono luoghi figurativi privilegiati come i castelli o le abbazie monastiche. Non a caso il gothic revival ha proprio inizio da un fenomeno architettonico, che stabilisce un nuovo rapporto tra il mondo e la dimensione che lo circonda: l'architettura trasporta i principi artistici direttamente nella vita umana, diventa la scena dei processi vitali dell'uomo, come testimonia Strawberry Hill. Quest'ultima è ritenuta da Walpole, nella sua preface a "Description of Strawberry Hill", come la dimora più adatta a uno scrittore come lui, autore di The Castle of Otranto, la cui scrittura.

scaturisce da un motivo onirico che tuttavia non rappresenta l'incipit della narrazione, al principio della quale il lettore è subito catapultato davanti al drammatico

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Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/10 Letteratura inglese

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