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PREVENZIONE DELLE MALATTIE NON INFETTIVE

La PREVENZIONE PRIMARIA delle malattie non infettive è volta alla rimozione delle cause, dei fattori di rischio e alla protezione dagli effetti degli individui/gruppi di popolazione esposti tramite:

  • Counseling genetico: processo informativo attraverso il quale i pazienti affetti da una malattia geneticamente determinata ricevono informazioni relative alle caratteristiche della malattia e alle sue modalità di trasmissione. Il genetista, attraverso un'attenta valutazione genetica, determina il rischio di trasmissione di alcuni caratteri negativi e, quindi, la probabilità che nella prole si manifestino patologie a carattere ereditario (prevenzione primaria se la coppia decide di non procreare).
  • Potenziamento delle difese dell'organismo
  • Modifica dei comportamenti:
    • Educazione sanitaria
    • Tecniche pubblicitarie
    • Emanazione di leggi
  • Interventi sull'ambiente di vita e di lavoro
delle malattie infettive sono: - Vaccinazione: somministrazione di vaccini per prevenire l'infezione da determinati agenti patogeni. - Igiene: adozione di misure igieniche come il lavaggio delle mani, l'uso di presidi sanitari e la pulizia degli ambienti. - Educazione sanitaria: informare la popolazione sui comportamenti corretti per prevenire le infezioni, come l'uso del preservativo o la corretta manipolazione degli alimenti. La delle malattie infettive si concentra sulla diagnosi precoce e il trattamento tempestivo delle infezioni. Include: - Screening: test diagnostici utilizzati per individuare precocemente l'infezione in individui a rischio. - Trattamento: somministrazione di farmaci o terapie specifiche per curare l'infezione e prevenire la sua diffusione. La delle malattie infettive si occupa della gestione delle complicanze e della riabilitazione dei pazienti affetti da infezioni croniche. Include: - Follow-up clinico: monitoraggio periodico del paziente per valutare l'efficacia del trattamento e prevenire recidive. - Riabilitazione: interventi terapeutici per favorire il recupero delle funzioni compromesse dall'infezione. - Supporto psicologico: sostegno emotivo e psicologico per affrontare le conseguenze psicologiche dell'infezione. La prevenzione delle malattie infettive è fondamentale per ridurre l'incidenza e l'impatto delle infezioni sulla salute della popolazione.primaria delle malattie infettive possono essere conseguiti con:
  • Metodi diretti:
    • Attività volte a contenere la diffusione degli agenti patogeni individuati a livello di singoli soggetti o di popolazione;
    • Interventi di inattivazione/eliminazione dei microrganismi patogeni mediante misure di bonifica ambientale;
    • Interventi volti ad aumentare le difese del soggetto recettivo.
  • Metodi indiretti: finalizzati ad implementare le condizioni di salute individuali e collettive indirizzati al risanamento e miglioramento degli ambienti di vita e di lavoro.
  1. INTERVENTI SU SORGENTE/SERBATOIO
    1. Segnalazione della malattia (notifica): obbligatoria per 47 malattie infettive suddivise in 5 classi con tempistica e modalità di segnalazione differente. Questa segnalazione può dare avvio all'inchiesta epidemiologica, la quale è finalizzata alla ricostruzione della catena di trasmissione che ha originato il caso. La definizione della popolazione esposta a...
Il rischio è indispensabile per attuare misure di sorveglianza e di prevenzione da attuare. Misure di isolamento/contenimento: insieme di provvedimenti per circoscrivere il focolaio infettivo impedendo la trasmissione del patogeno dalla sorgente al soggetto sano recettivo. - Isolamento: separazione del malato da tutte le altre persone, ad eccezione del personale sanitario. Questo isolamento può essere ospedaliero (per malattie esotiche) o domiciliare (per patologie molto contagiose). - Contumacia: obbligo di permanere in un luogo (domicilio o ospedale) per un periodo prescritto (per portatori, contatti e conviventi di un soggetto malato) osservando indicazioni igienico-sanitarie imposte da autorità sanitarie. Sorveglianza sanitaria: obbligo di sottoporsi a controlli sanitari periodici per un periodo prescritto. Si applica a contatti e conviventi del soggetto malato (per identificare segni/sintomi precoci di malattia) o a soggetti di ritorno da aree endemiche o epidemiche.Accertamento diagnostico: diagnosi di laboratorio atte a:
  • Identi care lo stato di infezione di un individuo;
  • Identi care le vie di eliminazione (e relativa durata) del patogeno nell'ambiente;
  • Individuare i portatori;
  • Identi care nell'ambiente veicoli e vettori di trasmissione.
Trattamento terapeutico: è una misura ef cace non solo per curare il malato (e trattare iportatori asintomatici), ma anche per proteggere le persone con cui egli viene a contatto!chemiopro lassi. Si basa sulla somministrazione di antibiotici/chemioterapici.

