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Il Gold standard
Il sistema internazionale dei pagamenti, all’inizio del ‘900 è centrato sull’oro e sulla
sterlina. Per comprendere come esso sia costituito è indispensabile guardare
all’evoluzione delle banche centrali e della moneta.
La nascita delle banche centrali è frutto di un’evoluzione progressiva; nascono come
società bancarie dedite al finanziamento del debito pubblico e in cambio, oltre all’attività
bancaria, ottengono il diritto di emettere cartamoneta.
La prima fu la Banca d’Inghilterra nel 1694 e non godeva, al tempo, di diritto di emissione
esclusivo. Il Bank Charter Act (1844) separò all’interno della banca, il dipartimento di
emissione da quello che svolgeva la normale attività bancaria. Fu vietata la creazione di
nuove banche d’emissione creando le premesse perché la Banca d’Inghilterra divenisse
l’unico istituto di emissione.
Storicamente la moneta effettiva si può dividere in:
• moneta reale il cui valore è in base al peso del metallo contenuto
• moneta fiduciaria il cui valore è superiore a quello de supporto.
Può funzionare come supporto ad una moneta reale e quindi rappresenta una
determinata quantità d’oro o di argento che può essere richiesta da chi ha emesso
la moneta; oppure come moneta unica che non può essere convertita in metallo ->
corso forzoso, che fino al 1971 è stato sempre temporaneo.
Tra il ‘700 e l’800 la rapida crescita degli scambi richiede una maggiore quantità di mezzi
di pagamento e l’offerta in oro e argento cresce molto ma non è sufficiente e così inizia a
diffondersi la cartamoneta. Era già conosciuta dal ‘600 ma diventa fondamentale solo due
secoli dopo con l’esistenza di banche più sicure e la scarsità della moneta metallica.
Anche il conto corrente e i depositi rimborsabili a vista aumentano l’offerta monetaria.
Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia tra ‘800 e ‘900 moltiplicano l’offerta monetaria
di quasi venti volte e aumenta molto l’utilizzo della moneta bancaria, questo è dovuto al
principio di riserva frazionaria dei depositi.
L’aumento della moneta bancaria accompagna una crescita economica e i metalli preziosi
rimangono comunque alla base del sistema, infatti le banconote devono essere convertite
su richiesta e eventuali deficit commerciali fra paesi devo essere saldati in oro.
Dopo le guerre napoleoniche la Gran Bretagna abolì il corso forzoso e adottò uno
standard aureo monometallico (Gold standard), venne fissato il contenuto in oro di una
sterlina e tutte le banche dovevano obbligatoriamente effettuare la conversione a richiesta.
Intanto gli altri paesi adottavano uno standard bimetallico (oro e argento); questo sistema
ha il vantaggio di consentire una massa monetaria maggiore ma richiede una certa
stabilità.
Dopo il 1970 i maggiori paesi abbandonarono il sistema bimetallico per adottare il Gold
standard, ciò fu dovuto anche alla riduzione del prezzo dell’argento per la scoperta di
nuove miniere, quindi un disallineamento tra valore monetario e di mercato.
Inoltre la diffusione della moneta bancaria consente ai sistemi monetari di funzionare con
meno metallo prezioso.
Il primo paese ad abbandonare l’argento è la Germania che sfrutta l’indennizzo in oro
pagato dalla Francia dopo la guerra franco-prussiana e quindi vende il proprio argento sul
mercato internazionale, facendo abbassare ancora di più il suo prezzo e questo spinse
anche gli altri paese ad adottare il sistema aureo.