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DISINFEZIONE CHIMICA

Per il trattamento chimico possono essere usati i derivanti del cloro e l'ozono.

  1. La depurazione con il cloro può sfruttare 2 principi attivi: acido ipocloroso e biossido di cloro. Agiscono ossidando gli enzimi batterici e le proteine virali. Il principio che sta alla base della clorazione è che deve rimanere nell'acqua un cloro residuo che può essere libero (acido ipocloroso) o combinato a sostanze organiche:

    • Clorazione marginale: si aggiunge cloro in quantità superiore alla richiesta dell'acqua
    • Clorazione break-point: si aggiunge cloro in quantità superiore alla richiesta dell'acqua e in modo che rimanga cloro residuo libero
    • Superclorazione: rimane nell'acqua tanto cloro residuo.
  2. L'ozono è lo stato allotropico dell'ossigeno con alto potere ossidante.

    Vantaggi: maggiore potere ossidante rispetto al cloro, non è influenzato dal pH, arricchisce l'acqua di ossigeno

    Svantaggi: costo

minore azione residua, può capitare che non ossidi correttamente lesostanze organiche.

ORIGINE DEI COMPOSTI CHIMICI DANNOSI

  • Disinfettanti: possono reagire con sostante organiche presenti in acqua e formare deisottoprodotti quali CLOROFENOLI, CLOROAMMINE (responsabili di cattivi odori e sapori,irritazione alla cute e alle mucose naso faringee.

PRINCIPALI INFEZIONI DA PISCINA

  1. Infezioni da piscina di origine fecale: Il microrganismo è eliminato con le feci dellasorgente, diffonde nell’acqua e viene ingerito da altri bagnanti

Fattori di rischio:

  • Rilascio accidentale di vomito o feci nell’acqua
  • Scarse condizioni igieniche dei bagnanti
  • Contaminazione crociata dell’acqua di approvvigionamento della piscina con liquami
  • Insufficiente disinfezione dell’acqua

Virus di origine fecale:

  • Hav: Epatite virale A
  • Adenovirus: Febbre faringo-congiuntivale
  • Norovirus: gastroenterite
  • Echovirus: gastroenterite, meningite

Batteri di origine fecale:

  • Shigella: Agente eziologico
della dissenteria bacillare-Escherichia coli: Agente eziologico di diarrea ematica acuta

Protozoi di origine fecale in piscina:

  • Giardia
  • Cryptospordium

Sono protozoi flagellati parassiti intestinali. Si trasformano in cisti che, eliminate con le feci, resistono nell'ambiente esterno. In soggetti con difese normali causano gastroenteriti, ma possono diffondere e provocare infezioni disseminate molto gravi in soggetti immunodepressi.

FATTORI DI RISCHIO DELLE MALATTIE DA MICRORGANISMI DI ORIGINE FECALE ASSOCIATE A PISCINE:

  • Nessun trattamento 19%
  • Trattamento insufficiente 19%
  • Difetti di funzionamento 17%
  • Manutenzione vasca 8%
  • Rilascio fecale/vomito 45%
  • Infiltrazione liquami 10%
  • Cause non identificate 21%

GESTIONE DEL RISCHIO RILASCIO FECALE ACCIDENTALE:

  1. Allontanare immediatamente dalla vasca le persone
  2. Rimuovere tutto il materiale possibile
  3. Mantenere i livelli di disinfettante al limite superiore del range raccomandato
  4. Filtrare l'acqua per sei ricircolo
  5. Lavare il filtro in

controcorrente2) Infezioni da piscina di origine non fecale

Virus di origine non fecale:

  • Mollusco contagioso: Bagnante che disperde il virus sul bordo o nella vasca
  • Gestione del rischio: pulire, educazione persone infette
  • Verruca plantare: Bagnante che disperde il virus sul bordo o nella vasca
  • Gestione del rischio: pulire, Educazione persone infette, uso di calzature

Batteri di origine non fecale:

  • PSEUDOMONAS AERUGINOSA
  • STAPHYLOCOCCUS AUREUS
  • MYCOBACTERIUM

Protozoi di origine non fecale:

  • Meningoencefalite amebica primaria
  • Cheratite da acanthamoeba

3) Infezioni da legionella

La Legionella è un batterio che deve il suo nome all'epidemia di polmonite del 1976 a Philadelphia dove c'erano i veterani della guerra di Corea (chiamati legionnaires).

