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B.
Addetti a raccolta, allontanamento e smaltimento dei liquami. -> sono quelli che
possono venire a contatto con questi virus.
Soggetti esposti in corso di epidemie in collettività o in istituzioni
Emofiliaci, politrasfusi, tossicodipendenti -> sono più a rischio di epatite B, però
può essere trasmessa la A anche con il sangue e quindi con loro si usa il vaccino
twin cioè il vaccino gemello.
Ospiti di residenze assistenziali con soggetti con turbe mentali
Lavoratori della sanità esposti ad HAV
Si possono associare le vaccinazioni anti tifo addominale (anch’esso a diffusione oro-
fecale), anti febbre gialla, anti epatite B.
L’associazione non provoca fenomeni di interferenza nella risposta immunitaria e
neppure un aumento di incidenza di effetti collaterali sia locali che sistemici
Immunoprofilassi passiva
Le immunoglobuline specifiche vanno somministrate il più precocemente possibile
quando si sospetta l’avvenuto contatto e comunque entro 2 settimane dall'esposizione
in: Contatti familiari: 0,02- 0,4 ml/Kg (2 ml negli adulti)
Bambini e personale di scuole materne e asili nido in caso di epidemie o casi che
coinvolgano tali comunità
Altri contatti
Per evitare che coloro che sono venuti a contatto con i malati, non posso fare il
vaccino perché è troppo tardi ma in questo caso si fanno le IG in modo tale che
l’infezione non si traduca in malattia.
Lezione 10
Epatite B
EZIOLOGIA:
HBV: Virus a DNA bicatenario di 42 nm di diametro appartenente agli
HEPTADNAVIRIDAE
Il virus presenta un Core in cui sono localizzati il DNA e gli antigeni profondi: HBcAg e
HBeAg ed un involucro superficiale in cui è localizzato l’antigene superficiale HBsAg.
-> HB: epatite B; c: nome del core; Ag: antigene.
Questi tre antigeni, insieme ai rispettivi anticorpi (anti HBsAg, Anti HBcAg e Anti
HBeAg) e al DNA virale costituiscono i markers principali dell’epatite B. La diversa
combinazione dei markers fornisce informazioni sullo stadio dell’infezione e sulla sua
possibile evoluzione clinica -> se uno ha gli anticorpi contro gli HBsAg vuol dire che ha
superato l’infezione. Non c’è mai là contemporanea presenza dell’antigene
superficiale. Se uno continua ad avere solo HBsAg vuol dire che non ha superato
l’infezione. L’infezione scompare solo quando spariscono gli antigeni superficiali e si
sviluppano gli anticorpi contro di essi.
E’ importante quindi la ricerca dei markers non solo per la diagnosi della malattia, ma
anche per la prognosi. -> come tutti i virus è formato da un core.
QUADRO CLINICO
L’infezione in fase acuta può essere in forma: asintomatica anitterica itterica (in %
ridotta) -> uno non manifesta segni e sintomi
Nella forma tipica, itterica: periodo di incubazione: 30-180 giorni
periodo prodromico (circa 1 settimana): astenia, anoressia, nausea, dolenzia
all'ipocondrio dx, febbre periodo itterico: subittero e ittero, urine scure, feci chiare,
scompare la febbre, compare una moderata epatomegalia
Si osservano alterazioni biochimiche: aumento delle transaminasi (enzimi che si
trovano dentro le cellule epatiche) e della bilirubina in circolo (prodotto del
catabolismo dell’emoglobina)
In genere guarisce in poche settimane, ma nel 10-20% dei casi cronicizza. ->
cronicizza perché dipende dal singolo soggetto. Ognuno di noi risponde in maniera
diversa.
L’infezione cronica può far seguito anche ad una forma anitterica o asintomatica. La
cronicizzazione dell’infezione può avere le seguenti evoluzioni:
Portatore cronico sano che può perdurare per tutta la vita -> ha solo gli HBsAg, quelli
superficiali del virus. Non ha gli antigeni profondi.
Portatore con epatite cronica, che a sua volta può:
Guarire
o andare incontro ad una patologia cronica irreversibile con evoluzione verso la
cirrosi epatica (con conseguente insufficienza epatica) e il carcinoma primitivo del
fegato (azione oncogena del virus) -> primitivo cioè che non sono metastasi
epatiche ma è proprio un tumore della cellula epatica. Colpivano i bambini africani,
perché questa infezione viene contratta nei bambini ancora prima della nascita.
Avevano quindi tumore epatico che compariva nell’adolescenza.
Le diverse condizioni corrispondono ad un quadro di markers diversi. L’infezione è
superata solo quando compaiono gli anticorpi contro l’antigene superficiale (Anti
HBsAg).
Finchè permangono gli antigeni superficiali (HBsAG) l’infezione è in atto.
EPIDEMIOLOGIA
Fonte d'infezione: uomo malato e portatore di HBsAg che viene eliminato con sangue,
sperma, muco vaginale, saliva, lacrime, secreto rino-faringeo, sudore, urina, latte
materno -> il virus si ritrova in tutti i liquidi biologici e i secreti dell’organismo. Il latte
materno, quindi non solo trasmissione verticale, ma anche durante la nascita e se la
donna allatta il bambino anche con l’allattamento.
Il periodo di contagiosità va da alcune settimane prima dei sintomi a tutta la fase
acuta; nella fase cronica per anni.
Portatori altamente infetti sono quelli che, oltre a HBsAg, hanno nel sangue HBeAg
e DNA virale
Portatori moderatamente infetti sono quelli che hanno solo HBsAg -> che
probabilmente sono portatori sani
Modalità di trasmissione:
Verticale: via più importante nei paesi ad endemia elevata (durante le gravidanza,
al momento del parto, con l'allattamento naturale).
