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TRASMISSIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE

Per TRASMISSIONE si intende la fase che intercorre tra ELIMINAZIONE

AGENTE EZIOLOGICO da un ospite e l’incontro con l’OSPITE

SUCCESSIVO.

La trasmissione può essere:

ORIZZONTALE:

DIRETTA (contagio)  l’AGENTE EZIOLOGICO passa direttamente da una

o RISERVA  OSPITE (es.patologie veneree).

INDIRETTA (contaminazione)  il passaggio dell’AGENTE EZIOLOGICO è

o mediato da vettori.

VERTICALE: da MADRE  FETO. L’agente eziologico è in grado di attraversare la

PLACENTA ed infettare il FETO.

Classificazione delle MALATTIE INFETTIVE x MODALITA’ DI

TRASMISSIONE

Non tutte le malattie infettive sono contagiose. Lo sono infatti, soltanto quelle

in cui l’AGENTE EZIOLOGICO emerge naturalmente in superficie e sono

trasmissibili dall’ammalato ad un soggetto sano, attraverso contatto

diretto o quasi (es.malattie veneree, difterite, pertosse, ecc).

Non sono contagiose quelle malattie in cui l’AGENTE EZIOLOGICO non emerge

in superficie e x le quali è necessario x la trasmissione l’intervento di vettori

che implichino lesioni cute (es.tetano – malaria – ecc).

Classificazione secondo MODALITA’ TRASMISSIONE:

Malattie trasmesse x VIA AEREA  maggiori cause di morbosità e

1. mortalità a livello mondiale. Sono causate prevalentemente da virus e

batteri che in genere colpiscono ALTE e BASSE vie respiratorie, con

estensione in alcuni casi ad altri organi (es. mononucleosi, tubercolosi,

ecc).

Sono caratterizzate da elevata contagiosità e si trasmettono

DIRETTAMENTE dal SOGGETTO INFETTO (malato o portatore) 

SOGGETTO SANO SUSCETTIBILE o in maniera indiretta mediante ARIA

INDOOR e ciò vale x quei microrganismi che sopravvivono a lungo su

goccioline aerodisperse e su oggetti recentemente contaminati.

L’elevata contagiosità, determina epidemie a carattere POLIENNALE,

prevalentemente nei mesi freddi, in quanto favorite da ambienti chiusi

e sovraffollati.

COME PREVENIRE?  vaccinazione (più importante che ha permesso di

ridurre notevolmente XTOSSE – PAROTITE – ROSOLIA – ecc.) – isolamento

– chemioprofilassi – interventi sull’ambiente.

Le varie malattie trasmesse x via aerea:

Influenza  è causata da virus ad RNA, di cui si conoscono 3

o tipi: Tipo A: più importante x l’uomo ed è responsabile della

 maggior parte epidemie e può infettare anche animali

(uccelli,suini, cavalli).

Tipo B: colpisce solo uomo ed è responsabile di fenomeni

 epidemici meno estesi e frequenti rispetto ad A. Ha una

maggiore incidenza nei bambini.

Tipo C: meno rilevante e prevale nell’infanzia.

Il virus si trasmette x via aerea e x contatto diretto: virus entra

nel TRATTO RESPIRATORIO dove aderisce cell.epitelio  infetta

cellule provocando congestione e infiammazione. Il virus

abbandona il tratto respiratorio ed entra nel circolo ematico

dove da il via alla varia SINTOMATOLOGIA (tosse, influenza, dolori

muscolari, febbre anche molto alta, muco e congestione nasale,

stanchezza). Il periodo di INCUBAZIONE è di 1-2 giorni, mentre la

fase ACUTA è di 2-3 giorni, la febbre scompare dopo 5 giorni con

esito, generalmente, benigno.

Risultano complicanze (broncopolmoniti, polmoniti) in soggetti più

vulnerabili (diabetici, cardiopatici, immunodepressi, ecc).

