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EPIDEMIOLOGIA
Incidenza = misura dei nuovi casi, indica la proporzione della popolazione che sviluppa la malattia in un dato periodo (al denominatore non considero i morti e le persone non suscettibili)
Prevalenza = misura dei malati (nuovi casi e casi preesistenti, si includono anche i guariti e i morti), può essere puntuale (percentuale di casi in un preciso momento) o periodale (in questo caso conto tutta la popolazione, anche i morti, mentre nella prevalenza puntuale no, conto solo i vivi); la prevalenza puntuale ci dà idea di come sta andando in quel momento la malattia (indicazione epidemica) mentre la periodale ci dà idea della contagiosità della patologia
È importante, per calcolare quindi valori, sapere a quanto ammonta la popolazione suscettibile (in questi calcoli non considero infatti quella porzione di popolazione che non è suscettibile alla malattia considerata, per esempio i vaccinati)
Tasso = è la misura della frequenza con cui un
Un determinato effetto avverso (malattia o morte) si sviluppa in una determinata popolazione in un determinato lasso di tempo (tipo tasso di mortalità, tasso di morbosità ovvero velocità di propagazione).
Tasso di attacco = è la frequenza di una malattia in una determinata popolazione (chiusa e numericamente limitata) durante uno specifico e limitato lasso di tempo; lo si calcola soprattutto in focolai di malattia a sorgente comune (tutti i casi hanno avuto origine dallo stesso malato). Rappresenta una sorta di incidenza cumulativa, si fa il calcolo del tasso di attacco di una intera pandemia solo una volta che è finita, altrimenti lo posso calcolare su piccoli focolai circoscritti (calcolo: n° casi/n° tot popolazione).
Tasso di attacco secondario = si applica solo a malattie trasmissibili, indica la proporzione dei casi (casi secondari) che sviluppano per contatto con uno o più casi primari (casi indice) entro un tempo corrispondente al periodo
= tasso di riproduzione di base Rappresenta la misura della contagiosità di una malattia. Viene calcolato per le malattie trasmissibili epidemiche sostenute da nuovi virus (emergenti o riemergenti) in una popolazione suscettibile. Questo valore è utilizzato quando c'è alta suscettibilità e serve a quantificare la distribuzione della malattia stimando un numero medio di infezioni secondarie. Se R < 1, l'epidemia sta regredendo, mentre se R > 1, l'epidemia sta persistendo. Questo parametro viene utilizzato all'inizio dell'epidemia per valutare l'efficacia delle misure di contenimento, che dipendono da fattori biologici, socio-comportamentali e ambientali.non essere costante nel tempo, si intende che il suo valore può variare nel corso dell'epidemia. Inoltre, il tasso di riproduzione effettivo (Rt) non fornisce informazioni sulla gravità della malattia, ma è un parametro utilizzato per valutare la velocità di diffusione dell'epidemia. Il suo calcolo matematico può comportare diversi errori e non può essere influenzato dalla vaccinazione. Inoltre, può essere calcolato anche per le malattie trasmesse tramite vettori. Il concetto di "framework" rappresenta una sequenza di eventi che può essere applicata a qualsiasi malattia o effetto avverso e spiega il processo in tappe discrete e deterministiche, cioè tappe che si verificano con alta probabilità se si verificano condizioni specifiche. Infine, l'evento stocastico si riferisce a un evento che può avere risultati diversi in base al caso specifico.realizzarsi o meno, quello che devo fare è definire la probabilità che l'evento avvenga. Il susseguirsi di eventi nel framework riguarda livelli biologici sempre più complessi: da molecolare fino a raggiungere il livello popolazionistico. L'adverse outcome pathway correla in un percorso lineare una o più serie di eventi chiave che sono legati causalmente tra loro: ogni evento è causa del successivo e questo fa sì che venga messo in correlazione un evento molecolare iniziale o iniziante con un esito finale (adverse outcome).
SARS-CoV-2 ha il recettore ACE2 (un recettore dell'asse renina-angiotensina), in comune con il CoV-1 mentre MERS-CoV lega il recettore DPP4. Nel meccanismo di infettività del virus giocano un ruolo fondamentale obesità, ipertensione e diabete.
Gli alveoli di tipo 2 (svolgono azione di protezione del polmone dalle aggressioni di patogeni e pressioni chimiche) del polmone hanno un elevato numero di
recettori ACE2: il virus penetrando causa sindrome respiratoria acuta che in realtà è una microangiopatia polmonare determinata da questo virus sul tessuto endoteliale.Angiotensinogeno → angiotensina I → angiotensina III. Il primo passaggio è permesso dalla renina, il secondo da ACE; l'angiotensina II è quella attiva che va ad agire a livello dei diversi distretti corporei. Da angiotensina I posso, però, tramite ACE2, anche ottenere angiotensina 1-9 che può essere ulteriormente spezzata ottenendo angiotensina 1-7. I recettori che possono essere legati sono:
→ infiammazione pro-fibrotica- AT-1 (porta alla polmonite interstiziale nel polmone, in generale porta alla fibrosi dell'organo) con perdita di elasticità, comporta vasocostrizione, aumento della pressione sanguigna e proliferazione cellulare (durante la vita adulta ne abbiamo pochissimo)
→ vasodilatazione, diminuzione della pressione- ACE2 e AT-2 sanguigna ed
effetto antiproliferativo e antiinfiammatorio → è legato da angiotensina 1-7- MAS
Quando il virus lega ACE2 (avendo più spike ne lega tanti contemporaneamente) questo non può legare l'angiotensina II e questa legherà obbligatoriamente AT-1, determinando vasocostrizione, aumento della P sanguigna e infiammazione pro-fibrotica. Sul rene aumenta la pressione e risponde con una maggiore produzione di renina, che continua ad portare alla produzione di angiotensina II che continua a legare AT-1 invece che ACE2.