INTERVENTI SULLE VIE DI TRASMISSIONE
Riduzione/eliminazione della carica microbica:
  • Disinfezione: distruzione dei microrganismi agenti di malattie infettive, tramite:
    • Agenti sici: calore e UV;
    • Agenti chimici: ossidanti, alogeni, alcoli, aldeidi, fenoli, detergenti cationici eclorexidina.
  • Sterilizzazione: distruzione di ogni forma vivente (spore incluse), tramite:
    • Mezzi sici (più sicuri dei chimici): calore secco,
    • umido, raggi UV e gamma;o Mezzi chimici: ossido etilene e glutaraldeide.

      Disinfestazione: eliminazione dei vettori, tramite:

      • Disinfettanti integrali;
      • Insetticidi;
      • Rodenticidi.

      Antisepsi: arresta la crescita di germi sugli organismi viventi;

      Germicidi: agenti utilizzati per distruggere i microbi sui tessuti viventi;

      Disinfettanti: agenti usati per la distruzione microbica sugli oggetti.

      Boni ca dell’ambiente: interventi du fattori ambientali che favoriscono la diffusione dimicrorganismi:

      1. Potabilizzazione delle acque;
      2. Raccolta e trattamento dei liquami urbani e dei ri uti;
      3. Boni ca dell’ambiente urbano, di vita e di lavoro.

      Educazione sanitaria: abbandono di comportamenti negativi + acquisizione dicomportamenti positivi al ne di scoraggiare comportamenti individuali che possono esporrea rischio di infezione (rapporti non protetti, alimenti crudi, scarso rispetto di norme igienichepersonali).

      INTERVENTI

      reagire e produrre anticorpi specifici contro un determinato agente patogeno. I vaccini possono essere di diversi tipi:▪ Vaccini inattivati: contengono agenti patogeni uccisi o inattivati che stimolano la risposta immunitaria senza causare malattia.▪ Vaccini vivi attenuati: contengono agenti patogeni vivi ma debilitati che stimolano una risposta immunitaria più forte ma senza causare malattia grave.▪ Vaccini subunità: contengono solo parti specifiche dell'agente patogeno, come proteine o polisaccaridi, che stimolano una risposta immunitaria mirata.▪ Vaccini coniugati: contengono un antigene polisaccaridico legato a una proteina per aumentare la risposta immunitaria.▪ Vaccini DNA o RNA: contengono frammenti di DNA o RNA dell'agente patogeno che vengono assorbiti dalle cellule del corpo per produrre proteine virali e stimolare una risposta immunitaria. La somministrazione dei vaccini può avvenire per via orale, intramuscolare o sottocutanea.

      produrre una risposta immuno-specifica contro il microrganismo verso cui l'individuo è stato immunizzato. Vantaggio di mantenere memoria di questo contatto e, quindi, di essere protetti per tutta la vita. Questo è un intervento pre-esposizione.

      Passivo-attiva! Somministrazione simultanea di immunoglobuline e vaccino.

      La PREVENZIONE SECONDARIA delle malattie infettive ha lo scopo di evitare che l'infezione evolva in malattia conclamata (si può effettuare solo nel caso di malattie con un lungo periodo di incubazione) tramite screening, diagnosi precoce o chemioprofilassi secondaria (somministrazione di antibiotici o chemioterapici a soggetti già infetti ma senza sintomatologia manifesta).

