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TERZA FASE - CLOSE UP

Questa fase dura 3 settimane.

Sono necessarie 4-5 settimane affinché la mucosa ruminale raggiunga la massima capacità d'assorbimento.

Periodo di profonde modifiche ormonali.

Cala vistosamente l'ingestione.

Riduzione attività masticatoria.

Il bilancio energetico può diventare negativo.

Aumentano i fabbisogni energetici e proteici.

Porre attenzione ai fabbisogni proteici = proteina metabolizzabile (MP)

Porre grande attenzione all'appetibilità degli alimenti

Aumentare la concentrazione di antiossidanti. (Vit.E, Vit. A, Zinco, Rame, Iodio, Manganese e Selenio)

Epatoprotettori: colina & metionina ruminoprotetta

Verificare e correggere il DCAD (Bilancio fra cationi ed anioni nella dieta) (Na + K) - (Cl + S) = - 50 o - 150mEq/ Kg s.s.

Alto rischio di malattie metaboliche.

Il sodio è fondamentale per l'assorbimento dei principi

abomaso• Aumento del rischio di chetosi• Aumento del rischio di mastiti• Aumento del rischio di distocie• Aumento del rischio di collassi da troppo calcioLa razione in asciutta deve essere bilanciata e fornire una quantità adeguata di energia, proteine, vitamine e minerali. È importante evitare eccessi o carenze di nutrienti per garantire una buona salute e produttività degli animali.Il seme sessato femminile viene spesso utilizzato negli allevamenti per ottenere vitelli sani e vitali. È consigliabile utilizzarlo su una manza, che è ancora giovane, perché le femmine sono più piccole e possono avere meno problemi durante il parto.
  • abomaso
  • Rischio chetosi
  • Minore ingestione di sostanza secca
  • Incremento dei NEFA nel sangue
  • Fegato grasso

Una dieta troppo energetica in asciutta provoca un accumulo adiposo a livello viscerale che dopo il parto viene drenato nel fegato = steatosi epatica SENZA UN EVIDENTE CAMBIO DEL BCS

BCS (3.5)

  • body condition score è un metodo visivo e tattile che dà la possibilità di valutare la condizione corporea di un animale, basandosi su una scala di punteggio numerica (da 1 a 5), continua in un intervallo determinato, che varia in relazione alla tipologia di attitudine prestata dall'animale.
  • Può essere considerato un utile strumento d'analisi della gestione aziendale, in grado di fornire delle indicazioni di massima sul razionamento adottato e sul "management" della stalla.
  • Body Condition Score riflette le interazioni tra: Nutrizione, Produzione, Stato Sanitario
  • Si attua mediante esame visivo e

palpazione di determinate regioni del corpo (groppa, fianchi, natiche)

  • La variazione del tessuto adiposo sottocutaneo è correlata alla variazione in toto.
  • Il metodo è valido per tutte le razze.

Quando valutare il BCS:

  • Importante valutare il BCS della mandria per definire se il problema è generalizzato o riferibile al singolo soggetto.
  • La valutazione andrebbe effettuata per ogni stadio del ciclo produttivo.
  • Possibilità di confronto di gruppi simili in diversi periodi dell'anno o con diversi schemi nutrizionali.
  • Valutazione del BCS al momento del cambio di livello alimentare
  • Nell'immediato post-partum
  • Al picco della lattazione
  • A metà lattazione
  • Alla messa in asciutta

Punti anatomici da considerare nell'attribuzione del punteggio del BCS sono i seguenti:

