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Frankenstein; or, The Modern Prometheus (1818)
During a rainy summer night in 1816, spent in the mountains near Geneva at Lord Byron's summer villa, Mary's husband Percy Bysshe Shelley, Lord Byron, and the physician Polidori (who would later give birth to The Vampyre) were present. As the author herself explains in the introduction to the 1831 edition (the book, for the first time, had appeared anonymously with a Preface by P.B. Shelley), in this small literary circle they discussed philosophy and nature, the origin and meaning of life, the myth of Prometheus, and the achievements of modern science.
During a rainy day in that summer of 1816, at Lord Byron's estate, he issued a literary challenge to pass the time: one day to create a story of terror. During the night, Frankenstein came to life in Mary Shelley's mind and on the written pages.
romanzo analizza a fondo la tematica della responsabilità morale e come questa sia connessa con la "scienza". Frankenstein è anche una fantasiosa dissertazione sui principi della libertà e dei diritti umani tanto cari ai genitori della scrittrice. Frankenstein è costruito sotto forma di romanzo (gotico) epistolare per dare un apporto di veridicità all'opera. Queste lettere sono scritte dal capitano di una nave, Robert Walton, il quale conobbe Victor Frankenstein. Quest'ultimo era uno scienziato che aveva sofferto delle gravi perdite, dei lutti, a causa della scarlattina. A causa di questo grande dolore fece della sua vita una missione: realizzare il sogno di creare la vita da materia inanimata (i cadaveri) attraverso un assemblaggio di parti. Durante i suoi esperimenti riuscì a creare "il Mostro" o "la Creatura". È importante sottolineare come appunto la creatura del dr Frankenstein non abbia un nome, pervoler sottolineare la mancanza di identità, la volontà quindi di volerla privare di un nome per riconoscerla e conferirle il diritto all'esistenza poiché la sua stessa creazione non è accettata dalla società. Il Mostro di Frankenstein è caratterizzata da tratti imponenti e brutti, ma è dotata di un cuore buono. Questa creatura deve fare i conti con la società (e con l'umanità) incontrando durante il suo percorso soltanto rifiuto, pregiudizio, violenza e un trattamento assolutamente ingiusto. A poco a poco, la Creatura perde la sua caratteristica di bontà e inizia ad essere sempre di più ciò che gli altri si aspettano che lui sia: una creatura malvagia. Si installa in lui anche un desiderio forte di vendetta nei confronti del suo creatore che l'aveva sottoposto a questa "tortura sociale", ma che gli aveva promesso anche di dar vita ad una creatura femminile per dargli una compagnia (cosache Frankenstein non completerà, poiché si rese conto di quanto difficile e cruda fosse la vita per la sua creazione a causa della società che invece avrebbe preferito darle la morte). La Creatura uccide così il dottore, sebbene poi piangerà per quella morte che egli stesso ha causato, tanto da desiderare egli stesso la sua morte e incolpando per tutto questo dolore e sofferenza la cattiveria della società intera. La tematica chiave dell'intero romanzo è una: la responsabilità, intesa in due aspetti diversi: 1) la responsabilità dell'intellettuale e dello scienziato e soprattutto della scienza. Proprio per questo motivo il sottotitolo dell'opera è "Il Prometeo Moderno". Frankenstein alla fine morirà per mano della sua Creatura poiché non solo ha sfidato le leggi divine, del dono della vita e della morte, ma perché non ha nemmeno pensato alle conseguenze che avrebbe avuto.Per la sua Creatura il vivere da solo e cacciato dalla Mary Wollstonecraft (1759-1797), pioniera del femminismo inglese, ridicolizzò i codici di comportamento aristocratici in A Vindication of the Rights of Men (I diritti degli uomini, 1790) e, successivamente, adattò le teorie della Rivoluzione francese alla difficile condizione femminile settecentesca in A Vindication of the Rights of Women (I diritti delle donne, 1792), suggerendo come il nuovo ordine sociale imposto in Francia potesse essere adattato a una ridefinizione dei rapporti di classe e di genere.
Opera dalla quale in seguito nascerà Dracula di Bram Stoker e tutta la letteratura e la mitologia concernente questa figura.
Cosa che, invece (come si è visto), è fondamentale nel romanzo moderno. I nomi creano identità, dignità e completezza ai personaggi.
