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Weimar: il regime totalitario e le intelligenze straordinarie
Weimar, dove il regime totalitario aveva incontrato intelligenze straordinarie, per fare un nome Einstein, ma anche la scuola filosofica che si era formata e cresciuta, in un paese che era all'avanguardia dal punto di vista artistico, filosofico e sociologico. Come può un paese così esprimere un regime criminale? Questo è un po' la domanda che si fa la Arendt e che ha in testa anche un suo collega, che si è formato alla scuola di Francoforte, anche lui emigrato in America che si chiama Teodor Adorno, che nel 1950 pubblica un lavoro, "La personalità totalitaria". Negli anni del dopoguerra Adorno conduce un'inchiesta su che cos'è una personalità in grado di seguire un regime totalitario. Cos'è una personalità autoritaria? Ha condotto una serie di interviste, aveva fatto un lavoro sociologico di campo, nel quale aveva isolato alcuni dati caratteriali dell'individuo incline a seguire una.
personalità o seguire un regime totalitario. In questi dati in primo luogo, c'era un forte conformismo, c'era il senso comunitario, un senso di comunità costruito sulla identificazione oppositiva, cioè un gruppo NOI che si riconosce solo perché è opposto a un LORO. Questa è l'identificazione del gruppo di una personalità incline a seguire un capo autoritario. Accanto a questa identificazione in un gruppo costruito secondo una logica binaria, la personalità autoritaria ha un altro elemento che è la xenofobia, la paura dell'altro, del loro. La proiettività è un altro elemento determinante nel costruire una personalità autoritaria. La proiettività è il proiettare, le paure ancestrali all'esterno attribuendo questa sensazione del pericolo a un complotto ordito in segreto. La proiettività è la tendenza a proiettare le proprie paure remote.
all'esterno immaginando che ci sia un complotto di poteri malefici che esercita una reale minaccia in maniera segreta, non visibile. Altro contributo teorico su cui si fonda la teoria di Arendt è quello della psicologia collettiva. È quello che per esempio Erich Fromm, che aveva sistematizzato in un libro importante scritto sotto il nazismo e cioè 'La fuga della libertà'. Anche là la domanda che si fa la psicologia collettiva è perché tanti individui seguono Hitler? perché tanto seguito?". Fromm lavora su elementi, non tanto sociologici ma di psicologia di massa e lavora anche lui sull' nozione di comunità, sulla necessità di identificazione dell' individuo con il capo totalitario. Poi c'è la sistematizzazione politologica della analisi di Arendt che è viene fatta da due studiosi Carl Friedrich e Zbigniew Brzezinsin. In totalitarian dictatorship identificano quali sono gli elementi chedefiniscono un regime come regime totalitario.1. Il Partito Unico. Non c'è totalitarismo se c'è pluralismo di partiti.
2. La presenza di un capo carismatico che si pone come punto di riferimento della comunità patriottica nazionale, che nel caso del nazionalsocialismo è anche una comunità biologica di tipo biologico-razziale. Nel sistema totalitario c'è la figura del capo carismatico che svolge diversi ruoli, il primo è quello di essere lui stesso un elemento di identificazione della massa. Per essere capo non ha bisogno di un parlamento, di una maggioranza, non ha bisogno di un sistema di regole. Il capo, per essere capo, deve essere immediatamente riconoscibile dalla massa in un rapporto diretto e alimentato da una serie di cerimonie, che sono vere e proprie liturgie.
3. La presenza della polizia segreta, della polizia politica. Polizia segreta significa avere un apparato poliziesco diffuso capillarmente sul territorio che è segreto.
è invisibile. Ti controlla senza che tu lo sappia.