Orizzontale: per via sessuale e per contatto con liquidi biologici o secreti infetti.
Categorie a maggior rischio:
Tossicodipendenti per via endovenosa -> non per la droga in se ma per l’uso di
strumenti.
Prostitute e Omosessuali Eterosessuali partners di portatori cronici
Pz psichiatrici, carcerati
Medici e personale sanitario
Politrasfusi e dializzati (soprattutto un tempo) -> persone che per motivi di saluto
devono sottoporsi a trasfusioni di sangue. Dializzati coloro che hanno problemi ai
reni.
Familiari di portatori cronici o sani
Distribuzione geografica: Infezione diffusa in tutto il mondo, si stimano 200 milioni
di persone portatrici di HBsAg e 2 milioni di morti all'anno per patologie correlate
(cirrosi epatica, Cancro epatico), soprattutto nell’Africa Sub-Sahariana, in cui
l’infezione, analogamente all’AIDS, si trasmette prevalentemente per via
eterosessuale e verticale. -> è molto diffuso in quei paesi del centro africa dove la
diffusione avviene ancora oggi da madre a figlio. Queste sono le stesse aeree di
diffusione per l’epatite A e quindi si fa il vaccino per entrambe.
Zone iperendemiche: portatori di HBsAg > 10% (quindi che hanno una infezione in
atto; non è detto che siano malati) della popolazione (Cina, sud-est asiatico, Africa
tropicale)
Zone ad endemia intermedia: portatori di HBsAg tra 5 e 10% (Medio Oriente,
Giappone, Europa orientale)
Zone a bassa endemia: portatori di HBsAg < 1% (Europa, Nord America)
In Italia l'incidenza è nettamente diminuita negli ultimi anni (< 5/100.000) grazie
all’introduzione obbligatoria della vaccinazione nei nuovi nati dal 1998 e alle misure di
profilassi nelle categorie a rischio che hanno trovato maggiore adesione dopo la
comparsa dell’ AIDS.
La prevalenza di forme croniche è ancora elevata (circa 7000 casi/anno di cirrosi
epatica e Ca epatico HBV correlati) Gli anticorpi antiHBsAg sono presenti nel 10,8-
31,1% della popolazione adulta non vaccinata, dato che indica quanto l’infezione fosse
frequente in passato.
PROFILASSI DIRETTA
Denuncia in II classe
Isolamento per tutta la fase acuta; adozione di tutte le precauzioni per prevenire il
contatto con sangue ed altri fluidi biologici -> se nella fase acuta è richiesto il ricovero
Sorveglianza sanitaria dei conviventi e partner sessuali e trattamento con vaccino,
IG, oppure IG + vaccino a seconda dei casi (vedi profilassi immunitaria) ->come nel
tetano, ci sono situazioni in cui basta vaccinare e situazione in cui sono necessarie
anche le immunoglobuline.
Accertamento diagnostico: ricerca dei markers nel sangue e delle transaminasi ->
le transaminasi sono alterati come l’epatite A. Il tipo di marker ci da indicazioni anche
sullo stato dell’infezione.
Disinfezione di sangue, liquidi biologici e materiali contaminati da questi. Il virus è
dotato di buona resistenza; occorrono quindi mezzi di disinfezione a livello intermedio
di attività -> e questo spiega la trasmissione attraverso oggetti, cioè che il virus
resiste all’interno di questi oggetti per un po’ di tempo.
PROFILASSI SPECIFICA
Vaccinoprofilassi -> si mantiene antigene superficiale. Mettendo il pezzo di dna in una
cellula di lievito di birra, il lievito di birra oltre alle sue proteine produce anche le
HBsAg. È un vaccino ricombinante.
I vaccini utilizzati contengono HBsAg, proteina superficiale del virus che ha un buon
potere immunogeno, soprattutto nei bambini, anche appena nati. Dopo i primi vaccini
allestiti con antigene superficiale ricavato dal sangue di portatori (anni '80), si è giunti
a produrre un vaccino ottenuto con le tecniche di ingegneria genetica (vaccino
ricombinante) che è quello oggi utilizzato. Viene somministrato in 3 dosi per via i.m.
(0-1-6 mesi) Durata: 5-10 anni
Efficacia: 80-95%, maggiore nei bambini Reazioni: molto rare -> è un attimo antigene
fin da subito, anche nei bambini, può essere usato anche alla nascita. Negli adulti è
richiesta la vaccinazione negli operatori sanitari. C’è sempre una quota di popolazione
che potrebbe non essere protetta.
Indicazioni alla vaccinazione
Obbligatoria in tutti i nuovi nati al 3°, 5°, 11°mese (dose pediatrica). In caso di nati
da madre HBsAg + le dosi da somministrare sono 4 (alla nascita + IG, dopo 1
mese, al 3°mese, all'11°mese) -> nel caso di donne HBsAg si fa un trattamento con
IG e si anticipa la prima dose a primo mese. Può essere fatto un richiamo dopo 10
anni.
Offerta gratuitamente ai soggetti appartenenti a categorie a rischio
Categorie a cui viene offerta gratuitamente la vaccinazione:
Conviventi con HBsAg +
Politrasfusi, emofilici, emodializzati -> emofilia è mancanza di fattori di
coagulazione.
Vittime di punture con aghi infetti
Affetti da lesioni croniche eczematose e psoriasiche della cute delle mani -> che
hanno escoriazioni che possono facilitar il contagio
Carcerati, agenti custodia, carabinieri/poliziotti, vigili urbani, vigili del fuoco ->
esposte a situazioni di emergenza
Tossicodipendenti, omosessuali, p