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1) ESEMPI DI LETTERATURA SPERIMENTALE

CARLO EMILIO GADDA = scrive, ad esempio, ricette (genere non letterario) a modo suo.

2) MORFOLOGIA TESTUALE DELLA LETTERATURA SPERIMENTALE

- Difficoltà della letteratura dei suoi testi = sofisticati, originali, per pochi intenditori (come nel caso

delle avanguardie).

- Uso di una lingua mescidata (inventata da lui = mischia elementi diversi fra loro). Gadda è Milanese

(=> conosce il dialetto), frequenta il Parini (formazione classica), ma si iscrive al Politecnico (fa la

carriera da ingegnere). La sua letteratura assorbe tutto questo: è memore dei classici dell’antichità,

dei classici della letteratura italiana (es. Manzoni) + usa il dialetto milanese e quello romanesco +

usa linguaggi tecnici e settoriali (ingegnereschi ad esempio) + neologismi.

3) DESTINATARI DELLA LETTERATURA SPERIMENTALE

Il pubblico fa parte della stessa società letteraria di cui fa parte Gadda (come nel caso delle avanguardie).

4) RAPPORTO CON LA TRADIZIONE DELLA LETTERATURA SPERIMENTALE

Gadda dalla tradizione pesca a piene mani => non nega, ma riconosce il valore della tradizione, utilizzandola

in modo nuovo (la rende irriconoscibile).

Attenzione: ulteriore differenza fra la letteratura sperimentale e quella avanguardistica: le avanguardie

costituiscono movimenti collettivi (coinvolgono più autori con una poetica ed uno stile comuni), mentre i

tentativi di letteratura sperimentale sono solitamente diversi da un autore all’altro.

18/10/2016

Gadda non fonda una scuola e non scrive manifesti, ma ci sono autori della generazione successiva a lui che

si ispirano espressamente a lui e lo identificano come modello inimitabile (paradosso). Questi autori sono

diversi fra loro ma si riconoscono in Gadda come modello (ci sono elementi gaddiani): Pier Paolo Pasolini,

Giovanni Testori, Alberto Arbasino.

Lettura di una ricetta di Gadda come esempio di letteratura sperimentale (da “Risotto Patrio”). Siamo di

fronte ad una ricetta = testo applicativo (si legge il ricettario per cucinare, per produrre) => testo servile; a

questo elemento, nel titolo, si aggiunge “Patrio” => mette insieme il basso corporeo con un elemento alto

(Gadda ha perso il fratello più piccolo in guerra, mentre lui stesso aspirava a morire in guerra per la patria).

In “Patrio” c’è anche la retorica rinascimentale che Gadda odia. Questo testo venne pubblicato su “Il gatto

selvatico”, una rivista dell’Eni (rivista non letteraria), finanziata dall’azienda = la più grande azienda

petrolifera italiana finanzia una rivista che pubblica autori di serie A: Gadda collabora volentieri perché

viene ben pagato + pubblicare Gadda è testimonianza di qualità dell’azienda.

Commento ai passaggi letti: perspicuità linguistica, trasporto empatico e precisione terminologica (lo

scienziato e tecnico Gadda); personificazione degli oggetti (es. casseruola); inserzione di frasi in latino.

LETTERATURA ISTITUZIONALE (di qualità, studiata a scuola)

1) ESEMPI DI LETTERATURA ISTITUZIONALE

ALBERTO MORAVIA, “Gli indifferenti” (1929). Altri: Svevo, Pasolini, Sciascia, Primo Levi, Carlo Levi, Elsa

Morante, Calvino. È la letteratura riconosciuta come continuazione della tradizione letteraria: quella

contemplata dal Ministero della Pubblica Istruzione nei programmi. Il senso comune letterario diffuso di chi

frequenta la scuola si basa su scelte ministeriali che seguono una certa logica. Anche la letteratura

avanguardistico-sperimentale viene studiata a scuola, ma comunque come parentesi minoritaria: si

presenta come un’eccezione.

2) MORFOLOGIA TESTUALE DELLA LETTERATURA ISTITUZIONALE.

- Equilibrio fra tradizione ed innovazione (fra vecchio e nuovo) = questi autori si collegano alla

tradizione rinnovandola con un elemento originale. Attenzione: a volte la tradizione a cui si

collegano è anche quella straniera.

Moravia vive la giovinezza durante il fascismo, ma non frequenta le scuole perché malato => formazione

anomala; infatti, rispetto ad altri autori coevi, legge molto di più autori stranieri (Joice, Proust etc.).

 L’originalità è relativa: il libro “Gli indifferenti” fa scandalo appena uscito, ma comunque qui la

novità permette il riconoscimento dei legami con il passato.

- Prevalenza di un intento comunicativo (rispetto invece alla letteratura avanguardistica-

sperimentale) => in questi testi il limite della comprensibilità del testo non viene mai superato.

In Moravia c’è una prevalenza di uno stile semplice: si tratta di letterati colti che producono testi cercando

un linguaggio semplice dal punto di vista sintattico e lessicale => la leggibilità del testo è fondamentale. La

leggibilità deve essere comunque attenta, si tratta pur sempre di testi d’autore (il lettore esperto si accorge

della presenza dello stile del dato autore). Spesso la leggibilità di questi testi ha provocato aspre critiche.

Alla base troviamo un modo di intendere la letteratura diverso rispetto a quello che sta alla base della

letteratura avanguardistica-sperimentale.

Tutto il registro de “Gli Indifferenti” è giocata su un linguaggio scarno, un linguaggio che lo stesso Moravia

si era inventato (elemento di novità rispetto alla lingua iperletteraria utilizzata all’epoca).