FREQUENZA INFLUENZA  si può presentare sporadicamente

(raramente) – forma epidemica (ogni 1-3 anni da virus A) –

pandemica (ogni 10-30 anni da virus A). Le epidemie più severe e

frequenti sono quelle da virus A che compaiono con cadenza

quasi annuale.

Perché i virus cambiano con cadenza periodica?  Le cause sono da

ricercare principalmente nelle variazioni antigeniche (cambia

l’antigene) a cui vanno incontro i virus della tipo A. In particolar

modo il virus presenta 2 ANTIGENI (2 glicoproteine 

emoagglutina – neuroaminidasi), che permette al virus di legarsi

alle cellule della mucosa respiratoria. Il SOGGETTO INFETTATO

produce anticorpi verso quegli ANTIGENI, consentendo di

superare la malattia.

Tuttavia però i virus presentano un DNA segmentato che gli

permette di ricombinarsi anche dentro l’animale, dando vita a

nuovi ceppi virali. Si possono avere mutazioni di piccola entità

(ogni 1-3 anni) e di grande entità (ogni 10-30 anni):  maggiori

sono le variazioni antigeniche, minore risulta la protezione

conferita dagli anticorpi dell’epidemia precedente.

Quando la popolazione viene a trovarsi completamente sprovvista

di immunità  si originano severe pandemie.

Principali sottotipi VIRUS A (ultimi decenni): H1N1 – H2N2 –

H3N2  ognuno presenta poi delle varianti.

Controllare la letalità dell’influenza attraverso INTERVENTI

PREVENTIVI

Gli INTERVENTI PREVENTIVI adottati sono:

Vaccinazione  ci sono diversi vaccini: VACCINO a VIRUS

o INTERI (inattivato) – VACCINO SPLIT (virus

disgregati-frazionati) – VACCINO SUBUNITA’ (emoagglutina –

neuroaminidasi).

Il vaccino contiene 3 ceppi virali: 2 ceppi VIRUS A – 1

VIRUS B  che sono stati isolati dalle precedenti epidemie e

che molto probabilmente circoleranno in inverno.

L’efficacia vaccino varia tra 60-90% e dipende dall’età del

soggetto e dalla somiglianza tra VIRUS CIRCOLANTE –

VIRUS PRESENTE NEL VACCINO . La vaccinazione è

raccomandata a persone con età > 65 anni – persone a

rischio complicanze influenza – sogg. a contatto con

pubblico – bambini – ecc.

Chemioprofillasi  sono farmaci antivirali che agiscono

o bloccando l’infezione, x cui risultano efficaci se

somministrati subito dopo contagio. Somministrazione

indicata a coloro allergici a vaccino.

Altre INFEZ. RESPIRAT. Acute virali  le più rilevanti sono quelle

da: Virus Parainfluenzali  faringiti con sintomatologia lieve,

o simile a raffreddore.

Rhinovirus  raffreddore comune (infiammazione

o faringe-laringe), è la più diffusa infezione umana. Si trova

nelle secrezioni nasali che possono contaminare mani,

fazzoletti, ecc.

Coronavirus  causa raffreddore comune con

o sintomatologia lieve e di breve durata (3-4 gg). Stessa

trasmissione dei Rhinovirus.

Adenovirus  raffreddore comune e faringiti nei bimbi.

o Altri ceppi possono causare congiuntiviti e forme enteriche.

Trasmissione più comune, quella aerea.

Altre forme di malattie trasmesse x via aerea:

Difterite  malattia tossinfettiva acuta e contagiosa con quadri

 clinici molto gravi. Causata da batterio che infetta SOLO uomo a

livello mucose naso (meno grave ma molto infettiva), faringe (può

causare PARALISI RESP.), laringe (può condurre a OSTRUZIONE VIEE

AEREE con conseguente difficoltà resp.). Moltiplicandosi produce una

tossina che se rilasciata può provocare azione infiammatoria locale o

se viaggia nel circolo ematico, provocare lesioni a organi e apparati

(cuore – SN).

