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VITELLI
La vitellaia è un ambiente che non dovrebbe essere collocato all'interno dell'ambiente stallino, con gli animali adulti, ma dovrebbe essere prevista una zona di gestione per questi soggetti, dove sono alloggiati in box individuali, in genere gabbiette sopraelevate con fondo in grigliato (che consente la rapida eliminazione delle deiezioni), con una zona a pavimento pieno, dove l'animale può coricarsi e dove è presente paglia. Devono essere ambienti particolarmente puliti ed igienizzati per evitare che gli animali vadano incontro a patologie.
Le categorie produttive che troviamo nella filiera latte sono:
- Vitelli con alimentazione a base di latte: età <2-3 mesi; peso 30-120kg
- Vitelle svezzate e fino alla pubertà: età <8-9 mesi; peso 120-270kg
- Manzette e manze prima della fecondazione: età 9-13 mesi; peso 270-380kg
- Manze in copertura: età 14-16 mesi; peso 380-450kg
gravide o giovenche: peso 450-550kg• Vacche: peso 550-700kg
Per quanto riguarda il vitello o la vitella di razza frisona, si tratta di animali che hanno un peso alla nascita di circa 40-45kg e sono animali che riescono a raddoppiare il peso alla nascita entro l’epoca dello svezzamento (8-9 settimane).
Mano a mano si prosegue con la suddivisione di questi animali e raggruppati per età, funzionale per la somministrazione dell’alimento corretto.
Gestione dei vitelli nelle diverse filiere di produzione nel comparto bovino:
Filiera latte: i maschi in condizioni normali vengono venduti dopo circa 9-10 giorni di vita e inviati alla produzione di vitelli a carne bianca (un animale che viene allevato da terzi per la produzione di questa categoria, gli animali hanno circa 4-6 mesi di vita alla macellazione e un peso che oscilla in media intorno ai 240-250kg). Le femmine vengono svezzate in azienda e di norma allevate fino al parto.
Filiera carne: in condizioni di pascolo,
svezzamento naturale (linea vacca-vitello), ossia seguono le propriemadri, lo svezzamento oscilla tra 5-6 mesi. In stabulazione ci sono schemi di svezzamento controllato analoghia quelli della filiera latte. Obiettivi svezzamento:- Adeguato trasferimento dell'immunità passiva: tramite colostro adeguato (in termini di presenza di immunoglobuline), tempistiche rispettate nella somministrazione di questo colostro.
- Sviluppo e specializzazione dell'epitelio ruminale: determinata dallo stimolo chimico esercitato dai mangimi, quindi acido propionico, ossia acidi grassi volatili che si generano in seguito alla fermentazione dei principi nutritivi dei mangimi. Favoriscono la funzione assorbitiva del rumine. All'interno del rumine ci sono delle papille foliacee che hanno la funzione di aumentare la superficie e quindi di massimizzare la maggiore capacità di assorbimento dei principi nutritivi.
- Adeguato accrescimento (raddoppiamento del peso alla
nascita): animali chiudono lo svezzamento concirca 90kg di peso
Mortalità entro svezzamento <3-5%: i numeri sono tendenzialmente più alti, anche intorno all'8% dimortalità, ma sempre riconducibili ad errori nel trasferimento dell'immunità o comunque un ambientemal gestito dal punto di vista dell'igiene.
Obiettivi di un buon management del vitello:
- La natimortalità (fino a 24 ore dal parto) dovrebbe essere < 5% per tutte le vacche e < 10% per leprimipare;
- Prima dello svezzamento la mortalità non dovrebbe superare il 10% (con un eccellente management sipuò scendere sotto il 3-5%);
- Dopo lo svezzamento dovrebbe essere inferiore al 2%;
- Il vitello dovrebbe incrementare il proprio peso di circa 10 kg a 4 settimane (360 g/giorno).
La cura e la protezione del vitello dalle patologie è il primo passo per proteggere l'investimento in genetica eassicurare la redditività dell'azienda.
Dobbiamo effettuare un'analisi dei rischi che sono: trasferimento del colostro, alloggiamento, temperature che possono condizionare l'insorgenza di patologie nel vitello. Caratteristiche di buona vitalità principali per un animale appena nato:- Assume la posizione sternale entro 5 minuti
- Tenta di mettersi in piedi entro 15 minuti
- È in grado di reggersi in piedi entro un'ora: se dopo 3 ore non si mette in piedi c'è qualche problema che in genere è l'ipotermia. Questa avviene soprattutto perché il colostro gli dà l'energia che gli occorre, oltre alla dotazione immunitaria, che consente di sviluppare calore e scaldarsi. Quindi se io dopo tot ore dal parto non gli ho somministrato colostro, si può andare incontro ad ipotermia.
- L'atteggiamento è vigile
- Ha un vigoroso riflesso della suzione
- La testa, gli arti e la lingua non sono gonfi
- Le mucose sono rosa
umide e pulite: test del riempimento capillare
- La temperatura è nella norma, intorno ai 38,8 e 39,4 gradi
- Dopo un'ora dalla nascita la temperatura si stabilizza a 38-38,5 gradi
- I battiti sono accelerati (100-150 battiti/minuto)
Fondamentale è la corretta disinfezione dell'ombelico: le onfaloflebiti, cioè le infiammazioni dell'ombelico, sono problematiche a cui si va facilmente incontro se non si effettua un'adeguata pulizia. Per effettuare la disinfezione dell'ombelico si può usare della tintura di iodio (in una soluzione con il 10% di iodio) o spray. Indossare guanti puliti e non versare la tintura di iodio nell'ombelico.
