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Architettura barocca a Roma nel XVII secolo
Dal 1664, Palazzo Chigi Odescalchi (Roma)—> Facciata monumentale con l’ordine gigante posto su un basamento che alza la quota. 1664-65, Progetti per il Louvre (Parigi)—> due varianti di progetto: 1)concavo-convesso-concavo 2)concavo-aggetto concavo-concavo. I progetti di Bernini non verranno accettati. 1664-65, Sculture berniniane per Luigi XIV: busto di Luigi XIV e statua equestre. Ritratto a scultura da Bernini (cosa molto in voga in quegli anni) in marmo di Carrara.Francesco Borromini (1599-1667)
Nasce a Bissone, sul Lago di Lugano, da una famiglia di muratori. Carattere irrequieto, l’esatto contrario della serafica sicurezza di Bernini. Borromini diventa architetto e collabora con Carlo Maderno una volta arrivato a Roma e con il Bernini per il baldacchino. San Carlo alle 4 Fontane e il convento dei Trinitari scalzi (Roma): costituisce il suo primo incarico per un ordine monastico povero. Costruisce un'architettura di dimensione piccola: con una piccola chiesa.un piccolo chiostro, un piccolo convento, tutto racchiuso in un piccolo lotto di terreno. La chiesa—> pianta estremamente innovativa, che nasce da forme a noinote, cioè da una croce perché ha un asse maggiore e una inferiore, da un’ellisse, absidi semicircolari e absidi schiacciate: combinazione di forme fuse tra loro, tutto coronato all’interno di una linea curva che definisce la forma alternata concava-convessa della parete che regge la cupola ellittica. Il tutto è preceduto da una facciata concava-convessa-concava. Gli angoli sono smussati da porzioni convesse e le colonne vengono binate per creare un movimento che non sia monotono. Registro inferiore con una seriana continua e sopra un sistema tràbéato con una balconata.
4 giovedì 24 gennaio 2019
La chiesa è una sintesi di impianto centrale e longitudinale. La forma della pianta è riproposta nella trabeazione, ma sopra di questa il registro cambia forma: abbiamo dei
pennacchi sferici sopra delle arcate, quindi essendoci due arcate con diametro maggiore e due con diametro minore, abbiamo una cupola ellittica, enfatizzata dallaluce e dai cassettoni. Non ci sono marmi, solo intonaco e stucchi.
1637-40, Oratorio dei Filippini—> la facciata anticipa la soluzione di san Carlo alle 4 fontane. La facciata di Borromini è addossata al fianco trasversale dell’oratorio. Alla facciata è attaccata la chiesa dei filippini. All’interno l’oratorio è fatto da due piani, sopra la biblioteca e sotto il vero e proprio oratorio. L’uso dei costoloni fanno pensare che il Borromini sia legato al gotico, ma in realtà lui è legato al classico, infatti scrive il “opus architettonicum”.
1662-64, Collegio di Propaganda Fide (Roma)—> finestre ad edicola quasi come delle quinte scenografiche, con andamenti curvi. Utilizzo dell’ordine gigante. Concavità centrale. All’interno aula
unica svettante verso l'alto. Costoloni che marcano il soffitto costituendo decorazione e marcando gli elementi strutturali.
1642-60, Sant'Ivo alla Sapienza (Roma) -> la pianta della chiesa è costituita da 2 triangoli equilateri sovrapposti che formano una stella a sei punte, simbolo della sapienza, con uno spazio centrale esagonale. Chiude la facciata con una concavità che si contrappone alla convessità della cupola. Le 6 punte della stella sono alternativamente concave e convesse. La facciata ospita una sorta di vestibolo, vengono ricavati a lato di essa delle cappelle. La cupola è parzialmente estradossata, per la maggior parte è intradossata nel tiburio. I contrafforti sono concavi, non sono retti, sono una sorta di contro-archi che sorreggono le spinte della cupola, la quale al contrario è convessa. A differenza di san Carlo, la cupola qui ha la stessa pianta della chiesa e parte direttamente dalla cornice. Tutto in laterizio,
intonaco e stucchi, nulla di pregiato. La lanterna possiede un caratteristico movimento a spirale.
1644-55, Sant'Agnese in Agone (Roma) —> Borromini viene chiamato per costruire la chiesa in stremo dialogo con il palazzo Panphili che gli sta affianco. Borrominiana è la facciata e la concezione del movimento. Se si tolgono i campanili ricorda la facciata di san Pietro. Impianto centrale preceduto da una facciata bassa concava contrapposta alla convessità della cupola. I campanili interrompono l'andamento allungato e basso della facciata. La pianta non è una croce greca perfetta, poiché modificata in seguito da un altro architetto. Esterno in travertino. Interno tutt'altro che borrominiano, troviamo un barocco declinato all'iperdecorazione piuttosto che alle masse murarie.
Difronte alla chiesa, Borromini costruisce la Fontana Dei Fiumi, 1648-51—> sull'asse del Circo di Domiziano Augusto eresse un obelisco egiziano.
Innocenzo X, giovedì 24 gennaio 2019, incarica Bernini di progettare una fontana, poi il progetto passerà a Borromini.
PIETRO BERRETTINI DA CORTONA (1596-1669)
Formatosi prevalentemente come pittore.
Verso il 1635, Villa Sacchetti del Pigneto (Roma) - forma atipica, costituisce un'acitazione della grande nicchia del Belvedere. All'ingresso si accedeva mediante rampe e terrazze.