Scoperta nell'impianto di condizionamento dell'hotel

CARATTERISTICHE

  • Microrganismo acquatico ubiquitario che predilige ambienti caldi
  • Si riproduce tra i 25 e 45 gradi
  • Ph 5.5 e 8,1
  • Rimane vitale tra 5.7 e 63 gradi
  • Fattori favorenti

Sono la presenza di alghe, amebe, protozoi e ioni FeLa legionella sopravvive e si moltiplica all'interno dei protozoi (amebe, flagellati) che forniscono nutrimento e offrono protezione dalle condizioni ambientali sfavorevoli quali la temperatura elevata o la presenza dei disinfettanti.

DINAMICA DEGLI EVENTI ALLA BASE DELLA LEGIONELLOSI

  1. Presenza di legionella nell'habitat naturale
  2. Moltiplicazione nei serbatoi artificiali (torri di raffreddamento, impianti distribuzione acqua, terme, vasche idromassaggio, fontane, dispositivi ventilazione, aerosol)
  3. Formazione e diffusione di particelle di aerosol
  4. Sviluppo dell'infezione nei soggetti recettivi - L. Pneumophilia causa l'85% delle infezioni.

FATTORI FAVORENTI L'INSORGENZA DELLA MALATTIA

  1. Caratteristiche del batterio:
    • concentrazione del microrganismo
    • virulenza del ceppo infettante
    • capacità di sopravvivenza e di moltiplicazione nell'ambiente e nell'ospite
  2. Caratteristiche...

dell'ospite-Sesso maschile e di età avanzata-fumo e alcool-affetto da malattie croniche (respiratorie, cardiovascolari e renali, diabete)-Immunodeficienza

FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATI ALLE SPA.

Alta temperatura.Mancato trattamento dell'acqua.Movimento dell'acqua che crea aerosol e disperde nell'aria il disinfettante residuo.

IGIENE AMBIENTI CONFINATI MICROCLIMA

I principali parametri microclimatici sono:

  • Temperatura dell'aria (17.2 - 21.5 in inverno) (18.8 - 23.7 in estate)
  • Umidità dell'aria (30-70%)
  • Ventilazione (minore di 0.15 m/sec)

La temperatura dell'aria misurata in gradi celsius è il primo parametro che influenza la sensazione termica, ma non l'unico. In ambiente confinato, il calore percepito dipende non solo dalla temperatura dell'aria, ma anche dall'energia termica irradiata dalle superfici e dai corpi presenti nell'ambiente.

TEMPERATURA RADIANTE MEDIA

Valuta l'effetto

La temperatura di un corpo nero rappresenta la media dell'energia termica irradiata dalle superfici e dai corpi presenti nell'ambiente. Viene misurata con il GLOBO TERMOMETRO DI VERNON.

L'umidità dell'aria si può esprimere in diversi modi:

  • Umidità assoluta
  • Umidità massima
  • Umidità relativa: Rapporto tra umidità assoluta e massima in %

L'umidità dell'aria influenza la sensazione termica perché interferisce con gli scambi termici del corpo umano. A temperature elevate, un'umidità elevata impedisce la traspirazione. A temperature basse, un'umidità elevata favorisce l'eliminazione del calore per conduzione. Un'umidità troppo bassa provoca anch'essa sensazioni sgradevoli.

