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Geometria
La trabeazione della volta rispecchia la forma e la complessità della pianta, che prevede concavità, parti rettilinee, frutto di una riflessione geometrica: è costituita da due triangoli equilateri che si incastrano tra loro e all'interno dei quali vengono inseriti due cerchi. Quindi non è una bizzarria, ma il risultato di un lungo processo di studio geometrico, finalizzato a suggerire dinamismo. Trasverberazione (estasi) di Santa Teresa, Bernini, 1647-165, Cappella Cornaro, Chiesa di Santa Maria della Vittoria: piena maturità linguistica di Bernini: esempio del senso dinamismo introdotto da Borromini in architettura, portato alle estreme conseguenze in scultura, nella realizzazione delle vesti, che cattura e trascina l'osservatore nello spazio e nel turbinio dell'opera stessa. Le vesti della Santa sono mosse dal vento e scomposte in modo irrazionale: la Santa è avvolta da qualcosa di sconvolgente, mentre la veste.dell'Angelo sembra simulare l'effetto del panneggiobagnato (di gusto antichizzante), che aderisce al suo corpo, in seguito allospostamento d'aria. Altro elemento: la luce, che avvolge, colpisce e costruisce.
Il trionfo della Divina Provvidenza, Pietro da Cortona, Palazzo Barberini, 1633-1639: per Urbano 8° Barberini (1623-1644), porta alle estreme conseguenze ilconcetto della quadratura: progettato come un grande spazio aperto, di carattereillusionistico, finalizzato a coinvolgere lo spettatore. Struttura architettonica in fintostucco (architettura+ elementi naturalistici, con i telamoni e i tritoni, come nellaGalleria Farnese, che stanno sorreggendo una finta architettura, che suddivide incinque parti la volta: si finge che la volta non sia chiusa, ma sia illusionisticamenteaperto sul cielo, come una loggia immensa aperta sul cielo). Annulla il sistema deiquadri riportati, quindi.
Al centro, Trionfo (di Urbano 8° e della Casata dei Barberini: tuttavia, queste
scenenon sono collocate nel cielo che sta oltre, non stanno oltre la cornice, ma tendono asovrapporsi alla cornice stessa: il che significa che non sono contenute all'interno di uno spazio limitato, ma stanno entrando nel salone, per sottolineare un altro aspetto del Barocco: coinvolgere lo spettatore, che diventa un tutt'uno con l'opera stessa (perché i protagonisti entrano, illusionisticamente, nello spazio in cui si trova, respirano la sua stessa aria). L'osservazione è direttamente coinvolto, perché i protagonisti campeggiano nello spazio reale.
Ma questa Magniloquenza è finalizzata non solo a stupire, ma a celebrare il Pontificato dei Barberini: esaltazione di Papa Urbano Barberini. La pittura si fa aspetto di una celebrazione letteraria.
Il Baldacchino di San Pietro, Bernini, 1624-1633, reallizzata con una tecnica specifica della fusione a cera persa e si adatta alla critica di Milizia, per le colonne torte, ravvolte e ingarbugliate, sopra
Mucchi di piedistalli, di zoccoli e di plinti senza ragione. Le colonne tortili non vengono scelte da Bernini solo per il loro movimento a spirale, ma anche per un motivo contenutistico: già esistevano nell'antica Pergula Medievale (collocata sempre all'interno di San Pietro): quindi, rimandano all'antico, le ha scelte per sottolineare questa continuità con il passato, con la Chiesa dei primi anni del Cristianesimo (la San Pietro Medievale).
Andrea Pozzo, artista polivalente: realizza un'incisione raffigurante un altare molto particolare, caratterizzato da colonne che si incurvano e si inginocchiano, con l'obbiettivo di rendere stupefatto l'osservatore (chiunque sfogliava il suo libro Prospettiva de' pittori e degli architetti) e giustifica ciò affermando che, se le colonne sono una riproposizione delle Cariatidi e dei Telamoni, ed essendo questi una personificazione umana, allora è normale che la colonna si sieda e si inginocchi.
come in questo caso. Tentativo di giustificazione arzigogolato. Altare di Sant'Ignazio, 1693-1699 Chiesa del Gesù: prevede elementi tipici del Barocco: affastellamento degli elementi e delle colonne e la ricchezza dei materiali che DEVE stupire: il lapislazzulo, pietra blu che organizza tutto lo spazio, al ternata con il bronzo d'orato. Altro elemento Barocco qui evidente: fusione delle arti, non esiste nessuna distinzione tra le arti (si inserisce perfettamente nella struttura architettonica). La frase di Milizia si adatta perfettamente anche al cornicione e all'onda della facciata di San Carlino alle 4 fontane (1664-1667), a doppia S, dove il movimento è continuo, è un'onda dinamica che prosegue e che si alterna in parti concave e parti convesse, che si conclude con angoli acutissimi. La facciata Borrominiana arriva fino alla struttura semicircolare che ingloba la finestra che illumina la Chiesa (superiormente), prima del suo suicidio. La critica diMilizia (forme di corna) si può riferire anche al cornicione dell'Oratorio dei Filippini, 1641-1642, complesso dell'ordine religioso degli Oratoriani, accanto alla Chiesa di Santa Maria in Valicella. Di questo Oratorio, Borromini realizza lo spazio interno e la facciata, caratterizzata da un frontone inedito e innovativo, costituito dall'interazione tra forme curvilinee e forme triangolari: anche qui non bizzarria, ma attenta riflessione geometrica, che, però, agli occhi di Milizia doveva apparire come una bizzarria a forma di corna. Milizia, per criticarle in maniera dispreggiativa, le ha definiti frontoni Borrominelli o Borromineschi.
