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Idraulica
Prof. Piero Pessininzi piero.pessininzi@unimroma3 Crediti per il corso (ING-IND) Orario ricevimento: MAR 10:00 - 11:00
Libri
- Chirilli, Boscia - Idraulica - Ed. Ambrosiana
- Voss, Pos - Idraulica - Ed. Casa Editrice Ambrosiana, Milano
Modalità d'esame
- Prova scritta: 3 domande di cui 1 esercizio che va fatto bene.
- Prova orale: è facoltativa se voto scritto ≥ 18
L'idraulica studia l'acqua e il comportamento nell'interazione con l'uomo e l'ambiente. Si colloca nella meccanica classica, che è de, meccanica dei corpi grossi (perché il finimento non segue leggi della fisica classica), densi (immaginiamo bassa la velocità, e proprietà di immaginazione continua in ogni punto) e lenti (classificata la relatività).
La meccanica classica studia la meccanica dei corpi rigidi e dei corpi deformabili. La defin. di deformabilità è convenzional, dipende dal campo di forze a cui è stato posto.
La (.) è sempre da considerarsi deformabile.
Alcuni corpi deformabili sono solidi, altri fluidi. La distinzione non è così immediata. In certi potrebbe sembrare: alcuni solidi si possono comportare da fluidi, in campo spazio-temporali.
La meccanica dei fluidi si divide in aerodinamica, idraulica, geodinamica: l'idraul., tipica si scappa dell'acqua.
La meccanica dei fluidi è quella dei solidi deformabili sì, collegata a quella dei corpi rigidi, in alcuni casi, la dinamica e le azioni che agiscono sul corpo fanno sì che quel corpo, benché deformabile, possa essere considerato come rigido al fine dello studio.
La meccanica dei solidi degli deformabili ma in alcuni casi il campo di azione dei argomenti su quei solidi non manifesta il gioco dei fenomeni di deformabilità ostacoli da giustificare l'appartenenza ai corpi deformabili,
la regola per scoperta (...) attraverso cui studiare un fenomeno e di scegliere l'elemento mobile più semplice adatto al caso.
Corpo solido sottoposto ad una deformazione in campo elastico riprende la propria forma dopo l'applicazione della forza.
grafico sforzo-deformazione finché il grafico è lineare, il corpo e la deformazione è elastica. Quando inizia a curvare stiamo deformando il corpo in campo plastico ossia, togliendo la forza il corpo non avrà una deformazione residua, la deformazione plastica.
Corpi fluidi si dividono in liquidi e aeriformi; sono utilizzabili in un assunto ma la forma del contenitore. Un aeriforme è un liquido che tende ad occupare tutto lo spazio disponibile, mentre il liquido no. Ciò è dovuto alla differente struttura atomica
La meccanica dei fluidi si occupa di fenomeni su scale temporali e spaziali molto varie. Sono descrivibili sempre con le stesse 3 equazioni. La turbolenza è un fenomeno caotico che in realtà è riproducibile con delle leggi semplicissime. La combustione si innesca quando i fumi superano una certa velocità; si genera in un punto, si sposta, si consuma e scompare.
Concetti di base
- N ; X : N ∈ R3 spazio in cui ci muoviamo
- T ; t : ∈ R+ tempo
Sono spazi perché vi si adottano qualcuna operazioni
A • B ; a•b notazioni indiciale o di Einstein (p. scalare)
regola principale: in un'espressione ogni termine che indica due indici uguali sottintende una somma corsoria
δij = { 1 se i=j 0 se ≠j } delta di Kronecker
Dotiamo lo spazio ad un riferimento ⇒ base {ej } x=1,2,3 Questi vettori devono essere lin. indep. e normali l'indice devono essere ortonormali (1, prod scalare =0)
Op: Gradiente
Aumenta il rango si applica a V(n)
- ∇a = ∂a/∂xi = ∂a/∂x1, ..., ∂a/∂xn
- ∇ai = ∂ai/∂xi
Op: Rotore
rot(V) o ∇×(n) (prende vettore e restituisce vettori)
- ∇×â = | ε₁ ε₂ ε₃ | = -∂a₂/∂x₃ k
- | ∂/∂x₁ ∂/∂x₂ ∂/∂x₃ | = ∂a₁/∂x₃ j
- | a₁ a₂ a₃ |
ĉ = â ⊗ b̂ => cij = ai bj prodotto tensore (prende due vettori e esula tens.)
Proprietà degli op. differenziali
- ∇×∇a = 0
- ∇·(∇×â) = 0
- ∇·(b̂) = ∇b̂
- ∇·(âb̂) = b̂·∇â + â·∇b̂ + âb̂ (∇·â)b̂
- ∇×(∇×v̂) = ∇(∇·v̂) - ∇²v̂ (∇×v̂)
Proiezione del gradiente di ai è il tensore quando posso percibodato su una direzione n. l'assistenza è la variazione della a lungo quella direzione, ossia dir particolare
ˆn·∇x̂ = d²/²
Formule di Green e Gauss
Se ho in campo scalare Fi che dipende da posizione x e tempo t, col S definito in h sottopunto q e in S su questo cilindro concentro la superficie valutato in tentamento all'incom. Se c'è un terreno che dice che posso calcolatre integrali di volume su Ω ad h
c(∫a j k 0)
Coefficiente di dilatazione termica
caratteristica propria di alcuni materiali
αt = (1/V0) (dV/dT)P (a temperatura costante)
Coefficiente di comprimibilità cubica
β = -1/V0 (∂V/∂p)T β > 0
β = - (1/ρ) (∂ρ/∂p)p = (1/ρ) (∂ρ/∂T)p
aumento di pressione ⇒ aumento di densità
Classificazione fluidi
- α ≃ 0 β ≃ 0 ⇒ incomprimibili
- α ≠ 0 β ≠ 0 ⇒ comprimibili (aerodinamica)
- α ≈ 0 β ≠ 0 ma cost. rispetto a β ⇒ fluidi debolmente comprimibili (acqua)
Espansione isobarica
∆ρ = ρf − ρi
questa variazione per l'acqua è dell'ordine di 5 * 10−4
Azioni tangenziali
τ = (lim ∆s→0) ∆FT/∆s
T = ∫A τ (δAGsup)
(risultante degli sforzi tangenziali)
Sforzo
forza per unità di area
come si scrivono gli diversi x1, x2, xm
x1 = X |to (tm), t1 x che guarda al tempo t1, lui particella che al tempo tm passava per xm
x2 = X |to (tm), tm
xm = X |to (tc), t4
La traiettoria è una linea che in ogni punto è tangente della velocità. Ma quale
nella esperienza di Causse è un moto piano o la simmetria planare rispetto la corda
(to, VB) = 0
Se la curva anniente il piano ij il gradiente di f proiettato lungo la direz. ek, ⟂ al piano del moto e 0
VB∂f/∂x
VB è il tasso di deformazione.
Quando si dice che il gradiente in quella direzione non ha componenti significa che non ho variazione della grandezza in quella direzione
∂U/∂ek è la pendenza della retta
τij = μ∂U/∂ei
Lo sforzo è proporzionale tramite la viscosità dinamica al gradiente del velocità
i e k le direzioni perpendic. al piano di azione della forza (nel orizzontale derivata rispetto alla verticale)
j e k la direzione parallela al piano d’azione della forza.
Lo sforzo τij giusca se il piano in seguito ai infini variazioni è lungo ei le prima indice è quella della direz. seconda da quale viene fatta dai derivate della velocità