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Estratto del documento

Le malattie A TRASMISSIONE PARENTERALE riguardano la cute e le mucose lese,

dipendono da fattori comportamentali e sociali, hanno distribuzione sporadica o

epidemica e richiedono profilassi vaccinale e comportamentale. Le principali malattie

a trasmissione parenterale sono l’epatite B e C, il tetano e l’AIDS.

L’epatite B è una malattia determinata dal virus HBV, resistente in ambiente esterno

fino a sei mesi e inattivato dopo esposizione a 100 gradi per 15 minuti. La sorgente è

l’uomo attraverso sangue, bile, saliva, latte materno, sperma, muco vaginale, urine,

lacrime, sudore e succo gastrico. La trasmissione può essere parenterale a causa di

trasfusioni, pratiche mediche ed estetiche e scambio di siringhe, parenterale

inapparente a causa di microlesioni e contagio sessuale, o passaggio

transplacentare. Il periodo di incubazione può essere di sei mesi e i sintomi sono

ittero e aumento delle transaminasi. La prognosi presenta riacutizzazione,

cronicizzazione e predisposizione all'epatocarcinoma. La profilassi si svolge con

notifica, ricovero, disinfezione, vaccinazione per i nuovi nati con tre somministrazioni

più una di richiamo a 5 anni, impiego di materiale monouso, sterilizzazione, controlli

sul personale ospedaliero e sui ricoverati.

L’epatite C è una malattia determinata dal virus HCV, che si trasmette tramite

sangue e derivati. È simile all’epatite B, con la differenza che non è in grado di

integrarsi nel genoma umano e di produrre un eccesso di antigeni per indurre

intolleranza immunitaria. Anche la profilassi è la stessa dell'epatite B solo che non

esistono vaccini contro questa malattia.

Il tetano è una malattia determinata da spore del Clostridium tetani che penetrano

nei tessuti attraverso ferite. Ha distribuzione sporadica, incubazione di 7-15 giorni,

serbatoio rappresentato da terreno e intestino di erbivori. I sintomi sono contratture

di gruppi muscolari, febbre, spasmi che portano asfissia e morte. La profilassi si

svolge con notifica, isolamento ospedaliero, disinfezione delle ferite, vaccino e

sieroprofilassi, copertura antibiotica.

L’AIDS o HIV è una malattia, il cui genoma è costituito da RNA unito a due proteine

basiche, che viene poi trascritto da un enzima e diventa DNA. L’HIV non può

sopravvivere all'esterno dell'organismo. L'infezione può essere divisa in tre fasi:

primaria, latenza clinica e sindrome di immunodeficienza.

L'infezione primaria è caratterizzata da incubazione di 3-6 settimane in cui si ha

replicazione virale che termina grazie alla risposta immunitaria del corpo. A questo

punto si passa ad una fase clinicamente silente, che procede per circa 15 anni. Nella

fase terminale si ha la sindrome di immunodeficienza dovuta alla diminuzione dei

linfociti T-helper con comparsa di infezioni. La trasmissione può essere diretta, per

contatto tra mucose con sangue, liquido seminale e secrezioni cervico-vaginali, e

indiretta, per via ematica, attraverso aghi ed altri strumenti medici. Attualmente non

esistono vaccini per questa malattia, in quanto il virus possiede mutevolezza

antigenica che non consente di individuare un unico bersaglio su cui indirizzare la

risposta immunitaria.

Le MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE comprendono le malattie

cardiovascolari, i tumori e il diabete.

Le malattie cardiovascolari costituiscono nei paesi industrializzati la principale causa

di morte. Alcune, come l’ictus, sono ad alto rischio di mortalità ed invalidità, altre,

come i linfedemi, determinano limitazioni funzionali, altre ancora, come le

insufficienze venose e varici, influenzano la qualità della vita. Chi sopravvive a un

attacco cardiaco diventa un malato cronico. Dal punto di vista epidemiologico

rivestono grande importanza:

La cardiopatia ischemica, che porta insufficienza cardiaca per riduzione o

 arresto dell'apporto di sangue al miocardio, associata a patologie delle arterie

coronarie. Questa malattia provoca infarto, morte improvvisa, scompenso

cardiaco e aritmie non mortali. I fattori di rischio sono il colesterolo ematico, il

fumo, l’ipertensione, l’ereditarietà, la scarsa attività fisica e lo stress.

L'ipertensione arteriosa, che nel 90% dei casi è idiopatica, cioè non associata

 ad una causa nota. I fattori di rischio sono genetici, ormonali, patologie

concomitanti, alimentazione scorretta, alcool e vita sedentaria.

L'ictus cerebrale, che può essere transiente, con durata che va da pochi

 minuti a 24 ore, reversibile, con durata di alcuni giorni, e stroke, con

conseguenze neurologiche permanenti. Il paziente presenta turbe delle funzioni

cerebrali di tipo globale che portano alla morte. I fattori di rischio sono

ipertensione, fumo, diabete e alcool.

Il tumore, detto anche neoplasia o cancro, è una neoformazione in un tessuto o in un

organo, con moltiplicazione delle cellule incontrollata e progressiva. Ha quasi sempre

insorgenza subdola con decorso lento, correlata a fattori di rischio e alta letalità. La

cancerogenesi è un processo diviso in due momenti. Il primo riguarda l’iniziazione

con alterazioni irreversibili del DNA o di altre macromolecole. Il secondo invece

riguarda la promozione di un fenomeno pluricellulare che progredisce ed evolve fino

al danno clinico manifesto. Le cause dei tumori sono i fattori mutageni o cancerogeni

che si dividono in due gruppi:

Cancro-iniziatori, che alterano il DNA cellulare a livello di geni chiamati

 oncogeni

Cancro-promotori che moltiplicano le cellule bersaglio dei cancro-iniziatori e

 quelle trasformate

Gli agenti iniziatori possono essere: fisici, ovvero radiazioni, chimici, e biologici,

ovvero alcuni virus a DNA, come il Papillomavirus, ad RNA, come alcuni retrovirus,

e alcuni ormoni sessuali come gli estrogeni.