Prometeo, nella mitologia classica, è un uomo che decise di rubare il fuoco sacro agli dei, macchiandosi così
delpeccato di "hybris" (ossia la presunzione dell'essere umano che crede di essere in grado di sfidare gli dei e la natura e ilimiti del suo essere umano per andare oltre) e che per questo motivo venne punito dagli dei ad una condanna eterna:un'aquila che gli mangiava continuamente il fegato. Il fegato è un organo che si rigenera da solo e per questo motivo lacondanna è eterna.società.2) la responsabilità della società. Quando la Creatura di Frankenstein alla fine del romanzo incolpa la societàper quello che è diventato ci troviamo davanti un tema particolare: la società a cui si fa riferimento è quelladi Mary Shelley, quella vittoriana, una società legata all'apparenza, alle buone maniere, ad un codice moraleestremamente rigido, ad una società patriarcale della middle class, una società in cui tutto doveva esserecanonico, convenzionale (e tutto ciò che nonrientrava all'interno di questa cornice era considerato comemale). È una società che fondamentalmente non è pronta e ricevere qualcuno di diverso da sé. Tematica chereta attuale ancora oggi. La Creatura alla fine del romanzo, però, diventerà cattiva esattamente come quellasocietà e quegli esseri umani l'avevano sempre pensata: alla fine la società non si trova altro nelle propriemani se non qualcosa che egli stessi avevano voluto e che avevano denunciato, tanto da renderla reale. Ilpregiudizio diventa quindi reale per la Creatura. Al contrario di quanto accadeva negli "umori" shakespeariani(come si è visto nel capitolo dedicato) in cui un disequilibrio interno generava qualcosa all'interno dell'uomo,qui la prospettiva è inversa: il disequilibrio esterno (del mondo e della società contemporanea) crea undisequilibrio interno nella Creatura facendola diventare così
cattiva e generando sofferenza. La società, dunque, nel pensare male, crea il male. - BRAM STOKER
Un altro romanzo di impianto gotico è Dracula (1897) di Bram Stoker. La struttura di Dracula è molto complessa. Si comincia con un journal, un diario di viaggio privo però di una componente intimista; è un diario redatto da chi tiene in conto il fatto che altri lo leggeranno. Seguono lettere personali di Mina e Lucy ma anche estratti di giornali che raccontano fatti oggettivi cui si riconosce uno statuto di verità in una trama forgiata dai punti di vista singoli dei personaggi. Jonathan è un giovane avvocato ed è la figura attraverso la quale Stoker ci introduce subito nel mondo giuridico-amministrativo (in seguito entreremo in quello medico-scientifico). Jonathan si mette in viaggio per andare verso Oriente e nell'immaginario del tempo andare verso Oriente è come andare verso scoperte, verso la fonte di conoscenze segrete.
In Dracula personaggio convergono molti miti. In particolare una serie di connotazioni negative legate all'antisemitismo. Ovunque gli ebrei si inserissero erano ostacolati e ghettizzati provocando una situazione di esclusione o di autoesclusione. Agli ebrei, però, è sempre connessa anche una certa abilità finanziaria, un potere economico non visto di buon grado dagli antisemiti. Dracula sicuramente veicola una forte componente antisemita, immediatamente riconoscibile nella caratterizzazione del vampiro, disegnato con le fattezze fisiche convenzionali del tipo dell'ebreo (pallore e naso aquilino, volto da rapace) e dotato di una enorme disponibilità economica. Allo stesso tempo, Dracula incarna anche il pericolo del capitalismo che dissangua i lavoratori proletari, metafora che Marx (peraltro ebreo che vive a Londra) sviluppa nel suo Il capitale. Dissanguare è una metafora pure economica e le vittime di Dracula possono essere lette come
La proiezione di un proletariato succube. Sul capitalismo di Dracula bisogna aggiungere una postilla relativa al modo in cui egli si comporta con gli zingari al suo servizio, che costituiscono un altro elemento che rafforza l'ipotesi della metafora dello sfruttamento e del parassitismo del capitalista, ma che altresì chiarisce certe dinamiche intrinseche alla dialettica servo-padrone (Dracula ha bisogno dei suoi servi più di quanto loro non ne abbiano di lui). La dimensione economica e interclassista però non si esaurisce qui, perché Dracula è anche un aristocratico e le sue vittime sono borghesi. Una lettura di Dracula assai frequentata è quella che lo vede rappresentante dell'aristocrazia che sta per morire. Il gotico aveva sempre stigmatizzato l'aristocratico che invece di continuare a essere una guida per la società decade e si volge al male, si pone quale modello negativo anche nel comportamento. La rivoluzione francese
aveva reso manifesto il disfacimento dell'aristocrazia, dei suoi valori e del modello di società da essa plasmato. Dracula rappresenta gli ultimi sussulti di un tipo di aristocrazia che pensa di (ri)conquistare un suo ruolo attraverso il denaro, trovando negli intellettuali, portatori della luce della ragione, espressione della forza della capacità industriosa, un ostacolo e un nemico. La fisicità di Dracula è multiforme. È in grado di ringiovanire, di trasformarsi in diversi tipi di animali notturni demonizzati: pipistrelli, cani ecc. Questo suo regredire nella scala natura e lo pone fuori dai confini della teoria dell'evoluzione darwiniana, lo conferma come abitante di un mondo a parte. Man mano che si avvicina ai luoghi di Dracula, Jonathan avverte il rallentamento del tempo: le attese si dilatano, si perde tempo, i treni sono in ritardo ecc. E lentamente Jonathan uscirà dallo spazio-tempo dell'occidente per entrare nella dimensione sospesa.senza tempo di Dracula. Jonathan si è documentato ma non trova la mappa del luogo di Dracula che è un luogo non-luogo. Comincia ad avere strane sensazioni quando, in albergo, percepisce qualcosa di singolare e nebuloso sul conto di Dracula. Già dalle prime pagine viene posto