Il legame con il virus attiva ADAM 17 (proteina TM) che, una volta fosforilata, taglia ACE2 e determina un aumento della sua concentrazione in forma solubile ed è proprio questo ad essere associato a rischi cardiovascolari. ADAM 17 libera anche dalla membrana i precursori delle citochine (tempesta di citochine).
VACCINI:
A virus attenuato → morbillo, parotite, rosolia, varicella, influenza, rotavirus, herpes zoster, febbre giallo.
- Pro:
- Tecnologia conosciuta, bassi costi, forte risposta immunitaria
- Contro: mantengono una virulenza limitata, non posso inoculare questi vaccini in immunodepressi, con patologie tumorali o affetti da gravi disabilità, sensibile alle variazioni di temperatura (problema per la distribuzione)
- A virus inattivato → poliomielite, epatite A
- Biologia della Salute, unibo FM
- Pro: easy, conosciuto, bassi costi, adatto per immunodepressi, no rischio di determinare la malattia, stabile
- Contro: richiedono richiami (per sviluppare memoria anche)
- Toxoidi → difterite, tetano
- Pro: come sopra
- Contro: necessitano di adiuvanti che stimolino il SI, produzione complessa e costosa, spesso è difficile trovare l'antigene migliore
- A subunità o vaccini coniugati → epatite B, influenza stagionale 3 e 4 ceppi, Hib (meningite), pertosse, pneumococco, meningococco A-B-C, papillomavirus
- A mRNA → pfizer e moderna VS COVID-
- Pro: ottima sicurezza
easy da produrre, costi elevati•
Contro: ridotta stabilità del mRNA (per presenza ubiquitaria di RNasi, conservazione -20 e -80 °C
Vulnerabilità → influenzata da esposizione, sensibilità (livello di risposta all’esposizione) e capacità adattativa
Resilienza → capacità di sviluppare piani per assorbire gli effetti avversi e adattarsi
Obesità: si misura con l’indice di massa corporea (peso/altezza al quadrato), quello normale è tra 18,5 e 24,9 mentre l’obesità si ha con BMI maggiore di 30. È uno dei fattori di rischio per malattie croniche degenerative ma anche per le malattie trasmissibili. Solitamente, chi è obeso diventa insulino-dipendente, diabetico e iperteso. Le cause possono essere svariate: stile di vita sedentario, fattore alimentare ma anche per inquinanti (sostanze obesinogene) che hanno effetto su adipociti e sul cambiamento del grasso chiaro in grasso bruno (IL-34 si forma
negli adipociti di tipo bruno).4Biologia della Salute, unibo FMFATTORI AMBIENTALI, POLLUTTOMA, MALATTIE NONTRASMISSIBILICon "polluttoma" intendiamo l'insieme di tutte le esposizioni (da agenti chimici o fisici come le radiazioni), è unsottoinsieme dell'esposoma. L'inquinamento, ovvero il polluttoma, è il maggior responsabile di morti ogni anno.È tra le cause del COPD (principale causa: fumo attivo e passivo, inquinamento indoor, ecc.), caratterizzata da ridottafunzionalità polmonare (enfisema, ovvero progressiva distruzione e perdita di elasticità degli alveoli, e bronchitecronica allo stato infiammatorio). stare sospeso nell'atmosfera per tempiIl particolato ultrafine atmosferico PM (o polveri totali sospese PTS) riesce anche lunghi ed è in grado di penetrare nei polmoni e ne causa infiammazioni. Il PM entrato lega il suo recettoreidrocarburico, detto sensore ambientale (capta queste molecole estranee per
avviare meccanismi infiammatori difensivi). Il PM è cancerogeno ed è correlato a patologie cardiovascolari e COPD; è ritenuto anche responsabile di patologie riproduttive. Si creano problemi nel caso di esposizioni troppo elevate o prolungate: in questo caso si origina un meccanismo avverso mediato dallo stesso SI (abbiamo una tempesta di citochine, non più una risposta moderata difensiva, con conseguenti danno endoteliale, difetti della coagulazione e il manifestarsi di problemi cardiocircolatori). Il primo particolato che si forma è il primario, ottenuto per effetto di fenomeni naturali (eruzioni vulcaniche, incendi boschivi, disgregazione rocce, ecc.) o antropici (riscaldamento, usura dei veicoli, ecc.). Le particelle del particolato primario interagiscono fra di loro e con altre molecole chimiche dando origine al particolato secondario (si origina quindi da reazioni chimiche come l'ossidazione direttamente in atmosfera).
CLASSIFICAZIONE:
- biossido di S
- acido solfidrico
- ossidi di N
- terpeni
Particolato antropico:
- idrocarburi
- ossidi di S e N