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Estratto del documento

Rifacendosi  alla  psicologia  del  Sé  di  Kohut  il  quale  poneva  l’accento  sulle  

• relazioni  interne  tra  le  rappresentazioni  del  sé  e  quelle  dell’oggeFo.  La  

psicologia  del  sé  soFolinea  come  le  relazioni  esterne  aiutino  la  persona  a  

mantenere  l’autostima  e  la  coesione  del  sé.  Adler  basandosi  su  questo  vede  

un  individuo  alla  ricerca  di  funzioni  di  oggeFo-­‐‑Sé  provenienti  da  figure  

esterne,  a  causa  dell’assenza  di  introieFi  supportivi.

La  mancanza  nel  paziente  di  una  “memoria  evocativa”  à  è  una  memoria  

• che  permeFe  al  bambino  di  costruirsi  un’immagine  interna  della  madre  

anche  se  questo  non  è  fisicamente  presente.

La ricerca empirica

Dai  dati  raccolti  si  evince  che  la  trascuratezza  nell’infanzia  può  

Ø rappresentare  un  faFore  eziologico  più  significativo  dell’iper-­‐‑

coinvolgimento.

I  dati  confermano  le  teorie  psicodinamiche  che  enfatizzano  il  significato  

Ø della  separazione  e  dell’abbandono.

Ampio  supporto  empirico  sull’abuso  durante  l’infanzia  come  uno  dei  

Ø faFori  più  rilevanti  nell’eziologia  del  disturbo  (in  circa  il  60%  dei  pazienti  

borderline).

A  modalità  insicure  di  aFaccamento  è  streFamente  correlata  

Ø un’insufficiente  capacità  di  mentalizzare,  la  quale  è  un  aspeFo  della  

memoria  procedurale  implicita,  che  si  crea  nel  contesto  di  un  aFaccamento  

sicuro  verso  un  caregiver  che  aFribuisce  al  bambino  stati  mentali,  lo  traFa  

come  una  persona  dotata  di  potere  e  lo  aiuta  a  sviluppare  modelli  operativi  

interni.

CaraFeristica  dei  pazienti  borderline  sembra  essere  l’incapacità  di  

Ø risoluzione  dei  traumi.

Nei  pazienti  con  BPD  spesso  il  passaggio  dalla  modalità  di  equivalenza  

Ø psichica  alla  modalità  immaginativa  è  molto  difficile.  

I  pazienti  borderline  possono  presentare  un  costante  stato  di  ipervigilanza,  

Ø derivato  dalla  necessità  di  controllare  l’ambiente  per  la  possibile  presenza  

di  altri  con  intenzioni  malevole  nei  loro  confronti

Dati neurobiologici

Dati  neurobiologici  ricavati  da  studi  empirici,  confermano  l’ipervigilanza  

Ø caraFeristica  dei  pazienti  borderline  mostrando:

Una  possibile  iperraFività  dell’asse  ipotalamo-­‐‑ipofisi-­‐‑surrene;

• Un’aumentata  aFività  dell’amigdala;  si  ipotizza  che  negli  individui  

• borderline  la  corteccia  perceFiva  può  essere  modulata  dall’amigdala  con  

conseguente  aumento  dell’aFenzione  verso  stimoli  ambientali  

emozionalmente  rilevanti  portando,  anche,  ad  una  erronea  leFura  di  

stimoli  neutri  o  benignià  le  emozioni  prevalgono  e  di  conseguenza  si  ha  

un  coinvolgimento  emotivo  molto  alto;

Una  riduzione  volumetrica  nel  lobo  frontale  e  orbito-­‐‑frontale.

• I dati mostrano che il BPD ha un’eziologia multifattoriale.

Ø Zanarini, Frankenburg (1997) postulano tre fattori principali:

Ø

1. Un ambiente familiare traumatico e caotico, che determina

separazioni precoci, disaccordo emozionale, comportamenti di

rifiuto e trascuratezza nei confronti del bambino, insensibilità rispetto

ai suoi sentimenti e bisogni, traumi di entità diversa;

2. Un temperamento costituzionalmente vulnerabile;

3. Una presenza di eventi scatenanti, quali il tentativo di stabilire una

relazione intima, andare a vivere da soli, abusi sessuali ed altre

esperienze traumatiche.

