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I personaggi di Delitto e Castigo, Nikolaj Trubekoj
L’opera di Dostoevskij viene pubblicata su “Russkij Vestnik” nel 1866.
Appartiene al romanzo ideologico (filosofico) – psicologico. Nel romanzo incontriamo un’ideologia
centrale, incarnata dal protagonista, Raskolnikov, insieme ad altre, maggiori e minori, che
contribuiscono alla definizione completa della stessa, integrandosi o contrapponendosi.
Raskolnikov divide i il genere umano in due classi:
a. Coloro che dominano, che operano per il bene dell’umanità, proponendo nuove idee o
creando nuovi stati – loro sono esentati da ogni vincolo morale, possono violare leggi e
commettere delitti. Solo loro sono degni di essere chiamati “uomini”
b. Coloro che sono dominati, le persone comuni, il materiale della storia, che devono seguire la
morale (che vengono chiamati da Raskolnikov “pidocchi”) e che non possono fare nulla che
i dominatori farebbero.
La sua è sicuramente un’ideologia complessa e originale, soprattutto per un romanzo degli anni ’60
dell’800.
Troviamo poi Sonja Marmeladova, la cui ideologia è contrapposta a quella di Raskolnikov e
insieme vanno a creare le due ideologie fondamentali del romanzo.
Lei ha una visione cristiana, tutti gli uomini sono uguali dal punto di vista morale, la felicità può
essere raggiunta solo se ci si dedica al prossimo e, soprattutto, non è una felicità terrena, ma
nell’aldilà. Quindi peccati e delitti non permettono il raggiungimento della felicità.
Ci sono poi quindi ideologie minori, accanto a Rasklonikov troviamo Luzin Лужин, piccolo
borghese egoista, secondo cui per avere felicità nel ondo ci deve essere benessere materiale
(ricchezza è vantaggio personale, ottenuto attraverso l’arricchimento e il pensare solo al proprio
utile personale), Svidrigajlov Свидригайлов, cinico e nichilista, nonché amorale: per lui la vita non
ha senso e l’uomo cerca invano dei principi romantici per darglielo – la soddisfazione dei piaceri
dei sensi è un passamento, ma è anche fondamentale per andare avanti, quindi non si deve seguire
una morale e se si arriva al delitto, non bisogna subire rimproveri, Razumichin Разумихин, per cui
la vita è molto più varia rispetto a quello che pensano i teorici – il lavoro, l’attività pratica e sana, il
senso morale insegnano all’uomo come vivere.
La personalità si Rasklonikov si definisce meglio attraverso l’ideologia di questi personaggi minori.
Dal canto suo invece Sonja ha accanto a sé il padre Marmeladov, il quale ritiene che l’umiltà, la
consapevolezza della propria peccaminosità, nullità e debolezza possano condurre alla salvezza –
questa visione integra quella di Sonja.