Nascita vitello: sanità e benessere: una volta nato il vitello, verificare per prima cosa che respiri. Se ci sono residui di materiale placentare sul musello o sul naso, vanno tolti. Se il respiro è buono, allontanare subito il vitello dalla madre. In questo modo si riduce al
minimizzare il rischio di contagio attraverso gli escrementi, sicuramente nel caso in cui lo stato di salute generale dell'allevamento non è ottimale. Si può lasciare che sia la bovina ad asciugare il vitello leccandolo, anche se richiede maggiore impegno e più tempo. Se comunque lo si preferisce, mettere il vitello davanti alla madre, preferibilmente separato dalla rastrelliera. Possiamo asciugare noi il vitello tramite la paglia, ciò favorisce la respirazione, perché andiamo a stimolare la gabbia toracica, stimoliamo la circolazione sanguigna, quindi tutte prerogative funzionali alla respirazione e quindi favoriamo la levata e il mettersi in piedi del vitello. La maggior parte dei vitelli dopo circa 1 ora/1 ora e mezza dalla nascita riesce a reggersi sulle zampe. L'asciugatura mediante frizione velocizza anche l'espulsione delle prime feci e urina (meconio) e contrasta fenomeni di ipotermia, perché andiamo ad attivare la circolazione e quindi.diffondiamo calore.
Alloggiamento: box singolo: sistemare il vitello in un box singolo ben pulito e disinfettato con della paglia asciutta. I box singoli mobili sono più facili da pulire con un lavaggio a getto. Se necessario, in inverno, con temperature rigide, posizionare una lampada riscaldante.
Molto importante, prima di trasferire il vitello nel box parto, è la pesatura dell'animale. Questo perché dal peso che abbiamo calcolato dipende lo schema di svezzamento che si effettua sull'animale, ma soprattutto si regolano i ritmi di crescita.
Differenziazione dei prestomaci di un poligastrico dalla nascita allo svezzamento: l'animale nasce che è un monogastrico funzionale, cioè l'unico prestomaco che nel vitello appena nato funziona è l'abomaso, che occupa circa il 60% dell'intero pacchetto dei prestomaci. Il rumine non è per niente sviluppato. Nell'animale giovane noi sfruttiamo l'attività.
Abomasale e favoriamo, attraverso la gestione alimentare, lo sviluppo della camera del rumine.
I prestomaci nel ruminante da latte: nel lattante, rumine e reticolo sono poco sviluppati ed il latte poppato, attraverso la doccia esofagea, raggiunge direttamente l'abomaso. Quando il giovane ruminante comincia a mangiare cibi solidi il compartimento gastrico anteriore (rumine e reticolo), aumentano gradualmente di volume fino ad arrivare all'85% della capacità totale degli stomaci. Nell'adulto la doccia esofagea non funziona più e i liquidi passano direttamente nel comparto reticolo omasale ma la chiusura della doccia esofagea può ancora essere stimolata nell'animale svezzato facendogli poppare i liquidi.
Doccia esofagea: La doccia esofagea è una plica muscolare che si forma nella parete del sacco dorsale del rumine che si estende dal cardias all'omaso e che, chiudendosi per riflesso, convoglia il latte dall'esofago all'abomaso.
attraverso il rumine. Evita la caduta del latte nel rumine-reticolo, che, non essendo in grado di accogliere il latte in questo periodo, fermenterebbe e causerebbe meteorismo, irritazione della mucosa e diarrea. Tutto ciò influenza negativamente la sanità dell'epitelio ruminale e il suo sviluppo.
La chiusura della doccia esofagea è un riflesso tipico del neonato e si verifica quando l'animale assume alimenti liquidi, precisamente sotto il riflesso della suzione, poppata con testa protesa in avanti ed in alto, collo esteso.
Si innesca un processo nervoso in seguito alla stimolazione dei recettori specifici nella cavità buccale, sensibili alle proteine del latte e al sodio che costituisce il colostro. Si ha l'innesco di un riflesso nervoso che determina la chiusura della doccia e determina il transito dell'alimento dall'esofago direttamente in abomaso.
Tappe dello sviluppo dei prestomaci nel vitello:
4-30 giorni: il vitello è un
monogastrico funzionale (funziona solo l'abomaso). Rispetto all'adulto l'abomaso è molto più sviluppato e il rumine è più piccolo e privo di attività fermentativa e di assorbimento.
In questo periodo temporale noi dobbiamo determinare una progressiva sostituzione del latte con alimenti solidi: si ha un aumento della muscolatura e della taglia del rumine; favorire lo sviluppo delle papille ruminali; presiedere alla colonizzazione del rumine da parte della microflora batterica e protozoaria che costituiscono i principali abitanti di questo organo (le principali popolazioni batteriche del rumine sono: cellulosolitici e amilolitici).
Da 32 a 60 giorni: Il vitello si trasforma in poligastrico. L'attività ruminale si manifesta dalla 4° settimana di vita. Circa il 50% dei soggetti inizia a ruminare alla 2/3° settimana. Generalmente l'attività ruminale si sviluppa completamente tra la 5° e la 11° settimana, in
La funzione della tecnica di svezzamento 9-10 mesi di età: termina lo sviluppo volumetrico del rumine. Da ora in avanti possiamo perfezionare le razioni anche