      La PREVENZIONE TERZIARIA delle malattie infettive, in ne, ha lo scopo di prevenire l'invalidità permanente tramite interventi riabilitativi e supporti psicologici per il reinserimento sociale dell'individuo.

      LE VACCINAZIONI

      "I vaccini hanno cambiato"

      il volto della medicina in soli 200 anni. Insieme al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e alla potabilizzazione dell'acqua, la vaccinazione è ora riconosciuta in tutto il mondo come l'intervento sanitario pubblico di maggior successo e più efficace per salvare vite e promuovere uno stato di buona salute". Un vaccino è un preparato biologico in grado di indurre nell'ospite un'attiva risposta da parte del sistema immunitario con l'obbiettivo di conferire protezione nei confronti del patogeno specifico. Si chiama vaccino perché il primo preparato biologico venne proposto da Jenner che aveva inoculato il vaiolo bovino preso dalle pustole e lo iniettò in un bambino. Esistono diversi tipi di vaccini con caratteristiche diverse in termini di sicurezza ed efficacia. I tipi di vaccino sono quindi: - Microrganismi vivi e attenuati: virus o batteri capaci di moltiplicarsi nell'organismo del vaccinato, ma incapaci di causare la malattia completa. - Vaccini inattivati: virus o batteri uccisi o inattivati che non possono moltiplicarsi nell'organismo del vaccinato. - Vaccini subunitari: contengono solo parti specifiche del patogeno, come proteine o polisaccaridi. - Vaccini coniugati: combinano parti specifiche del patogeno con una sostanza che stimola una risposta immunitaria più forte. - Vaccini toxoidi: contengono tossine inattivate prodotte dal patogeno. - Vaccini genetici: utilizzano il DNA o l'RNA del patogeno per indurre una risposta immunitaria. La vaccinazione è un metodo sicuro ed efficace per prevenire molte malattie infettive e ha contribuito a ridurre drasticamente l'incidenza di malattie come il vaiolo, la poliomielite e il morbillo. È importante seguire il calendario vaccinale consigliato per proteggere se stessi e gli altri dalla diffusione di malattie potenzialmente pericolose.

      Di provocare manifestazioni cliniche di malattia (vaccino contro varicella, morbillo, rosolia, parotite, poliomielite! in Italia ora si usa quello inattivato, anti-tubercolosi). Questi vaccini vengono ottenuti attraverso passaggi seriali del microrganismo in condizioni di crescita sub-ottimali. L'inoculazione con questi vaccini porta ad una risposta immunitaria solida e duratura. Questi vaccini hanno dei problemi in termini di sicurezza, quindi, se possibile, si usano altri tipi di vaccini.

      PRO:

      • Provocano una potente risposta immunitaria sia cellulare sia umorale;
      • Immunità a lungo termine.

      CONTRO:

      • Possibilità remota di reversione del microrganismo alla forma virulenta in grado di causare malattia;
      • Richiedono refrigerazione;
      • Difficili da creare per i batteri;
      • Attenzione nella somministrazione ad immunodepressi.

      Vaccini inattivati: virus o batteri inattivati che con mezzi chimici o sici rispettano l'integrità antigenica.

      Questi sono vaccini contro epatite A e poliomielite.

      PRO:

      • Più stabili e sicuri dei vaccini vivi attenuati
      • Facilmente stoccabili e trasportabili in forma liofilizzata

      CONTRO:

      • Risposta immunitaria più debole rispetto ai vaccini vivi attenuati
      • Richiedono diverse dosi o dosi booster per ottenere il livello ottimale di immunità

      Vaccini ad anatossine: tossine ad elevato potere antigenico, ma private di potere patogeno. Ne sono un esempio il vaccino anti-difterico e anti-tetanico. Sono costituiti da esotossine batteriche trattate con formolo per un mese a 38-40°C. In tal modo perdono la tossicità e mantengono integrala loro capacità antigenica.

      Vaccini ad antigeni purificati: agenti purificati da virus o batteri inattivati. In questo caso c'è un'altissima sicurezza, però

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
22 pagine
SSD Scienze mediche MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Paola0204 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sanità pubblica e organizzazione di laboratorio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Pariani Elena.