Milizia (i balaustri capivoltati, faccettati e fin sui frontoni...): si riferisce, probabilmente, all'interno della Chiesa di San Carlino o al Chiostro accanto, realizzato prima della Chiesa stessa: piccolo ambiente ottagonale, caratterizzato da estremo dinamismo, dovuto al contrasto tra le forme curvilinee delle parti.
più corte eda un particolare innovativo, i balaustri o balaustrini capovoltati (come li definisce/critica Milizia), perché li alterna, spostando il corpo grosso dei balaustrini sopra esotto, in senso alternato, a suggerire profondo dinamismo (onda dinamica) che,quindi, dalla macroarchitettura della facciata, viene trasferito nella microarchitetturainterna dei balaustrini.
Questo sistema viene rirpoposto sulla facciata della Chiesa di Santa Susanna, 1597-1603: frotnone triangolare con balaustra soprastante, posta solo per meravilgiare enon per svolgere una reale funzione (critica rivolta ad un'altra caratteristica delBarocco: inserire elementi solo perché belli, ma per niente funzionali).
Lanterna della Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza: critica di Milizia (... contro leChiese centinate senza carattere, con facciate a guisa di turbante) : la lanterna,infatti, termina con una sorta di spirale, che assomiglia ad un turbante. MA E' UNASCELTA CONTENUTISTICA
E NON SOLO ESTETICA, mossa da unamotivazione : allude ai Legami che la Sapienza, associata, aveva con la città diBabele (Torre di Babele): riferimenti concreti all'architettura antica.
ALTRE CARATTERISTICHE DEL BAROCCO
- PREFERENZA PER I LAVORI DI VASTA SCALA, GIGANTESCHI, EMAGNILOQUENTI per colpire l'osservatore: MAGNILOQUENZA DELLEFORME.
- SPETTACOLARITA' TEATRALE di vedere DI COLPO l'immaginearchitettonica, senza aspettarserlo. LA SCOPERTA IMPROVVISA DELSOGGETTO ARCHITETTONICO.
- SEMPRE LEGAME CON L'ARCHITETTURA ANTICA: lo stesso loggiato diSan Pietro di Bernini si basa sullo studio dei colonnati delle Agorà Greche.
Disegno di Pietro da Cortona, per il progetto di Palazzo Chigi a Piazza Colonna,1658-1659 , richiesto da Papa Alessandro 7° Chigi ( terzo grande Papa Barocco, dopoUrbano 8 e Innocenzo X). Gigantesca scultura concava, collocata tra due rettilinilaterali, con al centro una fontana che imita quella dei quattro fiumi (grande
bacino con sculture), che doveva trasportare l'acqua di Trevi: già aveva ideato e progettato un palazzo-fontana, antesignano di quella che sarà la Fontana di Trevi. Questo perché la grande struttura si basa su un'unione tra le arti (piano terra bugnato). La fontana centrale presenta degli elementi scultorei figurativi (naturali: rocce, fiumi e altre personificazioni), presenti anche in corrispondenza del fornice, che anticipano la Fontana dei Quattro Fiumi di Bernini. Si appropria dell'elemento Berniniano (la fontana: unione tra natura e scultura) e lo inserisce nella struttura architettonica da lui progettata, anticipando il modello di palazzo-fontana (Fontana di Trevi). In realtà era già la mostra dell'acqua di Trevi (al posto dell'attuale fontana), ma non venne edificata semplicemente per il fatto che i costi erano molto elevati. Dinamismo, con una grande concavità centrale, inserita tra due blocchi laterali rettilinei. Lazona centrale ricorda un arco di trionfo (riflessione sull'Antico che viene fatta ANCHE dagli artisti Barocchi). La loggia era aperta e doveva comunicare con l'altro lato, quindi questo arco di trionfo doveva fare da filtro che lasciava intravedere Piazza Montecitorio.
Esplicita l'integrazione tra le arti: architettura e scultura, di teatralità e magniloquenza.
Berni, il regista del Barocco.
Magniloquenza delle architetture perché i committenti dovevano celebrare la grandezza della Chiesa Cattolica e la potenza dello Stato Pontificio (Papa Alessandro 7° Chigi cercherà di riaffermare la centralità della Chiesa Cattolica).
Uso di forme complesse e irregolari (in contrasto con le forme regolari architettoniche Rinascimentali, legati a concetti di armonia e proporzioni). Esempio pianta della Chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane (1638 e 1641). Si tratta della prima architettura indipendente da lui realizzata, dopo le commissioni dello Zio Maderno e la
collaborazione con Bernini. Commissione dei Trinitari Scalzi, piccola comunità dei Religiosi che nel 1634 chiama Borromini a lavorare. Già presente un aspetto tipico di Borromini: la collaborazione con comunità Religiose minori e, di conseguenza, problema di costi (non potevano finanziare i suoi progetti costosi). Uno dei pochi disegni (conservati alla Gallerina Albertina di Vienna) che si sono conservati, dato che la maggior parte li distrusse prima di uccidersi. Perché struttura complessa? si tratta di una forma del tutto inedita: sembra un ovale deformato, con le pareti che presentano un movimento continuo sinusoidale, dato dall'alternanza di cavità concave e convesse e si presentano, quindi, come delle vere e proprie onde fluide (senso di dinamismo fluido). Non chimera e non bizzarria (contrariamente alle critiche): è il risultato di un'elaborazione basata su un attento e studiato sistema geometrico: due triangoli equilateri con un lato in.comune (il vertice di uno in corrispondenza dell'altare e)