Un genere emblematico della letteratura istituzionale è la narrativa. Quello che diciamo si può leggere

anche nella tradizione poetica, ma parliamo soprattutto della narrativa (e soprattutto del romanzo) perché

si tratta della tipologia testuale simbolo della modernità. Un esempio di letteratura poetica tradizionale è

comunque Umberto Saba (la letteratura poetica, come quella in prosa attraversano tutti e quattro i livelli

che stiamo vedendo).

Nella tradizione romanzesca istituzionale si impongono alcuni generi: es. romanzo neo-storico (es. “In nome

della rosa” di Eco), chiamato neo-storico in quanto riprende il filone del romanzo storico (“I Promessi

Sposi”); il romanzo di inchiesta poliziesco (Sciascia); il romanzo epistolare (“Lettere di una novizia”) => i

generi del romanzo sono riconoscibili e rinnovati.

3) IL PUNTO DI VISTA DELL’AUTORE DI LETTERATURA ISTITUZIONALE

- Questi autori si considerano eredi legittimi del patrimonio letterario del passato => hanno una

funzione di continuità di questo patrimonio.

- Appartengono alla medesima società letteraria dei lettori a cui si rivolgono + sono professionisti

riconosciuti della letteratura (anche in Italia arrivano a metà 1900 ad arricchirsi scrivendo

romanzo). Sono professionali, hanno un pubblico di riferimento stabile ed affezionato, le case

editrici se li contendono. => hanno uno statuto professionale riconosciuto.

4) I DESTINATARI DELLA LETTERATURA ISTITUZIONALE

Gli autori della letteratura istituzionale si rivolgono ad un pubblico largo: non tanto quello alfabetizzato, ma

scolarizzato, formatosi leggendo i grandi romanzi del Novecento.

Manuale scolastico di letteratura italiana che poi fu ampiamente adottato nelle scuole superiori per circa

un ventennio (anni 70 -90): Carlo Salinari e Carlo Ricci erano i due autori. In questo testo è presente anche

Italo Calvino, ma a lui è dedicata mezza pagina (presentato come autore del Neorealismo), Italo Svevo

invece aveva 60 pagine. Nell’ultima edizione: Svevo 45 pagine, Calvino 70 pagine = i cambiamenti registrano

il fatto che Calvino sia un autore ormai istituzionale (diventa un classico per eccellenza) => processi

dinamici.

Il lettore è compiaciuto del fatto di far parte di questa tradizione letteraria e contemporaneamente di

leggere qualcosa di nuovo.

5) RAPPORTO DELLA LETTERATURA ISTITUZIONALE CON LA TRADIZIONE

Rapporto di continuità ed innovazione bilanciate.

I primi due livelli sono quelli della letteratura studiata a scuola => appartengono ad una letterarietà

riconosciuta unanimemente. Questi due livelli stanno insieme anche perché si contrappongono alla

dimensione della PARALETTERATURA (letteratura residuale). Quindi il primo piano dello schema di

Spinazzola ha un piano alto che si scontra con un piano più basso. Gli altri due livelli sono ritenuti

pregiudizialmente come paraletteratura (non letteratura); infatti non si insegnano a scuola e non fanno

parte dei programmi ministeriali.

LETTERATURA DI INTRATTENIMENTO

1) ESEMPI DI LETTERATURA DI INTRATTENIMENTO

Spinazzola dice che si tratta di testi scritti all’insegna di una “affabulazione piacevole” = racconti ben

raccontati (affabulare = raccontare in modo affascinante) e piacevoli (non impegnativo, leggero).

LIALA (pseudonimo di Amalia Liana Negretti Odescalchi): 1929, “Signorsì” (1931 o 1929?) = primo di una

serie di romanzi rosa. Due estati fa Gente ha pubblicato tutta Liala => rimane un marchio di letteratura

popolare. Liala inventa il genere rosa = romanzi scritti da donne per donne, con protagoniste femminili e

storie d’amore sentimentali.

1948: “Mondo piccolo. Don Camillo”, di Giovannino Guareschi. Ebbe un successo straordinario. Il testo

nasce sulle testate di “Bertoldo”, giornale umoristico in cui comparivano raccontini brevi illustrati da una

vignetta d’autore . Siamo nella bassa padana, in un luogo inventato con la fisionomia del paese natale di

Guareschi. Guareschi sintetizza il clima culturale dell’epoca in un microcosmo: paese diviso fra destra e

sinistra (fra chiesa = democristiani e comune di sinistra = comunisti). Il sindaco è Peppone, il parroco è Don

Camillo e i due combattono; quando invece c’è in gioco qualche valore fondativo della realtà o qualche

nemico comune, allora si uniscono. La fonte del riso è il fatto che Don Camillo parla con il crocifisso e mente

a Dio o gli propone visioni disparate degli eventi.

Anni ’70-’80: “La donna della domenica” e “A che punto è la notte” = sono due gialli che uniscono la

leggerezza ad un piacere autentico (autori: Fruttero & Lucentini). I due autori si firmano con la “e”

commerciale: autori spregiudicati = si firmano come se fossero una società (consapevolezza della

professionalità degli autori). Il fatto che i due scrivano insieme e condividano pienamente l’atto creativo è

sintomo del fatto che l’idea che l’autore crei da solo in un momento di massima ispirazione è proprio solo

un’idea.

Camilleri: con lui il giallo invade la letteratura italiana contemporanea. Camilleri lavora per la televisione

come scrittore di sceneggiature; nel momento in cui si mette a scrivere i suoi testi nessuno li pubblica,

finché nel 1978 esce “Il corso delle cose” (lo aveva scritto 10 anni prima, ma nessuno aveva voluto

pubblicarlo). 1980: esce il primo Montalbano che poi ha superato i 100 titoli pub

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
48 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GiuliaS95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione letteraria dell'Italia novecentesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Clerici Luca.