Eziopatogenesi

Ciascun  paziente  borderline  può  avere  un  personale  percorso  eziologico  che  

coinvolge  in  diversa  misura  questi  tre  faFori  eziologici  generali

Ereditarietà  simile  a  quella  dell’ipertensione.

Ø I  principali  aspeFi  della  malaFia  sono  rintracciabili  nelle  famiglie  (ipersensibilità  

Ø nelle  relazioni  interpersonali,  disregolazione  affeFiva  e  impulsività,  madri  a  loro  

volta  borderline).

NMR  e  PET  hanno  messo  in  evidenza  un’amigdala  iper-­‐‑responsiva  e  una  

Ø inibizione  deficitaria  della  corteccia  prefrontale  durante  l’esposizione  a  

espressioni  della  faccia,  a  parole  cariche  di  contenuto  emozionale  e  alla  

cooperazione  inter-­‐‑personale.

Evidenze  meFono  in  luce  il  coinvolgimento  di  ossitocina  e  oppiodi  quali  mediatori  

Ø delle  paure  di  abbandono  e  rifiuto.

FaFori  ambientali  giocano  un  ruolo  chiave:  aDaccamento  incerto,  abbandono  e  

Ø abuso  nell’infanzia,  faDori  maritali  e  genitoriali.

Il modello psicobiologico

L’eterogenicità  dei  pazienti  borderline  suggerisce  che  lo  sviluppo  del  

Ø disturbo  sia  influenzato  da  diverse  dimensioni  genetiche,  che  possono  

produrre  fenotipi  in  qualche  modo  differenti.

Il modello psicobiologico di Cloninger e coll. (1993)

La  personalità  è  data  dal: CaraFere

Temperamento È  influenzato  da  variabili  ambientali  

È  influenzato  da  variabili  genetiche  e   (scuola,  famiglia,  traumi,  stress)  e  

contribuisce  per  il  50%  circa contribuisce  per  il  50%  circa

Ricerca  della  novità:  a?ività  

Ø Autotrascendenza;

Ø

esplorative,  decisioni  impulsive;   Autodirezionalità:

Ø

Evitamento  del  danno:  

Ø Cooperatività.

Ø

preoccupazioni  riguardo  il  futuro,   Questi  ultimi  2  in  particolare:

comportamento  di  evitamento; AcceFazione  delle  responsabilità  per  le  

Dipendenza  dalla  ricompensa:  

Ø proprie  scelte,  acceFazione  di  sé,  

dipendenza  dall’approvazioni   ricorso  a  risorse  personali;

altrui; Empatia,  essere  utile,  acceFazione  

• sociale;

Persistenza:  perseveranza  rispe?o  a  

Ø frustrazioni Spinte  altruistiche.

FaFori  che  sono  compromessi  nel  

borderline    

Università  della  Valle  d’Aosta

Facoltà  di  Psicologia

Corso  di  Laurea  in  Scienze  e  Tecniche  Psicologiche

I  disturbi  borderline

Diagnosi

La  persona  disturbata  può  utilizzare  il  termine  “depressione”  per  indicare  

noia,  vuoto  o  solitudine,  ma  da  un  punto  di  vista  diagnostico  non  risentono  di  

segni  di  depressione.  

ConceFi  generali

Ipersensibilità  al  rifiuto  e  preoccupazione  eccessiva  nel  confronto  di  

Ø possibili  situazioni  di  abbandono.

I  legami  interpersonali  sono  vissuti  con  caraFeristiche  di  eccessiva  

Ø idealizzazione  a  cui  può  seguire  una  repentina  svalutazione  quando  si  

percepisce  un  possibile  rifiuto/abbandono.  Questa  oscillazione  è  dovuta    

dalla  scissione

Sdoppiamento  interiore  (internal  spliFing)  passando  dalla  concezione  di  

Ø essere  una  persona  di  valore  maltraFata  dagli  altri  dove  prevale  la  rabbia  a  

una  situazione  di  disistima  grave  con  comportamenti  auto  distruFivi  fino  al  

suicidio.  

Spesso  viene  diagnosticata  nella  vita  adulta,  ma  i  segni  sono  già  presenti  

Ø nell’adolescenza/bambino:  disturbi  nella  percezione  dell’immagine  

corporea,  grave  timidezza,  la  ricerca

Dettagli
A.A. 2014-2015
27 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/18 Genetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher federica!!!!!! di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Basi biologiche e genetica umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Valle d'Aosta o del prof Vigna Taglianti Massimo.