La trasmissione è x via aerea DIRETTA – INDIRETTA (toccando oggetti

e materiali contaminati).

Questa malattia è scomparsa in Italia e molti altri Paesi, mentre è

ridotta in altri, grazie alle vaccinazioni di massa nell’infanzia.

Morbillo  malattia acuta esantematica (malattie con eruzioni

 cutanee) e molto contagiosa causata da morbilli virus.

Trasmissione ..> il virus viene trasmesso mediante via aerea

DIRETTA-INDIRETTA.

Quadro clinico ..> quadro clinico in genere è lieve. Il virus penetra x

via aerea e si moltiplica nelle mucose delle vie aeree superiori da

dove può raggiungere cute e provocare tipico esantema.

Complicanze ..> complicanze (otite, polmonite,ecc) che si possono

manifestare nei NEONATI e ADULTI.

Andamento ..> Massima prevalenza invernale.

Chi colpisce ..> Colpisce prevalentemente BAMBINI (ma anche

ADULTI-NEONATI) ma nei paese più industrializzati è stata quasi

debellata in infanzia (grazie a vaccini) x poi presentarsi prevalentemente

in adolescenza, mentre nei paesi poveri si ha un’alta incidenza sotto i 2

anni.

Prevenzione ..> denuncia obbligatoria, isolamento a domicilio x

5 giorni dalla comparsa esantema, vaccinoprofilassi. Il vaccino è

consigliato subito dopo 1° anno di vita, possibilmente associato a quelli

contro rosolia e parotite.

Sono attuate tutt’ora, campagne x debellare morbillo in Europa,

attraverso vaccino.

ROSOLIA  malattia esantematica, causata da Togavirus.

 Trasmissione ..> La trasmissione avviene x via aerea o x contatto in

seguito a secrezioni nasofaringee.

Quadro clinico ..> I sintomi che la caratterizzano sono febbre lieve,

mal di gola, rinite e tipico esantema che si manifesta x circa 5 giorni.

L’esito è della malattia è benigno.

Complicanze ..> Si parla di Rosolia congenita, quando l’infezione

colpisce una donna nel periodo di gravidanza. In tale situazione, il

virus può oltrepassare la barriera placentare e causare danni al

feto (malformazioni a carico del cuore, PCI, ecc) (in alcune forme lievi, il

disturbo può manifestarsi solo qualche anno dopo la nascita come ritardo

mentale o ritardo della crescita).

Andamento malattia ..> L’andamento è tipicamente stagionale

(inverno-primavera).

Chi colpisce ..> L’UOMO rappresenta l’unica riserva di infezione.

L’età maggiormente colpita è quella tra 5-14 anni ma possono anche

essere interessati adulti.

Prevenzione ..> La misura preventiva più efficace è il vaccino. In Italia

grazie alla diffusione del vaccino, il numero dei casi si è drasticamente

ridotto.

VARICELLA  malattia esantematica altamente contagiosa, causata

 da Herpes zoster Virus. Tale virus può determinare 2 forme:

Varicella  Trasmissione ..> la quale può avvenire x via aerea

o (secrezioni rinofaringee), liquido contenuto nelle vescicole,

trasmissione indiretta con oggetti contaminati da secrezioni.

Quadro clinico ..> Si manifesta con esantema vescicoloso a

diversi stadi di maturazione.

Complicanze ..> Esistono forme LIEVI, ma anche più gravi

(complicanze polmonari – encefaliche).

Andamento malattia ..> La varicella è frequente in tutto il

mondo e in Italia si riscontrano epidemie annuali nel periodo

primaverile-invernale.

Chi colpisce ..> L’uomo rappresenta l’unico serbatorio di

infezione. infezione altamente contagiosa che prevale soprattutto

nei bambini, ma può colpire anche giovani e adulti.

Prevenzione ..> denuncia obbligatoria – isolamento domiciliare –

vaccino (dal 2007

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
46 pagine
15 download
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AndriMariot di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene generale e applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Brandi Giorgio.