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Letteratura per l'infanzia
Recensione del testo "I 'Tusitala'" a cura di Enzo Catarsi, Flavia Bacchetti
Proff.ssa: Flavia Bacchetti
Studentessa: Silvia Riani
Maggio 2006
Da sempre la tradizione letteraria italiana ha visto la produzione rivolta all'infanzia legata a finalità didascaliche e di educazione ai buoni sentimenti. Una parziale inversione di tendenza c'è stata a partire dagli anni '70, grazie ad autori come Rodari e, negli anni '80, Pitzorno, Piumini e altri che hanno iniziato a scrivere con l'unico intento di divertire ed interessare i ragazzi. Scrittori interessati all'incanto della storia e della parola definiti dalla stessa Pitzorno, "narratori puri" o, utilizzando un termine esotico, "Tusitala", che nella lingua polinesiana significa "colui che racconta".
Da questo termine prende il titolo l'opera curata da Enzo Catarsi e Flavia Bacchetti il cui intento è quello di
presentare una panoramica sui principali "tusitala" contemporanei della letteratura per l'infanzia in Italia. Il volume si articola in una serie di saggi, che passano in rassegna le opere di ben dodici scrittori e scrittrici. Introducono l'approfondita rassegna sugli autori contemporanei i due curatori del volume, con due contributi densi ma anche chiarificanti sulla situazione attuale. Ne "I narratori puri. Scrittori italiani per l'infanzia e l'adolescenza tra anni Ottanta e Novanta" Enzo Catarsi ci conduce attraverso una breve storia della letteratura per l'infanzia in Italia: dopo un lungo periodo di egemonia deamicisiana dove la letteratura per l'infanzia era vista in chiave moralistica con il principale obiettivo di educare ai valori borghesi dominanti, si passa solo in tempi recenti, attraverso due "rotture" fondamentali, quella rodariana e quella pitzorniana, alla definizione di un'identità propria per la letteratura.perl’infanzia.Oggi il panorama editoriale si presenta particolarmente ricco e con offerte diversificate perogni tipo di lettore; questo ha permesso che la lettura abbia mantenuto l’interesse dei ragazzinonostante i molti “nemici” del libro. Sbagliato sarebbe però presentare il libro comesostituto della tv, visto che danno apporti completamente diversi. La letteratura ha saputorinnovarsi grazie all’attenzione degli autori, abili conoscitori del mondo dell’infanzia.Attraverso un veloce ma densa carrellata sui temi che sono particolarmente cari ai ragazzi (lascuola, la famiglia e i nonni, la separazione e il divorzio, la morte, trasgressività giovanile,il fantastico), Catarsi introduce gli scrittori che verranno trattati singolarmente nei saggicontenuti nel volume.
Ne La letteratura contemporanea tra autori, libri e immaginario Flavia Bacchetti siconcentra invece sull’importanza didattico-pedagogica della lettura e
solo si divertono, ma imparano e si confrontano con temi importanti. La letteratura per l'infanzia è diventata uno strumento fondamentale per educare i giovani alla lettura critica e alla comprensione del mondo che li circonda. È quindi necessario promuovere e valorizzare questo ambito letterario, sia a livello scolastico che familiare. Le istituzioni educative devono sviluppare piani strategici per incoraggiare la lettura e la produzione di libri per l'infanzia. Le case editrici devono continuare a proporre opere di qualità, che siano in grado di coinvolgere e stimolare l'interesse dei giovani lettori. Inoltre, è importante sottolineare che la letteratura per l'infanzia non deve essere considerata come un genere di seconda categoria, ma come un ambito letterario a tutti gli effetti. Gli autori che si dedicano a questo genere meritano il giusto riconoscimento e sostegno da parte della comunità letteraria. Solo attraverso un impegno congiunto di scuola, famiglia, case editrici e istituzioni sarà possibile prevenire la deriva culturale che minaccia la società contemporanea. La letteratura per l'infanzia ha il potere di formare cittadini consapevoli e critici, capaci di affrontare le sfide del mondo moderno.trovano appoggi stabili nel mondo degli adulti, soprattutto in quello dei genitori, e trovano punti di riferimento nei nonni o in altre figure apparentemente più marginali, ma più predisposte all'ascolto.sono affrontate è decisamente innovativo e trasgressivo. L'autrice del breve saggio non può non ricordare il racconto che ha portato al successo la scrittrice, L'incredibile storia di Lavinia. Tante sono comunque le tematiche affrontate nei suoi romanzi: la violenza, la morte, il difficile momento dell'adolescenza con i suoi cambiamenti, la ricerca di identità, l'amicizia, l'amore, le separazioni, il mondo della scuola. Tutto quello in cui un giovane può rispecchiarsi.