  • angolosità laterale del bacino che comprende l'area che racchiude la tuberosità iliaca,
  • l’articolazione coxofemorale e la tuberosità ischiatica; • legamenti sacro-iliaci e sacro-ischiatici; • area caudale compresa tra il legamento sacro-ischiatico e la tuberosità ischiatica (attacco della coda); • superficie tra la tuberosità iliaca ed ischiatica Nei BCS si valuta i legamenti sacro ischiatici, sacro-iliaci in base all’tessuto adiposo che determina un profilo più rotondeggiante, infatti a 4.5 si forma un profilo a forma di “U”304) PREPARAZIONE AL PARTO «PRIMA FASE DEL TRANSITION PERIOD» ✓ in questa fase c’è una crescita esponenziale del feto, iniziano i cambiamenti ormonali che porteranno al ✓parto Bisogna garantire spazi adeguati e puliti ✓ Diminuire il più possibile la competizione tra animali ✓ Somministrare razioni bilanciate per tale periodo per evitare l’insorgenza di acidosi ruminale e/o steatosie patica PERIODO DI TRANSIZIONE: Tradizionalmentevacche primipare - e si conclude con il parto. Durante questa fase, è importante preparare l'animale per il parto e la successiva lattazione. Ci sono diversi aspetti da considerare: - Alimentazione: è necessario fornire una dieta bilanciata e adeguata alle esigenze dell'animale. È importante garantire un adeguato apporto di energia, proteine, vitamine e minerali. Inoltre, è consigliabile aumentare gradualmente la quantità di cibo fornito per preparare il rumine all'aumento della capacità di ingestione. - Controllo del peso: è importante monitorare il peso dell'animale durante questa fase. Un aumento eccessivo di peso può causare problemi durante il parto, mentre un peso insufficiente può influire sulla produzione di latte successiva. - Controllo sanitario: è consigliabile effettuare controlli sanitari regolari per prevenire eventuali malattie o problemi di salute. È importante vaccinare l'animale contro le malattie comuni e trattare eventuali parassiti. - Gestione dell'allevamento: durante questa fase, è importante garantire un ambiente pulito e confortevole per l'animale. È consigliabile fornire un'adeguata sistemazione e un'adeguata ventilazione per prevenire problemi di salute. - Monitoraggio del parto: è importante monitorare attentamente il parto e intervenire se necessario. È consigliabile avere un veterinario o un esperto presente durante il parto per garantire la sicurezza dell'animale e del vitello. - Successiva lattazione: dopo il parto, è importante garantire una corretta alimentazione per favorire la produzione di latte. È consigliabile fornire una dieta ricca di nutrienti e garantire un adeguato apporto di acqua fresca. In conclusione, il periodo che va da 3 settimane prima a 3 settimane dopo il parto è una fase critica per l'alimentazione e la gestione dell'animale. È importante prendere le giuste precauzioni e fornire una corretta alimentazione per garantire una buona salute e una produzione di latte ottimale.manzeSCOPO: preparare l'animale al parto Esempio di gestione alimentare:
    • Continuare a somministrare la razione del gruppo delle asciutte
    • Aggiungere 1/3 - 1/5 della razione del gruppo di lattazione
    • Aggiungere fieno a volontà
    • Aggiungere bicarbonato di sodio a volontà
    • Nel caso di steatosi intervenire con prodotti a base di glicole propilenico (IL GLUCOSIO SERVE AL FEGATO PER METABOLIZZARE I GRASSI)
    5) SALA PARTO: locale fisico dove avviene il parto Scopo e caratteristiche:
    • Permette all'animale di isolarsi dal resto della mandria
    • Zona normalmente a lettiera permanente
    • Deve essere garantita la massima igiene, sia per il vitello che per la vacca
    PICCO DI LATTAZIONE avviene un mese e mezzo dopo il parto, mentre quello DI INGESTIONE avviene 3 mesi dopo il parto. Tali picchi purtroppo non coincidono. Nelle vacche a bassa produzione la durata del deficit energetico coincide con il periodo di massima assunzione di sostanza secca; in quelle ad alta produzione...produzione di latte durante le diverse fasi della lattazione. La produzione di latte durante la lattazione è un processo che dura più di 31 giorni. Durante questo periodo, ci sono diverse relazioni tra la lattazione e la riproduzione. L'impegno metabolico della madre non si arresta con il parto, ma continua con la lattazione. Questa fase è spesso la più dispendiosa per le risorse energetiche della madre stessa. La lattazione è un componente critico della strategia riproduttiva dell'animale ed è strettamente connessa con la fisiologia della riproduzione. La curva di lattazione è una rappresentazione grafica della produzione di latte nel tempo. È fondamentale per identificare i soggetti da sottoporre a selezione genetica. La curva di lattazione è caratterizzata da tre fasi principali: l'incremento produttivo, la costanza di produzione (fase di plateau) e il decremento di produzione. La curva di lattazione è identificata dalla durata della lattazione nella fase di aumento di produzione, dalla produzione totale di latte e dalla pendenza della produzione di latte durante le diverse fasi della lattazione.

    curva produzione

    ➢ produzione massima di latte e momento del picco produttivo

    ➢ pendenza della curva in fase di decremento produttivo (indice o coefficiente di persistenza)

    ➢ definita mediante i dati produttivi ottenuti dai periodici controlli funzionali della lattazione effettuati dai Tecnici delle Associazioni Provinciali Allevatori

    3 CURVE:

    Curva di lattazione: Picco a circa 1 mese e mezzo post parto, fase plantau, fase decremento produttivo che non deve essere elevato.

    Capacità di ingestione rappresentata dalla curva del consumo di sostanza secca è da monitorare alla preparazione al parto, e nei momenti successivi al parto. Si ricollega allo Sting up preparazione alimentare al parto per preparare i microrganismi ruminali con l'aggiunta di 1/3 o 1/5 della razionedella lattazione.

    Curva del peso vivo: se la curva è troppo repentina nella discesa ho maggior probabilità di andare a chetosi (dal metabolismo del FEGATO non è più efficiente)

    Obiettivo

    post parto: ottimizzare l'ingestione, limitare la velocità di perdita di peso.

    Domanda d'esame:

    Periodi e parametri di efficienza riproduttiva TARGET

    • Età al primo calore: 8-12 mesi
    • Età primo parto: (24 mesi); tuttavia gli allevatori preferiscono posticipare questo dato; il valore dipende sia dall'allevatore che dalla manza (precocità);
    • Interparto: periodo che va da un parto al successivo; (ottimale: 12 mesi; normale: 13-14 mesi);
    • Intervallo parto - prima inseminazione: ottimale <80 giorni
    • Intervallo parto - concepimento: deve essere circa di <120 giorni
    • N° di inseminazioni per gravidanza: (<2), sono maggiori se l'intervallo parto-concepimento si allunga;
    • Intervallo parto - prima inseminazione: ottimale < 10%
    • Quota di sostituzione (riforma): è la percentuale di bovine che devono essere sostituite annualmente perché sono a fine carriera o perché
    "incidentate"Efficienza riproduttiva della bovina da latte (genetica + gestione)La maggior parte delle eliminazioni di vacche dagli allevamenti avviene per cause indipendenti dalla volontà dell'allevatore:i problemi riproduttivi costituiscono la maggior motivazione di riforma (seguono i problemi sanitari e quelli relativi alparto).In quest' ottica è più che mai opportuno analizzare il rapporto che esiste tra fertilità (o ipofertilità) e patrimonio genetico della bovina.Nei bovini le correlazioni genetiche tra produzione e riproduzione sono generalmente antagoniste. Esiste infatti unacorrelazione positiva tra i buoni risultati ottenuti in termini di produzione di latte nella Frisona italiana negli ultimi 15anni (
Dettagli
A.A. 2021-2022
52 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie MED/42 Igiene generale e applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francidiloreto01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Igiene e Gestione dell'Allevamento e Benessere Animale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Giammarco Melania.