Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA FOTOGRAFIA
La fotografia, che sembra comunicare ciò che abbiamo davanti, è sembrata una tecnica rivoluzionaria nei mezzi di
comunicazione e dal punto di vista scientifico. I positivisti videro una grande innovazione. Un’icona importante per
l’educazione sono il microscopio e il telescopio (= si riescono a vedere sia il grande che il piccolo).
L’ironia può affiorare sempre e si presenta come valore simbolico.
L’intenzionalità è un complesso processo in cui le intenzioni configurano un certo oggetto.
L’ironia si presenta come intenzionalità.
Sul piano storico la fotografia fu un medium dell’educazione scientifica. Ha un valore documentale e forma l’identità
(come la memoria – ha un valore aggiuntivo). Porta anche un valore affettivo (ESEMPIO. L’album di famiglia. È ritenuto
importante per lo spessore di memoria che riescono ad evocare, o perché documentano fatti ed emozioni riconoscibili
dai soggetti rappresentati o da altri che hanno ereditato quelle immagini insieme alla memoria che custodiscono).
L’infanzia, infatti, viene sempre fotografata. La fotografia ha una presunzione di scientificità.
La fotografia ripete ciò che c’è intorno. Prima non era digitale, ma chimico e fisico. Il mondo viene riprodotto come se
fosse reale. Con la fotografia si vuole anche attrezzare uno studio per dare un alone pittorico (ESEMPIO. Il ritratto della
nonna). L’immagine è ripetibile perché con la fotografia posso ripetere un’immagine. Un’immagine ripetuta è simile a sé
stessa. Si può variare di luce, di colore (prima del colore la foto veniva colorata a mano). Questa è la prima arte che si
ripete. È ripetibile ma anche riproducibile. La fine dell’unicità dell’opera d’arte e l’avvento della riproducibilità tecnica
porta al mutamento del rapporto del soggetto con il mondo delle immagini. La ripetibilità è data dall’esistenza di uno
shock ottico e uno affettivo. La vera rivoluzione ottica è quella della fotografia e del cinema, in cui vengono ripetute delle
parole e lanciate a pezzi nel mondo (1909). L’intuizione estetica sceglie la realtà del sogno (= surrealisti).
La fotografia divenne anche un supporto didattico, come per Ardigò, Gabelli e la Montessori. Educa perché rompe con
l’impianto tradizionale della rappresentazione visiva, portando lo sguardo a misurarsi con le immagini di una realtà nuda
e cruda che obbliga l’osservatore ad un ripensamento del suo modo di porsi nel rapporto con la realtà.
Ardigò è una delle figure più significative del positivismo pedagogico. Egli, rifacendosi a Comenio, afferma la centralità
metodo intuitivo.
del Tale metodo si distingue in diretto e indiretto (o simbolico); l’intuizione diretta si distingue, a sua
volta, in naturale e artificiale. L’intuizione diretta naturale ci consente di conoscere le cose e l’ambiente che ci circonda
attraverso l’uso dei nostri sensi, senza altra mediazione. L’intuizione artificiale, invece, ci dà la possibilità di arricchire la
nostra esperienza e conoscenza attraverso quelle degli altri uomini, sulla base di una trasmissione ordinata che ha nella
scuola il suo punto di riferimento. L’intuizione indiretta, infine, si applica a tutti quegli oggetti e quei contenuti che non
sono direttamente alla portata dei nostri sensi. Ardigò distingue 10 gradi diversi in cui è didatticamente applicabile
l’intuizione indiretta, che procedono dal livello più concreto della rappresentazione a quello più simbolico e astratto. I
primi 5 prevedono l’uso sistematico delle immagini nelle loro diverse tecniche e possibilità figurative:
1. Per cose non sperimentabili in sé
2. Per cose troppo piccole (rappresentazione statica e dinamica)
3. Per cose troppo grandi (rappresentazione statica e dinamica)
4. Per cose nascoste
5. Rappresentazione schematica
Ardigò non pone semplicemente la centralità delle immagini come catalizzatori dell’apprendimento, ma elabora, ed è la
prima volta, una rigorosa tassonomia sulle diverse tipologie di immagini dal punto di vista delle loro potenzialità
didattiche.
Gentile, Lombardo, Radice (ma anche Croce) erano idealisti. Quindi, secondo loro, l’idea non è sperimentabile se non
all’interno noi. Il sapere non è fatto di nozioni. Solo il maestro sa identificare le nozioni. È lo stesso discorso di Platone.
Montessori
La è contro la libera immaginazione, perché può portare all’alienazione. Il gioco, infatti, era strutturato. La
fantasia non deve essere una fuga del mondo. Per lei l’immagine più importante, che è stata scelta come simbolo per
tutte le case dei bambini, è la Madonna della Seggiola (Raffaello). Rappresenta la grazia dei sentimenti. Si tratta di un
tondo nel quale Maria tiene amorevolmente seduto sulle sue gambe Gesù bambino. Al loro fianco viene rappresentato
Giovanni Battista, anche lui bambino. Quest’ultima figura indica il collegamento con l’infanzia nella sua globalità (=
rappresenta tutti i bambini). È, quindi, un principio di relazione affettiva che dalla madre si proietta verso l’universo
umano. Il contenuto è morale. La grazia non è mai stucchevole, è un dono, un dono affettivo. 03052015
CINEMA
Il cinema è stato il più grande laboratorio sia sul piano teorico che didattico su quello che è stata la pedagogia dei media.
