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NTERAZIONI VIRUS OSPITE

Il processo infettivo da parte dei virus avviene di norma in varie fasi:

invadere l’ospite

replicazione nelle cellule nel punto di inoculo

sopraffare le difese dell’ospite

nuova replicazione

uscita

Penetrazione del virus nell’organismo ospite -> la prima fase è la penetrazione

del virus nell’organismo ospite: le vie di ingresso sono simili a quelle delle infezioni

batteriche. Comprendono quindi discontinuità della cute e delle mucose, le vie

respiratorie, il tratto gastroenterico e quello urogenitale.

Disseminazione del virus e tropismo nell’ospite -> dopo la penetrazione del

virus, si ha quindi un periodo di incubazione necessario per la moltiplicazione virale e il

trasporto del virus nell’organo bersaglio. Alcuni virus possono infatti replicarsi e

causare danno nel sito primario di infezione senza però diffondere nell’organismo

(tipicamente virus respiratori e intestinali); altri invece possono replicarsi in sedi

distanti dal punto di ingresso detti siti secondari. Le principali vie di diffusione del virus

nel corpo umano sono il torrente circolatorio e il sistema linfatico. Il trasporto in circolo

del virus è detto viremia.

A questo punto può quindi comparire la sintomatologia. In molte infezioni alla

penetrazione e alla disseminazione del virus segue un’insorgenza rapida di sintomi,

per cui si parla di malattia virale acuta. I sintomi iniziali si localizzano generalmente a

livello del sito primario di infezione mentre i sintomi più tardivi sono dovuti alla

disseminazione del virus in siti secondari. La completa eliminazione del virus avviene

in 2-3 settimane con la partecipazione della risposta cellulo-mediata e umorale.

Tuttavia, in alcuni casi, all’infezione iniziale può far seguito un’infezione latente. Virus

come gli Herpesvirus e i Retrovirus possono rimanere latenti all’interno delle cellule

infettate anche per un lungo periodo di tempo senza replicarsi o causare malattia. In

particolare alcuni virus rimangono latenti nel citoplasma delle cellule infettate, altri

invece possono invece integrare il loro materiale genetico con quello della cellula

ospite e attivarsi e replicarsi solo in un secondo momento (HIV).

Citopatogenesi virale:

Inoltre, a seguito dell’infezione virale nelle cellule, a livello morfologico, è possibile

osservare vari tipi di risposte:

morte cellulare: avviene per lo più nell’infezione litica in cui il virus induce la lisi

• della cellula. il virus può inibire la sintesi di DNA, RNA e proteine nella cellula ospite.

In questo modo si liberano grosse quantità di progenie virale che ripeteranno il

processo di replicazione (virus della poliomielite)

trasformazione: alcuni virus trasformano le cellule normali in cellule maligne

• (trasformazione neoplastica). Le cellule maligne hanno minori esigenze per la

crescita rispetto alle cellule normali e hanno una vita molto più lunga. La

trasformazione è un processo irreversibile causato dall’integrazione del DNA virale

nel DNA dell’ospite (retrovirus, papillomavirus)

fusione cellulare: è dovuta alla trasformazione indotta dal virus a livello della

• membrana cellulare e porta alla formazione di cellule giganti multinucleate

effetto citopatico: consiste in un’alterazione della cellula infettata come

• rigonfiamento, comparsa di macchie/corpi di proteine virali, disintegrazione

cellulare

V IROIDI

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
5 pagine
1 download
SSD Scienze biologiche BIO/19 Microbiologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher minni.1221 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Microbiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Trancassini Maria.