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ERADICAZIONE/ELIMINAZIONE

È possibile se:

  • L’uomo è l’unico sorgente/serbatoio
  • Esiste un vaccino sicuro
  • La malattia è facilmente diagnosticabile
  • La malattia non ha fasi latenti
  • L’immunità è permanente

È resa fattibile da:

  • Disponibilità di risorse operative
  • Disponibilità di risorse economiche

È resa accettabile da:

  • Percezione di rischio e priorità sanitaria
  • Consenso/compliance
  • Fattibilità dimostrata

Esempio: il tetano è una patologia causata dal batterio Clostridium tetani, la cui tossina porta ad una contrattura permanente dei muscoli dell’organismo non eradicabile perché l’uomo non è l’unico serbatoio

Esempio: l’Epatite B è causata da un virus ed esistono portatori cronici non eradicabile

La strategia per raggiungere l’obiettivo è costituita dal calendario

vaccinale→ bisognatenere in conto di:

  • Gravità della malattia
  • Età tipica d’insorgenza
  • Possibilità di trattamento
  • Complicanze
  • Immunità determinata dal superamento della malattia naturale
  • Trasmissione e durata dell’immunità passiva
  • Durata dell’immunità
  • Variabilità spontanea dell’agente patogeno
  • Variabilità dell’agente patogeno sotto pressione immunologica
  • Tipo di vaccino disponibile
  • Efficacia del vaccino
  • Effetti collaterali in rapporto anche all’età

Occorre capire:

  • La copertura vaccinale necessaria per raggiungere l’eradicazione
  • Influenza legata ai fattori demografici
  • L’età migliore per l’intervento
  • Classi di età in cui è maggiore il rischio di gravi complicanze
  • L’impatto della vaccinazione sulla herd immunity

Programma vaccinale

Definizione

obiettivo
  • Scelta della strategia
  • Sistema di sorveglianza
Il programma vaccinale ha due effetti principali:
  1. Diretto: una frazione della popolazione ospite viene inserita direttamente nella classe immune
  2. Indiretto: un minor numero dei casi di infezione implica una forza dell'infezione più debole (herd immunity)
Le vaccinazioni rappresentano uno dei più efficaci strumenti preventivi.

Come nascono i vaccini? Nel 1796 Edward Jenner notò che:

  • I mungitori si ammalavano raramente di vaiolo ma contraevano il vaiolo bovino (meno grave)
  • Chi contraeva il vaiolo bovino non si ammalava mai di vaiolo classico

Questa osservazione fece intuire che ci potesse essere la possibilità di utilizzare dei surrogati per determinare una manifestazione in forma lieve che però desse le difese immunitarie per la prevenzione della malattia in forma classica.

Contesto storico scientifico

Vaccino il termine deriva dagli animali

<p>"vaccini"&bull; &rarr;Inghilterra: Jenner (1796) mette in relazione la "malattia dei mungitori" con la&bull; protezione verso il vaiolo umano<br>Francia: Pasteur e Koch dimostrano che le malattie contagiose hanno una causa&bull; precisa "i microbi" possono anche essere manipolati in laboratorio, resi meno&rarr;virulenti e capaci di stimolare le difese ("virus attenuati")<br>Procede intanto la scoperta della presenza degli anticorpi, dell’importanza dei&bull; globuli bianchi e della funzione protettiva del siero<br>1884: sperimentazione del primo vaccino antirabbico&bull; Ricerca di vaccini anche contro microbi che non danno una malattia animale&bull; analoga. L’osservazione di Jenner fece partire tutto da malattie che sono presentianche negli animali e possono avere una manifestazione nell’uomo per il concetto&ldquo;trasmissione uomo-animale&rdquo; malattia sviluppata in forma lieve= immunità&rarr;anticorpale per la malattia in</p>forma classica. Gli studi proseguirono anche nei settori dove non c'era un analogo contesto animale. Contesto salute globale Ogni anno le malattie che potrebbero essere prevenute con un vaccino uccidono: - 1.4 milioni di bambini in tutto il mondo - Ne uccidono 32 mila nella regione europea dell'OMS - In Europa più di 500 mila bambini rimangono non vaccinati, e quindi potenzialmente vulnerabili Dinamiche dell'infezione e guarigione Ci sono tre condizioni: S (suscettibile), la condizione in cui ci si trova alla nascita. L'infezione ci porta ad una fase intermedia di I (infetti e contagiosi). Con la G (guarigione) si arriva ad una fase in cui si è immuni e non più contagiosi. Ciascuna delle tre condizioni determina uno stato diverso e la vaccinazione è quel meccanismo che permette di passare da uno stato di suscettibilità ad uno stato di immunità senza sviluppare la malattia e quindi senza essere nella fase di contagio.

infetto/contagioso. È importante quindi vaccinare perché:

  • Si rimuove una delle due cause necessarie per lo sviluppo della malattia: lo stato di suscettibilità dell'ospite (protezione individuale)
  • Per le malattie a trasmissione interumana, si rimuovono le condizioni che permettono la trasmissione nella popolazione (protezione di gruppo)
  • La vaccinazione della popolazione riduce la circolazione dell'agente patogeno e di conseguenza la probabilità che un individuo sia esposto alla malattia infettiva

Le vaccinazioni vengono fatte:

  • A soggetti sani → suscettibili
  • In pre-esposizione
  • In fase epidemica
  • In post esposizione

Il vaccino è un atto medico simile all'uso dei farmaci, ha quindi benefici e rischi che vanno valutati:

  • A livello individuale
  • A livello di popolazione

Le vaccinazioni rientrano nell'ambito delle strategie preventive di tipo primario (prima che si manifesta la malattia). Sono

Anche la profilassi può essere di diversi tipi: specifica, immunitaria, immunitaria di tipo attivo, immunitaria attiva artificiale.

