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INDICI DI RISCHIO
Rischio assoluto, è la misura tra gli esposti al fattore ed il numero di coloro che si sono ammalati, quindi è l'incidenza della malattia nei soggetti esposti.
Rischio relativo, misura quanto è maggiore il rischio di sviluppare la malattia in coloro che sono esposti all'azione del fattore di rischio rispetto a quelli non esposti, compara l'incidenza della malattia tra gli esposti e non esposti.
Rischio attribuibile, è dato dalla differenza tra l'incidenza negli esposti e quella nei non esposti, esprime la quota di malati attribuibile ad un dato fattore.
Odds ratio, è quando non è possibile né il calcolo dell'incidenza né quello del rischio attribuibile o relativo, consente una stima della forza di associazione tra malattia e fattore di rischio.
Epidemiologia delle malattie infettive e catena contagionistica. Le malattie infettive sono caratterizzate...
dall'essere sostenute da organismi viventi; il presupposto per l'insorgenza della patologia infettiva è la penetrazione e l'invasione dell'ospite da parte di un agente patogeno. L'agente eziologico o patogeno è un microrganismo (batterio, virus, micete, protozoo, metazoo ecc.) che può comportarsi come patogeno obbligato, che tende a provocare malattia, o patogeno opportunista, che è normalmente innocuo e vive come commensale. Le caratteristiche dell'agente eziologico sono le seguenti: - PATOGENICITÀ: capacità di produrre un danno. - VIRULENZA: misura dell'entità del danno. - TRASMISSIBILITÀ: capacità di essere trasmesso da una sorgente o serbatoio ad un ospite suscettibile. - INFETTIVITÀ: capacità di infettare. - CARICA: numero di elementi necessari a causare infezione. L'ospite è un animale che può ospitare l'agente patogeno nelle diverse fasi del suo ciclo di vita.ciclo riproduttivo; l'ospite può essere intermedio ed in esso avviene il ciclo riproduttivo asessuato del patogeno, definitivo ed in esso avviene il ciclo riproduttivo sessuato, occasionale che p coinvolto eccezionalmente nel ciclo vitale del parassita e dunque nella catena contagionistica.
L'ospite inoltre può essere malato o portatore; il portatore è un soggetto che ospita un agente patogeno ed è capace di eliminarlo, non presenta segni clinici della malattia, può essere precoce (elimina l'agente patogeno nel periodo di incubazione della malattia), convalescente (continua ad eliminare l'agente patogeno anche dopo la guarigione clinica), cronico (dopo la convalescenza resta contagioso per molto tempo) o sano (esposto al contagio diviene sorgente di infezione ma non si ammala).
Tra ospite e microrganismo possono esistere tre tipi di rapporto:
- Mutualismo, ne parliamo quando entrambe le specie ne traggono benefici.
- Commensalismo, alcune
specie si adattano a vivere sulle superfici mucose e cutanee dell'uomo realizzando un tipo di relazione più o meno vantaggioso per entrambi o meglio, una trae beneficio dell'altra senza influenzare significativamente l'altra.
3. Parassitismo, ne parliamo quando una specie ha la capacità di penetrare in un ospite, moltiplicarvisi e vivere a sue spese costituendo un danno per l'ospite.
Quando parliamo di infezione intendiamo la penetrazione/colonizzazione e moltiplicazione da parte di un agente patogeno su o in un ospite animale (uomo compreso); invece per malattia infettiva intendiamo l'espressione clinica del processo infettivo.
Se parliamo di sorgente intendiamo la fonte dell'infezione, ovvero l'ospite animale (habitat vivente) in cui i germi patogeni si moltiplicano attivamente, trovandovi le condizioni favorevoli per lo sviluppo e la riproduzione; se parliamo di serbatoio invece, intendiamo la riserva di infezione (habitat animato o
inanimato) dove i microrganismi persistono e si moltiplicano sempre trovando le condizioni idonee allo sviluppo e alla riproduzione.
Distribuzione geografica malattie infettive:
- Ubiquitaria ovvero l'affezione morbosa è presente ovunque.
- Sporadica, se si presenta con casi rari, singoli e senza tendenza a diffondersi.
- Endemica, presente costantemente in un determinato territorio.
- Epidemica, segnalata con un numero mediamente rilevante di casi concentrati nel tempo e nello spazio, i quali traggono origine da un comune fattore eziologico.
- Pandemica, quando un'epidemia si diffonde ad almeno due continenti.
- Esotica, abitualmente assente nel territorio considerato.
La trasmissione può avvenire attraverso due vie principali:
- Verticale, il contagio avviene attraverso la placenta, il canale del parto e l'allattamento al seno; le vie di trasmissione verticale sono pre-natale, peri-natale, post-natale.
- Orizzontale, descrive tutte le modalità con cui la malattia si trasmette da un individuo infetto a un individuo sano attraverso contatto diretto o indiretto.
respiratorio (via aerea), apparato digerente (via oro-fecale), cute o mucose lese ed integre (via muco-cutanea o percutanea).
Per quanto riguarda la profilassi delle malattie infettive, l'obiettivo è impedire l'insorgenza e la diffusione delle malattie infettive attraverso misure di controllo su microrganismi, uomo ed ambiente per scoprire le sorgenti ed i serbatoi in modo da interrompere la catena di contagio e modificare le condizioni ambientali favorevoli e diminuire la suscettibilità della popolazione.
La profilassi può essere diretta, ovvero applicata direttamente alla fonte di infezione, veicoli/vettori ed individui suscettibili per limitare il contagio, prevede le seguenti fasi:
- Notifica (obbligo di informare l'ASL nel cui territorio si manifesta il caso)
- Isolamento e contumacia (l'isolamento è la separazione per il periodo di contagiosità delle persone infette dagli altri, esso può essere domiciliare oppure ospedaliero;
clamidie e miceti, o che siano pluricellulari. Affinché si sviluppi la malattia, un agente patogeno deve penetrare nell'ospite recettivo, creando tra di loro un rapporto che può essere: mutualismo (ne parliamo quando entrambe le specie ne traggono beneficio), commensalismo (una trae beneficio dell'altra senza influenzare significativamente l'altra) e parassitismo (una specie ha la capacità di penetrare in un ospite, moltiplicarvisi e vivere a sue spese costituendo un danno per l'ospite).
MALATTIE INFETTIVE A DIFFUSIONE AEREA
Sono caratterizzate da grande contagiosità ed un andamento endemico/pandemico, la profilassi è ambientale, sociale, farmacologica e vaccinale.
L'INFLUENZA (muta velocemente)
Appartiene alla famiglia delle orthomyxoviridae, è molto sensibile agli agenti fisici e chimici, viene inattivato se esposto a 56 gradi per pochi minuti, all'etere ed ai raggi UV; si lega ai recettori epiteliali delle vie aeree.
tramite l'emoagglutinina, il periodo di incubazione è di 1-2 giorni e la sintomatologia (dura circa 7 giorni) è la seguente: febbre elevata, cefalea, dolori muscolari e specialmente nei bambini si possono presentare nausea, vomito e diarrea; l'esordio della malattia è brusco con sensazione di freddo e febbre elevata. L'influenza ha un decorso benigno, essa può però causare complicanze in persone anziane e fragili e sono complicanze broncopolmonari, scompenso nei cardiopatici ed aborto nelle donne nella seconda metà della gravidanza. La sorgente d'infezione è l'uomo, il serbatoio invece sono i volatili, suini e cavalli. La trasmissione avviene per via aerea con le goccioline di secrezioni.