La diagnosi più frequente tra le donne è il tumore della mammella, tra gli uomini

quello della prostata. I fattori di rischio endogeni sono età, sesso, razza,

ereditarietà e pregressi stati morbosi. I fattori di rischio esogeni possono essere

comportamentali (fumo, alcool, alimentazione e comportamenti sessuali) e ambientali

(inquinamento atmosferico, idrico, del suolo e dell’ambiente di lavoro).

La prevenzione si effettua con modificazione delle abitudini di vita, minor esposizione

a inquinamento e sostanze cancerogene, aumento delle difese della popolazione.

Il diabete è una sindrome dismetabolica ad andamento cronico, caratterizzata

dall’incapacità dell’organismo di utilizzare normalmente il glucosio, la cui

concentrazione nel sangue aumenta. La percentuale di popolazione mondiale affetta

viene stimata intorno al 5% con lieve prevalenza nelle donne. In Italia il 10% degli

uomini e il 7% delle donne è diabetico. Il diabete porta ipertensione e

ipercolesterolemia ed è causato da eccesso ponderale, sedentarietà e fumo.

Le BRONCOPNEUMOPATIE CRONICO OSTRUTTIVE comprendono affezioni

dell’apparato respiratorio. Il decorso cronico è caratterizzato da infiammazione del

tessuto polmonare e dall’ostruzione delle vie bronchiali con ipersecrezione di muco. Si

possono classificare quattro livelli di gravità:

stadio 0 - soggetto a rischio, con tosse cronica e produzione di espettorato;

 la funzionalità respiratoria è ancora normale

stadio I - malattia lieve, con leggera riduzione della capacità respiratoria

 stadio II - malattia moderata, con riduzione della capacità respiratoria e

 dispnea in caso di sforzo

stadio III - malattia severa, con forte riduzione o insufficienza respiratoria e

 cardiaca

Le principali cause sono il fumo, l’inquinamento atmosferico, la produzione di

sostanze tossiche. La bronchite cronica è la patologia respiratoria più diffusa, che

evolve verso l'insufficienza respiratoria. Clinicamente si distinguono tre forme:

semplice, con produzione di espettorato, mucopurulenta, con escreato

mucopurulento, ostruttiva, con restringimento delle vie intrapolmonari durante

l'espirazione, che porta resistenza al passaggio dell'aria. I fattori di rischio sono età,

sesso, deficit di antitripsina (proteina che protegge i polmoni), attività lavorativa,

fattori climatici e stagionali. La prevenzione può essere primaria con rimozione dei

fattori causali di rischio come fumo e inquinamento atmosferico, secondaria e

terziaria con vaccino antinfluenzale.

L’OBESITA' è l’abnorme aumento del peso e della massa corporea dovuto ad

eccessivo accumulo di grasso. L'indice di massa corporea è il rapporto tra peso di un

individuo e quadrato della sua statura. La condizione di eccesso ponderale è il quinto

fattore di rischio per i decessi a livello mondiale. L’obesità si può prevenire con dieta

regolare e costante attività fisica con l’obiettivo di ridurre il consumo di grassi, sale e

alcool privilegiando alimenti freschi e fibre che portino ad una riduzione del

sovrappeso.

L’ALCOOLISMO è considerato una vera e propria patologia. Le sostanze che

contengono alcool etilico sono vino, birra e superalcolici ed è prodotto dalla

fermentazione degli zuccheri ad opera dei saccaromiceti. I paesi a prevalente consumo

di vino sono quelli dell’area mediterranea. Quelli a prevalente consumo di birra sono

del Nord e Centro Europa. Quelli a prevalente consumo di liquori sono dell’Est Europa.

È scientificamente provato che il consumo di un bicchiere di vino o di birra durante i

pasti non è nocivo, ma aumenta il piacere del mangiare e la digeribilità. Modeste

quantità hanno effetti benefici anche sull’apparato cardiovascolare. Quantità più

elevate, invece, se assunte frequentemente, portano rischi per la salute, fino alla

morte. I disturbi causati dall’abuso di alcool si distinguono in:

Ubriachezza, causata da elevate concentrazioni di etanolo, con effetto

 deprimente sulle cellule nervose, aumento di aggressività, tendenza alla rissa.

Alcolismo cronico, caratterizzato da incontrollabile desiderio di bere, perdita

 di controllo e sindrome da astinenza.

I sintomi dell’alcoolismo sono: bassa temperatura corporea, respiro lento e rumoroso,

ritmo cardiaco accelerato, acidosi metabolica e ipoglicemia.

La TOSSICODIPENDENZA è considerata una patologia, causata dall’abuso di droghe

e fumo. La droga è una sostanza che porta a uno stato di intossicazione cronica

caratterizzato dal desiderio continuo di assumere quella sostanza, dalla necessità di

aumentare la dose e dalla dipendenza psicofisica. La dipendenza psichica è indotta

dal fatto che il tossico considera la sostanza assuefacente come la più importante da

procurarsi. La dipendenza fisica è presente solo per alcuni tipi di droga

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
8 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sasi_1234 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Liguori Giorgio.