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Il giornalismo Italiano tra Seicento e Settecento. Pag. 1
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Il giornalismo italiano, letteratura e illuminismo

L'Italia, nel panorama dell'informazione scivolò in una posizione di secondo piano in Europa. Grandi erano le arretratezze che presentava il paese; tra il Cinquecento e il Seicento si fece sentire la divisione politica in piccoli Stati, molti dei quali sottoposti al controllo straniero e ciò non favoriva naturalmente un terreno su cui sviluppare la stampa d'informazione. Inoltre questi Stati erano sottoposti all'assolutismo, il che vietava la circolazione di idee e di dibattiti, e in più mancava anche una borghesia capace di supportare un grande mercato editoriale come quella inglese ad esempio. Ancora, l'Italia era un paese in cui sussistevano ancora organi come l'Indice dei Libri Proibiti grazie al quale la Chiesa fino alla metà del Seicento, esercitò un forte controllo su tutto ciò che veniva stampato o scritto, e questa fu un'altra aggravante che segnò la

Debolezza della stampa italiana in questo periodo. In paesi come Francia e Inghilterra era presente una borghesia con grande spirito d'intraprendenza, volta a un'aperturamentale e a diventare parte attiva dello Stato. In Italia invece non vi erano spazi di partecipazione, gli abitanti erano più sudditi che cittadini e inoltre, vi era ancora quell'accademismo rifacente a modelli del passato molto distante dallo sviluppo moderno che si stava via via facendo strada. Tutte queste caratteristiche dimostrano come l'Italia fosse un paese molto distante da alcuni come Inghilterra e Francia, ma malgrado queste debolezze, più avanti, si ebbero importanti esperienze a livello giornalistico. Una di queste fu la nascita delle gazzette, tra le più importanti citiamo, in ordine "La Gazzetta di Firenze" (1636), seguita dalla Gazzetta di Genova (1639), e nel 1641 fu il cronologico: Gazzetta di Milano. Nel 1642 comincia le sue pubblicazioni la Gazzetta di Bologna.

ritrovarsi con una stampa libera e indipendente come avvenne in altri paesi europei. Le gazzette italiane erano infatti controllate e censurate dai governi, che ne limitavano la diffusione e il contenuto. Nonostante ciò, le gazzette svolsero un ruolo importante nella diffusione delle notizie e nella formazione dell'opinione pubblica dell'epoca.

Stampa; i giornali erano sottoposti a rigidi controllo e persisteva ancora il sistema delle licenze e la censura. Importante, oltre alla stampa di informazione, è anche quella di ambito culturale; un giornale che Giornale dei Letterati (1668, Roma), diretto da Francesco Nazari, e permetteva il dibattito di idee fu il Journal des Savants francese. Il termine "letterati" non deve però trarre in inganno; si che si ispirava al dotti, che inserivano trattava infatti non di uomini che scrivevano opere letterarie ma di uomini all'interno di questo giornale scritti riguardanti la scienza, fisica, medicina, astronomia, storia ecc. Questo giornale fu preso come modello da altre parti in Italia, come può testimoniare la nascita di Veneto de' Letterati" (1671, Venezia) e "Giornale de' Letterati di Parma e giornali come il "Giornale Modena" (fine Seicento). La stampa settecentesca vide lo sviluppo delle riviste culturali come settore principale;

a ciò è dovuto la divulgazione delle idee illuministe nella penisola. Di questi argomenti si discuteva soprattutto in luoghi come i caffè, le accademie e i salotti: il centro principale culturale italiano
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Publisher
A.A. 2011-2012
2 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher J.lee di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del giornalismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Pisano Laura.