Il cinema ha rivoluzionato la cultura di massa attraverso la rappresentazione visiva. Appena nato il cinema,
immediatamente è stato visto come uno straordinario mezzo di educazione. Può però essere anche pericoloso, per i
modelli culturali che veicolava. ESEMPIO. La sala cinematografica era un ambiente assolutamente malsano. Il cinema è
sempre stato al centro di un dibattito sul cinema come educatore (sostenitori del cinema) o come pericoloso (controllori
del cinema).
Nel 19211922 è stata fatta la prima grande inchiesta nazionale promossa da Lombardo Radice sulla diffusione delle
proiezioni luminose fisse e animate nelle scuole del Regno. L’idea era che la scuola moderna si dovesse attrezzare per
vedere i film. Visione ottimistica.
Nel 1924 nasce LUCE (L’Unione Cinematografica per l’Educazione) alle dirette dipendenze di Mussolini; direttore
Luciano De Feo, presidente Giacomo Paolucci De Calboli. L’idea che dovesse esistere una cinematografia di Stato per
l’educazione di tutti. La RAI nasce con lo stesso intento (unico ente di stato fino agli anni ’70). Questo fu così grande che
fu copiata, perché LUCE è il primo istituto che fece ciò. ESEMPIO. La Gran Bretagna.
Sezioni che producevano film:
Cultura e religione
Propaganda militare e istruzione forze armate
Industria, commercio e lavori pubblici
Propaganda e istruzione agricola
Igiene ed educazione sociale
Accanto nasce L’ICE, su mandato della Società delle Nazioni. Su proposta del governo italiano alla società delle nazioni,
nasce nel 1928, con sede a Roma, l’Istituto Internazionale per la Cinematografia educativa (ICE): un osservatorio
internazionale di studi e ricerche sul rapporto fra cinema e educazione. La politica coloniale dell’Italia negli anni Trenta e
le conseguenti sanzioni economiche, determinarono la perdita di fiducia della Società delle Nazioni e la conseguente
chiusura dell’Istituto.
All’interno dell’ICE nasce la Rivista Internazionale del Cinema Educatore (RICE), la prima importante rivista scientifica
internazionale in questo campo. Sarà attiva dal 1928 al 1938.
La Chiesa non poteva ignorare il cinema perché è interessata a tutto ciò che può funzionare come mezzo di
divulgazione, un grande amplificatore di messaggi. Papa Pio XI scrive una lettera enciclica sull’educazione. Alcuni registi
li abbiamo conosciuti grazie al cinema parrocchiale. Censurerà però tantissimo.
SPIEGAZIONE DI FARNE’
Il positivismo mette l’accento sulla modernizzazione didattica, quindi scuola organizzate. Radice guarda alla didattica,
mentre Gentile pensa che non esista il metodo. La pedagogia dell’idealismo è tutta incentrata sull’insegnante. Gentile
attribuiva all’insegnante una caricatura intellettuale alta. Invece, il positivismo vede l’insegnante come abile a gestire la
situazione didattica.
Positivismo = scienza
Idealismo= arte
La qualità dell’educazione, per l’idealismo, non sta negli strumenti, ma dall’insegnante che fosse preparato
culturalmente, che fosse un intellettuale. Doveva essere intellettualmente preparato. Il positivismo in Italia non ha vinto
perché la politica non è mai stata forte da questo punto di vista: scuole povere, insegnanti poveri… Così l’idealismo è
diventato forte.
L’unica vera riforma che ha modificato la legge Gentiliana (1923) è quella della scuola media unica (1962). Caddero 2
governi su questo. L’impianto idealista è ancora molto forte, infatti non è da tanto che in Italia si dà importanza al
metodo.
L’idealismo non aveva dismesso l’educazione dell’immagine. Il cinema non era considerata un’arte, viene col tempo. Era
divertimento per il popolo. L’idealismo non ha mai avuto simpatia per la letteratura per l’infanzia (o è letteratura o non lo
è). L’insegnante doveva capire cosa era arte e cosa no. Quando arriva il cinema ci si chiede se si deve considerare arte
oppure no.
Anche Croce considerava il cinema una non arte, ma una tecnica, quindi non sono di un ordine formatore idealistico.
Differenza tra icona e immagine. Sono sinonimi ma nel libro vengono utilizzati in due modi diversi: Icona = riguardano
l’oriente (una sorta di trampolino per la spiritualità. Strettamente legate a una funzione spirituale) – Immagine = ambito
occidentale (immagine deve servire non solo sul piano strettamente spirituale, ma diventa narrativa, serve per educare.
L’immagine diventa testo. L’artista diventa importante, mentre in oriente no perché è solo un tramite e deve essere un
monaco, un credente.
Differenza tra prototipo e immagine. Il bisogno di rappresentare Gesù è popolare e la Chiesa tollera forme devozionali
popolari perché sono ingenue. Nessuno ha un prototipo, ma lo si inizia a rappresentare così. La sindone è una di queste
cose: un elemento devozionale popolare. Lo si tollera perché è verosimile. Se la rappresentazione poteva essere
verosimile, la rappresentazione di Gesù può avvenire. Questo in oriente. In occidente, invece, lo si può rappresentare