I fondamenti biologici delle vaccinazioni prevedono che ci sia un'età per la vaccinazione. Gli anticorpi passivi di origine materna fanno sì che il timing della vaccinazione sia decisivo. La risposta primaria spesso richiede una risposta secondaria per avere una buona protezione anticorpale (più dosi/dosi di richiami). C'è un controllo genetico della risposta anticorpale perché il tipo di risposta anticorpale che ogni individuo sviluppa a seguito della vaccinazione può essere diverso.

Quando si parla di immunità, si ha un'immunità che può essere innata: quella che si ha per il solo fatto di essere esseri viventi automaticamente. Abbiamo una sorta di immunità innata a carico del nostro organismo. L'immunità può anche essere acquisita, richiedendo un contatto, un'interazione con l'ambiente.

degli antigeni e• può essere:
  • Attiva: quando c’è un incontro tra antigene e anticorpo e quindi lo sviluppo di una risposta immunitaria
  • Passiva: quando ad esempio la madre passa gli anticorpi al bambino attraverso l’allattamento al seno e quindi il bambino ha un’immunità acquisita passivamente
Sia l’immunità innata sia quella acquisita, si dividono in:
  • Artificiale
  • Naturale
Per quanto riguarda l’immunità acquisita:
  • Passiva
    • Naturale trasmessa da madre a figli
    • Artificiali quando si fanno le immunoglobuline (es: morso di animale vengono fatte immunoglobuline= anticorpi già pronti che prevengono la malattia)
  • Attiva
    • Naturale: malattia contratta in modo naturale
    • Artificiale: vaccinazione
I meccanismi dell’immunità innata:

I componenti principali dell'immunità innata sono:

  • Le barriere fisico-chimiche quali la pelle, la mucosa vaginale (il cui pH impedisce

La crescita di batteri), la mucosa bronchiale (caratterizzata da muco e cellule ciliate), la mucosa nasale, la saliva e le lacrime (contenenti lisozima) tutto ciò che combatte in modo naturale attraverso meccanismi chimico-fisici l'ingresso di patogeni nel nostro organismo.

Alcune proteine ematiche, tra cui i componenti del sistema complemento ed altri mediatori dell'infiammazione.

Le cellule fagocitiche (macrofagi) ed altri leucociti ad attività citotossica naturale (natural killer).

Fattori solubili, cioè sostanze che agiscono su altre cellule come, ad esempio, le citochine prodotte da macrofagi tra cui: INF-alfa e INF-beta.

L'immunità innata è immediata, prontamente disponibile (0-96 h), altamente efficiente e non ha memoria immunologica. Questa è una prima barriera naturale innata che tutti noi abbiamo per contrastare l'ingresso di patogeni.

Immunità acquisita

L'immunità acquisita

è già più specifica→ stato di protezione contro le malattie infettive epuò essere suddivisa in:

  • PASSIVA: protezione indotta dal trasferimento degli anticorpi→ temporanea
  • ATTIVA: è prodotta dal proprio sistema immunitario in conseguenza ad uno stimolo, naturale o artificiale→ generalmente permanente nel tempo
  • ADOTTIVA: come nel caso dei soggetti che ricevono trapianto di midollo osseo

Immunità passiva naturale:

  • L'immunità materna→ attraverso la via transplacentare (quindi anche prima della nascita):
    • La placenta diviene permeabile alle immunoglobuline G a partire dal 4°-5° mese di gravidanza
    • Formazione di un “profilo” immunitario del feto simile a quello materno
    • Protezione fino a 12 mesi in dipendenza della concentrazione al momento della nascita:
      • 1:1000 si estingue in 5 mesi
      • 1:100 in 3 mesi
    • Eliminazione uniforme con dimezzamento della concentrazione ogni 3

settimane• Protezione alta per morbillo e rosolia• Protezione bassa per poliomielite e pertosse→ recentemente sono aumentati i casi• di pertosse neonatale, con anche la morte del nascituro in alcuni casi. Questo perché la madre (suscettibile) avendo una quota di anticorpi ridotta, in quanto era passato troppo tempo dall'ultimo richiamo vaccinale, non trasferiva queste IgG al livello placentare e quindi il bambino appena nato era molto suscettibile e poteva contrarre la pertosse prima di poterlo vaccinare. Quindi, la strategia vaccinale contro la pertosse, ha la funzione di risvegliare la produzione anticorpale nella madre per permettere

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
44 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/16 Microbiologia agraria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anna_giancri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia degli alimenti e igiene e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Zampiero Alberto.