1634-69, Chiesa dei SS. Martina e Luca (Roma) - chiesa commissionata dall'accademia di San Luca, assemblea di artisti/intellettuali che si riunivano in questa scuola per pochi eletti. La chiesa fu affidata a Berrettini, poiché era anche lui un accademico di San Luca. Durante il cantiere viene trovato il sarcofago di santa Martina (martire), così la chiesa venne dedicata ad entrambi i santi. La chiesa di Santa Martina è posta sotto a quella di San Luca. La chiesa è collocata vicino al Foro Romano. La facciata è incurvata.
Quasi serrata fra le due testate estreme. Gli ordini architettonici in travertino vengono usati per accentuare il movimento. Semicolonne e lesene. Ritroviamo il movimento anche all'interno, dato ed enfatizzato dall'ordine architettonico. La chiesa di S. Martina è sostanzialmente una cripta dove si trova la tomba. Le uniche porzioni decorate all'esterno sono la facciata e la cupola. Gli ordini architettonici della cupola sono arbitrari come anche la lanterna.
1656-59, Chiesa di S. Maria della Pace (Roma) - il Berrettini viene chiamato per trasformare la facciata. È costituita da un protiro con colonne binate e sopra la facciata prende la forma di una sorta di una grande edicola con paraste e semicolonne che danno movimento. Ai lati aggiunge due quinte che vanno a inquadrare i due vicoli a lato. Su queste quinte abbiamo delle aperture che creano un passaggio dalla piazzetta ai vicoli. Trabeazione curva.
Dal 1658, Chiesa di S. Maria in via Lata
(roma)—> deve essere messa in relazione con il palazzo affiancatogli quindi La facciata è un volume a se stante, infatti la chiesa dietro è più bassa. Nel registro più basso troviamo un vestibolo e in quello sopra una loggia a serliana. La facciata è un volume a se stante, infatti la chiesa dietro è più bassa. Ricorda un palco d’onore.
BAROCCO ROMANO: ALESSANDRO SPECCHI, realizza il Porto di Ripetta, scalinata che scendeva sulla sponda del Tevere, particolare forma concavo convesso.
SPECCHI E FRANCESCO DE SANCTIS (1693-1740) realizzano la scalinata di Piazza di Spagna-Trinità dei Monti (roma). Andamento sempre concavo convesso.
FILIPPO RAGUZZINI realizza piazza S.Ignazio a Roma 1727-30, piccolo spazio sinuoso definito dalla scenografica della disposizione delle facciate ricurve e sinuosi vicoli.
ALESSANDRO GALILEI, 1733-35, Facciata di S.Giovanni in Laterano, chiesa paleocristiana di cui
L'interno viene rinnovato da Borromini. La facciata è realizzata da callidi con un doppio porticato uno sopra l'altro.
FERDINANDO FUGA, facciata della chiesa di S.Maria maggiore 1741-43, (roma)
NICCOLO' SALVI (1697-1751), fontana di trevi (1732-62) -> scultura architettura, la facciata del palazzo fa da sfondo alla monumentale fontana.
Fine barocco romano
Carlo Francesco Dotti, Santuario della Madonna di San Luca (1723-57), Bologna, diventa una sorta di golgota, è un luogo di pellegrinaggio raggiungibile da un lungo portico. Arrivati in cima nella struttura si riprende il barocco romano del Borromini con le forme concave e convesse. La cupola è quasi interamente intradossata.
BAROCCO VENEZIANO
Baldassarre Longhena (1598-1682), Chiesa di santa Maria della Salute (dal 1630), Venezia -> sorta di ex voto dopo la peste del 1630. Longhena fu allievo di Scamozzi. La facciata è dominata dal motivo dell'arco trionfale. Laterizio ricoperto
dipietra d'istria. Schema poligonale. La grandecupola viene contraffortata da volute concave.Pianta ottagonale. Scarsella con altare maggiore e due absidi.Longhena, dal 1600, Cà Bon-Rezzonico (venezia)------------GUARINO GUARINI (1624-83)--> nasce a Modena e si avviò alla carriera ecclesiastica come padre Teatino. Grande matematico, studia anche filosofia e teologia. Lui è l'equivalente di un grande strutturata. Il suo barocco è famoso per le sue strutture complesse. Egli ha fatto viaggi all'estero che hanno influito sulla sua formazione.Ad esempio a Lisbona costruisce S.Maria de la Divina Providencia--> chiesa importante perché qui appare la concezione architettonica di guarito
guarini,l'edificio è impostato sulla forma ellittica in tutta la struttura. (chiesa andata distrutta nel terremoto del 1755). Il tutto è dominato da una cupola che sta su un incrocio di impianto circolare che precede il coro semicircolare. La facciata è concavo-convesso-concavo. Verticismo esasperato. La copertura è formata da una sequenza di cupolette. All'interno abbiamo colonne tortili di ordine gigante. Progetto per Saint-Anne Royale (parigi), 1662—> chiesa per i Teatini. Mai costruita. Nella parte superiore troviamo una cupola a due calotte, il tamburo è molto alto e contiene una galleria panoramica. Sulla prima calotta abbiamo dei costoloni che mostrano gli incroci della struttura portante. Poi sopra troviamo la seconda calotta. BAROCCO PIEMONTESE—> guarito guarino—> si trasferisce a Torino 1667-90, Cappella della Sacra Sindone (torino) —> i Savoia vogliono unacappella apposita per la reli