misurata con IGROMETRO A CAPELLO e PSICROMETRI VENTILAZIONE I movimenti naturali dell'aria avvengono a causa di differenza di pressione tra aria più fredda e aria più calda. In un ambiente confinato la ventilazione naturale dipende quindi dalla differenza di temperatura tra interno ed esterno. Viene misurata con strumenti detti ANEMOMETRI ed è espressa in m/sec. Lo scambio di aria con l'esterno si verifica per: - Porosità dei muri - Fessure degli infissi - Apertura saltuaria di finestre Ricambi di aria consigliati: Da effettuare quando la ventilazione naturale non assicura i ricambi, occorre ricorrere alla ventilazione artificiale, indipendente da fenomeni atmosferici, che assicura l'apporto costante di aria dall'esterno. 1) Metodo per estrazione: Il ventilatore crea una zona di depressione che richiama l'aria esterna. 2) Metodo per estrazione ed immissione: Il ventilatore d'immissione fornisce una portata d'aria di circa il 20% superiore a

quello d'estrazione. La maggior pressione interna impedisce correnti d'aria dall'esterno.

INDICI MICROLIMATICI

Forniscono una valutazione dello stato termico di un soggetto in un ambiente confinato, stato che dipende da una sensazione derivante da più fattori microclimatici (temperatura, umidità, ventilazione), dall'attività compiuta del soggetto e dal suo vestiario.

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Indici di Fanger = Fanger elaborò un'equazione di confort per ogni combinazione delle variabili: Resistenza termica del vestiario, attività svolta, T, HR, V.

PMV= Voto medio previsto. (valore consigliato tra -1 e +1)

Esprime la sensazione termica media provata nell'ambiente secondo la scala: +3 caldo, +2 tiepidi, +1 leggermente tiepido, 0 neutro, -1 quasi fresco, -2 fresco, -3 freddo

PPD= Percentuale prevista di insoddisfatti (valore consigliato minore di 10%)

Ad ogni valore di PMV è correlata la % di soggetti che si dichiarano insoddisfatti.

VIZIATURA

DELL'ARIAE' provocata dalla presenza dell'uomo in ambiente confinato. L'aria cambia qualitativamente e quantitativamente la sua composizione a causa dell'eliminazione di CO2 E ANTROPOTOSSINE.

IGIENE DEGLI AMBIENTI CONFINATI ILLUMINAZIONE

Quando non è sufficiente occorre fornire mezzi artificiali di illuminazione che deve essere adeguata per composizione spettrale ed intensità, non deve sviluppare eccessivo calore, non deve creare fenomeno di abbagliamento, ombre, tremolii. Si esprime in Lux.

IGIENE DEGLI AMBIENTI CONFINATI RUMORE

La movimentazione delle pareti, il rivestimento con pannelli fonoassorbenti, il soffitto a cassettoni, gli arredi, il materiale del pavimento contribuiscono tutti a ridurre il tempo di riverberazione (parametro che definisce il t di estinzione del suono in un ambiente chiuso).

DIABETE MELLITO

Sindrome dismetabolica ad andamento cronico, caratterizzata dall'incapacità dell'organismo di usare normalmente il glucosio.

E’ in aumento e ha un forte impatto socio-economico.

CLASSIFICAZIONE

  1. DIABETE DI TIPO 1 O INSULINO-DIPENDENTE

Detto anche diabete giovanile, è dovuto alla carenza insulina più o meno improvvisa per danno irreversibile delle isole di Langherans. Le infezioni virali provocherebbero il danno alle cellule endocrine del pancreas solo in caso di presenza di predisposizione genetica. Non è legato a fattori di rischio quali stile di vita o obesità e non può essere quindi prevenuto.

Richiede una terapia insulinica che previene la grave complicanza acuta:

  • Chetoacidosi diabetica e coma acidosico: Dovuto a formazione di corpi chetonici (acetoacetico, acetone)

I pazienti a

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
32 pagine
3 download
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MicheleM97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene generale e applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Dallolio Laura.