Valentina Guerrini è l'autrice del capitolo successivo, Donatella Ziliotto: cinquant'anni di scrittura dalla parte dei bambini, dedicato appunto all'opera di Donatella Ziliotto. Autrice di racconti per l'infanzia, direttrice di collane editoriali, programmista-regista e traduttrice, Donatella Ziliotto si è ritagliata un posto d'onore nel panorama della letteratura per l'infanzia in Italia. Uno dei suoi maggiori contributi
È stato sicuramente quello di introdurre le scrittrici nordiche al pubblico italiano. Basta citare Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren. Come scrittrice Donatella Ziliotto si presenta ironica, anticonformista e innovativa, qualità che eredita dal periodo storico nel quale si è formata, il dopoguerra e gli anni "caldi" attorno al '68. L'esperienza personale ha sicuramente influenzato la sua produzione letteraria. Temi a lei cari sono principalmente quelli che ruotano attorno al rapporto genitori-figli, come ritroviamo ad esempio in Tea Patata, all'emarginazione, alla guerra, da lei stessa vissuta. Argomenti che tratta con ironia, con il desiderio di rendere straordinario tutto ciò che è quotidiano. Grazie alla fantasia riesce a presentare tematiche anche molto complesse. Si tratta effettivamente della fantasia così come la concepiva Rodari: la capacità di osservare la realtà con occhio critico per trasformarla creativamente.Caratteristica che rende i suoi racconti portatori di uno specifico messaggio pedagogico. La lunga fiaba di Beatrice Solinas Donghi è l'analisi di Chiara Lepri sulla scrittrice ligure-inglese. L'autrice sottolinea innanzitutto come le origini britanniche della scrittrice si ritrovino nella sua estetica, svelando nei racconti un particolare gusto per il dettaglio, per il linguaggio chiaro e preciso, per le storie intriganti e per la quotidianità. La matrice ligure l'ha condotta invece verso l'interesse per le tradizioni popolari in particolar modo per il mondo della fiaba, che considera "una zattera che galleggia per millenni". L'analisi procede attraverso un dettagliato esame dei temi maggiormente trattati dalla scrittrice: nei suoi racconti Beatrice Solinas Donghi affronta il tema dell'amicizia in tutte le sue sfaccettature: l'amicizia è per i ragazzi un momento di confronto, un luogo di crescita che aiuta a formare laPropria identità. Anche l'allontanamento da casa e il viaggio sono intesi come metafora del cambiamento: il viaggio favorisce la scoperta, rompe la consuetudine e mette in discussione. Grande attenzione è dedicata al mondo interiore.
Il percorso attraverso gli autori prosegue con il contributo di Caterina Gatti, Roberto Piumini: scrittore, poeta e narratore. Difficile è per l'autrice riassumere in poche pagine l'intera opera di questo grande scrittore per l'infanzia, amante delle ambientazioni medievali e cavalleresche, della scrittura in versi e della fiaba, divenuto scrittore ascoltando la radio che lo ha appassionato alla parola, come lui stesso ammette. E invece il saggio di Caterina Gatti riesce a presentarci approfonditamente questo scrittore, ritraendolo sotto i suoi numerosi aspetti. L'attività di insegnante ha sicuramente favorito Piumini nella sua carriera di scrittore, una carriera che lo ha visto vincitore di molti premi.
Nelle sue opere Piumini dedica un grande spazio alla fantasia introducendo, sulla scia di Rodari, nuove modalità nel campo della letteratura per l'infanzia, come ad esempio la volontà di estrarre temi di poesia da ogni occasione leggendo la realtà attraverso una vena fantastica, oppure l'attenzione alla corporeità delle parole, o la teatralità dei racconti. La varietà dei suoi lavori, dal primo "Il giovane che entrava nel palazzo" alla delicata poesia di "Mattia e il Nonno" ne sono esempio. La figura poliedrica di Giusi Quarenghi ci è presentata nel bell'intervento di Nima Sharmahd, "Giusi Quarenghi: scrivere tra sogno e realtà". Alla base della filosofia della scrittrice risiede il considerare la portata magica della lettura, intesa come crescita personale, viaggio e ricerca, sia per il suo pubblico più grande, che per i più piccini che attraverso libri dove le forme assumono volta per volta un significato diverso.possono sviluppare la creatività. I racconti di Giusi Quarenghi sono spesso spunti di riflessione, propongono dei percorsi di crescita attraverso la descrizione di situazioni realistiche, delle emozioni e dei sentimenti permettendo ai lettori di immedesimarsi nella storia. Ecco allora la definizione di lettura come nutrimento dell'anima, un libro da mangiare nel vero senso della parola. Attraverso uno stile molto versatile, che va incontro ad ogni situazione ed in continuo cambiamento, perché le storie si scrivono da sole e sono i personaggi stessi a raccontarsi e a scegliere lo stile per farlo, Giusi Guarenghi reiventa ciò che viviamo, proponendo storie che si pongono al confine tra sogno e realtà. L'amore per il teatro e l'insegnamento nella scuola sono gli elementi che distinguono Guido Quarzo così come ci viene introdotto da Francesca Lari nel suo limpido contributo "Guido Quarzo: 'Pensare bambino scrivere adulto'". Il teatro han il lettore. La sua opera ha influenzato molti scrittori successivi, che hanno adottato il suo stile e la sua tecnica narrativa. Inoltre, la sua capacità di creare personaggi realistici e di descrivere ambienti dettagliati ha reso i suoi romanzi ancora oggi molto apprezzati. La sua scrittura è caratterizzata da una grande attenzione ai dettagli e da una profonda analisi psicologica dei personaggi. Inoltre, utilizza spesso il monologo interiore per esplorare i pensieri e i sentimenti dei suoi protagonisti. La sua opera è stata tradotta in numerose lingue ed è ancora oggi oggetto di studio e di critica letteraria.